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Alfonso Prat-Gay
Alfonso Prat-Gay | |
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Presidente della Banca Centrale della Repubblica Argentina (BCRA) | |
Durata mandato | 11 dicembre 2002 – 24 settembre 2004 |
Capo di Stato | Eduardo Duhalde, Néstor Kirchner |
Predecessore | Aldo Pignanelli |
Successore | Martín Redrado |
Dati generali | |
Partito politico | Sostegno per una Repubblica Egualitaria |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Pontificia università cattolica argentina, Università della Pennsylvania |
Firma |
Alfonso Prat-Gay (Buenos Aires, 24 novembre 1965) è un economista e politico argentino. Alfonso Prat-Gay fu Presidente della Banca Centrale della Repubblica Argentina (BCRA) per quasi due anni dall'11 dicembre 2002 al 24 settembre 2004. Il suo successore fu Martín Redrado.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Laureato in economia presso la Pontificia università cattolica argentina nel 1988, vi lavora per alcuni anni come professore. Nel 1994 segue un master presso l'Università della Pennsylvania.[1]
Nel 2002, all'età di 37 anni, è nominato presidente della Banca Centrale della Repubblica Argentina (BCRA) e durante il suo mandato, che ha coinciso con una ripresa economica del paese, l'inflazione scese dal 40% al 5%. L'incarico non fu rinnovato a causa delle divergenze d'opinione con il nuovo presidente argentino Néstor Kirchner.[2]
Nel 2009 diventa deputato aderendo alla lista di Coalizione Civica e successivamente è nominato presidente della commissone finanza.[3]
Nel 2015 è nominato ministro delle finanze dal nuovo presidente argentino Mauricio Macri[2]
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Central Bank Governor of the Year, 2004 (Euromoney Magazine)
- Best Economist for Argentina, 1994-1998 (Institutional Investor and LatinFinance)
- Best Economist for Chile, 1998 (LatinFinance)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alfonso Prat Gay (PDF), in oecd whos-who, 2016.
- ^ a b (EN) Alfonso Prat-Gay appointed Argentina’s new finance minister, su ft.com, 2015. URL consultato il 17 gennaio 2018.
- ^ (ES) Designaron a Prat Gay en la Comisión de Finanzas [collegamento interrotto], su diarionorte.com, 21 gennaio 2010. URL consultato il 17 gennaio 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alfonso Prat-Gay
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 197700410 · LCCN (EN) no2011180052 |
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