Discussione:Friuli-Venezia Giulia

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 Amministrazioni

È stata tolta la frase
ma è anche accettata, anche se meno preferibile, la pronuncia Frìuli
In alcuni dizionari risulta la possibilità di pronunciare Frìuli, anche se meno preferibile. Sarà sicuramente vero; il mondo reale però non è fatto solo di dizionari, ma anche di persone; le persone parlano e pronunciano Friùl. Posso assicurare che nella regione nessuno usa la pronuncia Frìul (che risulta tra l'altro offensiva). A questo punto bisogna ragionare su quale versione dobbiamo mettere sull'enciclopedia. Non un'opinione singola (per quanto autorevole); non quello che c'è scritto su un dizionario, nè il risultato di una ricerca su Google. Secondo me, ma è una linea-guida molto condivisa, dobbiamo mettere quella che ha il maggior consenso. Naturalmente a meno che non si tratti di una versione chiaramente sbagliata, nel qual caso, anche se accettata dalla maggioranza, non viene inserita. A questo punto qualcuno può dire che si tratta di una versione aggiuntiva che non nega la pronuncia principale, quindi che male fà?. In parte è vero. Personalmente ritengo che un'informazione in più, se sbagliata, non sia informazione ma disinformazione e come tale dannosa e come tale vada levata. IMHO, naturalmente!

Gac 07:44, Apr 20, 2005 (CEST)
Il Dizionario di Pronuncia Italiana (il DiPI) di Luciano Canepari non è un’opera astratta che riporta acriticamente pronunce tradizionali tramandate da secoli senza fare le dovute verifiche. Al contrario, è il frutto d’un’attenta recensione delle pronunce piú diffuse in tutt’italia e tra i «professionisti della voce», vale a dire i bravi attori, doppiatori, annunciatori e presentatori. Per questo, dà per prima la pronuncia /fri'uli/ come neutra moderna ma le affianca la pronuncia /'friuli/ come pronuncia accettabile, cioè abbastanza consigliabile, abbastanza frequente nel centro linguistico (Toscana, Umbria, Marche, Lazio) e usata da un numero piú o meno consistente di professionisti. Faccio presente che Canepari è veneziano, l’accoglienza di forme centrali è sempre motivata e ponderata.
Spesso queste forme accettabili sono perfino giustificate etimologicamente, e cosí avviene anche per Friuli (o quasi :-) : il nome viene dall’antica città Forum Iulii pronunciato /'fɔrum 'julii/ che si riduce in /'frjuli/ da cui due esiti sono possibili sia Friuli pronunciato appunto /'frjuli/, sia, com’è piú frequente (per esempio priego > prego, ecc.), Fruli, evoluzione normale del primo. L’attuale Friúli è una pronuncia grafodipendente che interpreta la i come una vocale, lo iato crea due sillabe laddove ce n’era una sola e accentua la seconda (anche perché si crede popolarmente che siano le vocali a essere accentate, come nello scritto, mentre si sa che sono invece accentate intere sillabe). È un po’ come se si pronunciasse /pri'ɛgo/ anziché /'prjɛgo, prɛ-/. La pronuncia Fríuli interpreta anch’essa vocalicamente la i ma la parola resta (foneticamente) bisillaba (friu-li, con nucleo composto, bivocalico) e l’accento resta sulla stessa sillaba di prima.
Concludo dicendo che anch’io dico Friúli, ma le cose non sono cosí semplici come l’asserto «tutti pronunciano cosí, qui». È logico· 12:26, Apr 20, 2005 (CEST)



Come già detto sopra Friuli deriva da Forum Julii, foro di Giulio. Noi oggi diciamo Giùlio e non Gìulio. È la stessa radice. Poi in friulano, la pronuncia e la grafia è Friûl (u allungata) che, anche per antichità, diventa un elemento abbastanza discriminante. Il fatto poi che non abbia accenti, dovrebbe essere segno che si pronuncia in maniera piana, ovvero con l'accento sulla penultima sillaba. --Giorgio De Zorzi 13:09, 21 gen 2007 (CET)[rispondi]

Probabilmente il dizionario del Canepari registra la pronuncia, assai diffusa (ultimamente un po' meno) di Frìuli, in quanto esistente, ma bisognerebbe capire se ne indica anche la correttezza. Viene infatti scritto che riassume il contributo di professionisti della voce come giornalisti e presentatori. Questo è appunto indicato da molti come uno degli elementi di "scandalo" per la scorretta pronuncia. Quindi potrebbe essere un caso di autolegittimazione. da Utente:87.23.101.91
Posso dire che il jingle di Telefriuli, almeno una dozzina di anni fa, diceva esplicitamente "Telefrìuli". Io resto dell'idea che bisogna dire che la forma Frìuli è usata ma non corretta. -- .mau. ✉ 13:19, 16 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Il fatto che non abbia accenti,comunque, dovrebbe essere segno che si pronuncia in maniera piana, ovvero con l'accento sulla penultima sillaba. A dire il vero, Frìuli, ultimaemnte non si sente più tanto, nemmeno in televisione, dove tutti ormai dicono Friùli. E consentiemi di dire che forse i friulani sanno meglio di altri come si pronuncia e in Friuli nessuno dice Frìuli. (Giorgioro07 (msg) 13:09, 27 dic 2011 (CET))[rispondi]

DUBBIO SULLA PARTE STORICA

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Perdonatemi, ma perché si sorvola sulla parte di cultura ed etnia veneziana? Mi pare che sia stata rilevante, anche se si è limitata alle attuali province di Pordenone, Udine e (in parte) Gorizia. Comunque la Repubblica Veneziana è stata presente sul terrtorio per almeno 350 anni, pertanto non capisco come si passi direttamente dalla storia romana al regno d'Italia.

Aggiungo io. La patria del Friuli è stata fin dalla riunificazione (referendum) del Veneto e la provincia di mantova con l'italia, una "provincia" del Veneto. La Venezia Giulia era una regione e il Veneto era l'altra regione.
I dati parlano chiaro elezioni del 1934 due regioni Veneto e Venezia Giulia. Questa cosa si fa fatica a percepire, sembra cancellata dalla storia, ma le elezioni politiche non mentono e fortunatamente resta qualcosa in internet.
Successivamente si formo il Friuli-Venezia Giulia, il Veneto veniva privato del Friuli, La Venezia Giulia veniva mutilata dalla perdita della guerra. Quindi è corretto affermare che fino al 1963 anno di formazione della regione friuli-venezia giulia, la patria del friuli era veneto. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.62.60.120 (discussioni · contributi) 15:48, 3 nov 2016‎ (CET).[rispondi]
Ho trovato le mappe : http://www.oldmapsonline.org/map/rumsey/4730.025 1936.
http://www.davidrumsey.com/luna/servlet/workspace/handleMediaPlayer?lunaMediaId=RUMSEY~8~1~206283~3002873 1948
thanks to : http://www.oldmapsonline.org/map/rumsey/4730.025
fortunatamente ciò che si cerca di cancellare rimane... Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.62.60.120 (discussioni · contributi) 10:07, 4 nov 2016‎ (CET).[rispondi]

Ricordo che in Italia le "regioni" non esistevano prima della Costituzione repubblicana del 1947. Sotto il "regno d'Italia" - successivamente alla unità d'Italia del 1860 - sono state create le "regioni STATISTICHE" per motivi esclusivamente statistici. Regioni statistiche che non tenevano conto né della realtà storica, né della realtà geografica e meno ancora della realtà etnica-linguistica, visto le finalità per cui erano state create (statistiche). La regione Friuli è notoriamente una regione storica millenaria che ha trovato unità con i longobardi, mentre il nome Venezia Giulia è stato letteralmente inventato nel 1863 a giustificare il diritto del regno d'Italia ad espandersi a est a spese di 500 mila sloveni e croati che subirono durante il ventennio fascista una pesantissima pulizia etnica. La stessa "defunta" repubblica di Venezia - pur sfruttando per 350 anni sul piano economico il Friuli - riconobbe e mantenne il Parlamento (friulano) e la precedente struttura legislativa che il Patriarcato di Aquileia aveva dato alla Patria del Friuli. Sotto tutti i punti di vista - sia storico che culturale che etnico che linguistico - il Friuli non è mai stato Veneto (regione istituita per la prima volta nel 1947 con la Costituzione repubblicana) e la Repubblica di Venezia - città mercantile - impiegò 100 anni a piegare e conquistare la Patria del Friuli che non diventò mai veneta....

Retroterra di Trieste

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Comunemente si parla di "retroterra perduto da Trieste" intendendo per suo retroterra i territori diventati italiani sul confine orientale tra la prima e la seconda guerra mondiale. Credo sia opportuno aprire un dibatito su questo argomento perchè in realtà Trieste, a mio giudizio e non solo mio, è sempre stata priva di retroterra.

1) Trieste fino al 1719 - quando gli Asburgo hanno deciso di crearsi dei porti (Trieste, Pola e Fiume)- era poco più di un villaggio di pescatori.Quindi.....nessun retroterra.

2) Il porto di Trieste - sempre sotto gli Asburgo - diventa un grande porto commerciale a partire dal 1800. All'epoca l'Austria "imponeva" a tutti, all'interno del suo impero, di servirsi di questo porto. Rammento che un porto, qualsiasi porto, non ha alcun bisogno di un retroterra nel senso fisico e geografico del significato di questa parola. E infatti il "retroterra" di Trieste, all'epoca, era l'intero impero d'Austria e non alcuni ben "precisati" territori. In senso geografico, Trieste era, allora, priva di retroterra. Il suo retroterra era l'intero Impero d'Austria.

3) alla fine della prima guerra mondiale, con il disfacimento dell'Impero austroungarico, Trieste crolla e sparisce il retroterra "commerciale" di questa città. Il porto di Trieste diventa uno dei tanti porti italiani e, per la prima volta, ha una problema: battere la concorrenza degli altri porti. Fine ad allora questo problema non era mai esistito perchè l'Austria "obbligava" tutti, all'interno del suo impero, a servirsi di questo porto.

4) dal 1920 al 1943 (tralascio gli anni dal 1943 al 1947 per "ovvi" motivi) la così chiamata "Venezia Giulia" è italiana: solo 23 anni. E' questo il "PERDUTO" retroterra triestino che si cita continuamente? Un territorio che è stato italiano solo per 23 anni può essere considerato "il retroterra perduto da Trieste" (oltretutto l'Istria non costiera da secoli è quasi esclusivamente slovena e croata e il popolo sloveno ha sempre guardato a Lubiana e non a Trieste)?. A mio giudizio la risposta è no. 23 anni sono troppo pochi per fare di un territorio il retroterra di una città.

A mio giudizio Trieste è una città che è sempre stata priva di retroterra e questa è una sua caratteristica. Errato quindi scrivere sempre "Trieste ha perso il suo retroterra naturale" poichè non lo ha mai avuto. Dal 1800 al 1915 il porto di Trieste è stato il porto principale di un Impero: l'Impero asburgico. E il suo retroterra "commerciale" era tutto l'impero d'Austria. Questo retroterra non esiste più dal 1919. Michi


Ho tolto nel testo la frase "retroterra perduto di Trieste" perchè è uno STEREOTIPO senza alcun fondamento storico. L'ho sostituito con i "reali" fatti storici verificabili su qualsisi libro di storia. michi




WikiPedia è un prodigioso strumento, pertanto chi se ne accosta dovrebbe farlo con opportuna cautela, armato tanto di laicismo quanto di solide cognizioni, nonchè scevro da atteggiamenti partigiani. I tifosi di varia natura possono convenientemente trovare spazio d'espressione nella moltitudine di forums che la rete mette a disposizione. Il sospetto che le soprastanti note siano frutto di un atteggiamento tifoso mi vengono non tanto dalle strafalcionerie storico-politiche ivi contenute (che "chi non fa non falla"), ma piuttosto dalla assoluta mancanza di riferimenti e citazioni. Vengo alle mie osservazioni.

Relativamente al punto 1): ... fino al 1719 ...

"I Commentari di Giulio Cesare sulle guerre galliche sono i documenti più antichi nei quali è menzionata questà città. Dei tempi remoti si è conservata soltanto la tradizione secondo la quale essa sarebbe stata costruita dai Carni." (Ignazio Kollman - Trieste ed i suoi dintorni nel  1807);

"Post Timavum Istriorum usque Polam litus est, quae Italiae adjacet. In medio Tergeste castellum est" (Strabone ca.58 a.C.-ca.21 d.C., Geographika libr. 1°)".

"Istriae caput, Tergeste, colonia romana, nunc ditionis imperatoris, sita in sinu nominis sui" (Raffaele Volterrano 1451-1522 ).

"il primo vescovo cristiano della città, noto con certezza, è Frugifero, che visse nel sesto secolo"(E. Apih - 1968), non mi risulta si nominassero vassalli per i villaggi di pescatori o poco più.

Nell'alto medioevo e nel medioevo centrale, Trieste, benchè continuamente coinvolta in guerre, ribellioni, e saccheggi, contava 4.000 abitanti (diciamo aa.vv.), che non sono molti ma nemmeno pochi, per l'epoca; inoltre la pesca era attività del tutto secondaria, mentre il commercio, specie del sale, ne era la principale.

"Nel 1350 ... Dal punto di vista economico Trieste poteva contare sui prodotti dell'agricoltura: frutta, vino, olio, ma la sua merce di scambio con il retroterra carsico e carniolino era soprattutto il sale." (Chiara Cochelli, Aulo Guagnini, Stefano Hager, Luca Leghissa - 2002).

La prima dichiarazione di dedizione all'Austria è del 1368, quella definitiva del 30 ottobre del 1382, queste dichiarazioni sono frutto delle continue guerre tra Venezia e Trieste, le quali hanno visto sempre la seconda soccombere, tant'è che "ottant'anni dopo la dedizione si combatte atrocissima guerra fra Trieste, Venezia e Capodistria che attira gli slavi della

Carsia e della Carniola nei suoi mercati, a scapito del commercio triestino. L'assedio terribile del 1463 costringe Trieste, tardi e male aiutata dall'imperatore e signore Federico III, a concludere una pace disastrosa la quale le fa perdere, per sempre, i suoi possedimenti carsici acquistati allo scopo di sbarrare le vie ai mercati veneti e costringere i mercanti slavi a scendere a Trieste; la città deve inoltre rinunziare al commercio marittimo del sale e terrestre coi sudditi di San Marco, chieder perdono al Doge, seguitargli i tributi, ecc." (Angelo Vivante - 1912) è (diciamo semplicemente) illogico pensare che le guerre di Venezia a Trieste avessero per scopo un villaggio di pescatori.

Relativamente al punto 2).

Pensare che un porto non necessiti di un retroterra è una ingenuità economica che non richiede ulteriori commenti; che l'Austria poi imponesse a tutto l'impero l'uso del porto di Trieste è una castroneria storica: la carta vincente del porto di Trieste non fu la coercizione, nè quella che semplicemente è stata una "grande dogana" (più che un punto franco)

istituita nel 1719 da Carlo VI, no, è stata Maria Teresa nel 1740 togliendo il monopolio sul punto franco a far decollare l'economia della città (Angelo Vivante - 1912). Dire che il retroterra di Trieste era l'impero Austro-Ungarico, pure non necessita di commenti. Invece diremo (facendo dispiacere a più di qualcuno) che il solido retroterra principale era ancora dato dal Carso e dalla Carniola, più che dall'Istria nostalgicamente veneta. Per valutare invece quale potesse essere l'area d'impatto dell'emporio triestino, basterebbe considerare l'odierno areale di diffusione del dialetto pseudo-veneto nei dintorni di Trieste, ovviamnete tralasciando tanto l'istriano, tanto il gradese, e tanto il maranese che sono dialetti veneti veri e propri. Credo che questo possa dare indicazione dell'impronta lasciata ancor oggi da quello che fu il retroterra socio-economico. Teniamo infatti presente che la parlata più diffusa nella Trieste fino all'inizio del 19° secolo era ladina (il così detto Tergestino) il quale è stato sostituito dalla parlata veneta solo per ragioni socio-economiche e non politiche.

Relativamente al punto 3). Come detto sopra l'affermazione ("..perchè l'Austria "obbligava" tutti, all'interno del suo impero, a servirsi di questo porto..") è semplicemente falsa, vanno viceversa citate le fonti documentali. E' ovvio che l'Austria-Ungheria possedendo un limitato sviluppo costiero, di porti non ne aveva poi tanti, ma il porto di Trieste in quanto porto franco era largamente usato un po' da tutte le nazioni europee, Italia compresa (E. Apih 1968). Inoltre il discorso pare un tantino paranoico: l'economia della Trieste del '800 e del primo '900 usava il porto ma non era esclusivamente il porto.

Relativamente al punto 4). E' un'affermazione semplicazione tanto stupida da rasentare il "negazionismo" in particolare quando viene usata per commentare la situazione etno-sociale di queste terre;

intendendo in particolare la provincia di Gorizia, la provincia di Trieste, l'Istria, la Dalmazia. Sono le semplificazioni di questo tipo, rivolte ora contro le etnie di lingua italiana, ora contro le etnie di lingua slovena (compresa quella nediška), ora contro le etnie di lingua croata che hanno generato, in certe congiunture storiche, dolore e abominio.

Conclusioni.

Tutto quanto sopra per sostenere che l'individuare se il retroterra di Trieste sia quello coevo del Forum Julii, o quello medievale, o quello Imperiale con parte austro-ungarica dell'odierno friuli compresa, o l'Istria, o il Carso e la Carniola, o che altro, è certamente impresa ardua. Mi pare invece chiaro che il sopra riportato e peraltro rispettabilissimo giudizio sul retroterra di Trieste non possa - in quanto privo di un qualsiasi riferimento bibliografico a conforto - essere altro che quello che dichiara di essere: un giudizio personale e come tale inadatto a "fare enciclopedia". Pertanto pregherei l'autore di ripristinare la dicitura originaria. Anche perchè, a prescindere dall'irrilevante fatto che la perdita del retroterra sia stata per Trieste reale o presunta, questa di fatto è - assieme alla perdita del retroterra Goriziano - la motivazione ufficiale per la concessione della specialità a questa Regione.

franco moselli

P.S. Amo WikiPedia, e rispondo pure ai suoi appelli, ma sinceramente credevo fosse un pelino più "controllata", se chiunque senza un minimo di dati a conforto può esternare ed agire di conseguenza, mi vien da chiedermi quale sia l'autorevolezza del tutto.

Rispondo a Franco Moselli - La caratteristica di Trieste è quella d'essere una realtà municipale. Credo sia difficile da smentire questo dato oggettivo. Confermo la assenza di retroterra, a meno che non si consideri retroterra il Carso triestino. L'Istria ha sempre fatto riferimento alla città di Pola e ciò fin dai tempi degli antichi romani. Lubiana è sempre stata il centro di riferimento di quello che oggi è lo Stato sloveno. Il Friuli non ha mai guardato a Trieste sotto tutti i punti di vista. E questi sono tutti dati oggettivi facilmente documentabili. Il dialetto triestino è un dialetto veneto coloniale tutto sommato abbastanza recente e formatosi con la creazione del porto di Trieste grazie alla grande necessità di mano d'opera che provenendo soprattutto dall'Istria vi aveva importato il dialetto veneto coloniale: l'esatto contrario di quanto afferma l'amico Franco Moselli. Non è Trieste che ha "esportato" il suo dialetto veneto coloniale, ma questo che è stato importato a Trieste grazie alla mano d'opera di origine istriana che parlava già da secoli un dialetto veneto coloniale. Un porto commerciale cosa fa? E' una struttura dove le merci sbarcano per poi proseguire via terra o si imbarcano provenendo da terra. Un porto commerciale ha bisogno di infrastrutture viarie (treni, Tir, ecc) e normalmente è privo di retroterra salvo che non si consideri retroterra gli spazi logistici al suo servizio. E l'industriale, giusto per fare un esempio, si serve normalmente del porto più conveniente dal punto di vista dei costi. E non è un caso che oggi il porto di Capodistria abbia ormai superato e di molto il porto di Trieste: si chiama concorrenza. E' una leggenda metropolitana tutta triestina quella che l'autonomia speciale sia stata concessa alla regione Friuli - Venezia Giulia per compensare "la perdita dei territori di Trieste". Una leggenda metropolitana che a quanto pare è ancora in auge a Trieste. Nel 1947 quanto fu concessa l'autonomia speciale a questa regione, Trieste non era neppure Italia ma TLT zona A! Giusto per precisare. Altre furono le motivazioni. L'espressione "retroterra perduta da Trieste" ha soprattutto una connotazione neo-irredentista di rivendicazione dei territori che l'Italia ha posseduto per poco più di 30 anni (dal 1918 al 1943 - confine orientale) e ha perso a seguito della sconfitta nella seconda guerra mondiale. Trieste è una realtà esclusivamente municipale e per questo l'espressione andava cancellata. Mi spiace di aver urtato la sensibilità di un triestino, ma la storia si scrive con i documenti e la realtà oggettiva - michi 6 agosto 2015.


