Utente:Oryx 98/Sandbox
FC Bayern München Calcio | |
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Campione del mondo in carica | |
Campione d'Europa in carica | |
Detentore della Supercoppa UEFA | |
Detentore della Supercoppa di Germania | |
Der FCB; Die Bayern (I Bavaresi); Die Roten (I "Rossi"); FC Hollywood | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | File:600px Bianco e Blu a scacchi bordati di Rosso.svg rosso-bianco |
Inno | Stern des Südens Willy Astor |
Dati societari | |
Città | Monaco di Baviera |
Nazione | Germania |
Confederazione | UEFA |
Federazione | DFB |
Campionato | Bundesliga |
Fondazione | 1900 |
Presidente | Uli Hoeneß Franz Beckenbauer (onorario) |
Allenatore | Jupp Heynckes |
Stadio | Allianz Arena (69.000 posti) |
Sito web | www.fcbayern.de |
Palmarès | |
Titoli di Germania | 22 |
Trofei nazionali | 15 Coppe di Germania 4 Supercoppe di Germania 6 Coppe di Lega tedesca |
Trofei internazionali | 4 Coppe dei Campioni/Champions League 1 Coppe delle Coppe 1 Coppe UEFA/Europa League 2 Coppe Intercontinentali |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il Fußball-Club Bayern München (Club Calcistico Monaco Baviera), noto in Italia come Bayern Monaco o Bayern, è una società polisportiva tedesca avente sede a Monaco di Baviera, celebre per la sua sezione calcistica, che milita nella Bundesliga ed è la compagine più titolata di Germania, nonché una tra le più vittoriose d'Europa e del mondo. Insieme con la Juventus e l'Ajax è l'unica squadra che ha vinto le tre principali competizioni UEFA per club[1].
Il palmarès del Bayern annovera 2 Coppe Intercontinentali, 4 Coppe dei Campioni/Champions League, 1 Coppa UEFA, 1 Coppa delle Coppe e 15 Coppe di Germania.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il Bayern Monaco fu fondato nel 1900 da alcuni membri del MTV 1879 München. Il club giocò la sua prima partita nella Regional Bayern Liga. Il primo successo è del 1926, con la vittoria del Campionato della Germania meridionale. Il primo titolo nazionale fu vinto nel 1932. L'avvento della dittatura di Hitler provocò una spaccatura nel club in quanto il presidente e l'allenatore erano ebrei e per questo furono deportati.
Dopo la guerra il Bayern si iscrisse alla Oberliga Süd e vinse la Coppa di Germania per la prima volta. Il club finì in bancarotta nel 1950. La società riuscì comunque a trovare i fondi per continuare. Nella prima stagione nella Bundesliga si piazzò a buon livello e riuscì a vincere la Coppa di Germania e a qualificarsi per la finale della Coppa delle Coppe, che vinse contro i Rangers con un gol di Franz Roth allo scadere. Nel 1967 il club ingaggiò un nuovo coach, Branko Zebec, che insieme al suo secondo Richard äironfer resero la squadra più offensiva e disciplinata portandola al successo nella Bundesliga e nella coppa, primo double nella storia del calcio tedesco.
Nel 1970 giunse un nuovo allenatore, Udo Lattek, che portò la squadra prima alla vittoria della coppa nazionale e poi del campionato 1971-1972. Il match decisivo, contro lo Schalke 04, fu il primo disputato nel nuovo Stadio Olimpico e il primo incontro di Bundesliga a essere trasmesso in diretta televisiva. I bavaresi si imposero con un sonoro 5-1, conquistando il titolo e stabilendo altresì numerosi record, tra cui quello del numero di punti ottenuti e dei gol fatti. Il Bayern si confermò la squadra più forte del paese vincendo anche i due successivi campionati (1972-1973 e 1973-1974).
Guidato in difesa dal capitano Franz Beckenbauer, il Bayern di Lattek, che aveva le sue colonne in Sepp Maier, Gerd Müller, Uli Hoeness e Paul Breitner, vinse la Coppa dei Campioni tre volte consecutive nella metà degli anni '70, pur non riuscendo a ripetersi in campionato. Sconfisse l'Atlético de Madrid per 4-0 nella ripetizione della finale del 1974, poi ebbe la meglio sul Leeds United (2-0) al Parco dei Principi di Parigi nell'edizione del 1975 e, infine, sul St. Étienne (1-0) all'Hampden Park di Glasgow nell'edizione del 1976. Il Bayern vinse anche la Coppa Intercontinentale contro il Cruzeiro nel 1976.
