Adolphe Stoclet

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Adolphe Stoclet (Saint-Gilles, 30 settembre 1871Woluwe-Saint-Pierre, 3 novembre 1949) è stato un ingegnere, finanziere e noto collezionista belga. Oggi, tuttavia, è più famoso come l'uomo che commissionò il Palazzo Stoclet (Palais Stoclet)[1], a Bruxelles in Belgio, tra il 1907 e il 1911.

Stoclet nacque in una famiglia di banchieri belgi a Saint-Gilles, in Belgio, il 30 settembre 1871[2]. Dopo aver studiato ingegneria civile all'Università di Bruxelles, fu impiegato in alcune compagnie ferroviarie italiane e austriache dal 1894 in poi. Tornato in Belgio nel 1904, iniziò a lavorare per la Compagnie Internationale de Chemins de Fer, diventandone presidente nel 1927[2].

Sua moglie, Suzanne, era nipote del pittore Alfred Stevens e figlia dello storico dell'arte Alfred Stevens. Avevano due figli, Jacques (1906) e Annie.

Dopo la morte del padre, Stoclet divenne uno dei direttori della Société Générale de Belgique, che per molti anni fu una delle più grandi holding del Belgio e che possedeva circa quaranta imprese diverse, tra cui banche, fabbriche di armi e miniere nel Congo belga. La Banque d'Outremer, un'affiliata della Société Générale de Banque, aveva sede in rue Brederode; Stoclet aveva il suo ufficio nello stesso edificio, ristrutturato dall'architetto Josef Hoffmann.

Mentre si trovava a Vienna per sovrintendere alla costruzione di una ferrovia, Stoclet incontrò uno dei maestri della Secessione viennese (più tardi Wiener Werkstätte), l'architetto Josef Hoffmann[2]. Stoclet condivideva le inclinazioni artistiche d'avanguardia di Hoffmann e commissionò a quest'ultimo di costruirgli la sua villa. Mentre Stoclet inizialmente pensava di costruire la casa a Vienna, alla fine si stabilì a Bruxelles: l'architetto non solo ha ricevuto licenza artistica per il design, ma anche un budget illimitato. Hoffmann ha lasciato gran parte della decorazione interna del Palais Stoclet ai pittori Gustav Klimt e Fernand Khnopff.

Il Palais Stoclet si trova a Bruxelles, avenue de Tervuren 279-81. Stoclet vi risiedette fino alla sua morte avvenuta a Woluwe-Saint-Pierre il 3 novembre 1949[2]. Sua moglie morì due settimane dopo e la loro collezione d'arte fu divisa tra i loro tre figli. Il Palais Stoclet è ancora occupato dai loro eredi.

  1. ^ Adolphe Stoclet (1871–1949), su doaks.org, Dumbarton Oaks Research Library and Collection, 2017.
  2. ^ a b c d Henri Lavachery, Adolphe Stoclet (PDF), vol. 33, Bruxelles, Biographie Nationale de Belgique, 1965, pp. 675-681.

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