Note sulle argute argomentazioni del simpatico michi.' (a proposito di documenti e verità oggettive)

Non colgo dove avrei affermato che Trieste ha esportato alcun dialetto veneto, dato che al contrario ho affermato che la lingua parlata nella Trieste dell'età comunale e fino alla fine del XVIII secolo, era il tergestino (una lingua retoromanza, ladina, che oggi definiremmo comodamente friulano). Peraltro sostenere che l'assunzione a Trieste, della parlata veneta (appena dal XIX secolo) derivi dall'arruolamento di manodopera istriana, mi consenta, mi pare un'altra castroneria storica destituita da ogni fondamento (quando mai s'è storicamente visto che il committente assume la lingua del commesso? stando alla sua teeoria). La verità è che il veneto era la lingua franca di allora nell'area mediterranea, quindi la lingua naturale per armonizzare gli idiomi delle diverse genti, Greci, Serbi, Italiani, (o scozzesi come i miei progenitori), etc. Genti giunte in loco conseguentemente alla creazione del porto franco. Basti pensare che il veneto era di fatto la lingua usata anche dalla "regia-imperiale marina" per dare i comandi a bordo (dove di sicuro non c'era tutta questa invasione di "manodopera istriana"). Non ha nemmeno colto la differenza tra quello da me chiamato linguaggio pseudo-veneto (le odierne parlate di Trieste e dintorni) e veneto vero e proprio (cioè quello dell'Istria, di Marano, di Grado).

Nella risposta inoltre, non ha colto neppure la mia obiezione sul punto 1, il villaggio di pescatori. Trieste prima dell'espansione dovuta al porto franco, contava già circa 20.000 abitanti, inoltre ribadisco il concetto, la sua economia era principalmente sostenuta dalla produzione di "oro bianco" (sale) e dalla viticultura.

Oscura mi è anche l'affermazione "Il Friuli non ha mai guardato a Trieste sotto tutti i punti di vista". Mi è oscuro il "mai". Si riferisce forse all'oggi? O a quello che taluni amano chiamare il "friuli storico", cioè il Patriarcato d'Aquileia con potere temporale? O quando? Faccio presente che il Patriarcato d'Aquileia con consistenza di "stato" si è costituito nel 1077 e - se non ricordo male - quattro anni dopo nel 1081, Trieste ne faceva parte e v'è rimasta (sempre se non ricordo male per un centinaio d'anni.

Ancora. Dalla sua citazione, peraltro fuori tema, degli spazi logistici e delle infrastrutture viarie, noto che continua a non capire cosa sia e cosa serva un porto e cosa sia il retroterra che giustifica il porto medesimo.

Inoltre le comunico (spero di non stupirla troppo) che lo "statuto speciale" della Regione Friuli-Venezia Giulia non è stato istituito, come da lei sostenuto, nel 1947, bensì il 31 gennaio 1963. La consiglio non di già di ripassarsi la legge cost. n.1 del 31 gennaio 1963, in quanto noto che non ne era a conoscenza, ma semplicemente di leggerla. Così con stupore scoprirà che la stessa è stata fatta a motivo delle modifiche ai confini nazionali, tra Italia e Jugoslavia, e potrà (ammesso abbia la curiosità necessaria) verificare quale impatto abbiano avuto tali modifiche sulla provincia di Udine, quale impatto su quella di Gorizia e quale impatto su quella di Trieste.

Pertanto persevero nel raccomandarle di ripristinare quanto da lei erroneamente modificato. E mi permetto di consigliarle anche di lasciar perdere la storia (non mi pare portato, né come metodo, né come bagaglio, né come estro) e di dedicarsi invece al sostegno di qualche squadra calcistica, sottoscrivendo (casomai non ne sia già in possesso) un qualche abbonamento in curva sud.

P.S.

Nel 2016 il porto di Koper, per il sesto anno consecutivo, ha stabilito il proprio nuovo record annuale di traffico complessivo delle merci avendo movimentato 22,0 milioni di tonnellate di carichi, con un incremento del +6,3% rispetto a 20,7 milioni di tonnellate nel 2015.

(ANSA) - TRIESTE, 26 MAR - Aumenti a due cifre a gennaio (sullo stesso mese 2016) per il primo porto italiano in quanto a volume di merci. L'impennata si registra nella movimentazione di contenitori/Teu, che sale a 38.292 (+20,99%) mentre complessivamente la Movimentazione merci gennaio 2017 è stata di 5.139.356 tonnellate (+8,66%).

P.P.S.

Stia tranquillo, è difficile (se non impossibile) urtare la mia sensibilità di triestino (sono triestino?). Molto più facile farmi arricciare i baffi usando pressapochismo, parole a vanvera, luoghi comuni, falsità.

Ed infine rinnovo il simpatico richiamo ai "controllori", "verificatori", "utenti anziani" di Teknopedia, a vigilare affinché si eviti che chi armato di sola crassa ignoranza, inversamente proporzionale alla voglia di informarsi e capire, possa deturpare e di rendere inattendibili le voci.

franco moselli 8.4.17

Ho iniziato a lavorare per un Portale:Friuli-Venezia Giulia... ma come potete vedere è ancora in alto mare. Se qualcuno volesse contribuire, sarà ben accetto! --Zinn/Discussioni 21:10, 25 ago 2006 (CEST)[rispondi]

Confine Venezia Giulia- Friuli

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Visto che sembra iniziare una edit-war, consiglio vivamente di rileggersi la pagina di discussione della voce VENEZIA GIULIA, dove si fa il punto della situazione. A me pare ragionevole rinunciare a fissare un confine allo stato attuale, perché come si evince dalla discussione si tratterebbe di fissare un confine tra una regione storica (Friuli) e una regione culturale (Venezia Giulia), ove non è detto che manchino sovrapposizioni (anzi, per definizione esistono di sicuro!). Per giunta, come i friulani ben sanno, il concetto di Venezia Giulia è stato storicamente ambiguo, percui ci sarebbe da discutere (forse in eterno) di "quale" Venezia Giulia si stia parlando.

In sostanza, anziché litigare su Timavo o Lusinç, perché non scrivere direttamente che esiste un problema Storico nella definizione del confine, e nella definizione stessa di venezia giulia? Cosi siamo tutti contenti! ;-) del resto esistono le relative pagine Friuli e Venezia Giulia, perdipiù ben fatte, e un lettore attento e curioso sarà facilitato ad andare a documentarsi sulla questione direttamente nelle rispettive voci: Nella pagina Friuli troveranno che la regione storica termina sul Timavo (come è vero), nella pagina Venezia Giulia troveranno la storia dell'evoluzione di quest'espressione e il fatto che essa sia usata, con varie accezioni, ad includere anche la bisiacaria se talvolta tutto il friuli ex-austroungarico. Con buona pace di tutti e di tutte le (rispettabilissime) opinioni ed identità personali!

--Luciano.comelli 17:54, 19 nov 2006 (CET)[rispondi]

Questione del confine trita e ritrita... ci sono decine di documenti e mappe che stabiliscono il confine sul Timavo, ma ad una parte dei bisiachi non va bene per cui il confine si può ritenere sull' Isonzo: il comprmesso è stato accettato da tutti mi pare, a parte un utente anonimo il quale si è fissato che il confine è tale canale Locavaz :-| Ora, io mi chiedo: e quando il canale Locavaz non esisteva? Storicamente affermare ciò è totalmente sbagliato. Gian77

Il Confine storico tra "friuli" e Venezia Giulia" è discutibile. Mentre il confine stoprico tra friuli e Gorizia-Trieste è da secoli il fiume Isonzo. Il Friuli apparteneva all' Italia ( prima Venezia ) mentre Gorizia-Tieste-Carnia e Tarvisiano erano Austria-Ungheria. Pertanto quello sull'Isonzo è un confine sia storico che culturale.

Massimo77 21:54, 08 set 2010 (CET)[rispondi]

Massimo77 intanto Gorizia è Friuli ("Goerz in Friaul" si chiamava sotto l'Austria!) e dunque non capisco la tua espressione "Gorizia-Trieste"...cos'è un gemellaggio? Per il resto, se proprio si vuole, il confine amministrativo che divideva dopo dal 1420 la Repubblica di Venezia (Italia?) con Austria passava per il Judrio (e non Isonzo!); spero ora non si voglia insinuare che il Friuli finisca sul Judrio!Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 5.170.228.213 (discussioni · contributi).

Scrostolis: tuoi interventi da sloggato tipo questi (cambio di informazioni referenziate con smenate da pov campanilista) mi fanno pensare sia il caso di aprire una WP:UP--Shivanarayana (msg) 08:08, 22 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Eliminare il trattino

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Nella dizione ufficiale del nome della regione Friuli Venezia Giulia, il trattino dopo Friuli è stato abolito. Bisognerebbe levarlo anche dalle varie voci. Io sono un neofita e mi rimetto a gente più esperta.


Il trattino c'è ancora. E' stato eliminato solo dall'art.116 della Costizione italiana nel 2001, ma questa eliminazione è del tutto ininfluente sul modo di scrivere il nome della regione poichè il trattino c'è ancora nello Statuto e negli altri articoli della Costituzione. Risulta pertanto del tutto albitrario lo scrivere il nome della regione senza trattino. Arbitraria e quindi anche la cancellazione usualmente fatta su tutti gli atti ufficiali della regione. Dietro la sua eliminazione in realtà c'è l'ideologia unitarista che vuole "inventare" una regione unitaria e cancellare la realtà storica e geografica che vuole questa regione composta da due realtà ben distinte: Il Friuli e quanto rimane all'Italia del TLT (Territorio Libero di Trieste). michi - 13.4.2007


Non voleva essere assolutamente una argomentazione a favore della sedicente regione Friulgiuliana. Mi risultava che la dizione ufficiale fosse ormai senza trattino. Aspettimo contributi.


Un contributo fondamentale lo trovate sul sito della Camera o del Senato del Parlamento italiano, nella parte dove vengono riportate tutte le leggi approvate dai due rami del parlamento. Il Parlamento italiano, in tutte le "sue" leggi, continua a scrivere il nome della Regione con il trattino. Verificare se non mi credete! Il nome della regione senza trattino, così come oggi viene scritto in tutti gli atti ufficiali della regione Friuli-Venezia Giulia, risulta essere solo una "interpretazione" politica e nulla di più. Infatti nello Statuto speciale di questa regione il nome della regione è scritto con il trattino. michi 18.4.2007


Ciao a tutti. Una domanda: <<Perchè all'interno del testo il nome della regione è scritto senza trattino tra Friuli e Venezia Giulia? E' così, con il trattino, che il Parlamento italiano continua a scrivere il nome di questa regione. Verificare, come esempio, il DL 31 luglio 2007, n.137. Oltre tutto, senza trattino, "Venezia" è la citta lagunare o una parte del nome inventato dall'Ascoli (Venezia Giulia)?>> . mandi - michi 17 maggio 2008


Buongiorno a tutti. Il nome ufficiale della regione è dal 2000 senza il trattino, approvato con una legge regionale (me la ricordo ancora). Il motivo per cui sulle leggi dello Stato c'è ancora il trattino è molto semplice: non è stata approvata una legge costituzionale che prevedesse la modifica dell'articolo 131. Per quel che riguarda lo statuto speciale che abbaimo come regione a statuto speciale l'articolo 1 non è stato mai modificato perchè ritenuto non importante come modifica (secondo alcuni...). Il trattino c'è ancora su alcune leggi, come qualcuno diceva, per dividere le due zone: il Friuli e la Venezia Giulia (composta da Gorizia e l'ex zona A del Territorio Libero di Trieste). Spero di non aver combinato un marasma, qualcuno riesce a cancellare la pagina futizza e lasciare quella corretta senza trattino? Grazie.

P.S. Se guardate sul palazzo di Piazza Oberdan, il trattino non c'è più, come illustrato nella foto sita nella pagina.


Ho verificato il sito della Regione, nel nome ufficiale non è presente il trattino. Provvedo a toglierlo. Saluti.--Giuliob 95 (msg) 21:05, 14 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Ho modificato il tutto, sarebbe il caso che un amministratore faccia la modifica anche nel titolo, io non posso. Grazie. Saluti.--Giuliob 95 (msg) 21:12, 14 giu 2011 (CEST)[rispondi]


Lo eliminiamo anche dal titolo? non ha alcun senso tenerlo. E' stato eliminato "SOLO" dalla Costituzione Italiana (!!!) e negli atti ufficiali della Regione...--Henarybonsai (msg)henarybonsai

Che io sappia il trattino è scomparso solo a livello regionale, a livello costituzionale è rimasto. Magari prova a "Googlare" un po'...--Gian77 (msg)


Se il trattino non è stato eliminato dall'articolo 131 della Costituzione tutto il resto è privo di significato. Il nome della regione resta Friuli-Venezia Giulia. Prego provvedere alla correzione in tal senso. Grazie. Ennio 20:47, 05 set 2013

Alcune considerazioni

[modifica wikitesto]

1) Trieste non è estranea al Friuli, pur non essendo una città friulana: Friulani sono stati molti fra i popolatori della città giuliana nel corso del '700 ed '800 ed i rapporti, non solo economici, fra Udine ed il capoluogo regionale si sono ulteriormente consolidati nell'ultimo secolo;

2) Trieste non si trovava sulla frontiera meridionale della Cortina di ferro, perchè la Jugoslavia, all'epoca della riunione di Trieste all'Italia aveva già smesso di far parte del blocco sovietico.

Operata qualche (lieve) rettifica e qualche (importante) integrazione: vogliamo scriverlo oppure no, che Trieste continua ad essere sotto il profilo demografico, economico e culturale la prima città della Regione?

Cordialità. --Justinianus da Perugia 11:01, 16 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Aree urbane: Trieste 239mila abitanti in 212 kmq(considerando l'intera provincia), Udine 170mila in 312 kmq(considerando Udine + l'hinterland). Quindi dire che Trieste è di gran lunga la città più popolata della regione e corretto solo se si considerano i singoli comuni, se consideriamo le aree urbane no di certo, bastava guardare le foto satellitari della pagina per rendersene conto. Trieste è completamente estranea per storia e tradizioni al Friuli, sono gli stessi triestini ad affermarlo, e non c'è nulla di male. Capitolo storia: va ricordato che fino al 1750 aveva 5000 abitanti, mentre Udine in precedenza è stata per qualche secolo Capitale del patriarcato di Aquileia, che per un periodo era lo stato più grande del nord Italia. Economia: dire che sotto il profilo economico TS è la prima città della regione significa non aver nemmeno mai messo piede in Friuli e non aver mai visto cosa è diventato l'hinterland udinese negli ultimi decenni, dove grandi centri comerciali cresciuti dappertutto come funghi attraggono clienti da Austria, Veneto ed est-europeo, tanto che perfino la Hypo Bank ha realizzato la sua sede centrale per l'Italia a Udine, per non parlare delle numerisissime piccole e medie imprese e delle grandi industrie (acciaierie ABS-Danieli). Dati alla mano nel 2004 Trieste era l'undicesimo porto in Italia per movimentazione merci. Le considerazoni di Justinianus da Perugia sono luoghi comuni o inesattezze clamorose, e sono una risposta polemica alla frase precedente (il ruolo di Udine che SECONDO LEI le spetterebbe) che è prima di tutto prudente in modo da non scatenare polemiche, ed infatti nessuno ci ha trovato nulla da ridire. Inutile scatenare stupidi campanilismi con frasi tipo "io sono più grande di te" oppure "io ho più storia di te" che possono essere confutate in ogni momento, e che la frase inserita da Justinianus sembra fatta apposta per scatenare. Informarsi prima di scrivere. Grazie.Gian77

Mamma mia come siamo delicati! Vorrei mettere anzitutto in chiaro una cosa: io stimo i Friuliani e spesso andando a Trieste e a Capodistria mi trattengo nella zona di Cervignano (a Saciletto per l'esattezza) dove ho anche degli amici. Mangio meravigliosamente, bevo dell'ottimo vino e sono sempre in buona compagnia. Ogni tanto faccio anche un salto ad Udine che è indiscutibilmente una bella e civile città con un'economia prospera e sana. Se tu rileggi bene quanto ho scritto nell'articolo (effettuando fra l'altro alcune innocenti integrazioni e solo una timida correzione non friulana invece di estranea) ti renderesti conto che non ho voluto stabilire nessun confronto fra le due città (salvo quello demografico fra comune e comune). Perché ti da tanto fastidio il prestigio internazionale di Trieste, tanto da averlo eliminato dal testo? Quello si, è campanilismo bello e buono. Se Trieste ha questo innegabile prestigio, (e tu ne sei perfattamente cosciente, perché altrimenti non avresti avuto una reazione così forte) perchè volerlo negare? Io certo non disconosco né nego la grandezza del Patriarcato di Aquileia e della storia del Friuli... Vai a leggerti cosa scrivo di Aquileia qui ed anche qui. Gian 77, io potrei ricambiare il tuo tono poco cordiale in modo molto sgradevole, ma non lo farò. E ti spiego subito il perché: perché ho rispetto del tuo lavoro in questa ed in altre voci relative al Friuli. Certo, posso non concordare con te in molte cose ma questo deve essere uno stimolo al confronto, non allo scontro sterile. Quanto hai reinserito su Trieste non è sufficiente, cerca di fare uno sforzo supplementare e parla anche del suo prestigio internazionale in modo chiaro ed inequivoco, e non perché sia io a dirtelo, ma perché è la pura e sacrosanta verità. Cordialità. --Justinianus da Perugia 01:58, 18 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Guarda, penso che dalla nostra discussione questa pagina ne uscirà migliore :-) però: innanzitutto non capisco perchè decantare la grande Trieste per rispondere ad un timido trafiletto in cui si affermano le rivendicazioni di Udine e si afferma che metà della popolazione di questa regione sta in provincia di Udine. E poi dire "vogliamo scriverlo oppure no" non mi sembrava un tono tanto cordiale, mi sono limitato a smentire punto per punto le tue affermazioni. Cito dati oggettivi, so che possono sembrare freddi (manipolo dati e numeri per lavoro, magari è deformazione professionale) ma posso citarti tutte le fonti, dopotutto è questo che Teknopedia vuole da noi, dati oggettivi ed affermazioni attendibili. Trieste è la guida economica della regione? No di certo, ultre il 30% di ultrasessantacinquenni, oltre il 40% di pensionati, il 5% della forza lavoro composta da statali e le industrie sono per lo più vecchie partecipazioni statali. Capitolo storia, ti ho già risposto, Trieste ha una grande, grandissima storia recente ed Udine ha una grande storia medioevale. Demografia: come gia detto, l'area urbana di Trieste è chiaramente ancora superiore a quella d Udine, ma se vediamo gli andamenti tendenziali Trieste è in declino e Udine in crescita. Dire che Trieste è uno dei porti più importanti d'Italia dati alla mano non è vero, credimi che avrei fatto le modifiche anche se tu avessi scritto che Udine è la città emporiale più importante del nord. Cultura e prestigio internazionale, niente da eccepire, se vuoi ripristino quello che hai scritto a tal proposito senza problemi, ho anche aggiunto Joyce che tu non avevi citato... D'altraparte c'è da dire che il paragrafetto così com'è adesso rispecchia perfettamente le rivendicazioni udinesi e triestine su chi deve essere la città guida: un triestino ti rispondera sempre "noi eravamo l'unico porto del grande impero austro-ungarico, Trieste è grande e Udine piccola" mentre a Udine ti risponderanno sempre "noi siamo la capitale del Friuli, noi siamo al centro della regione, noi lavoriamo e vi manteniamo ecc.". E' il campanilismo, il dualismo Udine-Trieste (a Perugia e Terni dovreste saperne qualcosa di campanilismo...) è parte integrante di questa regione, perchè negarlo?. Spero che le modifiche siano di tuo gradimento.Gian77


Ti rispondo qui di seguito, perché le polemiche di queste ultime ore fra Micky e Gianni francamente sono per me del tutto prive di interesse. Iniziamo dalla fine:

  • Le modifiche sono molto gradite e ristabiliscono dei criteri di imparzialità che ti fanno onore;
  • Verissimo, di campanilismo ce n'è anche troppo, da voi e da noi, ma tu ed io dobbiamo in qualche modo cercare di superarlo elevandoci al di sopra delle meschine diatribe che impediscono lo sviluppo del discorso e di ciò che dobbiamo comunicare ai lettori (i quali, ricordiamolo, sono milioni e milioni);
  • Non avevo parlato di Joyce perché non era triestino, come non avevo menzionato Winckelmann ed altri, ma calza a pennello nel discorso;

E adesso i dati:

  • Il porto di Trieste continua ad essere uno dei massimi porti italiani: nel 2003 (ultime statistiche disponibili) il movimento merci di ogni tipo ha raggiunto le 41.565.000 tonnellate (30.675.000 nel 1981) superato solo da Genova con 52.686.000 (45.324.000 nel 1981), dati ufficiali (riportati per l'anno 2003 dal Calendario Atlante de Agostini, pag. 254, Novara 2007 e per l'anno 1981 dal Calendario Atlante de Agostini del 1984). Per quanto riguarda containers e passeggeri Trieste brilla meno, ciò nonostante da un calcolo ponderato di tutti questi valori effettuato dalla UE, risulta che il suo porto risulta essere il 5° in Italia. Credo che l'espressione fra i massimi porti italiani da me usata, non sia fuori luogo;
  • Trieste continua ad essere la città che produce più ricchezza di quella di qualsiasi altra della Regione e ratifico anche questo: in termini assoluti sempre (è ovvio, ha più abitanti), ed in termini relativi, cioè per abitante (per capita) molto spesso (quest'ultimo dato è molto importante perché misura il benessere effettivo di una entità municipale, provinciale o nazionale, a prescindere dal numero dei suoi residenti). Le statistiche della Unioncamere-Istituto Tagliacarne su cui si basano i rilevamenti del quotidiano economico Il sole 24 ore confermano inoltre che per il periodo 1995-2003 (ultimo anno disponibile) la provincia di Udine ha avuto un reddito per abitante superiore a quello di Trieste negli anni che vanno dal 1995-1997 ma poi è stata superata nel quinquennio 1998-2002. Nel 2003 il reddito per abitante della provincia di Udine è tornato in testa per una serie di circostanze eccezionali che sarebbe eccessivamente prolisso sviscerare in questa sede. Gli scarti fra i redditi per abitante delle due Province sono modesti e generalmente non raggiungono il 5% o il 6%. Ti ricordo che l'ISTAT fa rilevamenti di questo tipo solo su base regionale e che la Unioncamere-Istituto Tagliacarne, supplisce da circa 30 anni questa deficenza (devo cercare il suo sito internet perché mi baso in questo momento sul cartaceo, ma te lo comunicherò presto). Mille interpretazioni si possono dare a questi rilevamenti, ma i dati sono lì, nudi e crudi;
  • Problemi di indole economica Trieste ne ha, ed anche gravi, e fra i problemi sociali tu giustamente hai ricordato l'anzianità della popolazione e la flessione demografica. Tieni però presente che Trieste, anzi, tutta la Regione, con l'entrata di Slovenia ed Ungheria nella UE ha recuperato una bella fetta del suo retroterra economico e questo fa sperare in un futuro forse non così tormentato come è stato, da alcuni,profetizzato.