Nel 1977 la bandiera Franz Beckenbauer si trasferì negli Stati Uniti per giocare nei New York Cosmos e nel 1979 Sepp Maier e Uli Hoeness si ritirarono dall'attività agonistica, mentre Gerd Müller passò al Fort Lauderdale Strikers. Furono anni di transizione in cui non si registrarono nuove vittorie.
Negli anni ottanta il club fu attanagliato da problemi finanziari, ma riuscì a vincere la Bundesliga nel 1980 e nel 1981 e la Coppa di Germania nel 1984. Si aggiudicò poi 5 campionati in 6 stagioni. Nel 1990 ottenne un altro successo in campionato e si ripeté nel 1994. Nel 1996, sotto la guida di Franz Beckenbauer, vinse la Coppa UEFA, battendo in finale il Bordeaux.
Nel periodo 1996-1998 i bavaresi, allenati da Giovanni Trapattoni, misero in bacheca un titolo di Bundesliga e una Coppa di Germania. Dal 1998 al 2004 la panchina del club fu guidata da Ottmar Hitzfeld, già Campione d'Europa nel 1997 con il Borussia Dortmund. Nel 1998-1999 la squadra vinse la Bundesliga, ma perse la finale di Champions League contro il Manchester United in modo clamoroso, subendo i due gol della rimonta nei minuti di recupero, dopo essere stata in vantaggio di una rete a zero e avendo dominato la partita. Nel 1999-2000 il Bayern rivinse il campionato e la Coppa di Germania e nel 2001 si affermò nuovamente in Bundesliga, cui accompagnò la Champions League, vinta battendo i detentori del Real Madrid in semifinale e il Valencia dopo i tiri di rigore nella finale di San Siro, a Milano. La squadra di Monaco si laureò Campione d'Europa per la quarta volta nella propria storia. Persa la Supercoppa europea contro il Liverpool in estate, il Bayern vinse poi la sua seconda Intercontinentale contro il Boca Juniors a Tokyo, a dicembre. Nel 2004 vinse la coppa nazionale.
Nel medesimo anno il posto di Hitzfeld fu preso da Felix Magath, che portò la squadra alla vittoria del titolo nazionale e della DFB Pokal nel 2005 e nel 2006. Il 31 gennaio 2007, dopo una prima parte di campionato al di sotto delle attese, Magath fu esonerato e sostituito dal rientrante Ottmar Hitzfeld. Con il nuovo allenatore la squadra giunse sino ai quarti di finale della Champions League, ma non andò oltre il quarto posto finale in Bundesliga, con conseguente esclusione dalla UEFA Champions League.
Nell'estate seguente la dirigenza del club concluse alcuni importanti acquisti, tra cui quelli di Luca Toni, Franck Ribéry e Miroslav Klose. Dopo aver preso atto della volontà di Hitzfeld di lasciare la panchina alla fine della stagione, l'11 gennaio 2008 la società annunciò tramite il proprio sito web che il nuovo tecnico sarebbe stato Jürgen Klinsmann a partire da luglio 2008.
La stagione del Bayern, assente dalla Champions League dopo molte partecipazioni consecutive, fu caratterizzata da un dominio netto in campionato, vinto con tre giornate di anticipo pareggiando 0-0 in casa del Wolfsburg, e da un buon percorso in Coppa UEFA, dove, però, l'obiettivo di disputare la finale fallì contro lo Zenit San Pietroburgo. Dopo l'1-1 dell'andata, la partita di ritorno allo Stadio Petrovskij fu vinta dai russi con il punteggio di 4-0, peggiore sconfitta di sempre per il Bayern nelle coppe europee. Alcune settimane prima i bavaresi si erano aggiudicati la Coppa di Germania, sconfiggendo in finale il Borussia Dortmund dopo i tempi supplementari. Pochi giorni dopo il club vinse il 21º titolo di Bundesliga, nella partita che segnò il ritiro di Oliver Kahn e il commiato a Ottmar Hitzfeld.
