Roberto Busti
Roberto Busti vescovo della Chiesa cattolica | |
---|---|
Omnes salvos facere | |
Titolo | Mantova |
Incarichi attuali | Vescovo emerito di Mantova (dal 2016) |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Mantova (2007-2016) |
Nato | 22 novembre 1940 a Busto Arsizio |
Ordinato presbitero | 27 giugno 1964 dal cardinale Giovanni Colombo |
Nominato vescovo | 13 luglio 2007 da papa Benedetto XVI |
Consacrato vescovo | 22 settembre 2007 dal cardinale Dionigi Tettamanzi |
Roberto Busti (Busto Arsizio, 22 novembre 1940) è un vescovo cattolico italiano, dal 3 giugno 2016 vescovo emerito di Mantova.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce a Busto Arsizio, in provincia di Varese ed arcidiocesi di Milano, il 22 novembre 1940.[1]
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Entrato nel seminario arcivescovile di Masnago al termine degli studi elementari, frequenta il ginnasio a Seveso e a Venegono Inferiore il liceo classico.
Il 27 giugno 1964 è ordinato presbitero, nella cattedrale di Milano, dal cardinale Giovanni Colombo.
Dopo l'ordinazione diventa coadiutore della parrocchia dei Santi Ambrogio e Simpliciano in Carate Brianza, dove assiste il prevosto Giovanni Saldarini. Da sempre impegnato nella cura del mondo giovanile, prima a livello parrocchiale poi a livello regionale, nel 1981 l'arcivescovo Carlo Maria Martini lo incarica di riorganizzare le iniziative dell'arcidiocesi riguardanti le comunicazioni sociali. È poi nominato portavoce dello stesso arcivescovo, ruolo che gli permette di mettere in evidenza le proprie attitudini verso il giornalismo e la comunicazione in generale.
Ricopre questo ruolo fino al 1991 quando assume gli incarichi di prevosto mitrato di Lecco, prefetto del venerando capitolo, parroco di San Nicolò e decano delle ventotto parrocchie che formano il decanato di Lecco.[2]
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 13 luglio 2007 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo di Mantova;[3] succede ad Egidio Caporello, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 22 settembre dello stesso anno riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Milano, dal cardinale Dionigi Tettamanzi, co-consacranti il cardinale Attilio Nicora e il vescovo Egidio Caporello. Il 7 ottobre successivo prende possesso della diocesi.
Ricopre anche il ruolo di membro della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
Il 24 novembre 2013 indice nella basilica concattedrale di Sant'Andrea il sinodo diocesano.[4]
Il 3 giugno 2016 papa Francesco accoglie la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età;[5] gli succede Gianmarco Busca, del clero di Brescia. Rimane amministratore apostolico della diocesi fino all'ingresso del successore, avvenuto il 2 ottobre.
Fa ritorno a Carate Brianza, dove risiedono alcuni parenti tra cui la sorella. Abita in un appartamento nell'edificio che ospitava una comunità di suore canossiane.
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Enrico Benedetto Stuart
- Papa Leone XII
- Cardinale Chiarissimo Falconieri Mellini
- Cardinale Camillo Di Pietro
- Cardinale Mieczysław Halka Ledóchowski
- Cardinale Jan Maurycy Paweł Puzyna de Kosielsko
- Arcivescovo Józef Bilczewski
- Arcivescovo Bolesław Twardowski
- Arcivescovo Eugeniusz Baziak
- Papa Giovanni Paolo II
- Cardinale Carlo Maria Martini, S.I.
- Cardinale Dionigi Tettamanzi
- Vescovo Roberto Busti
La successione apostolica è:
- Vescovo Claudio Cipolla (2015)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Nella letteratura
[modifica | modifica wikitesto]Roberto Busti compare come personaggio nel romanzo fantapolitico di Ferruccio Parazzoli 1994 - La nudità e la spada.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ I Vescovi di Mantova dal 1900 a oggi, su gazzettadimantova.gelocal.it. URL consultato il 4 giugno 2016.
- ^ S. Ecc. Mons. Busti Roberto | Diocesi di Mantova, su www.diocesidimantova.it. URL consultato il 25 settembre 2024.
- ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di Mantova (Italia) e nomina del successore, su press.vatican.va, 13 luglio 2007. URL consultato il 23 novembre 2019.
- ^ Sinodo di Mantova, su sinododimantova.it. URL consultato il 27 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2016).
- ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di Mantova (Italia) e nomina del successore, su press.vatican.va, 3 giugno 2016. URL consultato il 23 novembre 2019.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Roberto Busti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Roberto Busti, in Catholic Hierarchy.
- Roberto Busti, su chiesacattolica.it, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 novembre 2021.