E adesso permettimi di dirti che ho piacere che ci sia a custode di questa voce (e di altre relative alla regione), una persona competente ed equilibrata come te. Se mi permetti, vorrei ogni tanto dare anch'io il mio modesto contributo all'ulteriore sviluppo di questa voce. Cordialità. --Justinianus da Perugia 20:38, 18 apr 2007 (CEST)[rispondi]

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OK allora siamo d'accordo, cmq ultimamente su wikipedia mi sono imbattuto in una faida tra fascisti e comunisti e credimi questa è acqua d rose a confronto... un unico appunto: tu citi la movimentazione totale delle merci, nella quale rientrano però anche i volumi del terminal dell' oleodotto, che non è un indicatore della salute delle attività portuali. Un' indicatore attendibile (come hai ricordato nell' intervento precedente) è la movimentazione dei container, espressa in TER ed il traffico passeggeri. A riprova della mia buona fede cito: movimentazione container: http://www.trail.liguria.it/SSI/tabelle_porti.htm

per i passegeri invece ho trovato questa classifica 2005: -Civitavecchia (1.150.000) -Napoli (950.000) -Venezia (900.000) -Savona (600.000) -Livorno (590.000) -Genova (450.000) -Bari (280.000) -Palermo (260.000) -Messina (230.000) -Catania (90.000) -La Spezia (60.000) -Trieste (50.000)

per quanto riguarda i dati Unioncamere, permettimi di dire che hanno un vizio di forma: i dati della provincia di Trieste sono praticamente i dati della città, ed il confrontare i dati di una singola città con quelli dell' intera provincia di Udine non è molto attendibile (in quanto il reddito dell' udinese con le grandi aziende e le grandi catene di distribuzione viene diluito con quello del paesino di 1000 abitanti che niente possiede a parte la piccola-piccolissima impresa), andrebbero confrontati i dati delle due aree urbane. Ma, come hai detto tu, nessuno ha ancora fatto queste statistiche. Cmq se concordi che il trafiletto va bene così com'è adesso mi fa molto piacere, dopotutto questa pagina di discussione esiste proprio per questo. Gian77


I dati sul porto di Trieste riflettono il fatto che è terminal petrolifero. Comunque Trieste resta il primo porto della regione.


Mi permetto di dare un piccolo contributo. Oggi Trieste ha 205.000 abitanti ed dal 1919 è una città di provincia come tante altre. Nel 1919 il grande scrittore Joyce vi fece ritorno per sei mesi e la abbandonò per sempre proprio perchè la "sua" Trieste non esisteva più e si era trasformata in una qualsiasi città di provincia italiana. Nel 1919 Trieste fu abbandonata da tutta la ricca borghesia tedesca e slovena che avevano fatto di Trieste una citta cosmopolita. La "grande" Trieste è la Trieste del periodo 1800-1915. Stop. Ed è tutta di matrice austriaca. Prima che Casa d'Austria decidesse di crearsi uno sbocco al mare - 1719 - scegliendo l'allora piccola città di Trieste, questa cittadina era sempre stata ai margini della storia. Poco più di un borgo di pescatori per secoli. Dov'è allora il problema? Questa città ha assunto un gran significato simbolico per il nazionalismo italiano per cui la verità storica non si può più raccontare. E neppure la realtà odierna di Trieste. Una città che non da oggi vive essenzialmente di contributi pubblici miliardari e incapace di camminare con le sue gambe. Michi - 18.4.2007


E sono queste amenità i tuoi contributi? borghesia slovena???? ma se gli sloveni poveretti non avevano neppure gli occhi per piangere. e perchè non borghesia albanese o montenegrina??? Tomizza,Saba,Quarantotti Gambino,la Tamaro sono vissuti in epoca austriaca?Dove Joyce ha lasciato scritto che non sarebbe tornato a trieste perchè era diventata una città provinciale? perchè devi inventare?Questa piccola cittadina di cui parli senza rispetto esisteva già 2000 anni fa e noi vivevamo in case di pietra e mattoni e non sugli alberi come...beh ci siamo capiti, e io non voglio offendere nessuno. vallo un pò a dire poi ai triestini di tutte le sovvenzioni i benefici e i miliardi che hanno avuto da Roma e poi vediamo se ti fanno tornare da dove sei venuto in posizione verticale.vallo a dire agli scaricatori del porto di Trieste che non sono capaci di camminare sulle loro gambe e poi ne riparliamo. Fammi il piacere,non parlare di cose che non conosci.Gianni.


Appunto come volevasi dimostrare. Guai a raccontare la Trieste vera. C'è sempre qualcuno con la bandierina tricolore che si infiamma. Trieste è oggi una citta di pensionati e dipendenti pubblici che per decenni ha vissuto con principeschi "Fondo per Trieste" che l'Italia meridionale non ha mai visto. E nemmeno il Friuli. Una pesante discriminazione nell'ambito della stessa regione amministrativa. Figli e figliastri. Nel 2007, l'UE voleva, giustamente visto che la Slovenia ora è in Europa, eliminare questo Fondo ma si è subito attivata tutta la politica regionale e a Trieste i cittadini hanno fatto immediatamente una bella raccolta di firme e..... Roma ha rifinanziato il Fondo con 30 milioni di euro, dimezzato rispetto ai soliti principeschi importi, ma sempre meglio di niente. Finanziamenti che Trieste può spendere liberamente senza rendere conto di nulla a nessuno. Anche questa è storia triestina, vero Gianni? A proposito, 30 milioni di euro per una città di 205 mila abitanti.michi



Mi permetto una ulteriore considerazione. Il problema dei rapporti tra la "regione storica e geografica Friuli" e la città di Trieste, non è un problema di campanilismo". E' semplicistico e anche fuorviante ridurlo a un fatto di campanilismo. Provate a pensare se Liguria e Lombardia fossero unite in un'unica regione con capitale Milano e Genova diventasse semplicemente un capoluogo di provincia. Si potrebbe accusare Genova e la regione Liguria, di campanilismo? Il Parlamento italiano sia nel 1947 che nel 1963, quando ha inventato questa artificiale e assurda, a mio giudizio, regione amministrativa, ha riconosciuto che stava mettendo assieme due realtà TOTALMENTE estrenee. Basta leggere gli atti parlamentari per rendersene conto. Ma allora, non ha voluto risolvere il problema dei rapporti tra le due entità teritoriali (Friuli e Trieste). Diciamo che se ne è lavato le mani. Queste due realtà territoriali non dovevano semplicemente essere unite in una unica realtà amministrativa. Non è corretto, per concludere, a mio giudizio, ridurre un problema molto grosso e pesante, ad un banale problema di campanilismo. Tanto per informazione, in questi giorni l'assemblea delle provincie di Pordenone e di Udine, hanno concordato di creare al più presto l'istituzione della "Assemblea delle Provincie friulane - Pordenone/Udine/Gorizia" di cui farà parte in futuro anche la provincia di Gorizia. Scrivo farà, perchè al momento c'è un solco tra la volontà popolare e in parte anche politica, della provincia FRIULANA di Gorizia che è ampiamente favorevole all'adesione, e il suo Presidente che solo per motivi politici, al momento non ha ritenuto di aderirvi. Come vedete, non è un semplice problema di campanilismo! Michi - 17.4.2007


Adesso finalmente hai detto una cosa sensata.Trieste e Udine non dovevano essere unite, ma questo nonl'hanno voluto i triestini, stai tranquillo.se dovesse esserci un referendum io non avrei dubbi:i friulani con i friulani e i triestini con i triestini e Dio con tutti.Gianni.


Scusa chi è che viveva sugli alberi? Per tua informazione Aquileia 2000 anni fa era la quarta città d'Italia e la nona di tutto l'impero e Zulium Carnicum era un importante centro. Non penso vivessero sugli alberi... Punto secondo: parlare di dualismo Friuli (una regione) e Trieste (una città) ritengo sia quantomeno inappropriato. Gian77


Caro Gian77 . Aquileia è Friuli. Zulio è Friuli . Poi nel 500 d.C. la musica cambia e inizia la SROMANIZZAZIONE del Friuli. I longobardi - popolazione germanica - fondano il Ducato del Friuli, poi abbiamo il Marchesato franco friulano e alla fine i potentissimi Patriarchi di Aquileia - istituzione ecclesiastica che inizia la sua storia già nel trezo secolo d.C. - nel 1077 diventano Principi e nasce lo Stato patriarchino friulano. Batte moneta, ha un Parlamento e una Costituzione.....E siamo ancora legatissimi ai germanici. Michi


O ai capît ma no sta precisà simpri dut senò no le finin plui! [[Utente:Gian77|Gian77]


nella vostra bella compagnia c'è anche un leghista,complimenti. ma è meglio che vadaa raccontare le sue panzane germaniche da qualche altra parte. (avevo ragione a parlare di gente che viveva sugli alberi). mio nonno li ha anche trattati gli amici tuoi tedeschi,Michi, ma con un mitra in mano,perchè tu ed io potessimo esprimerci liberamente in questo momento.Adesso mi spiego anche perchè non c'era nemmeno un personaggio della sinstra europea nella voce, ma ho rimediato io poco fa.E se lo togliate, il grande Vidali lo rimetterò 50 e 100 volte.Gianni


Par Gian77 - Intant scuse ma o volevi rispuindi a Gianni (triestin sfegatât) e no a ti. Bon, tu âs reson. Al è miôr no metisi a discuti cun tun che al confont une fotografie triestine dal 1848 cuntune fotografie triestine di vuê. mandi! Michi.


Gianni..senza gli Asburgo (germanici), oggi Trieste sarebbe ancora un borgo di pescatori!michi.


  • Ho tolto la Tamaro perchè penso che all' epoca della scelta del capoluogo fosse ancora alle elementari, e l'esponente della Resistenza Europea perchè se ci mettiamo ad elencare tutti i personaggi (e dopo verranno fuori i Pasolini, Sgorlon ecc) non la finiamo più! Secondo: lo stato friulano si chiamava Patriarcato di Aquileia, perchè continuate a cambiargli nome? Punto terzo, ho rimesso i verbi al passato perchè stiamo parlando di scelte avvenute 50 anni fa...

e cmq a me hanno spiegato che su wikipedia niente offese personali Gian77

Con il paragrafo sulla rivalità Udine-Trieste era scontato che comparisse anche il primo troll, ovvero tale Gianni che sente in ogni momento il bisogno di magnificare la sua città. Non dovrebbero internevire i moderatori in questo caso?

Ma sai che è un troll? io non ho fatto nessun troll,solo delle aggiunte e correzioni.

Perchè togli la citazionenecessaria che io ho messo? Dammi la fonte che il primo parlamento parlamento europeo fu fatto in friuli e poi toglila,non prima.

Perchè togli Grado come sede del Patrircato di aquileia?Vatti aripassare la storia molto prima di Udine c'era la venetissima Grado come sede del Patr.to

Perchè hai tolto Vidali?vai avedere chi è stato. Non puoi toglierlo solo perchè era stato antifascista.Hai capito????

dove sta scrito che solo per motivi politici il capoluogo passò a Trieste?solo perchè lo dici tu,naturalmente.non ti viene l'idea che forse fu scelta Trieste perchè più popolosa e importante?

Perchè continui a togliere godeva e gode? Si, gode anche adesso di grandi figure.Magris è vissuto in epoca austriaca? tomizza è vissuto in epoca austriaca?

questa voce non è riservata solo ai friulani ma di tutti gli abitanti della regione. Oppure uno non può essere ammesso solo perchè non è friulano? oppure ce l'hai con me perchè sono di sinistra?

Chi fa vandalismi? io o tu..Gianni.

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Innanzitutto impara a leggerti la cronologia, dato che le modifiche che mi imputi (quella sui motivi politici, quella sul parlamento, sulla moneta ecc) non le ho fatte io. Secondo impara a leggere, dato che non ho mai parlato di autori di epoca austriaca, ho solo detto che gli autori del XX secolo poco hanno a che fare con la scelta del capoluogo, avvenuta nel 1963 (quando la Tamaro era ancora alle elementari e Magris era poco più che un teenager). Tu sei un troll perchè chi dice con la tua supponenza (peraltro classica) che noi vivevamo sugli alberi non è altro che un troll. Terzo: quale neurone ti ha mai detto che io sono contro gli autori antifascisti????? Ho rimosso Vidali perchè non centra niente di niente con la scelta del capoluogo, ed ho scritto "godeva" invece di "gode" perchè le cose di cui stiamo parlando sono di 50 anni fa! Guarda, se è troppo difficile da capire di invio un disegnino OK? Quarto mi faccio in quattro da tre giorni anche dal luogo di lavoro per rendere l'articolo più equidistante possibile, ho elogiato Trieste più che Udine (quando avrai imparato ad usare la cronologia prova a controllare chi ha scritto che Trieste era uno dei maggiori porti del Mediterraneo, prova a controllare chi ha scritto che ha avuto un storia importante e travagliata, tutte ragioni per cui godeva (all' epoca della scelta del capoluogo, perchè è di quell' epoca che si sta parlando) di un innegabile prestigio internazionale, sorpresa eh?) ho cancellato anche gli aggettivi che magnificevano Udine perchè non NPOV e tu vieni a rinfacciare a me di aver sostituito "gode" con "godeva"??? La gente come te fa di tutto per provocare. Tra le altre cose se ti fossi degnato di controllare gli interventi della Michi su altre pagine sapresti che è tutto tranne che leghista ed è antifascista quanto te. OK ti saluto, me ne torno sugli alberi... PS accusi me di avercela con te perchè di sinistra??? Questa è paranoia pura! Ti comunico che fino all' altrogiorno ero assunto con un (vergognoso) contratto Biagi... Gian77

Che dirti Gian 77, volevo ancora parlarti dell'economia e del porto di Trieste, ma dopo tutti i problemi che hai avuto ieri credo tu abbia la mente altrove. Poco fa ho avuta voglia di fare un bel roll-back e tornare al testo che avevamo concordato, poi, riflettendoci bene, avrei cancellato anche un'informazione che merita senz'altro di essere conosciuta e divulgata: la costituzione, in Friuli, del primo parlamento europeo (non so chi l'abbia inserita se tu o un altro utente, perchè oramai non si riesce a seguire quasi più la cronologia). Voglio comunque darti un consiglio spassionato: non dare troppo peso alle provocazioni e, soprattutto, non lasciare che queste meschinità influiscano sulla tua vita lavorativa. E adesso anch'io vado a guadagnarmi il mio pane quotidiano...Cordialità. --Justinianus da Perugia 07:59, 20 apr 2007 (CEST)[rispondi]


Per GIAN77 e CEST. 1) Patriarcato di Aquileia e Stato patriarcale del Friuli, non sono la stessa cosa e devono essere tenuti separati. Il Patriarcato di Aquileia è una istituzione ecclesiastica che ha inizio verso i primi secoli d.C. e cessa di esistere nel 1751 "grazie" alle pressioni di Venezia, l'Austria e un Papa compiacente. E' potere ecclesiastico. Lo "Stato patriarcale friulano" o anche "Patria del Friuli", è invece uno Stato con cui i Patriarchi di Aquileia aggiungono al potere ecclesiastico il potere politico e ha una durata di circa 350 anni (1077-1445) . Hanno entità territoriale totalmente diversa. Mentre il Patriarcato di Aquileia arriverà fino alla attuale Ungheria (sesto secolo d.C.), ben altra è la estensione territoriale dello Stato Patriarcale friulano. Dopo il 1445, il Patriarcato di Aquileia tornerà ad essere solo potere ecclesiastico e la sua sede sarà mantenuta a Udine fino al 1751. Non si può confendere le due entità! 2) Nel testo avevo indicato la coordinate informative sia per il Parlamento friulano che per la sua Costituzione. Perchè le avete cancellate riscrivendo di dare precisazioni? Sui due argomenti "Parlamento friulano" e "Costituzione", c'è una vastissima letturatura storica ritrovabile in ogni biblioteca pubblica. Basta aver voglia di informarsi. Cosa devo trascrire i titoli di decine di libri stampati sui due argomenti? Non è colpa mia se sembra che nessuno o quasi sappia che il Friuli ha avuto il primo Parlamento europeo e si continua a parlare solo della Mag na Charta! Michi

Ti invito a leggere attentamente la cronologia della voce: io non mi sono mai sognato di confondere le due Istituzioni (Patriarcato e Stato patriarcale) né tantomeno di cancellare quanto tu hai scritto, né ho apposto cartellini di Citazione necessaria. Comunque per rimuovere l'avviso basta indicare un qualsiasi riferimento primario (cioè non tratto da altre enciclopedie ) scritto da uno storico di chiara fama, e tutto si risolve. Ti faccio inoltre notare che ho trattato l'informazione che tu hai dato (e cioè quella relativa al I parlamento ed alla I costituzione) con il massimo interesse ed il massimo riguardo, perchè la ritengo degna di essere portata a conoscenza del lettore (fra l'altro ho espresso tutto ciò a Gian 77 in un mio messaggio di questa mattina). Purtroppo questo avvenimento di grande portata storica, non è, come tu stessa hai messo in evidenza, sufficientemente conosciuto e/o pubblicizzato: c'è una vasta letteratura sul parlamento e sulla costituzione dello Stato patriarcale del Friuli, ma non, che io sappia, sul precoce sviluppo di queste Istituzioni rispetto ad altre consimili. Con questo non è mia intenzione, nel modo più assoluto, mettere in dubbio quanto da te riportato in questa sede.--Justinianus da Perugia 16:26, 20 apr 2007 (CEST)[rispondi]


Ieri ero fuori regione per lavoro ma al mio ritorno noto con piacere che il paragrafo si è stabilizzato. Io non ci metterò più mano, ma avviso tutti che rollbackerò ad oltranza ogni altro tenzativo di magnificenza sia di Udine che di Trieste, dato che l'aggiunta di una sola virgola causerebbe nuovamente liti a non finire. Il paragrafo mi sembra già esaustivo così com'è. @ Michi: perchè non scrivi tutto quello che sai sulla pagina del Friuli? Certe informazioni che citi non ci sono ancora!Gian77


Mandi Gian77 - in quasi tutti i testi "Storia del Friuli", viene dai ricercatori riportata l'informazione che il Parlamento dello Stato patriarchino friulano (Patrie dal Friûl) è precedente al primo parlamento inglese. Se poi non se ne parla o non lo si sa è perchè l'Inghilterra ...è l'Inghilterra e il Friuli....il Friuli! Ti ricopio comunque quanto si può leggere in un opuscolo pubblicato nel 2006 dalla provincia di Udine in occasione della ricorrenza del 3 di aprile (1077- 2006): <<Dal 1077 in poi il Friuli è uno stato talmente indipendente da avere addirittura un suo Parlamento. Un esempio: ABBIAMO DOCUMENTI RELATIVI A UNA RIUNIONE DEL PARLAMENTO FRIULANO PRECEDENTI DI BEN 20 ANNI RISPETTO AD ANALOGHE TESTIMONIANZE DEL PARLAMENTO INGLESE. Inoltre quest'ultimo aveva un'unica funzione: controllare che il re non imponesse le tasse senza che vi fosse un accordo tra i nobili. Null'altro. Qui no! Innanzitutto il patriarca non aveva potere sul Parlamento come il re d'Inghilterra. Il patriarca lo presiedeva solamente ed era obbligato ad obbedire alle decisioni del Parlamento. Seconda differenza: nel nostro Parlamento (friulano) non erano rappresentati solo i nobili, ma anche le libere comunità, i comuni, come quello di Udine, di Gemona, di Cividale, che vi partecipavano al pari dei signori. Terzo: nessuno poteva disporre di un esercito senza il permesso del Parlamento e il patriarca non poteva dichiarare guerra senza il permesso dello stesso. Una cosa seria! Assomigliava molto ad una monarchia costituzionale!>>. Se poi vuoi "referenze" più autorevoli e non ti basta l'opuscolo della provincia di Udine e vuoi conoscere la data della "riunione" del parlamento di cui sopra, dovrei andare a rileggermi e rivedere i "sacri testi". Mandi. Michi