Sotto la guida di Klinsmann il Bayern ha raccolto solo due vittorie nelle prime sette giornate del campionato 2008-2009, ma in seguito ha migliorato il proprio rendimento, con una striscia di dieci risultati utili consecutivi prima della sosta invernale. Il Bayern, tuttavia, ha ottenuto una sola vittoria nelle prime cinque partite del 2009 ed è stato eliminato dalla Coppa di Germania dal Bayer Leverkusen ai quarti di finale. In una settimana decisiva ha perso malamente contro il Wolfsburg (5-1) e contro il Barcellona (4-0, eguagliata la peggiore sconfitta dei bavaresi nelle coppe europee) nell'andata dei quarti di finale della Champions League 2008-2009, nonostante le aspettative suscitate dopo aver battuto complessivamente lo Sporting Lisbona per 12-1 agli ottavi (record per la Champions League). La sfida di ritorno contro il Barcellona è finita 1-1 e ha decretato l'eliminazione dei bavaresi dalla coppa. Dopo la sconfitta all'Allianz Arena (la terza in casa in campionato, la settima totale in campionato) contro lo Schalke 04, Klinsmann è stato esonerato, con la squadra al terzo posto in Bundesliga a 5 giornate dalla fine del torneo. La panchina è stata affidata fino al termine della stagione a Jupp Heynckes, con cui i bavaresi hanno concluso al secondo posto, a due punti dal Wolfsburg.
Nel maggio 2009 diviene allenatore l'olandese Louis van Gaal. La società è molto attiva sul fronte del calciomercato. Tornato Andreas Görlitz dal prestito e assicuratasi le firme di Anatolij Tymoščuk e Ivica Olić, la società bavarese acquista l'attaccante tedesco (di origini spagnole) Mario Gomez, prelevato dallo Stoccarda per la cifra record per il club di 30 milioni di euro, Danijel Pranjić dall'Heerenveen, Braafheid dal Twente e Arjen Robben dal Real Madrid.
Nella stagione 2009-2010 si ritrovò in ottava posizione in Bundesliga dopo 12 giornate e a dicembre riuscì a vincere per 4-1 sul campo della Juventus nell'ultima partita della fase a gironi della Champions League guadagnando, così, la qualificazione agli ottavi di finale. Eliminate di seguito la Fiorentina (2-1 a Monaco con polemiche seguite ad un gol di Olić in palese fuorigioco, 3-2 per la Fiorentina a Firenze), il Manchester United (2-1 a Monaco, 3-2 a Manchester per il Manchester United, che si porta sul 3-0 e poi subisce due gol) e il Lione (1-0 a Monaco, 0-3 a Lione), i bavaresi si qualificarono per la finale di Madrid, l'ottava nella loro storia. Al Santiago Bernabéu di Madrid il Bayern Monaco fu sconfitto per 2-0 dall'Inter, con la doppietta di Diego Alberto Milito. In Bundesliga, infatti, il Bayern aveva rimontato sullo Schalke 04 e si era issato in vetta alla classifica, per poi vincere il campionato con cinque punti di vantaggio sui rivali. Una settimana dopo aveva vinto la sua quindicesima Coppa di Germania battendo in finale il Werder Brema per 4-0.
In vista della stagione 2010–2011 il Bayern si rinforzò con l'arrivo di Toni Kroos, rientrato dal prestito al Bayer Leverkusen. Fu questo l'unico innesto di rilievo nella formazione titolare. La squadra, priva dell'infortunato Robben per tutta la prima metà della stagione, partì male in campionato, dove totalizzò solo otto punti nelle prime sette partite. Concluso il girone di andata al quinto posto, a quattordici punti di distanza dalla capolista Borussia Dortmund, a gennaio acquistò Luiz Gustavo dall'Hoffenheim e cedette il capitano Mark van Bommel al Milan e il difensore centrale Martin Demichelis al Málaga. La squadra di Van Gaal fu eliminata dalla Champions League agli ottavi di finale dall'Inter, vittoriosa per 3-2 all'Allianz Arena dopo la sconfitta per 1-0 patita al Meazza. Nella seconda parte di Bundesliga i bavaresi fecero più punti di ogni altra squadra e riuscirono a giungere terzi, piazzamento utile per la qualificazione in Champions League. Il 10 aprile 2011 Van Gaal fu sollevato dall'incarico (aveva comunque il contratto in scadenza alla fine della stagione) e sostituito dall'assistente Andries Jonker. Il 25 marzo era stato annunciato il nome del nuovo allenatore per la stagione successiva, il rientrante Jupp Heynckes.