Gian 77, in ciò che tu hai precedentemente asserito non si può essere categorici. Se infatti rettifiche e integrazioni sono frutto della mente contorta di qualche provocatore, fai bene a ripristinare la redazione precedente, se però sono consensuate, nascono cioè liberamente e democraticamente da accordi fra utenti, non possono essere eliminate né da me né da te, né da altri. Altra considerazione: tutte le informazioni atte a conferire maggior completezza e spessore alla voce (e che non suonino offensive per nessuno), devono essere ben accette. Se io, ad esempio, avessi ripristinato la redazione concordata con te qualche giorno fa, non avrei agito correttamente, perché avrei soppresso una notizia (sulla precocità del Parlamento e sulla costituzione dello Stato patriarcale) di grande interesse storico per i nostri lettori (sempre che si possa provare, naturalmente ). Per parlare specificamente del Friuli-Venezia Giulia la voce è senz'altro ben impostata, ma, a mio avviso, così com'è, è un pò esile, dovrebbe essere sviluppata in alcuni suoi paragrafi. Ma, ti ripeto, è un punto di vista personale. Cordialità. --Justinianus da Perugia 14:56, 21 apr 2007 (CEST)[rispondi]

____________________________

Mi sono espresso male io, parlavo solamente di tentativi di magnificenza gratuita, chiaramente non concordati, per far prevalere a tutti i costi una versione sull' altra, hobby che a certi utenti (sia friulani che giuliani e non solo in questa pagina) piace molto. Chiaramente se ci sono informazioni aggiuntive che arricchiscono il testo ben vengano! Per quanto riguarda la completezza di questa pagina, diciamo che è un po' penalizzata dalle singole pagine Friuli e Venezia Giulia e molti utenti preferiscono completare quelle perchè le sentono più proprie. @ Michi guarda che la citazione necessaria non l'ho aggiunta io ma il Gianni, cita pure la tua fonte nel testo e rimuovi la richiesta di citazione.Gian77

Costituzione e Parlamento friulani

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La fonte citata purtroppo non è neppure di carattere terziario, con l'aggravante di non possedere le caratteristiche della reperibilità, che tutte le fonti dovrebbero avere. L'autore o gli autori dell'opuscolo sono inoltre, come avviene in questi casi, anonimi. La Provincia di Udine è l'editore della brochure, non un Istituto storico. Io direi di lasciare temporaneamente il riferimento riportato senza apporre antipatici cartellini di richiamo (come è stato fatto nei giorni scorsi), invitando però colui che ha inserito nella voce un'informazione storicamente così importante, a voler reperire quanto prima fonti di più alto profilo dottrinario.--Justinianus da Perugia 16:24, 22 apr 2007 (CEST)[rispondi]


Al momento ho aggiunto nella nota il titolo del libro, autore ed editore, da cui la provincia di Udine ha attinto l'informazione. Don Checo (Francesco in lingua italiana) Placereani è comunque uno storico molto conosciuto, almeno da noi in Friuli. Mi attiverò per fornire ulteriori informazioni.michi.


Il "Pre Checo" non è uno storico nel senso convenzionale del termine, ma certo è uomo di grande cultura e molto conosciuto in Friuli. Un pò di parte, diciamolo pure francamente, ma degno del massimo rispetto. A mio avviso una fonte accettabile. Non è necessario riportare la brochure, basta citare il titolo del libro da cui la notizia è tratta, l'autore, l'anno di pubblicazione, la pagina (e possibilmente l'ISBN). Sarebbe anche il caso, trattandosi dell'opinione (forse isolata) di un singolo autore, scrivere nella redazione della voce: secondo alcuni studiosi, oppure: con ogni probabilità ecc. In tal modo si viene a mitigare, senza negarla, un'asserzione così rivoluzionaria offrendo inoltre la possibilità ad altri utenti, che hanno intenzione di utilizzare la stessa fonte, fra cui il sottoscritto, di potersi regolare. Lascio al tuo senso di responsabilità la scelta del cammino da seguire. --Justinianus da Perugia 15:59, 23 apr 2007 (CEST)[rispondi]


O.K. fatto la modifica nel testo. Grazie del suggerimento. Nella nota lascio anche il riferimento alla provincia di Udine e a questo opuscolo. Può essere utile per poter avere ulteriori informazioni da questo ente. Sul dorso dell'opuscolo viene riportato questo numero di telefono della provincia di Udine: TEL. 0432/279970 "Ufficio per la lingua friulana e per le altre identità storiche". Personalmente credo che il Parlamento friulano sia stato "unico" soprattutto per la sua funzione e struttura e che questa sia la sua eccezionalità, ribadita del resto da tutti gli storici. Il fatto che sia stato il primo in Europa, e un di più che non guasta, ma di rilevanza secondaria. Michi


Brava. Fai adesso un ultimo sforzo ed indica la città dove il testo in oggetto è stato pubblicato (Udine? Cividale?). Per testo in oggetto intendo il libro di "Pre Checo" non la brochure. La casa editrice non è importante, ma il luogo si. Prova a dare un'occhiata alle bibliografie di Teknopedia e vedrai che ho ragione. So di essere noioso, ma le fonti devono essere indicate in modo completo e secondo una prassi ormai consolidata. Grazie. --Justinianus da Perugia 19:54, 23 apr 2007 (CEST)[rispondi]


Ho inserito l'informazione richiesta: Tarcento (UD) - michi


Solo il 75% di friulani in provincia di Udine? Il 3% di sloveni in quella di Pordenone??? Ma sto istituto francese da dove ha preso i dati, dalla Gazzetta del Balengo??? Gian77


D'accordo in pieno con Gian77, i dati sono sballati! Nella provincia di Pordenone non ESISTONO minoranze linguistiche slovene, che invece si trovano, OVVIAMENTE, solo sul confine Friuli-Slovenia della provincia di Udine + gli sloveni delle provincie di Go e TS. Mi sembra errato anche il dato del 74% di friulani nelle provincia di Udine...... Se togliamo Marano dove si parla in dialetto veneto, tutto il resto del territorio e friulanofano. A Udine la lingua friulana è compresa ovunque anche se non molto parlata e il dialetto veneto/udinese è stato parlato da poche generazioni ed oggi è scomparso. Toglierei questa tabella perchè del tutto non attendibile. Su quale base l'hanno costruita? michi - 26.5.2007


Relativamente alla lingua friulana i dati relativi all'intera regione risultano essere i seguenti: 600.000 friulanofoni attivi (capisco e parlo) - ulteriori 300.000 friulanofani passivi (capisco ma non parlo). Totale: 900.000 abitanti su una popolazione totale di 1.200.000, capiscono la lingua friulana. Come è stata costruita la tabella pubblicata? Un friulano bilingue come è stato classificato? Un friulano che usa di tanto in tanto la lingua friulana pur comprendendola perfettamente, come è stato classificato? Mi sembra che la questione sia molto simile al censimenti contestati da tutti o quasi. Forse la tabella è meglio toglierla... michi- 26.5.2007


Ma non ho capito?!? ma i friuliani sono italiani o cosa??? o siete una minoranza etnica come quella slovena in italia che però in FVG diventa maggioranza!?!?

..................

Molto banalmente nella parte "fondamentale" della Costituzione italiana, c'è l'articolo 6 che così recita: "La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche". A questo articolo il Parlamento italiano ha dato attuazione - con ben 50 di ritardo! - solo nel 1999 con la legge 482. Questa legge all'articolo 2 elenca le minoranze linguistiche riconosciute dalla Repubblica italiana. Uno di questa è la minoranza linguistica friulana. Nessuna differenza tra la minoranza slovena e quella friulana. michi 22 maggio 2015

Niente elenchi di personaggi celebri nel testo

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Ho eliminato l'elenco degli scrittori che hanno scritto su Trieste e/o a Trieste perchè non è qui il luogo per inserirli. Vanno benissimo sotto la voce "Trieste" ma non qui. Secondo me, ovviamente. Altrimenti noi friulani dovremmo, PARITA' DI DIRITTI O NO? - inserire Pasolini, Tina Modotti, i fratelli Basaldella - artisti di levatura internazionale -, il grandissimo architetto D'Aronco...... O no? Oltrettutto Joice è irlandese e non triestino.....fino a prova contraria! Ho anche fatto qualche inserimento qua e là. mandi. Michi 31.5.2007



una cosa piuttosto scorretta

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Ognuno può esprimere la sua opinione liberamente questo è logico, ma si è tenuti a firmare l'intervento. Grazie. --AleR 10:35, 7 ott 2007 (CEST)[rispondi]

Dati economici

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Ho provato a verificare l'affermazione "Nel 2007 la regione Friuli-Venezia Giulia si è collocata al quindicesimo posto nella classifica del reddito pro-capite di tutte le regioni dell'Unione Europea[4]." contenuta nella voce. Sul sito EU ho trovato un documento, "Regional GDP in the European Union, 2005", in cui sono indicati regione per regione i PIL complessivi e pro capite delle regioni europee, e non ho trovato riscontro a questa affermazione. In mancanza di dati certi, cancelliamo? --Mac 16:27, 12 feb 2008 (CET)[rispondi]

Un saluto a tutti, vi segnalo l'apertura del nuovo Progetto:Torri costiere per enciclopedizzare le voci delle varie torri e fortificazioni costiere. Ogni utente interessato può iscriversi e avanzare proposte e suggerimenti, oltre a creare, migliorare e categorizzare le voci relative a torri e fortificazioni presenti lungo la fascia costiera del Friuli-Venezia Giulia. --Petit verdot 18:23, 20 feb 2008 (CET)[rispondi]

Proposta modifica paragrafo lingue

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Justianiamus, complimenti per la sistemazione del paragrafo sulle lingue. Personalmente ho dei dubbi sulla bontà delle cifre riportate nella pagina a cui rimanda il link, semplcemente per il fatto che non riporta la fonte. Che io sappia, ci sono solo due ricerche da cui potrebbero aver tratto i dati in questione: una ricerca degli anni '70 del "Gruppo di studio Alpino" di Bellinzona (ma non è quella di nostro interesse) e una ricerca del Ministero degli Interni del 2000erotti, i cui dati non credo che siano mai stati resi pubblici per motivi politici (anche se circolano sottobanco e qualcuno a volte, come Pupo, si azzarda a pubblicarne una parte).

Mi dispiace di non essere in grado di sistemare le tabelle. Per quanto riguarda il testo del paragrafo, invece, ti proporrei alcune modifiche. Di seguito riporto la mia proposta di testo.

Nel Friuli Venezia Giulia l'Italiano, lingua ufficiale dello Stato e lingua di cultura, viene intesa e parlata dalla stragrande maggioranza degli abitanti. Gran parte della popolazione, tuttavia, ha altri idiomi come propria lingua materna.

Tra tali altre lingue la più diffusa è il friulano, un'idioma retoromanzo diffuso nella maggior parte dei comuni appartenenti alle province di Gorizia, Udine e Pordenone (nonché, fuori dal Friuli-Venezia Giulia, nel Mandamento di Portogruaro).

Il secondo gruppo linguistico autoctono per numerosità è il veneto (anche se mancano dati sulla consistenza numerica di tale comunità linguistica). Varietà di veneto (triestino, bisiaco, graisàn ecc.) sono parlate in tutta la provincia di Trieste, nella parte orientale della Gorizia e in quella occidentale della Pordenone. Dialetti di tipo veneto si erano anche diffusi presso la borghesia urbana delle città di Gorizia, Udine e Palmanova, ma a partire dal secondo dopoguerra sono praticamente scomparsi a Udine e Palmanova, mentre rimane vitale a Gorizia.

Fra le lingue non romanze un posto privilegiato spetta allo sloveno (circa 61.000 parlanti[1]) che è diffuso sia nelle province di Gorizia e Trieste (dov'è tutelato per legge) che in quella di Udine (Slavia veneta). Nell'udinese lo sloveno viene parlato in alcune zone in una sua varietà arcaica (il resiano) percepita da alcuni dei suoi stessi parlanti come una lingua a sé stante.

La seconda comunità linguistica non romanza è quella di madrelingua tedesca, insediata in Val Canale (dove convive con il gruppo linguistico friulano e con quello sloveno) e in due piccole "isole" in provincia di Udine, cioè il comune di Sauris e la frazione di Timau appartenente quest'ultima al comune di Paluzza. Mentre in Val Canale e a Timau si parlano dialetti di tipo carinziano, il tedesco parlato a Sauris è imparentato con le parlate tirolesi.

Va segnalato che il perfetto bilinguismo costituisce praticamente la norma presso i veneti, i friulani e gli sloveni (veneto/italiano, friulano/italiano e sloveno/friulano). In alcune zone si hanno situazioni di trilinguismo o quadrlinguismo generalizzato (per esempio a Sauris e a Timau il trilinguismo tedesco/friulano/italiano, nella Slavia Veneta sloveno/friulano/italiano, nella Val Canale non è raro trovare persone che possono esprimersi correttamente in ben quattro idiomi: tedesco, italiano, friulano e sloveno). La maggior parte della popolazione monolingue (comunque fortemente minoritaria), invece, è costituita da italofoni.

  1. ^ Non c'è accordo sulla reale consistenza della comunità slovena in regione. La cifra di 61.000 unità è fornita dal Ministero dell'Interno. Notizia tratta da: Raoul Pupo, Il lungo esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l'esilio, Milano, serie Rizzoli storica, RCS ed., 2005, pag. 304

Risposta di Justinianus

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Amico Mj6s, anzitutto ti ringrazio per le parole lusinghiere nei miei confronti, e in secondo luogo trovo giusti molti suggerimenti che tu hai fatto e che si potrebbero inserire nel testo. Per quanto riguarda le tabelle, francamente non mi convincono e se hai notato non faccio mai riferimento hai dati in esse contenuti. D'altra parte sono però le uniche, o quasi, a nostra disposizione...e quindi nemmeno si possono indicare dati in eccessivo contrasto con esse. Credo pertanto sia meglio non azzardare classifiche sul numero dei parlanti, e nemmeno su quelle di madrelingua (Prima il friulano, poi il veneto ecc.), anche perché ci sono ormai troppe persone, soprattutto giovani, bilingui o trilingui fin dalla nascita, difficilmente classificabili in una sola categoria, che presuppone un monolinguismo assoluto. Sono sicuro che anche tu sei fra questi, a giudicare dall'italiano impeccabile che contraddistingue i tuoi interventi e dalla tua stessa pagina utente in cui hai chiaramente indicato 2 lingue materne. Ciò premesso riporto qui di seguito il tuo testo con alcune rettifiche, da me effettuate, sulla base dei criteri precedentemente indicati (le faccio però più tardi perché adesso devo uscire, è tardissimo!!!). Cordialità --Justinianus da Perugia 17:00, 28 feb 2008 (CET)[rispondi]

                                      TESTO

Nel Friuli Venezia Giulia l'Italiano, lingua ufficiale dello Stato, lingua di cultura e principale lingua d'uso, è parlato dalla quasi totalità degli abitanti. Gran parte della popolazione, tuttavia, ha altri idiomi come propria lingua materna, sia neolatini che di altre famiglie linguistiche. Fra i primi possiamo annoverare (in ordine di consistenza numerica):

  • Il veneto. Varietà di veneto (triestino, bisiaco, graisàn ecc.) sono parlate in tutta la provincia di Trieste, nella parte orientale di quella di Gorizia e in quella occidentale di Pordenone. Dialetti di tipo veneto si erano anche diffusi presso la borghesia urbana delle città di Gorizia, Udine e Palmanova, ma a partire dal secondo dopoguerra sono praticamente scomparsi a Udine e Palmanova, mentre presentano ancora una certa vitalità a Gorizia.

Fra le lingue non romanze un posto privilegiato spetta a due idiomi parlati in regione fin da età medievale:

  • Lo sloveno (circa 61.000 parlanti[1]) che è diffuso sia nelle province di Gorizia e Trieste (dov'è tutelato per legge) che in quella di Udine (Slavia veneta e Val Canale). Nell'udinese lo sloveno viene parlato in alcune zone in una sua varietà arcaica (il resiano) percepita da alcuni dei suoi stessi parlanti come una lingua a sé stante.
  • Il tedesco, insediato in Val Canale (dove convive con il gruppo linguistico friulano e con quello sloveno) e in due piccole "isole" in provincia di Udine, cioè il comune di Sauris e la frazione di Timau appartenente quest'ultima al comune di Paluzza. Mentre in Val Canale e a Timau si parlano dialetti di tipo carinziano, il tedesco parlato a Sauris è imparentato con le parlate tirolesi. Non esistono statistiche ufficiali sul numero dei parlanti. Dal 1999 il tedesco gode in regione di un livello minimo di tutela.

Va segnalato che il perfetto bilinguismo costituisce praticamente la norma presso i venetofoni e i friulanofoni (veneto/italiano, friulano/italiano). Gli sloveni sono spesso bilingui e trilingui (sloveno/friulano/italiano in provincia di Udine - e in buona parte di quella di Gorizia - e sloveno/veneto/italiano in quella di Trieste e in alcune zone del goriziano) e lo stesso si può dire per i tedeschi di Sauris e a Timau (tedesco/friulano/italiano). Nella Val Canale non è raro trovare persone che possono esprimersi correttamente in ben quattro idiomi: tedesco, italiano, friulano e sloveno.

P.S. (Fuori testo): Mj6s, sono personalmente convinto che il friulano sia più parlato del veneto in regione. Mi sto attivando per verificare, con statistiche ufficiali, o semiufficiali, la reale consistenza della comunità friulanofona (mi sembra di aver letto da qualche parte 650.000). Se tu hai dei dati a disposizione, comunicameli. Cordialità. --Justinianus da Perugia 18:17, 28 feb 2008 (CET)[rispondi]

- Ineccepibile 20:33, 28 feb 2008 (CET)

  1. ^ Non c'è accordo sulla reale consistenza della comunità slovena in regione. La cifra di 61.000 unità è fornita dal Ministero dell'Interno. Notizia tratta da: Raoul Pupo, Il lungo esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l'esilio, Milano, serie Rizzoli storica, RCS ed., 2005, pag. 304
Perfetto! Visto si stampi! :-) Ci sarebbe solo una modifica da apportare: bisognerebbe sostituire la frase "Il Friulano gode in regione di una particolare tutela e da qualche anno è equiparato all'italiano (nelle sue zone di diffusione) in molti ambiti, fra cui quello dell'insegnamento e della Pubblica Amministrazione." con la frase "Dal 1996 il friulano gode in regione di un livello minimo di tutela". Infatti non è affatto equiparato all'italiano, che rimane l'unica lingua ufficiale dell'insegnameto e della PA. Il friulano PUÒ (facoltativamente) essere utilizzato nella PA e, in ambito scolastico, se i genitori lo richiedono può essere insegnato come materia facoltativa. Mj6s 16:10, 29 feb 2008 (CET)[rispondi]
Sono felice che il nostro testo sia di tuo e di mio gradimento. Fai una cosa, inserisci tu stesso quanto hai scritto, qui sopra, nel testo, perché poi anch'io vorrei inserire due, ma proprio due aggiuntine...Cordialità e a fra poco. --Justinianus da Perugia 16:22, 29 feb 2008 (CET)[rispondi]
Fatto! Mj6s 18:56, 29 feb 2008 (CET)[rispondi]
Anch'io ho fatto! Dammi il via e inserisco il testo nella voce relativa con la seguente dicitura: nuova redazione, Mj6s /Justinianus. Cordialità. --Justinianus da Perugia 23:18, 29 feb 2008 (CET)[rispondi]
Inserischi, inserischi pure! :-) Mj6s 10:40, 1 mar 2008 (CET)[rispondi]
Scusate se m'inserisco dal Veneto, ma per quello che ho potuto constatare da "estraneo" e per le persone che ho potuto conoscere, nelle zone cittadine di Pordenone e Gorizia predominano le parlate venete: credo sia il caso di specificarlo; come forse è giusto specificare che la maggior parte della popolazione goriziana vive in area "venetofona" (Gorizia, Gradisca, Grado) e non "friulanofona" (e, a quel che so, né molti pordenonesi "di città" né soprattutto i bisiachi si considerano friulani). Non è assolutamente per fare polemiche :-) ma molti non conoscono assolutamente la storia né la geografia della vostra regione, e comunque mi sembra che entrare nel dettaglio sia utile (così come è giustamente specificato che nella zona di Portogruaro si parli anche il friulano). Filippo83 (registrato in Teknopedia English) 1° aprile 2009 23:55
Non ti devi scusare, ogni intervento costruttivo è il benvenuto. Credo comunque, Filippo, che non ci siano dei grandi contrasti fra ciò che tu asserisci e il testo della voce. Te lo riporto: Varietà di veneto (triestino, bisiaco, graisàn ecc.) sono parlate in tutta la provincia di Trieste, nella parte orientale di quella di Gorizia e in quella occidentale di Pordenone. Dialetti di tipo veneto si erano anche diffusi presso la borghesia urbana delle città di Gorizia, Udine e Palmanova, ma a partire dal secondo dopoguerra sono praticamente scomparsi a Udine e Palmanova, mentre presentano ancora una certa vitalità a Gorizia Essendo la città di Pordenone situata nella parte occidentale della propria provincia mi sembra ovvio che anche in questo capoluogo si parli veneto. Su Gorizia lo si è scritto a chiare lettere. Ciò che potresti fare è la seguente aggiunta: ...mentre presentano una notevole vitalità a Gorizia e a Pordenone. Ti sta bene? Altrimenti proponi tu un testo alternativo (tieni però presente che dati statistici ufficiali sulla consistenza dei venetofoni in Regione non esistono, o quasi, ed anche per questo non abbiamo potuto quantificare la consistenza numerica dei vari gruppi linguistici). Cordialità. --Justinianus da Perugia (msg) 00:31, 2 apr 2009 (CEST)[rispondi]
E se invece di "una certa vitalità", si dicesse che per Gorizia e Pordenone "rimangono (i dialetti veneti) la parlata/il dialetto principale"? Questo chiuderebbe lo spazio a qualunque obiezione. Comunque è vero, manca un censo dei venetofoni: ma è difficile farlo nella Regione del Veneto, dove da due anni c'è il riconoscimento regionale (come li consideriamo? chi lo parla spesso o abitualmente, cioè il 60-70% della popolazione regionale? anche chi lo parla poco/saltuariamente, che es. a Padova è la netta maggioranza? anche chi non lo parla ma lo capisce, ovvero è nella stessa "area culturale", cioè il 100% includendo pure gli immigrati italofoni e minoranze come ladini e cimbri?) figurarsi dove ancora il Veneto non è una lingua "ufficiale"; qualcuno potrebbe anche fare l'equazione "italofoni = venetofoni", che credo in molti casi sia vera, ma sarebbe troppo grossolana. Filippo83 2 aprile 2009 09:50
Per quanto riguarda la città di Gorizia anch'io, per esperienza personale, ho l'impressione che i venetofoni in senso lato (includendo cioè fra di essi coloro che utilizzano il triestino e il veneto-coloniale) prevalgano sui friulanofoni. Di Pordenone ho una conoscenza molto più superficiale (le poche volte che vi sono passato tutti si sono diretti a me sempre e solo in italiano) e, secondo i pochi dati statistici disponibili (non ufficiali e relativi all'intera Provincia, non solo al capoluogo), il panorama appare abbastanza variegato. L'equazione italofoni = venetofoni + immigrati dal resto d'Italia + friuliani e giuliani che hanno l'italiano come madrelingua a me non piace particolarmente ma viene fatta (guarda la tabella) da un sito che gode, a ragione o a torto, di una certa credibilità presso di noi. Se tu possiedi fonti (attendibili, anche se non ufficiali) che possano dimostrare che Pordenone ha una maggioranza di venetofoni, puoi senz'altro scrivere che in quella città i dialetti più diffusi sono quelli veneti. Cordialità. --Justinianus da Perugia (msg) 15:12, 2 apr 2009 (CEST)[rispondi]

P.S. Perché non spostiamo questa discussione a fondo pagina, così è più visibile e anche gli altri possono partecipare? --Justinianus da Perugia (msg) 15:12, 2 apr 2009 (CEST)[rispondi]

nome ufficiale

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La denominazione ufficiale è ormai senza trattino: Friuli Venzia Giulia: http://www.regione.fvg.it .

I FRIULANI SONO DIVENTATI UN'ETNIA?? Tanto vale allora scrivere Veneto - Provincia di verona: italiani 37% veneti 63%.. Non è un pò assurda questa moda di inventare popoli? Quella tabella è ridicola. Manin 11/10/2008

Manin, quella tabella è ridicola solo se lo è una legge dello stato italiano (482/99) che riconosce una serie di lingue minoritarie, tra cui il friulano. Inoltre, se leggessi son attenzione il paragrafo e le tabelle in questione, ti accorgeresti che si parla di "gruppi linguistici" e non di "popoli" o "etnie". Sulla differenza tra questi tre termini esiste un'abbondante letteratura politologica e sociologica, che non ti farebbe male leggere prima di sparare a zero usando impropriamente tali espressioni. Cordialmente, Mj6s (msg) 18:12, 11 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Risposta: No, nel senso che non lo sono diventati, lo sono sempre stati, tant'è che c'è una legge a tal proposito. Considera poi che molti friulani si sentono prima friulani e poi, in caso, italiani. E cmq il maiuscolo sul web equivale ad urlare, ed i doppi punti interrogativi sono pura cafoneria... per poi aver scritto a sproposito su un argomento su cui l'ignranza dimostrata è assoluta.09:40, 12 ott 2008 (CEST)Gian77 (msg) 09:40, 12 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Il fatto che molti, moltissimi friulani si sentano prima friulani e poi italiani mi sembra un fatto normale. Aggiungo: sono italiani proprio perchè sono friulani. Se fossero sloveni o tedeschi non sarebbero italiani. Il fatto di parlare la lingua friulana (e l'italiano accanto al friulano, anche se in ambiti più "formali") non costituisce certo un impoverimento, ma un arricchimento culturale. Viva il Friuli! Viva l'Italia! Un utente anonimo.


Il Friuli-Venezia Giulia ha più "lingue" inventate, che abitanti ormai. Tedesco, perche.. ci sono 2 paesi "di lingua tedesca" con 424 e 500 abitanti.. Perciò seguendo questo modo d'agire: se in Friuli risiederanno almeno 900 cinesi per un certo numero di anni il mandarino e il cantonese potrebbero affiancare la innumerevoli "lingue" di questa regione. L'Italia si stà frammentando in piccoli e provinciali stati (falsamente) etnici? Andiamo verso questo ridicolo baratro? Emilio Brentani. Trieste.

no, non mi pare che riconoscere e tutelare comunità linguistiche che vivono qui da millenni ci porti verso un fantomatico "ridicolo baratro", eppoi le lingue riconosciute sono al momento 3 oltre l'italiano, riguardo al mandarino/cantonese ne riparliamo tra mille anni...--Sebi1 (msg) 09:30, 8 gen 2009 (CET)[rispondi]

Parlate venete in provincia di Udine

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La voce riporta la presenza di parlate venete nelle province di Trieste, Gorizia e Pordenone. Mi risulta che ve siano anche nella provincia di Udine, per esempio a Marano Lagunare.

giusto --Sebi1 (msg) 10:40, 1 feb 2009 (CET)[rispondi]

Sfera di influenza

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La sfera di influenza del Friuli Venezia Giulia si estende alle province di Belluno, Treviso e nella provincia di Venezia, sino a San Stino di Livenza. ??? e questa frase da dove è uscita?tentiamo di conquistare nuove terre? del tutto inesatta (è di sicuro maggiore l'influenza veneta su pordenone,ad esempio,che quella friulana su treviso e belluno) e buttata la a caso!da cancellare!L'unica area che dialoga attivamente col friuli è il portogruarese (anche per motivi storici) ma neanche quella è definibile di influenza friulana,vista comunque l'importanza che hanno per tale zona i principali centri veneti! Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.14.36.152 (discussioni · contributi).

La pagina si scrive Friuli-Venezia Giulia. Se ci fossero evenienze (possibili) di modificare il titolo, queste vanno discusse prima su questa pagina e siocuramentre noin operate con un bot. Grazie, --Gac 19:52, 8 mar 2010 (CET)[rispondi]

Ne è stato discusso qua. Per quanto riguarda il bot... il bot non sta andando in auto ma in semi-manuale Fale (msg) 20:24, 8 mar 2010 (CET)[rispondi]
Nella discussione linkata si era detto esattamente il contrario. --Gac 21:16, 8 mar 2010 (CET)[rispondi]
Anche qua? Fale (msg) 21:24, 8 mar 2010 (CET)[rispondi]
La discussione è vecchia e se non è stat spostata la pagina ci sarà bene un motivo. Comunque il richiamo ad un articolo della costituzione è parziale, perché in altri articoli (sempre della costituzione) è col trattino. Ergo non è così ovvio. Ergo non è lavoro da bot :-) --Gac 21:32, 8 mar 2010 (CET)[rispondi]
Ho segnalato la cosa al bar generale, così resta più visibile. Poi in base a cosa si decide si provvederà a uniformare titoli di voci, template e categorie che ora differiscono. --Simo82 (scrivimi) 22:39, 8 mar 2010 (CET)[rispondi]
Grazie Simo Fale (msg) 22:54, 8 mar 2010 (CET)[rispondi]
Beh, nella costituzione italiana (pdf) c'è scritto Friuli-Venezia Giulia (in tutte le occorrenze del nome), lo stesso dicasi per lo statuto regionale (pdf). Se non vanno bene queste come fonti, non so cosa possa andar bene. Lucio Di Madaura (disputationes) 00:44, 9 mar 2010 (CET)[rispondi]
Lo statuto non è stato ancora approvato (vedere sul sito). in compenso nel Bur (gazzetta ufficiale della regione dove vengono publicate i regolamenti regionali della regione, perchè da quel momento siano efficaci) ufficiale e firmato digitalmente, scaricabile dal sito e, nel sito, la regione ha scritto senza trattino, questo è il problema. Adesso provo a scrivere, se trovo un email, alla regione vediamo se è stata una decisione ufficiale, quella di cambiare nome. --Pierpao (msg) 09:58, 9 mar 2010 (CET)[rispondi]

quando il sito torna in linea..sic!--Pierpao (msg) 10:01, 9 mar 2010 (CET)[rispondi]

Una legge regionale non può modificare la costituzione, non scherziamo eh... ;-) --Retaggio (msg) 10:39, 9 mar 2010 (CET)[rispondi]
Bravo Retaggio, concordo. Io chiuderei qui la questione anche perché su tutte le enciclopedie cartacee di larga diffusione (Garzantine, Rizzoli-Larousse ecc.) appare il trattino. --Justinianus da Perugia (msg) 13:09, 9 mar 2010 (CET)[rispondi]
Io comunque specificherei che spesso viene scritto anche senza trattino, sarebbe anche da vedere nelle altre lingue, comunque nella voce (template regione compreso) è scritto anche senza trattino. --Limonadis (msg) 13:40, 9 mar 2010 (CET)[rispondi]
E indovina il perché: [1]... :-) --Retaggio (msg) 16:32, 9 mar 2010 (CET)[rispondi]
Siamo d'accordo, io ho spiegato quale è il problema, per me si può lasciare il trattino.--Pierpao (msg) 14:11, 9 mar 2010 (CET)[rispondi]

(a capo) E delle categorie che nel frattempo sono state spostate (tipo questa)? Si possono ripristinare, per favore? -- Ciao, Mol (msg) 14:53, 9 mar 2010 (CET)[rispondi]

Chi ha spostato dovrebbe ripristinare. Se c'è da dare una mano io non mi tiro indietro, ma le mie conoscenze informatiche sono piuttosto limitate. Non riesco comunque a capire come sia nato il problema: il sottoscritto, che da anni lavora a queste voci (Friuli, Venezia Giulia, Friuli-Venezia Giulia ecc.), insieme, ovviamente, ad altri utenti, non ha mai sentito il bisogno di effettuare questi cambi eccentrici...Adesso non voglio mettermi a fare delle prediche, raccomando solo in futuro di essere più prudenti e discutere nelle pagine relative eventuali cambiamenti di denominazione (anche per altre Regioni, Comuni, e/o entità amministartive). --Justinianus da Perugia (msg) 16:04, 9 mar 2010 (CET)[rispondi]
Ho visto che ieri Fale ha fatto la modifica nel template {{Vernacoliere}}, stavo per rollbaccare ma poi mi sono fermato dato che aveva lanciato un bot per modificare il valore del campo nelle voci che usano quel template. Mi auguro che il bot abbia fatto per intero il suo lavoro perché sarebbe un vandalismo a tutti gli effetti, a parte quello non ho fatto altro per evitare conflitti. Però mi permetto di dire che questa modifica è priva di fondamento e mistificante: il trattino, che piaccia o non, esprime grammaticamente l'unione di due concetti in un insieme aggregato. Nella fattispecie, Friuli Venezia Giulia è un nome che non ha fondamento se non definito concettualmente in una delibera ufficiale. Al contrario, Friuli-Venezia Giulia ha un significato concettuale profondamente diverso in quanto il trattino definisce l'unione in una sola entità amministrativa di due regioni storiche distinte nella loro specificità. Lo stesso motivo per cui esiste il trattino in Trentino-Alto Adige e in Emilia-Romagna e, un tempo, in Abruzzo-Molise. Togliere il trattino non è un ritocco estetico è l'applicazione di un falso concettuale. Perciò concordo con chi richiede il ripristino della situazione originaria. --Furriadroxiu (msg) 16:31, 9 mar 2010 (CET)[rispondi]
Visto che non sono l'unico ad avere perplessità sull'azione di Fale, ho annullato la modifica nel template per coerenza con le denominazioni ufficiali. Invito Fale a ripristinare il valore del campo "Friuli-Venezia Giulia" nelle voci in cui è intervenuto il suo bot. --Furriadroxiu (msg) 16:51, 9 mar 2010 (CET)[rispondi]

Scusate per la mia assenza di ieri e oggi, ma purtroppo ho avuto qualche problema nella vita reale. Mi sembra di capire che c'è consenso nella scrittura 'Friuli-Venezia Giulia' (se non ho letto male, si è tutti d'accordo). Io adesso comincio, può essere che chiederò a qualche admin di muovere qualcosa che non posso muovere io. Spero per domani sera che sia tutto a posto al 100%. Scusate ancora per l'intero casino. Fale (msg) 15:34, 10 mar 2010 (CET)[rispondi]

Per l'ultimo dump del database, sembra essere tutto a posto. Se trovate delle cose che non lo sono, per favore, segnalatemele. Fale (msg) 21:52, 10 mar 2010 (CET)[rispondi]
nossignore,la dizione ufficiale è senza trattino, e perfavore, lo togliamo, e non lo rimettiamo! Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Henarybonsai (discussioni · contributi).

Sto sistemando link a redirect di alcune pagine, attualemente QUESTA pagina (Friuli-Venezia Giulia) ha il trattino, se volete toglierlo fate pure, tenete presente però di utilizzare un bot per sistemare tutte le altre pagine. --Wiki.edoardo (msg) 16:28, 14 apr 2010 (CEST)[rispondi]

La questione è stata ampiamente dibattuta anche in questa sede (vedi interventi dell'otto marzo e seg.). Siccome il cambio non concordato della denominazione del Friuli-Venezia Giulia ci ha procurato in passato numerosi problemi (soprattutto per quanto riguarda le tabelle sinottiche) sarebbe il caso, dopo aver trovato il consenso della Comunità di avvisare un amministratore. Voglio comunque ricordarvi che il nome della Regione con trattino si trova non solo nella Costituzione e nella legislazione dello Stato italiano, ma in tutti i testi di geografia e persino nei Calendari-Atl. della De Agostini. Cordialità. --Justinianus da Perugia (msg) 22:31, 17 mag 2010 (CEST)[rispondi]


Scusate ma la storia del Friuli comincia col patriarcato di Aquileia? Mi sembra che si debba fare perlomeno un cenno alla storia antica della regione e all'origine stessa del nome Friuli. Si tratta di una lacuna non secondaria. --Diegriva (msg) 11:28, 17 nov 2010 (CET)[rispondi]

Un breve accenno al Patriarcato di Aquileia viene fatto. Una storia più approfondita delle due regioni storiche che compongono l'attuale Friuli-Venezia Giulia la puoi trovare qui e qui. --Justinianus da Perugia (msg) 13:23, 17 nov 2010 (CET)[rispondi]

Ciclicamente si riapre la discussione
Torno a chiedervi di togliere il trattino, vedete le mie precedenti comunicazioni più su nella discussione, al punto 5. Grazie. P.S. - per verificare basta vedere la legge del 2000, che essendo approvata da una regione a statuto speciale batte costituzione e statuto regionale (questo avviene solo in alcuni ambiti, tra cui anche il nome delle regioni a statuto speciale). Resto in attesa per eventuali chiarimenti.--Giuliob 95 (msg) 23:33, 14 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Vedi Discussioni_utente:Giuliob_95#Blocco --Giuliob 95 (msg) 23:40, 14 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Vedi http://www.parlamento.it/parlam/leggi/01003lc.htm --82.48.218.223 (msg) 00:09, 15 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Premesso che la Costituzione fa testo ed ha sicuramente la prevalenza su qualunque altra normativa locale (comunale, provinciale o refgionale), il sito ufficiale del Quirinale riporta la dizione col trattino anche dopo aver recepito le ultime leggi di modifica costituzionale. --Gac 07:33, 15 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Sul sito del Parlamento effettivamente il trattino, nell'articolo 116 non c'è e nel 131 è presente, a differenza del Quirinale. Sinceramente io sono dell'opinione che sia il caso di mettere nel testo che la questione del trattino è molto dibattuta e che alcuni dicono che ci sta e altri che non ci sta. Io ho sentito alcune persone che come me stanno in regione e mi hanno confermato la mia ipotesi. I dizionari mettono varie opzioni, alcune dicono una cosa, altri altre.

palazzo regionale fvg in piazza Oberdan
File:Fvg logo.gif
Logo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Ovviamente la Costituzione fa si fede, ma bisogna considerare tutte le leggi costituzionali che le modificano non sempre vengono messe sugli altri siti. Secondo la mia opinione sarebbe il caso di far capire al lettore la questione del trattino, e poi chiedere alla regione stessa la sua opinione per poi mettere quello che preferiscono loro. Comunque se si guarda il nuovo logo della regione e neanche nella pagina iniziale del sito della regione c'è il trattino (http://www.regione.fvg.it) senza contare sulla facciata della sede del consiglio regionale, dove il trattino non è presente come potete vedere anche dalle foto nella pagina di Teknopedia, non si trovano trattini, questo starebbe a significare che la regione non vuole il trattino, questa è la mia deduzione logica, ma comunque non ne sono sicuro e vedo che la questione è molto controversa anche qui. Aspetto vostre opinioni a riguardo e allego anche il logo della regione in modo tale che possiate esprimere le vostre opinioni. Il fatto che la Costituzione non l'abbia modificato non sta a significare che il nome di una regione non sia cambiato (vi porto anche un esempio: l'Abruzzo, che se guardate il http://www.regione.abruzzo.it vedrete che il nome è Abruzzo in costituzione è nominato come Abruzzi e su Teknopedia la regione è Abruzzo, cosa vi pensare questo. Cosa ne pensate? Aspetto vostri commenti.

--Giuliob 95 (msg) 12:40, 15 giu 2011 (CEST)[rispondi]

P.S. - il nome con il trattino è sugli atlanti in quanto il territorio si chiama così, ma la regione a cambiato nome a se stessa (in pratica la regione ha cambiato nome ma non il territorio). Ora bisogna, secondo me, decidere se lasciare con o senza trattino, o aggiungere anche una pagina separata che parli del Friuli Venezia Giulia. Nessuna legge può ovviamente modificare il nome di un territorio, ma di un ente sì. *+1 Pierpao.lo (listening) 08:35, 16 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Sul fatto che la regione non vuole il trattino è pacifico. Sul fatto che sia stata una legge apposita per cambiarlo è da vedere, spesso le amministrazioni pubbliche emettono atti contrari alla legge se è nel loro interesse, lo dico anche perchè scrissi alla presidenza della regione per avere notizia di un provvedimento ufficiale ma non ho avuto risposta. Ho scritto di nuovo oggi. Nel frattempo siccome ihmo la costituzione vale più di un vocabolario lascerei aspettando una risposta, per una questione di metodo secondo. Vediamo che dicono, se si degnano e poi riprendiamo la discussione--Pierpao.lo (listening) 08:35, 16 lug 2011 (CEST)[rispondi]
Concordo con le considerazioni di Pierpao. Il Friuli e la Venezia Giulia sono due regioni storiche e geografiche distinte e il trattino rappresenta una distinzione concettuale nell'ambito dell'aggregazione nomenclaturale. Se la regione ha rimosso il trattino, la cosa va valutata solo se esiste una delibera ufficiale. In ogni modo direi di lasciare le cose come stanno e attenerci alla forma più corretta sotto l'aspetto storico, quello costituzionale e quello concettuale in attesa di sviluppi più chiari. Va anche considerata l'ipotesi di una scelta de facto di natura politica, la cui pertinenza enciclopedica deve essere comunque vagliata e valutata. --Furriadroxiu (msg) 09:32, 16 lug 2011

(CEST)

Interpellato da Giuliob 95 in merito a quanto indicato in oggetto, non posso far altro che confermare quanto già espresso da me in passato in questa stessa sede. Il nome della regione con trattino si trova nella Costituzione e nella legislazione dello Stato italiano, in tutti i testi di geografia, nelle pubblicazioni ufficiali e non ufficiali di carattere statistico ed amministrativo, ed è correntemente utilizzato anche all'estero (basti vedere sotto che titolo appare questa stessa voce nelle altre WP). Il fatto che il nome Friuli-Venezia Giulia sia scritto senza trattino nel logo ufficiale della Regione autonoma (forse anche per ragioni estetiche e/o di semplificazione dal momento che a me non risulta vi sia stata a tale proposito alcuna delibera ufficiale), non può in alcun modo invalidare i dettami costituzionali e neppure l'uso consolidato che si è venuto a creare al riguardo nell'ultimo mezzo secolo. --Justinianus da Perugia (msg) 10:06, 16 lug 2011 (CEST)[rispondi]
La delibera c'è eccome, ed è una legge approvata dal Parlamento Italiano. Come ho già scritto sopra è il caso di scrivere che il territorio h il trattino, la Regione no. La costituzione non è stata inoltre aggiornata. In più vedi il mio commento sull'Abruzzo. Come me lo spieghi Justinianus da Perugia? Hai letto?