Nel 2011-2012 la squadra di Heynckes è giunta seconda in campionato alle spalle del Borussia Dortmund, con cui ha poi perso la finale di Coppa di Germania. In Champions League i bavaresi hanno superato la prima fase e poi eliminato Basilea (1-0 per gli svizzeri e 7-0 per il Bayern in Germania) Olympique Marsiglia (doppio 2-0 in casa e in trasferta) e Real Madrid (un 2-1 per parte, poi i tedeschi hanno vinto ai rigori per 3-1), approdando così per la seconda volta in tre anni alla finale di Champions League, in programma proprio all'Allianz Arena di Monaco. Il 19 maggio il Bayern ha gettato alle ortiche la possibilità di vincere il trofeo in casa, cedendo ai rigori (4-3) contro il Chelsea dopo che i tempi supplementari si erano conclusi sull'1-1 maturato nei novanta minuti.
Stadio
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1925 il Bayern gioca nel Grünwalder Stadion con il Monaco 1860. Durante la II guerra mondiale lo stadio fu distrutto dai bombardamenti e ricostruito totalmente nel 1948: il primo incontro fu disputato nel 1961 contro il 1. FC Nürnberg. L'impianto aveva una capienza di soli 44.000 posti e perciò venne ricostruito per i giochi olimpici del 1972. Il nuovo impianto, che vantava una capienza massima di 79.000 spettatori, fu nominato Olympiastadion e venne inaugurato all'inizio della stagione 1971-72. Nel 2002 il Bayern e il Monaco 1860 edificarono un nuovo stadio, la modernissima Allianz Arena, edificata nella parte nord della città. L'impianto è agibile dalla stagione 2005-06; vanta una capacità di 69.900 persone. È una costruzione ultratecnologica, capace di illuminarsi all'esterno con i colori della squadra di casa. La prima rete segnata nel nuovo stadio è stata di Owen Hargreaves.
Nelle competizioni europee il Bayern Monaco giocando in questo stadio ha perso soltanto 5 partite nei 7 anni che vanno dal 2005 al 2012: 4 nella Champions League (Bayern-Milan 0-2 nei quarti di finale l'11 aprile 2007, Bayern-Bordeaux 0-2 nei gironi il 3 novembre 2009, Bayern-Inter 2-3 negli ottavi di finale il 15 marzo 2011 e nella finale Bayern-Chelsea del 18 maggio 2012) e 1 di Coppa UEFA (Bayern-Anderlecht 1-2 negli ottavi di finale il 12 marzo 2008).
Società
[modifica | modifica wikitesto]La società ha un'importante organizzazione interna, una delle più efficienti del pianeta. Il Bayern è una società posseduta da soli privati. Il 90% è del FC Bayern München AG e il restante 10% è di proprietà dell'Adidas, maggiore sponsor del club e fornitore tecnico. Gli altri sponsor sono la Deutsche Telekom, l'Audi, la Siemens, la Lufthansa e la Coca-Cola.
Il Presidente è Franz Beckenbauer. Il capo della AG è Karl-Heinz Rummenigge, precedente giocatore del club. Molti poteri all'interno della società ha anche il general manager Uli Hoeness, anch'egli membro dell'AG.
Il Bayern München nella cultura popolare
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo tedesco punk Die Toten Hosen, fan del Fortuna Düsseldorf, ha pubblicato un singolo Bayern nel quale attacca verbalmente il club.