--Giuliob 95 (msg) 20:25, 16 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Come ho detto prima, va definito il criterio: prevale la notazione diffusa, quella storica, quella geografica, quella concettuale oppure la denominazione dell'entità amministrativa? Fermo restando che nel testo della voce si può, anzi, si deve menzionare l'uso e il contesto delle due annotazioni --Furriadroxiu (msg) 21:21, 16 lug 2011 (CEST)[rispondi]
@@Giuliob 95. Qui sopra ho scritto che tale delibera a me non risulta, non che non esista. Fermo restando che una legge costituzionale può essere derogata solo mediante un'altra di pari rango, vorrei che tu mi fornissi gli estremi della legge approvata dal Parlamento italiano cui tu fai riferimento. Non mi risulta inoltre ben chiara la differenza fra territorio, da scrivere con trattino, e regione, da scrivere senza. In realtà i territori sono due e sono noti come territorio del Friuli (o friulano) e/o della Venezia Giulia (o giuliano). Per quanto riguarda l'Abruzzo, ti ricordo che questa regione fu costituita sotto tale denominazione, non sotto quella di Abruzzi, e tutti gli atti, anche provenienti dalla Corte Costituzionale, che fanno riferimento ad essa la riportano come "Abruzzo". Caso ben diverso è quello del FVG. --Justinianus da Perugia (msg) 09:13, 17 lug 2011 (CEST)[rispondi]
@@Justinianus da Perugia. Perfetto, la legge costituzionale di cui ti parlo è la Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 con la quale il Parlamento toglie il trattino alla regione modificando l'articolo 116. Inoltre se guardi un bollettino ufficiale della regione del 2001 trovi il trattino, nel 2005 no. Cosa fa pensare questo? --Giuliob 95 (msg) 13:54, 17 lug 2011 (CEST)[rispondi]
Ripeto anche io il mio commento di qualche tempo fa. Tra parentesi noto che qui il trattino c'è sempre eppure è aggiornata al 2007 ed è facile verificare che contiene anche le modifiche apportate dalla legge del 2001. Aggiungo che nel testo della legge suddetta [2] è vero che all'art. 116 la FVG figura senza trattino, ma è anche vero che nel dettaglio seguente di tale articolo di tutto si parla (anche dell'ordine alfabetico) meno che del trattino, e poi, nelle modifiche all'art. 131 (ovvero l'elenco stilato nella costituzione delle regioni italiane) la FVG viene riportata con trattino esplicitamente sia nella vecchia che nella nuova versione (pag. 90). Correggetemi pure se non ho notato qualcosa. --Retaggio (msg) 22:22, 17 lug 2011 (CEST)[rispondi]
Sono d'accordo con quanto scrive Retaggio. Oltretutto la Corte Costituzionale, anche in tempi recenti, continua a riferirsi al FVG come sempre ha fatto, cioè utilizzando la denominazione di Friuli-Venezia Giulia (con trattino). Questa sentenza, ad es., è di pochi mesi fa (aprile 2011): [3]).--Justinianus da Perugia (msg) 07:31, 18 lug 2011 (CEST)[rispondi]
Io direi allora di mettere un nuovo capitolo chiamato "La questione del trattino su wikipedia" per dire che non ci sono fonti che certifichino l'uno o l'altro modo.

Ritengo non sia il caso di aprire un capitolo chiamato "La questione del trattino su wikipedia" perché non esiste nessuna "questione del trattino". La Corte Costituzionale scrive SEMPRE il nome della regione di cui stiamo parlando "con il trattino". Lo ha fatto anche nella sua "Sentenza nr. 215 del 18 luglio 2013". Verificate se non ci credete! E se il massimo organo delegato ad interpretare la Costituzione il trattino lo scrive, significa che il trattino c'è ancora. SOLO ed esclusivamente la burocrazia regionale del Friuli - Venezia Giulia il trattino lo ha tolto, a seguito decisione politica del presidente Illy, nel 2005. Nel 2001, con un colpo di mano, nell'ambito della riforma del titolo V della Costituzione italiana (legge costituzionale 18 ottobre 2001, nr. 3) , fu tolto il trattino nel solo art. 116 interessato alla modifica del titolo V. Nel 2001 tutto fu fatto di nascosto, nulla apparve sulla stampa regionale e i cittadini di questa regione non furono minimamente interpellati. Tra leggi costituzionali non c'è alcuna gerarchia e quindi la eliminazione del trattino nell'articolo 116, nel 2001, non ha alcuna influenza né sull'articolo 131 della Costituzione italiana, né sullo Statuto di autonomia. Chi fu a togliere "furtivamente" il trattino? Leggiamo sul quotidiano il Messaggero Veneto del 12 ottobre 2001: << Nessun dubbio - dice l'onorevole diessino Antonio Di Bisceglie che nella precedente legislatura fu uno degli estensori delle norme costituzionali - HO CHIESTO PERSONALMENTE CHE QUEL TRATTINO VENISSE TOLTO....>>. Insomma un colpo di mano di cui nulla apparve sulla stampa regionale dell'epoca e che, perfino, fu presentato inizialmente come un refuso tipografico (sic!). Questa la storia per nulla democratica, di un trattino cancellato "furtivamente" da un solo articolo della Costituzione italiana. La corte costituzionale il trattino lo scrive SEMPRE. Il parlamento italiano il trattino lo scrive SEMPRE (verificare se non mi credete). Tutti gli organi istituzionali nazionali il trattino lo scrivono ugualmente sempre. Il trattino è stato tolto da Illy nel 2005 dalla carta intestata della Regione e da allora la burocrazia regionale scrive il nome della regione senza il trattino. E la cosa più ridicola è che alle ultime elezioni regionali e politiche (elezione Parlamento italiano) l'elettore che si recava alle urne elettorali si trovava davanti a due manifesti "ufficiali": il manifesto stampato in regione ( e relativo alle elezioni regionali) aveva il nome della regione scritto senza trattino; il manifesto elettorale per le elezioni del Parlamento italiano..... aveva il nome della Regione CON il trattino! CONCLUSIONE: Se la Corte Costituzionale, unico organo che può interpretare la Costituzione, scrive sempre " Friuli - Venezia Giulia", significa che il trattino c'è ancora e la modifica apportata nel 2001 all'articolo 116 è del tutto ininfluente. e per cortesia non parliamo di "dimenticanze", piuttosto parliamo e scriviamo di "colpo di mano" di un parlamentare. Richiedo cortesemente che nella voce il nome della regione sia scritto correttamente con il trattino, ossia Friuli - Venezia Giulia, perché è così che lo scrivono sempre il Parlamento italiano (vedi le leggi approvate e pubblicate sulla Gazzetta ufficiale!) e la Corte Costituzionale. Serve altro? - mandi- michi- 15 maggio 2015

Trattino - fine (spero)

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Il capo di gabinetto della presidenza della regione mi ha risposto via email puntualmente come da me richiesto (due volte) che l'art 2 della legge costituzionale 18 ottobre 2001 ha modificato la Costituzione. Si sono dimenticati dell'art. 117 ma poichè la stesura del nuovo articolo 116 e successiva al 131, in quanto novazione, va applicata anche al 131. Credo che questo chiuda la questione. Almeno spero--Pierpao.lo (listening) 23:05, 26 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Molto POV aver intitolato il paragrafo per sostenere la propria (legittima) opinione :-) Spero anch'io che la discussione sia finita (anche se onestamente dubito, visto l'insistenza di alcuni). Su wikipedia utilizziamo il criterio di intitolare le voci alla dizione prevalente: nel caso in esame la dizione prevalente (come riportata in tutti i testi di geografia, nelle pubblicazioni ufficiali e non ufficiali di carattere statistico ed amministrativo) è con il trattino. Punto. Quando cambierà, cambieremo anche su wikipedia. --Gac 07:37, 29 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Buongiorno. Noto che sul sito della regione e nel bollettino ufficiale che ho con me (versione cartecea - se serve la scannerizzo) il trattino non è presente mentre sull'atlante (anche questo cartaceo, se serve lo scannerizzo) il trattino c'è. Vedete voi. Buon Lavoro.

È un fatto che la Regione Friuli Venezia Giulia in tutti gli atti ufficiali non usa più il trattino. L'abolizione è stata abbastanza recente (modifica art. 116 con legge cost. 3/2001), quindi attenzione anche alle fonti che si usano (tipo atlanti). Io propongo di levarlo anche se essendo friulano so che c'è una questione anche ideologica sul fatto che ci sia e non ci sia. Giorgioro07 Aggiungo che nel diritto, in caso di contrasto tra norme di pari durezza, prevale la più recente, quindi la forma senza trattino della legge costituzionale, dovrebbe prevalere sul resto del testo. --Giorgioro07 (msg) 13:13, 27 dic 2011 (CET)[rispondi]

È la prima volta che leggo questa pagina, troverei anch'io giusto rimuovere dalla pagina di Teknopedia il trattino, viste le fonti citate. Se c'è una legge costituzionale non ci sono dubbi, anche visto quanto detto da Giorgioro07, che confermo personalmente.--Gluccosio (msg) 23:46, 10 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Consiglierei al sig. Gianni di uscire dai soliti steccati ideologici e di leggere anche qualcosa che non sia soltanto di matrice liberal-nazionale irredentistica. Qando si parla di borghesia slovena essa era presente a Trieste già verso la fine del 18 s.e lo è tuttora. Le dicono qualcosa scrittori e intellettuali come Pahor. Rebula, Bartol, Merkù ecc.Li ha mai sentiti nominare? Non vorrà mica paragonarmi la Tamaro e Quarantotti Gambini con fior d'intellettuali, che a causa di chiusure e di negazionismi storici non sono sufficientemente conosciuti a Trieste, pur essendo triestini ma di lingua e cultura slovene. Franco

Ritengo non sia il caso di aprire un capitolo chiamato "La questione del trattino su wikipedia" perché non esiste nessuna "questione del trattino". La Corte Costituzionale scrive SEMPRE il nome della regione di cui stiamo parlando "con il trattino". Lo ha fatto anche nella sua "Sentenza nr. 215 del 18 luglio 2013". Verificate se non ci credete! E se il massimo organo delegato ad interpretare la Costituzione il trattino lo scrive, significa che il trattino c'è ancora. SOLO ed esclusivamente la burocrazia regionale del Friuli - Venezia Giulia il trattino lo ha tolto, a seguito decisione politica del presidente Illy, nel 2005. Nel 2001, con un colpo di mano, nell'ambito della riforma del titolo V della Costituzione italiana (legge costituzionale 18 ottobre 2001, nr. 3) , fu tolto il trattino nel solo art. 116 interessato alla modifica del titolo V. Nel 2001 tutto fu fatto di nascosto, nulla apparve sulla stampa regionale e i cittadini di questa regione non furono minimamente interpellati. Tra leggi costituzionali non c'è alcuna gerarchia e quindi la eliminazione del trattino nell'articolo 116, nel 2001, non ha alcuna influenza né sull'articolo 131 della Costituzione italiana, né sullo Statuto di autonomia. Chi fu a togliere "furtivamente" il trattino? Leggiamo sul quotidiano il Messaggero Veneto del 12 ottobre 2001: << Nessun dubbio - dice l'onorevole diessino Antonio Di Bisceglie che nella precedente legislatura fu uno degli estensori delle norme costituzionali - HO CHIESTO PERSONALMENTE CHE QUEL TRATTINO VENISSE TOLTO....>>. Insomma un colpo di mano di cui nulla apparve sulla stampa regionale dell'epoca e che, perfino, fu presentato inizialmente come un refuso tipografico (sic!). Questa la storia per nulla democratica, di un trattino cancellato "furtivamente" da un solo articolo della Costituzione italiana. La corte costituzionale il trattino lo scrive SEMPRE. Il parlamento italiano il trattino lo scrive SEMPRE (verificare se non mi credete). Tutti gli organi istituzionali nazionali il trattino lo scrivono ugualmente sempre. Il trattino è stato tolto da Illy nel 2005 dalla carta intestata della Regione e da allora la burocrazia regionale scrive il nome della regione senza il trattino. E la cosa più ridicola è che alle ultime elezioni regionali e politiche (elezione Parlamento italiano) l'elettore che si recava alle urne elettorali si trovava davanti a due manifesti "ufficiali": il manifesto stampato in regione ( e relativo alle elezioni regionali) aveva il nome della regione scritto senza trattino; il manifesto elettorale per le elezioni del Parlamento italiano..... aveva il nome della Regione CON il trattino! CONCLUSIONE: Se la Corte Costituzionale, unico organo che può interpretare la Costituzione, scrive sempre " Friuli - Venezia Giulia", significa che il trattino c'è ancora e la modifica apportata nel 2001 all'articolo 116 è del tutto ininfluente. e per cortesia non parliamo di "dimenticanze", piuttosto parliamo e scriviamo di "colpo di mano" di un parlamentare. Richiedo cortesemente che nella voce il nome della regione sia scritto correttamente con il trattino, ossia Friuli - Venezia Giulia, perché è così che lo scrivono sempre il Parlamento italiano (vedi le leggi approvate e pubblicate sulla Gazzetta ufficiale!) e la Corte Costituzionale. Serve altro? - mandi- michi- 15 maggio 2015

"Il capo di gabinetto della presidenza della regione mi ha risposto via email puntualmente come da me richiesto (due volte) che l'art 2 della legge costituzionale 18 ottobre 2001 ha modificato la Costituzione. Si sono dimenticati dell'art. 117 ma poichè la stesura del nuovo articolo 116 e successiva al 131, in quanto novazione, va applicata anche al 131. Credo che questo chiuda la questione. Almeno spero--Pierpao.lo (listening) 23:05, 26 lug 2011 (CEST)" - Il Capo di Gabinetto della presidenza della regione "non ha alcun titolo" a rispondere sul piano giuridico, la sua risposta infatti conferma una scelta politica del 2005 dell'allora presidente Illy, che ovviamente oggi questo funzionario regionale non può smentire. Molto diverso è invece se a scrivere il nome della regione con il trattino è la Corte Costituzionale o il Parlamento italiano nelle sue leggi. Ridicolo poi che il capo di gabinetto interpellato da "Pierpaolo" si inventi che il Parlamento italiano si sarebbe "dimenticato" di modificare l'art. 131 della Costituzione italiana. Su quale base lo afferma? Molto banalmente nel 2001 era in discussione esclusivamente la modifica del Titolo V della Costituzione italiana e in tale ambito con grande probabilità fu dato pochissimo peso alla modifica richiesta dal parlamentare Antonio Di Bisceglie, grandissimo fautore del sacro dogma della unitarietà regionale e che pensava che togliendo il trattino ad una regione letteralmente inventata nel 1947 e formata da due territori (Trieste e Friuli) come per incanto diventasse una unica realtà unitaria! Così infatti non è stato e in questa regione amministrativa mal nata e peggio cresciuta, le due componenti, Friuli e Trieste, continuano a parlare di dividersi e a litigare in continuazione... RICHIEDO DUNQUE CHE NELLA VOCE SI SCRIVA SEMPRE IL NOME DELLA REGIONE CON IL TRATTINO, IN QUANTO E' COSI' CHE VIENE SCRITTO IL NOME DELLA REGIONE DALLA CORTE COSTITUZIONALE E DAL PARLAMENTO ITALIANO. michi - 16 maggio 2015

Dialetti sloveni in regione?

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Accanto ai dialetti veneti manca una menzione ai dialetti sloveni parlati in regione: il gruppo carinziano (ziljsko narečje) ed il gruppo del Litorale (rezijansko, tersko, nadiško, briško, kraško e notranjsko narečje, piu' il rižanski govor). http://en.wikipedia.org/wiki/Slovene_dialects

Attualmente la pagina del Friuli-Venezia Giulia è l'unica tra quelle di tutte le regioni italiane priva della bandiera ufficiale. La bandiera appare tuttavia nella wikipedia in lingua inglese, ed è presente al seguente indirizzo: http://en.wikipedia.org/wiki/File:Flag_of_Friuli-Venezeia_Giulia.png. Sarebbe il caso di inserire l'immagine anche in questa pagina. --Arzino (msg) 16:08, 21 lug 2013 (CEST)[rispondi]

Ho provveduto a inserire la bandiera, caricata su commons con relative licenze. --Arzino (msg) 16:43, 21 lug 2013 (CEST)[rispondi]

Come per le pagine delle altre regioni italiane (vedi ad esempio: Piemonte e Lombardia), inserisco come panorama la foto della sede della Regione (in Piazza Unità d'Italia, 1, Trieste). --Arzino (msg) 09:55, 25 lug 2013 (CEST)[rispondi]

E dove sta scritto? In Veneto, ad esempio, non c'è. Casomai metti un collage di foto della regione--Gian77 (msg)
In effetti l'idea dei collage mi piace, e così si possono mostrare sia il Friuli che la Venezia Giulia sperando di porre fine a questi inutili campanilismi, almeno sulla pagina di wikipedia, un progetto che dovrebbe essere al di sopra di queste cose. Elaborerò un collage e lo inserirò, poi magari scrivete le vostre opinioni o suggerimenti se c'è qualcosa da cambiare. --Arzino (msg) 10:46, 25 lug 2013 (CEST)[rispondi]
Non avevo letto il comemnto, ho realizzato il collage con immagini open source dei quattro capoluoghi (così facciamo contenti tutti), può darsi che mi facciano storie per questioni di copyright (spero di no, ma in caso dovesse succedere...) ma dato che sono immagini libere sistemo io le questioni burocratiche. Per Trieste avrei voluto mettere Miramare, ma su Commons non ho trovato nessuna bella inquadratura. --Gian77 (msg)
Ciao torno sul punto per dire che cerco su Commons la sede della Regione per inserirvi quella come immagine, adeguata al Template:divisione amministrativa, anche alla luce del un lungo dibattito "pilota" nella voce della Regione Sicilia. Recupero le immagini riposizionandole nella voce. --Carlo Dani (msg) 01:40, 19 set 2016 (CEST)[rispondi]

Pagina non neutrale ??

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Putroppo non riesco a capire quale sia il problema di mancanza di neutralità riferita alla sezione cultura-turismo ed enogastronomia. Per creare queste sezioni dell'articolo ho preso spunto dalle medesime sezioni delle voci relative alla regione Sardegna (voce in vetrina) e Marche, non vedo nessuna paragone ad un "ente turistico regionale" su queste voci. Posso chiedere un chiarimente su questo all'utente Dome. Grazie fin da ora.--Senofonte (msg) 10:33, 10 set 2013 (CEST)[rispondi]

Sezione Ambiente dalla voce Friuli

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A seguito di discussioni sui contenuti della voce Friuli, ho importato in questa voce Friuli-Venezia Giulia la sezione ambiente. Tale sezione non contiene tuttavia informazioni relative alla zona di Trieste, e necessita dunque di aggiornamento. --Stefano.desabbata (msg) 10:48, 9 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Complimenti, vedo che state saccheggiando la voce "FRIULI"! Mi auguro che almeno venga precisato che solo il Friuli ha montagne, non il Carso Triestino! Dunque quando si scrive di montagne si scrive di Friuli. In regione si scia SOLO in Friuli. Il fiume Tagliamento è un fiume esclusivamente friulano. E quanto scrivete di prodotti agroalimentari mi auguro venga precisato che essendo Agricoltura sinonimo di Friuli, i prodotti agro-alimentari regionali sono in realtà al 99% prodotti friulani. Comprensibile che la voce Friuli desse fastidio e qualcuno ne abbia chiesto la cancellazione. michi.16 maggio 2015

RIMETTETE IL TRATTINO ANCHE NEL TESTO

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Ritengo non sia il caso di aprire un capitolo chiamato "La questione del trattino su wikipedia" perché non esiste nessuna "questione del trattino". La Corte Costituzionale scrive SEMPRE il nome della regione di cui stiamo parlando "con il trattino". Lo ha fatto anche nella sua "Sentenza nr. 215 del 18 luglio 2013". Verificate se non ci credete! E se il massimo organo delegato ad interpretare la Costituzione il trattino lo scrive, significa che il trattino c'è ancora. SOLO ed esclusivamente la burocrazia regionale del Friuli - Venezia Giulia il trattino lo ha tolto, a seguito decisione politica del presidente Illy, nel 2005. Nel 2001, con un colpo di mano, nell'ambito della riforma del titolo V della Costituzione italiana (legge costituzionale 18 ottobre 2001, nr. 3) , fu tolto il trattino nel solo art. 116 interessato alla modifica del titolo V. Nel 2001 tutto fu fatto di nascosto, nulla apparve sulla stampa regionale e i cittadini di questa regione non furono minimamente interpellati. Tra leggi costituzionali non c'è alcuna gerarchia e quindi la eliminazione del trattino nell'articolo 116, nel 2001, non ha alcuna influenza né sull'articolo 131 della Costituzione italiana, né sullo Statuto di autonomia. Chi fu a togliere "furtivamente" il trattino? Leggiamo sul quotidiano il Messaggero Veneto del 12 ottobre 2001: << Nessun dubbio - dice l'onorevole diessino Antonio Di Bisceglie che nella precedente legislatura fu uno degli estensori delle norme costituzionali - HO CHIESTO PERSONALMENTE CHE QUEL TRATTINO VENISSE TOLTO....>>. Insomma un colpo di mano di cui nulla apparve sulla stampa regionale dell'epoca e che, perfino, fu presentato inizialmente come un refuso tipografico (sic!). Questa la storia per nulla democratica, di un trattino cancellato "furtivamente" da un solo articolo della Costituzione italiana. La corte costituzionale il trattino lo scrive SEMPRE. Il parlamento italiano il trattino lo scrive SEMPRE (verificare se non mi credete). Tutti gli organi istituzionali nazionali il trattino lo scrivono ugualmente sempre. Il trattino è stato tolto da Illy nel 2005 dalla carta intestata della Regione e da allora la burocrazia regionale scrive il nome della regione senza il trattino. E la cosa più ridicola è che alle ultime elezioni regionali e politiche (elezione Parlamento italiano) l'elettore che si recava alle urne elettorali si trovava davanti a due manifesti "ufficiali": il manifesto stampato in regione ( e relativo alle elezioni regionali) aveva il nome della regione scritto senza trattino; il manifesto elettorale per le elezioni del Parlamento italiano..... aveva il nome della Regione CON il trattino! CONCLUSIONE: Se la Corte Costituzionale, unico organo che può interpretare la Costituzione, scrive sempre " Friuli - Venezia Giulia", significa che il trattino c'è ancora e la modifica apportata nel 2001 all'articolo 116 è del tutto ininfluente. e per cortesia non parliamo di "dimenticanze", piuttosto parliamo e scriviamo di "colpo di mano" di un parlamentare. Richiedo cortesemente che nella voce il nome della regione sia scritto correttamente con il trattino, ossia Friuli - Venezia Giulia, perché è così che lo scrivono sempre il Parlamento italiano (vedi le leggi approvate e pubblicate sulla Gazzetta ufficiale!) e la Corte Costituzionale. Serve altro? - mandi- michi- 15 maggio 2015

"Il capo di gabinetto della presidenza della regione mi ha risposto via email puntualmente come da me richiesto (due volte) che l'art 2 della legge costituzionale 18 ottobre 2001 ha modificato la Costituzione. Si sono dimenticati dell'art. 117 ma poichè la stesura del nuovo articolo 116 e successiva al 131, in quanto novazione, va applicata anche al 131. Credo che questo chiuda la questione. Almeno spero--Pierpao.lo (listening) 23:05, 26 lug 2011 (CEST)" - Il Capo di Gabinetto della presidenza della regione "non ha alcun titolo" a rispondere sul piano giuridico, la sua risposta infatti conferma una scelta politica del 2005 dell'allora presidente Illy, che ovviamente oggi questo funzionario regionale non può smentire. Molto diverso è invece se a scrivere il nome della regione con il trattino è la Corte Costituzionale o il Parlamento italiano nelle sue leggi. Ridicolo poi che il capo di gabinetto interpellato da "Pierpaolo" si inventi che il Parlamento italiano si sarebbe "dimenticato" di modificare l'art. 131 della Costituzione italiana. Su quale base lo afferma? Molto banalmente nel 2001 era in discussione esclusivamente la modifica del Titolo V della Costituzione italiana e in tale ambito con grande probabilità fu dato pochissimo peso alla modifica richiesta dal parlamentare Antonio Di Bisceglie, grandissimo fautore del sacro dogma della unitarietà regionale e che pensava che togliendo il trattino ad una regione letteralmente inventata nel 1947 e formata da due territori (Trieste e Friuli) come per incanto diventasse una unica realtà unitaria! Così infatti non è stato e in questa regione amministrativa mal nata e peggio cresciuta, le due componenti, Friuli e Trieste, continuano a parlare di dividersi e a litigare in continuazione... RICHIEDO DUNQUE CHE NELLA VOCE SI SCRIVA SEMPRE IL NOME DELLA REGIONE CON IL TRATTINO, IN QUANTO E' COSI' CHE VIENE SCRITTO IL NOME DELLA REGIONE DALLA CORTE COSTITUZIONALE E DAL PARLAMENTO ITALIANO. michi - 18 maggio 2015

........

Buona lettura! http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2013/02/15/news/ecco-le-schede-elettorali-per-il-voto-del-24-e-25-febbraio-1.6539078 - nel Link è pubblicato il fac-simile della scheda elettorale "elezioni della Camera dei deputati del 24 e 25 febbraio 2013 - Circoscrizione elettorale Friuli (TRATTINO!) Venezia Giulia". Nella scheda elettorale Camera dei deputati del 24 e 25 febbraio 2013, il trattino c'era! - michi 23 maggio 2015

............. Io sono del parere che, se non viene tolto il trattino dappertutto nei documenti ufficiali, debba considerarsi valida la sola versione del nome col trattino. Robul 2 giugno 2015

Citazione in testa alla voce

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Da sempre contrario alle citazioni in testa alle varie voci, in questo caso lo sono in modo particolare. La frase di Cossiga (uomo del tutto incompetente a giudicare alcunché su questa regione, non avendo mai scritto una riga di peso in merito al tema) è infatti utilizzata in testa al libro citato, che dalla presentazione qui leggibile appare esattamente una summa di tutto ciò che i consueti pov-pusher nazional/friulanisti cercano di portare qui dentro. Ciò premesso, provvedo quindi ad eliminare detta frase.--Presbite (msg) 11:21, 21 lug 2015 (CEST)[rispondi]


Non so quale citazione di Cossiga sia stata cancellata, ma ritengo che in qualsiasi Voce di Teknopedia non si possa cancellare liberamente tutto ciò che si vuole senza l'O.K. degli altri. Il ritornello "i consueti pov-pusher nazional/friulanisti cercano di portare qui dentro" sinceramente ha proprio stufato. Sono valutazioni esclusivamente personali e soggettive che in Teknopedia non possono entrare. Cossiga non è l'ultimo arrivato ma è stato PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA. O vanno bene solo le citazioni che ci fanno comodo e magari un "tantino" anti-friulane? La citazione va lasciata perché stiamo parlando di una affermazione di un PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA e non di un "pinco-palla" qualunque. La citazione deve essere rimessa se non altro per rispetto all'altissimo ruolo istituzionale rivestito da Cossiga. michi 4 agosto 2015

Immagino che la citazione sia la seguente - "“Lo dico da sempre, Friuli e Venezia Giulia non hanno nulla in comune”. Francesco Cossiga, 2008. - Cossiga conosceva perfettamente la regione Friuli - Venezia Giulia (Presbite ti dice nulla la parola GLADIO?) e l'affermazione sopra citata è da moltissimi condivisa. Che poi tu non sia d'accordo con un PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA non è un buon motivo per eliminare una sua citazione. Per cortesia rimettila. michi-4 agosto 2015

ciao, nella sezione di amministrazione, la regione non va aggiornata passando da 4 ex Province a 18 nuovi unione territoriali intercomunali?? --SurdusVII 12:57, 7 mag 2016 (CEST)[rispondi]

buongiorno a tutti, se non c'è nessun altro in obbiezzioni procedo alla creazioni di nuovi voci che sostituirà le 4 ex Province[1] (
  1. ^ Riforme: ecco le 18 UTI del Friuli Venezia Giulia
  2. ):

    1. Unione del Noncello
    2. Unione del Sile
    3. Unione del Livenza
    4. Unione delle Dolomiti friulane
    5. Unione della Destra Tagliamento
    6. Unione della Bassa friulana orientale
    7. Unione della Bassa friulana occidentale
    8. Unione del Natisone
    9. Unione del Collinare
    10. Unione del Medio Friuli
    11. Unione del Torre
    12. Unione del Friuli centrale
    13. Unione della Carnia
    14. Unione dell’Alto Friuli
    15. Unione del Canal del Ferro-Val Canale
    16. Unione dell’Alto Isontino
    17. Unione del Basso Isontino
    18. Unione Giuliana
    quindi procedo?? --SurdusVII 13:01, 8 mag 2016 (CEST)[rispondi]
    I nomi indicati non sono corretti, bisogna rifarsi ai documenti ufficiali della Regione FVG (ad es. è "Unione territoriale intercomunale Collio-Alto Isonzo" e non "Unione dell'Alto Isontino"). -- Gi87 (msg) 22:47, 12 mag 2016 (CEST)[rispondi]

    La nuova Giunta regionale eletta nel 2018 ha provveduto con norma di legge ad abrogare l'obbligo per i comuni di aderire alle UTI. Fonte: http://anteprima.ilfriuli.it/articolo/Politica/La_Giunta_Fvg_approva_il_riordino_degli_enti_locali/3/188794 --Marisuto18 (msg) 21:44, 2 dic 2018 (CET)[rispondi]

    Sezione storia

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    Nella sezione storia si passa dal periodo romano all'epoca contemporanea, manca la fase intermedia, il Medioevo, in cui si forma il Friuli odierno, è la fase più lunga, molto più lunga dell'epoca romana. Alberto Pento

    UTI rollback

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    [@ Sesule] ciao, ho dovuto rollbackare la tua modifica.. si potrebbe sapere per quale ragione è da eliminare nelle sottosezioni?? --SurdusVII 12:15, 5 gen 2017 (CET)[rispondi]

    Solo perchè, secondo me, era più corretto linkarla ad un'altra voce dettagliata riguardo le UTI a cui , nel frattempo, avevo messo mano e che entra nel dettaglio di queste nuove entità.

    Storia del Friuli-Venezia Giulia e del Friuli

    [modifica wikitesto]

    La sezione storica è completamente sbagliata. Qui non si ha la cognizione nè l'idea che il Friuli-Venezia Giulia sia nato dalla sua istituzione, perciò la storia deve partire dalla data di istituzione. Cosa c'entra il periodo romano con una regione amministrativa italiana (ovvero uno stato nato nel 1861)?

    La regione Friuli-Venezia Giulia è una regione meramente amministrativa inventata nel 1947 con la Costituzione repubblicana e formata dalla regione storico-geografica Friuli e di quanto resta all'Italia dal 1954 del Territorio Libero di Trieste, ossia la sola zona A. Il fatto che ci sia un trattino tra Friuli e Venezia Giulia sta proprio ad indicare che siamo in presenza di una regione meramente amministrativa che unisce due realtà storiche, Trieste e Friuli. Il trattino viene sempre scritto dalla Corte Costituzionale e in tutti gli atti del Parlamento italiano. C'è ancora anche nello Statuto di autonomia di questa regione. Fonti: http://www.regione.fvg.it/rafvg/export/sites/default/RAFVG/GEN/statuto/allegati/statutoGiugno2003.pdf - Senato della Repubblica italiana, disegno di legge costituzionale marzo 2018 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/DDLPRES/0/1067039/index.html?part=ddlpres_ddlpres1-frontespizio_front01 ) --Marisuto18 (msg) 10:31, 3 dic 2018 (CET)[rispondi]

    Collegamenti esterni modificati

    [modifica wikitesto]

    Gentili utenti,

    ho appena modificato 5 collegamento/i esterno/i sulla pagina Friuli-Venezia Giulia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

    Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

    Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 20:39, 2 dic 2017 (CET)[rispondi]

    Collegamenti esterni modificati

    [modifica wikitesto]

    Gentili utenti,

    ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Friuli-Venezia Giulia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

    Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

    Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 04:27, 20 apr 2018 (CEST)[rispondi]

    Non sarebbe meglio mettere nell'Infobox dei comuni al posto di "Provincia: non presente" modificare il template in modo che mostri "UTI: xxxx" così come presente per le città metropolitane? --Yacine Boussoufa (Contattami!) 16:05, 5 mar 2019 (CET)[rispondi]

    Collegamenti esterni modificati

    [modifica wikitesto]

    Gentili utenti,

    ho appena modificato 2 collegamenti esterni sulla pagina Friuli-Venezia Giulia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

    Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

    Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 09:58, 13 apr 2019 (CEST)[rispondi]

    "pretermesso "?!

    [modifica wikitesto]

    Scusate, ma cosa vuol dire "pretermesso"?! (Nota 3, relativa al trattino nel nome). Non si può usare un termine più semplice e comprensibile? (Aiuto:Manuale di stile#Lo stile enciclopedico, WP:KISS) O c'è un motivo per usarlo, ad esempio deriva da una citazione? --79.51.151.151 (msg) 15:02, 16 nov 2019 (CET)[rispondi]

    Comunque l'inno ufficiale della regione è al più In alt o fradis (anche se non so quanto sia ufficiale, però anche [il sito istituzionale nelle pagine friulane] parla dell'imni dal Friûl. -- .mau. ✉ 19:53, 16 mag 2020 (CEST)[rispondi]

    Un inno potrà definirsi ufficiale del Friuli Venezia Giulia solo nel caso appaia ufficialmente in un documento ufficiale dell'ente come lo statuto regionale (notare il concetto ribadito "ufficialmente"...). Non è questo il caso. -- Gi87 (msg) 22:08, 16 mag 2020 (CEST)[rispondi]

    LEGGE COSTITUZIONALE 28 luglio 2016, n. 1 - il nome della regione ha il trattino

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    "LEGGE COSTITUZIONALE 28 luglio 2016, n. 1 Modifiche allo Statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia, di cui alla legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, in materia di enti locali, di elettorato passivo alle elezioni regionali e di iniziativa legislativa popolare. (16G00168) (GU Serie Generale n.184 del 08-08-2016) note: Entrata in vigore del provvedimento: 23/08/2016 " - copia incolla dalla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana".

    Il testo dello statuto di autonomia, pubblicato sul sito ufficiale della regione Friuli-Venezia Giulia, risulta pertanto difforme, relativamente al nome della regione, da quanto scritto nella Legge costituzionale 28 luglio 2016 nr. 1. Nello statuto di autonomia il nome della regione è ancora con il trattino.--Marisuto18 (msg) Completo: ricordo che anche una virgola dello Statuto va modificata con una legge costituzionale approvata dal Parlamento italiano essendo lo Statuto di autonomia "legge di rango costituzionale". Non c'è mai stata una legge costituzionale di modifica dello statuto che abbia tolto il trattino nel nome della regione per cui il nome della regione nello Statuto di autonomia HA IL TRATTINO. --Marisuto18 (msg)

    Concludo: essendo il testo dello statuto pubblicato sul sito ufficiale della regione difforme dal testo depositato presso il Parlamento italiano (che ha ancora il trattino tra Friuli" e "Venezia Giulia"), l'eliminazione del trattino nel testo dello Statuto pubblicato sul sito della regione, è una mera interpretazione politica da censurare. --Marisuto18 (msg)

    [@ Marisuto18] A me scrivere «Il Friuli-Venezia Giulia o Friuli Venezia Giulia» spendendoci addirittura tre lunghe note pare la solita contorsione wikipediana in incipit su una faccenda di sesso degli angeli. Tutto ciò che compare in nota è solo una pedanteria inutile. E contraddittoria: prima si scrive che lo statuto pubblicato online non è conforme alla legge, poi si giustifica la dizione senza trattino... invocando lo statuto online! Capisco l'esistenza di sottintesi poco rassicuranti nel nome di Venezia Giulia, ma volerli vedere a tutti i costi, come nell'interrogazione al presidente della regione, perfino desumendoli da un segno grafico che neanche si legge, dimostra solo il livello della politica italiana, più spesso pretestuosa e ridicola che fattiva e seria.
    A mio avviso
    • c'è buonissima Costituzione: checché ne sia della riforma del 2001, l'art. 131 come in vigore continua a riportare Friuli-Venezia Giulia, e l'art. 116 non lo modifica di certo (non è mica esclusa l'esistenza di un errore materiale, da correggere con un'altra legge di riforma! e che restiamo appesi alle maggioranze parlamentari qualificate?);
    • la forma con trattino è accolta da Treccani e Sapere, che non si pongono neanche il problema;
    • essa ricorre in tutti i nomi di regioni compositi (Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige), e tutt'al più la forma senza trattino è una semplice variante stilistica molto diffusa - perfino in testi di legge, appunto - che può essere tranquillamente usata in voce ma non merita menzione in incipit al prezzo carissimo di appesantirlo come sempre. Tanto meno da disquisire in una filza di note.
    --Actormusicus ([[Discussioni utente:[@ Marisuto18] ]]) 08:39, 31 mag 2020 (CEST)[rispondi]
    P.S. A proposito: se restassimo appesi ai testi di legge questa voce dovrebbe intitolarsi Abruzzi.
    [@ Actormusicus, Actormusicus] - Non è affatto una questione marginale ma al contrario sostanziale dal momento che senza trattino "si nega" che la regione è formata da due entità territoriali ben distinte tra di loro. Se a te sembra una cosa marginale ai friulani no ( e nemmeno a tantissimi triestini che non vogliono essere confusi con i friulani). Nella seconda nota (quella che era la nr. 4 e ora è diventata la nr. 5) c'è scritto che nello Statuto il nome della regione è scritto senza trattino e dunque il trattino nello Statuto non c'è. La realtà è ben diversa perché nello statuto depositato in Parlamento e modificato con legge costituzionale nel 2016 il trattino c'è, eccome che c'è! Lo statuto pubblicato sul sito della regione contiene un falso (eliminazione del trattino) perché non esiste alcuna legge di rango costituzionale approvata dal Parlamento italiano che abbia eliminato il trattino dalla Statuto di autonomia. Che la Treccani e l'enciclopedia Sapere lo mettano è del tutto indifferente: giustamente lo mettono perché così è scritto nell'art. 131 della Costituzione italiana il nome della regione di cui stiamo discutendo. Rimane l'inganno del sito della regione utilizzato come fonte per giustificare il nome della regione senza trattino. Non ti pare che tutto ciò vada scritto nella voce anche se solo come fonte? --Marisuto18 (msg)
    [@ Marisuto18] Marginale o non marginale, dal momento che in concreto ti sto dando ragione, avrebbe senso se dicessi: bene, allora che cosa dobbiamo fare per cambiare l'incipit? Molto meno senso ha polemizzare su ogni singolo punto, pur di non ammettere che il trattino lascia il tempo che trova, mentre converrebbe molto più pragmaticamente andare al dunque. Se è una questione marginale e la soluzione è lasciare solo la dizione con trattino in incipit togliendo tutte le chiacchiere in nota, non ti va bene? Be', allora non so che farci. Per me è ancora una questione di lana caprina --Actormusicus (msg) 14:03, 31 mag 2020 (CEST) P.S. Il POV dei friulani è, appunto, un POV.[rispondi]
    [@ Actormusicus, Actormusicus] Non capisco la chiusa dove scrivi del POV del friulani. Nell'INCIP dovrebbe essere mantenuta solo la forma del nome con il trattino, limitandosi a precisare che in occasione della riforma del Capitolo V della Costituzione - anno 2001 - all'art. 116, il trattino è stato tolto lasciando però inalterato sia l'art. 131 che accoglie l'elenco delle regioni che il nome della regione, con il trattino, nello Statuto di autonomia. Tutto qua. E' troppo pretendere un incip più corretto? --Marisuto18 (msg)
    Incipit. A me tutto ciò pare una RO densa di sottintesi.--Presbite (msg) 07:00, 1 giu 2020 (CEST)[rispondi]
    "Ricerca originale priva di fonti"? Non è una "ricerca originale" considerato che da anni si pubblicano articoli e saggi su questo tema (trattino Si o no?) e la Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana - anno 2016 - è una fonte più che attendibile e certa. "LEGGE COSTITUZIONALE 28 luglio 2016, n. 1 Modifiche allo Statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia, di cui alla legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, in materia di enti locali, di elettorato passivo alle elezioni regionali e di iniziativa legislativa popolare. (16G00168) (GU Serie Generale n.184 del 08-08-2016) note: Entrata in vigore del provvedimento: 23/08/2016 " - copia incolla dalla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana". Cancellare fonti inserite da altri utenti anche se contenenti affermazioni che risultano non vere, in base a fonti certe come la Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, secondo le regole di Teknopedia potrebbe essere considerata vandalismo. L'unica possibilità che avevo era quella di aggiungere altre fonti. Dove sarebbe la "ricerca originale"? L'INCIP va sicuramente modificato lasciando solo il nome della regione con il trattino. --Marisuto18 (msg)
    [@ Marisuto18] E due. Invece di discutere serenamente parti sempre in quinta, adesso anche con [@ Presbite]. Ma scusa, siamo qui per collaborare o no? perché devi stare sempre sulla difensiva, partire dal presupposto che l'interlocutore si oppone sempre, a priori, in tutto e per tutto? --Actormusicus (msg) 22:03, 1 giu 2020 (CEST) P.S. WP:RO per me è qualunque interpretazione dell'uso - o non uso - del trattino in Costituzione o nelle leggi, anche da parte di eventuali pubblicazioni non giuridiche. Diverso sarebbe rendere conto della questione politica in una sezione apposita, anche se... ehm... non sta certo alla politica interpretare la legge (a meno che non lo faccia proprio con legge, ma è un caso particolare).[rispondi]
    [@ Actormusicus] com'è che nessuno ha sollevato alcuna obiezione quando nell'INCIP è stato inserito il nome della regione nelle due forme (con e senza trattino), né ha sollevato obiezioni sulla nota inserita a fianco del nome senza trattino? Così, giusto per sapere; è una mia curiosità. Ora, arrivo io, leggo la voce e noto che nell'Incip, nella nota già inserita a fianco del nome senza trattino, è stata scritta - sicuramente in buona fede - una cosa non vera. Cosa devo fare per rispettare le regole di Teknopedia? Cancellare parte della nota già inserita è giustamente "vandalismo" e dunque non cancello. Mi limito dunque a inserire due altre note in cui segnalo 1) che il trattino c'è ancora nello Statuto e segnalo la fonte che lo dimostra in maniera chiarissima 2) che il problema del falso (eliminazione del trattino) inserito nello statuto on-line nel sito della regione, era già stato segnalato nel 2005 anche con una interrogazione al Presidente Illy che per altro risulta non aver mai risposto all'interrogazione. E vengo aggredito non da uno ma ben da due utenti. Io mi sono limitato a fare una precisazione e inserirla in due fonti. Solo questo ho fatto. Non ho cancellato nulla di quanto in precedenza scritto (sarebbe stato vandalismo). Perché tutto questo "polverone" su due nuove note aggiunte? E vengo perfino accusato di scarsa collaborazione. Io la mia segnalazione l'ho fatta e in maniera corretta e senza vandalismi (ossia senza cancellare nulla). Adesso vedi tu se l'Incip va modificato eliminando la scritta del nome della regione senza trattino posto che il trattino è ancora scritto dalla Corte Costituzionale nelle sue sentenze, nell'art. 131 della Costituzione, dal Parlamento italiano nelle sue leggi e nello Statuto di autonoma speciale (vedi la "LEGGE COSTITUZIONALE 28 luglio 2016, n. 1" di modifica dello Statuto della regione Friuli-Venezia Giulia). Nelle voci si possono scrivere - sia pur in buona fede - falsi (eliminazione del trattino dallo Statuto) posto che Teknopedia è letta da molti? --Marisuto18 (msg)
    [@ Marisuto18] Ma tu pensi davvero che amministratori, patroller e utenti comuni di Teknopedia abbiano il dono dell'onniscienza? Se «nessuno ha sollevato obiezioni» può anche darsi che nessuno abbia visto. Primo. Secondo: dove hai visto le obiezioni, specialmente nella mia prima risposta (e tre). Terzo. A forza di risposte piccate, prevenute e incomprensibilmente polemiche l'utente medio si stanca e se ne va, è già tanto se ti degna di un'ennesima risposta, dopodiché resti a parlare da solo e non formi alcun consenso. Fa' un po' tu -Actormusicus (msg) 09:26, 2 giu 2020 (CEST)[rispondi]