Giocatori
[modifica | modifica wikitesto]Hall of Fame
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito l'elenco dei giocatori inseriti nella "Hall of Fame" del club.[2]
- Klaus Augenthaler (1976-1991)
- Franz Beckenbauer (1964-1977)
- Paul Breitner (1970-1974, 1978-1983)
- Stefan Effenberg (1990-1992, 1998-2002)
- Giovane Élber (1997-2003)
- Dieter Hoeness (1979-1987)
- Uli Hoeness (1970-1978)
- Oliver Kahn (1994-2008)
- Bixente Lizarazu (1997-2004, 2005-2006)
- Sepp Maier (1962-1979)
- Lothar Matthäus (1984-1988, 1992-2000)
- Gerd Müller (1964-1979)
- Karl-Heinz Rummenigge (1974-1984)
- Mehmet Scholl (1992-2007)
- Hans-Georg Schwarzenbeck (1966-1981)
- Roland Wohlfarth (1984-1993)
Capitani
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito l'elenco dei capitani del Bayern Monaco dal 1965 a oggi, con il periodo in cui hanno portato la fascia.
- Werner Olk (1965-1970)
- Franz Beckenbauer (1970-1977)
- Sepp Maier (1977-1979)
- Gerd Müller (1979)
- Hans-Georg Schwarzenbeck (1979-1980)
- Paul Breitner (1980-1983)
- Karl-Heinz Rummenigge (1983-1984)
- Klaus Augenthaler (1984-1991)
- Raimond Aumann (1991-1994)
- Lothar Matthäus (1994-1996)
- Thomas Helmer (1997-1999)
- Stefan Effenberg (1999-2002)
- Oliver Kahn (2002-2008)
- Mark van Bommel (2008-2011)
- Philipp Lahm (dal 2011)
Vincitori di titoli
[modifica | modifica wikitesto]Calciatori campioni del mondo
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto il campionato mondiale di calcio durante il periodo di militanza nel Bayern Monaco[3].
Calciatori campioni continentali
[modifica | modifica wikitesto]Europa
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto il campionato europeo di calcio durante il periodo di militanza nel Bayern Monaco[4]
Calciatori campioni Coppa delle Confederazioni FIFA
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto il Coppa delle Confederazioni FIFA durante il periodo di militanza nel Bayern Monaco.
- Bixente Lizarazu (Corea del Sud-Giappone 2001, Francia 2003)
- Willy Sagnol (Corea del Sud-Giappone 2001, Francia 2003)
- Zé Roberto (Germania 2005)
- Lúcio (Germania 2005, Sudafrica 2009)
Premi individuali dei giocatori
[modifica | modifica wikitesto]Tre giocatori del Bayern Monaco sono stati nominati Giocatore europeo dell'anno: Gerd Müller (1970), Franz Beckenbauer (1972 e 1976) e Karl-Heinz Rummenigge (1980 e 1981). Molti giocatori sono stati nominati Giocatori Tedeschi dell'anno. In ben 12 stagioni un giocatore del Bayern è stato capocannoniere della Bundesliga.
Scarpa d'oro | ||
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Nome | Anno/i (Reti) | |
Gerd Müller | 1970 (38), 1972 (40) | |
Capocannoniere della UEFA Champions League | ||
Nome | Anno/i (Reti) | |
Dieter Hoeneß | 1982 (7) | |
Karl-Heinz Rummenigge | 1981 (6) | |
Gerd Müller | 1973 (12), 1974 (8), 1975 (5), 1977 (5), | |
Capocannoniere della Coppa UEFA | ||
Nome | Anno/i (Reti) | |
Luca Toni | 2008 (10) | |
Jürgen Klinsmann | 1996 (15) | |
Dieter Hoeneß | 1980 (7) | |
Capocannoniere della Bundesliga | ||
Nome | Anno/i (Reti) | |
Mario Gomez | 2011 (28) | |
Luca Toni | 2008 (24) | |
Giovane Élber | 2003 (21) | |
Roland Wohlfarth | 1991 (21), 1989 (17) | |
Karl-Heinz Rummenigge | 1980 (26), 1981 (29), 1984 (26) | |
Gerd Müller | 1967 (28), 1969 (30), 1970 (38), 1972 (40), 1973 (36), 1974 (30), 1978 (24) | |