    (rientro) Prima di iniziare, mi permetto di segnalare ancora una volta che non esiste la parola "incip": stiamo parlando dell'INCIPIT. Deriva dal latino "Incipit liber ecc. ecc." che spesso si usava nei trattati: "Inizia il libro ecc. ecc.". La questione "trattino sì / trattino no) è sul tavolo da anni? Conosco solo uno studio accademico sul tema, scritto da un ricercatore dell'Università di Trieste. Per il resto, si tratta di un aspetto che appassiona soprattutto gli indipendentisti friulianisti e gli estremisti treistin/giuliani. In soldoni la questione è: "Dove finisce il Friuli e inizia la Venezia Giulia?" Se metti il trattino, allora il sottinteso è che si tratta di una sola regione, se lo togli allora sono due entità in qualche modo separabili. Io sono qui in itWiki oramai da diversi anni, e la mia proposta è sempre la stessa: si individui il mainstream, lo si legga e si riportino qua dentro le risultanze. Piccola postilla: il mainstream non è solo l'indicazione della singola fonte accademica o delle due/tre fonti che parlano del trattino, ma anche la dimostrazione (cosa diversa dalla "declamazione") che tali fonti sono uno degli aspetti principali dell'entità geografico/amministrativa di cui stiamo parlando e non invece (come io ritengo) un aspetto del tutto marginale. Se si dimostra la prima cosa, allora è corretto inserire nell'incipit questa questione. Se invece è un aspetto marginale, allora non la si può mettere nell'incipit, ma di certo si può farne cenno nel corpo della voce.--Presbite (msg) 13:46, 2 giu 2020 (CEST)[rispondi]

    [@ Presbite] [@ Actormusicus] Prendo atto che le sentenze della Corte Costituzionale, la Costituzione italiana (art.131), le leggi approvate dal Parlamento italiano, e soprattutto l'ultima legge costituzionale di modifica dello Statuto di autonomia della regione Friuli-Venezia Giulia (anno 2016) valgono meno delle così chiamate "fonti accademiche". Prendo atto che, secondo Presbite, l'argomento "trattino si, trattino No" è un tema che interessa solo alcuni "agitati estremisti". Peccato che in una delle due fonti io abbia indicato anche una ricerca storica pubblicata dalla casa editrice Kappa Vu. Vi regalo un motivo di riflessione: cosa ci fa la città di Venezia dopo la parola "Friuli" e prima della parola "Giulia"? Con il trattino è chiaro il riferimento al neologismo "Venezia Giulia" proposto nel 1863 dall'Ascoli: senza trattino chiaramente non più. Il trattino unisce e divide contemporaneamente. Quando fu posto nel 1947 c'era la consapevolezza che si stavano unendo in una sola regione due realtà territoriali profondamente diverse. E qui mi fermo. Io le informazioni le ho date e inserito anche due fonti. Secondo me l'INCIPIT va modificato perché il nome della regione va scritto con il trattino; poi all'interno della voce si potrà anche dedicare poche righe all'informazione che nel 2001 - nell'ambito della complessa modifica del capitolo V della Costituzione italiana - il trattino è stato tolto "nel solo art. 116" dall'allora senatore Antonio di Bisceglie con un suo "colpo di mano" (il 12 ottobre 2001 in una intervista giornalistica ha rivendicato di essere l'autore della cancellazione del trattino). --Marisuto18 (msg)
    A mio modestissimo modo di vedere, tu in prima battuta dovresti prendere atto di quel che il tuo interlocutore ha scritto, senza inventarti concetti o addirittura virgolettati farlocchi: siamo all'ABC delle regole di base non dico della storiografia, ma addirittura della buona creanza. Perché io non ho parlato di "agitati estremisti", e mi urta alquanto che mi si mettano in bocca delle parole che manifestamente stanno solo nella tua mente. La seconda cosa è direttamente connessa alla prima: se tu affermi (come hai affermato) che "da anni si pubblicano articoli e saggi su questo tema (trattino Si o no?)", allora è bene che tu ti tiri su le maniche e sfoderi questi "articoli e saggi". A mia conoscenza i "saggi" sono praticamente inesistenti (io ne conosco solo uno), mentre gli "articoli" sono soprattutto stati scritti - lo ripeto - da "indipendentisti friulianisti ed estremisti triestin/giuliani". Ma tu sei padronissimo di smentirmi tirando fuori tutti questi "articoli e saggi": ne sarò contentissimo. Non ho mai scritto che non sono sufficienti le "sentenze della Corte Costituzionale, la Costituzione italiana (art.131), le leggi approvate dal Parlamento italiano, e soprattutto l'ultima legge costituzionale di modifica dello Statuto di autonomia della regione Friuli-Venezia Giulia" per scrivere una parte di una voce wikipediana. Ho scritto invece - e ripeto anche questo punto - che le voci in itWiki si scrivono esattamente così: "si individui il mainstream, lo si legga e si riportino qua dentro le risultanze. Piccola postilla: il mainstream non è solo l'indicazione della singola fonte accademica o delle due/tre fonti che parlano del trattino, ma anche la dimostrazione (cosa diversa dalla "declamazione") che tali fonti sono uno degli aspetti principali dell'entità geografico/amministrativa di cui stiamo parlando e non invece (come io ritengo) un aspetto del tutto marginale. Se si dimostra la prima cosa, allora è corretto inserire nell'incipit questa questione. Se invece è un aspetto marginale, allora non la si può mettere nell'incipit, ma di certo si può farne cenno nel corpo della voce". Non modifico una virgola di ciò che ho scritto, e ti invito eventualmente a commentare questo, non altro.--Presbite (msg) 22:32, 2 giu 2020 (CEST)[rispondi]
    premesso che "indipendentisti friulianisti ed estremisti triestin/giuliani", nel significato ultranegativo che pare tu dia a questa espressione, io l'ho sintetizzata con "agitati estremisti". Ho sbagliato nel sintetizzarla? Mi scuso. Ti faccio presente comunque che io ho chiesto più volte che venga modificato l'INCIPIT lasciando in questo solo il nome della regione con il trattino (come scritto anche nell'ultima legge costituzionale di modifica dello statuto del 2016). Questa la mia richiesta che riscrivo: "poi all'interno della voce si potrà anche dedicare poche righe all'informazione che nel 2001 - nell'ambito della complessa modifica del capitolo V della Costituzione italiana - il trattino è stato tolto "nel solo art. 116" dall'allora senatore Antonio di Bisceglie con un suo "colpo di mano" (il 12 ottobre 2001 in una intervista giornalistica - che ovviamente posso documentare - ha rivendicato di essere l'autore della cancellazione del trattino)". --Marisuto18 (msg)
    Credevo di essere stato chiaro, ma evidentemente non riesco a spiegarmi. Ripeto per l'ultima volta: "le voci in itWiki si scrivono esattamente così: si individui il mainstream, lo si legga e si riportino qua dentro le risultanze. Piccola postilla: il mainstream non è solo l'indicazione della singola fonte accademica o delle due/tre fonti che parlano del trattino, ma anche la dimostrazione (cosa diversa dalla "declamazione") che tali fonti sono uno degli aspetti principali dell'entità geografico/amministrativa di cui stiamo parlando e non invece (come io ritengo) un aspetto del tutto marginale. Se si dimostra la prima cosa, allora è corretto inserire nell'incipit questa questione. Se invece è un aspetto marginale, allora non la si può mettere nell'incipit, ma di certo si può farne cenno nel corpo della voce". Se c'è qualcosa che non è chiaro in ciò che ho scritto, ti prego di chiedere.--Presbite (msg) 00:47, 3 giu 2020 (CEST)[rispondi]
    La tua richiesta (fonti di alto livello accademico) non la devi fare a me che mi sono limitato a inserire solo due note, ma a chi, a suo tempo e "senza che nessun utente all'epoca protestasse", ha inserito nell'INCIPIT la questione "trattino Si o NO". Non l'ho inserita io questa questione nel INCIPIT: era già inserita quando ho aggiunto due note esclusivamente per rettificare una falsa informazione in precedenza inserita, sicuramente in buona fede, da un altro, o altri utenti. Piccolo particolare che mi pare ti stia sfuggendo. Stai sbagliando la persona a cui richiedere "fonti accademiche". Ammesso e non concesso che nella questione in discussione queste siano superiori alle sentenze della corte Costituzionale, il Parlamento italiano, la Costituzione italiana con l'art. 131 e la Legge costituzionale di modifica dello Statuto del Friuli-Venezia Giulia del 28 luglio 2016, nr. 1 --Marisuto18 (msg)
    Ho scritto a te le stesse identiche cose che avrei scritto a Tizio, Caio, Sempronio, Mevio e Flaiano. E ribadisco per la quarta volta il punto espresso, parola per parola. Punto che non mi sono inventato io: è uno dei pilastri della nostra enciclopedia. Se a te (o a me: la cosa vale per tutti) questa cosa va bene, siamo tutti a posto. Se a te (o a me) non va bene, allora tu (o io) abbiamo sbagliato progetto e possiamo accomodarci altrove. E adesso scusami, ma francamente inizio un po' a perdere la pazienza per cui non ripeterò la stessa manfrina una quinta volta. Se non c'è altro, possiamo salutarci qui.--Presbite (msg) 14:59, 3 giu 2020 (CEST)[rispondi]
    Cosa c'entri ciò con l'inserimento di due fonti (questo il punto di partenza), lo sai solo tu. Comunque ora chiudiamo. Due povere fonti, inserite a modifica di una informazione errata contenuta nella voce, hanno già suscitato anche troppo assurdo "polverone". --Marisuto18 (msg) P.S. una enciclopedia che contiene plateali errori si squalifica da sola: un ringraziamento a chi scopre gli errori e li denuncia documentandoli con fonti di primaria rilevanza.

    (rientro) Te lo dico chiaramente: nell'impeto della tua crociata è di preclara evidenza che non leggi quel che ti si scrive.--Presbite (msg) 22:00, 7 giu 2020 (CEST)[rispondi]

    Nessuna crociata da parte mia considerato che mi sono limitato a riportare la questione nell'alveo della Costituzione italiana, "UNICA" fonte primaria in questa questione assieme allo Statuto di autonomia speciale (legge costituzionale) della regione Friuli-Venezia Giulia che riporta ancora il trattino tra Friuli e Venezia Giulia. E per quanto riguarda "non leggi quel che ti si scrive", mi pare sia un accusa del tutto gratuita. O in Teknopedia si può scrivere il falso? Non mi risulta. --Marisuto18 (msg) 06:58, 23 gen 2021 (CET)[rispondi]
    Su wikipedia si può scrivere il falso prendendose la responsabilità. Ricordiamoci però che le crociate non sono utili a nessuno. Grazie della comprensione.
    Teknopedia non è un blog né un social network!
    L'unico modo per contribuire a questa enciclopedia è aiutarla a crescere di qualità e di oggettiva neutralità, non inserendo informazioni di dubbia rilevanza, esprimendo opinioni personali o veicolando messaggi privati. Grazie.

    --Gac 07:18, 23 gen 2021 (CET)[rispondi]

    Prendo atto che segnalare un falso postando le fonti primarie di quanto si segnala, è "una crociata". Teknopedia è letta da molti e fa informazione. E' una enciclopedia importante molto consultata e che fa opinione. E le false informazioni vanno doverosamente segnalate e rettificate. Chi le ha riportate su Wichipedia può averle scritte perchè non esaurientemente informato o mal informato. A questo servono le rettifiche. Saluti. --Marisuto18 (msg) 07:52, 23 gen 2021 (CET)[rispondi]

    Collegamenti esterni interrotti

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    Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

    In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 01:48, 5 ott 2020 (CEST)[rispondi]

    Chiarire suddivisione amministrativa

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    Vedere Teknopedia:Oracolo#Friuli-Venezia Giulia --82.50.84.94 (msg) 17:38, 2 nov 2020 (CET)[rispondi]

    Nomenclatura ufficiale nella tabella sinottica

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    Nella tabella sinottica del Friuli esistono nomenclature non ufficiali e non supportate da alcuna fonte, nemmeno nel resto della voce. Denunciata quest'anomalia, chiedo che vengano applicate le medesime regole applicate a tutte le altre pagine relative alle diverse regioni. L'autonomia di cui gode la regione Friuli-Venezia Giulia non può giustificare in alcun modo un trattamento privilegiato della stessa all'interno di questa grande enciclopedia. Nel sito istituzionale l'unica nomenclatura ad avere valenza ufficiale è quella italiana, pertanto tutte le altre denominazioni vanno rimosse. Okapi Coinvolto (msg) 17:11, 28 ago 2022 (CEST)[rispondi]

    Premesso che ogni pagina di wikipedia fa storia a se. Premesso che questa è una Regione Autonoma. L'opinione è legittima anche se non necessariamente condivisibile. Pareri? --Gac (msg) 17:36, 28 ago 2022 (CEST)[rispondi]
    Ripeto: L'autonomia di cui gode la regione Friuli-Venezia Giulia non può giustificare in alcun modo un trattamento privilegiato della stessa all'interno di questa grande enciclopedia, dove tutti sono tenuti al rispetto delle medesime regole, senza eccezioni. Nel sito istituzionale l'unica nomenclatura ad avere valenza ufficiale è quella italiana, pertanto non vedo motivo alcuno di tenere tutte le altre nella tabella sinottica, tra l'altro non supportate da fonte alcuna nemmeno nel resto della voce. Okapi Coinvolto (msg) 18:04, 28 ago 2022 (CEST)[rispondi]
    A quanto pare l'unica fonte ufficiale della regione FVG che riporti la denominazione in friulano è questo comunicato bilingue: effettivamente un pò troppo poco. --3knolls (msg) 18:34, 28 ago 2022 (CEST)[rispondi]

    Grazie, 3knolls. Mi sembra abbastanza evidente che le nomenclature riportate non siano ufficiali, e non supportate da alcuna fonte, né all'interno della tabelle sinottica né tantomeno nel resto della voce. Avendo appurato sul sito istituzionale della regione che l'unica nomenclatura ufficiale della stessa sia quella in lingua italiana, personalmente trovo abbastanza logico eliminare tutte le altre che non trovano riscontro nel sito, se non in testi interamente tradotti in lingua locale (dai quali quindi non si può estrapolare il toponimo in quanto frutto di un naturale, logico e contestualizzato processo di traduzione, e totalmente sprovvisto di valenza ufficiale). Essendo consapevole di aver sbagliato rimuovendo le nomenclature senza prima aver consultato la decisione unanime, attendo dunque il parere degli altri utenti sulla questione. Okapi Coinvolto (msg) 19:12, 4 set 2022 (CEST)[rispondi]

    La questione relativo allo status giuridico della lingua friulana è ben esplicitata qui. Si tenga presente che - a differenza di altre realtà regionali dove le minoranza linguistiche insistono in aree molto limitate dal punto di vista territoriale e come numero di locutori - il friulano è utilizzato in gran parte della Regione.--TrinacrianGolem (msg) 19:18, 4 set 2022 (CEST)[rispondi]
    È scritto anche nello stesso sito ufficiale che le lingue ufficiali della regione sono effettivamente quattro, anche se non viene chiarito se siano ufficiali in tutto il territorio o solo in alcune aree. Comunque non sarebbe corretto dire che quelle denominazioni "non sono supportate da alcuna fonte", perché in realtà almeno qualche fonte c'è (questa, come già detto), il che ci garantisce almeno che tali denominazioni non siano state inventate di sana pianta. Il problema però è che si tratta di ben rare eccezioni: negli altri atti ufficiali regionali normalmente c'è scritto soltanto "Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e vi è soltanto la versione in italiano (vedi ad esempio qui), laddove ad esempio in Valle d'Aosta gli atti sono sempre bilingui (vedi qui). Ecco perché ritengo che forse nel caso specifico del Friuli quelle denominazioni si potrebbero anche togliere (ma non nel caso della Valle d'Aosta).--3knolls (msg) 09:15, 5 set 2022 (CEST)[rispondi]
    Nel caso della Valle d'Aosta vige una disciplina peculiare che prevede un bilinguismo "quasi-perfetto" (in alcuni casi - vedi Alto Adige e, in misura diversa, le comunità di lingua slovena dello stesso FVG - la questione è addirittura disciplinata da trattati internazionali). Il caso della lingua friulana è ancora diverso (sotto alcuni profili ravvicinabile a quello della lingua sarda): non è un'isolata minoranza linguistica, ma non è neppure la lingua ufficiale principale dell'ampio territorio in cui viene impiegata.--TrinacrianGolem (msg) 19:53, 5 set 2022 (CEST)[rispondi]

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    1917 rotta di caporetto

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    In quella che definite invasione da parte delle forze imperiali, (solo in parte definibile in tal modo) si parla di spiluazione. La spiluazione la fecero entrambi gli eserciti per le loro necessità, in quanto allo sgombero delle popolazioni, esso fu sollecitato dall'esercito italiano, non per necessità dei residenti e per loro volontà, e sottolineo che per loro, fu una vera tragedia che comportò gravi lutti....e di questo ringraziamo l'esercito italiano, che oltre ad aver loro effettuato un'invasione non certo richiesta dalle popolazioni indigene, causò quanto detto

    --5.90.44.94 (msg) 22:06, 15 mag 2023 (CEST)[rispondi]

    Eserese nel collinare

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    Nelle zone morfologiche geografiche a fianco al collinare compare "(eserese in lingua slovena)". Non ho ritrovato riscontri in rete sulla parola e comunque in uniformità con le altre voci della sezione qui vanno indicate suddivisioni di aree geografiche. Eventualmente se corrisponde a qualche variante locale può essere messa nella descrizione del Collinare. Procedo a rimozione e alla sostituzione con Friuli Collinare, Colli Orientali, Collio. Eventualmente da integrare. --Giorgioro07 (msg) 10:17, 24 nov 2023 (CET)[rispondi]

    E' l'unica regione che non ha ancora una voce sulla "Geografia della Regione" stessa al pari delle altre regioni. E' un casso oppure vogliono nascondere qualcosa...basta fare un estratto dalla voce principale e qualche modifica ed è fatta. --151.25.235.82 (msg) 23:41, 16 dic 2023 (CET)[rispondi]

    Non è proprio così, se si vuole creare un'apposita voce bisogna al contrario inserire ulteriori informazioni, cosa secondo me fattibile. --Rapax2205 (msg) 00:02, 17 dic 2023 (CET)[rispondi]