Scarpa d'oro adidas - Capocannoniere del Campionato del mondo | ||
Nome | Anno/i (Reti) | |
Gerd Müller | 1970 (10) | |
Thomas Müller | 2010 (5) | |
Capocannoniere del Campionato europeo | ||
Nome | Anno/i (Reti) | |
Gerd Müller | 1972 (4) | |
Bomber dell'anno IFFHS | ||
Nome | Anno/i (Reti) | |
Jürgen Klinsmann | 1995 (17) |
Allenatori dal 1963
[modifica | modifica wikitesto]Allenatore | dal | al | giorni | Vittorie | ||
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1 | Template:Sort | 01/07/63 | 30/06/68 | 1096 | 3 | 2 Coppe di Germania, una Coppa delle Coppe |
2 | Template:Sort | 01/07/68 | 13/03/70 | 621 | 2 | un campionato, una Coppa di Germania |
3 | Template:Sort | 14/03/70 | 02/01/75 | 1756 | 5 | 3 campionati, una Coppa di Germania, 1 Coppa dei Campioni |
4 | Template:Sort | 16/01/75 | 01/12/77 | 1051 | 3 | due Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale |
5 | Template:Sort | 02/12/77 | 28/02/79 | 454 | 0 | |
6 | Template:Sort | 01/03/79 | 16/05/83 | 1538 | 3 | 2 campionati, una Coppa di Germania |
7* | Template:Sort | 17/05/83 | 30/06/83 | 45 | 0 | |
8 | Template:Sort | 01/07/83 | 30/06/87 | 1461 | 5 | 3 campionati, 2 Coppe di Germania |
9 | Template:Sort | 01/07/87 | 08/10/91 | 1561 | 2 | 2 campionati |
10 | Template:Sort | 09/10/91 | 11/03/92 | 155 | 0 | |
11 | Template:Sort | 12/03/92 | 27/12/93 | 656 | 0 | |
12 | Template:Sort | 07/01/94 | 30/06/94 | 175 | 1 | un campionato |
13 | Template:Sort | 01/07/94 | 30/06/95 | 365 | 0 | |
14 | Template:Sort | 01/07/95 | 27/04/96 | 302 | 0 | |
15* | Template:Sort | 29/04/96 | 30/06/96 | 63 | 1 | una Coppa UEFA |
16 | Template:Sort | 01/07/96 | 30/06/98 | 730 | 2 | un campionato, una Coppa di Germania |
17 | Template:Sort | 01/07/98 | 30/06/04 | 2192 | 8 | 4 campionati, 2 Coppe di Germania, una Champions League, una Coppa Intercontinentale |
18 | Template:Sort | 01/07/04 | 31/01/07 | 945 | 4 | 2 campionati, 2 Coppe di Germania |
19 | Template:Sort | 01/02/07 | 30/06/08 | 516 | 2 | un campionato, una Coppa di Germania |
20 | Template:Sort | 01/07/08 | 27/04/09 | 302 | 0 | |
21* | Template:Sort | 27/04/09 | 31/05/09 | 35 | 0 | |
22 | Template:Sort | 01/07/09 | 10/04/11 | 648 | 2 | un campionato, una Coppa di Germania |
23* | Template:Sort | 10/04/11 | 26/06/11 | 61 | 0 | |
24 | Template:Sort | 01/07/11 | 4880 | 0 |
* traghettatore
Presidenti
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Presidente |
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27.11.2009 - * | Uli Hoeneß - Franz Beckenbauer |
07.10.1994 - 27.11.2009 | Franz Beckenbauer |
09.10.1985 - 07.10.1994 | Prof. Dr. Fritz Scherer |
24.04.1979 - 09.10.1985 | Willi O. Hoffmann |
1962 - 19.03.1979 | Wilhelm Neudecker |
1958 - 1962 | Roland Endler |
1955 - 1958 | Alfred Reitlinger |
1953 - 1955 | Adolf Fischer Karli Wild Hugo Theisinger |
1951 - 1953 | Julius Scheuring |
1947 - 1951 | Kurt Landauer |
1945 - 1947 | Siegfried Hermann |
1945 | Josef Bayer |
1945 | Franz Xaver Heilmansseder |
1943 - 1945 | Sauter |
1938 - 1943 | Kellner |
1937 - 1938 | Franz Nußhardt |
1935 - 1937 | Dr. Richard Amesmeier |
1934 - 1935 | Dr. Karl-Heinz Oettinger |
1933 - 1934 | Siegfried Hermann |
1922 - 1933 | Kurt Landauer |
1921 - 1922 | Fred Dunn |
1919 - 1921 | Kurt Landauer |
1916 - 1919 | Fritz Meier |
1916 | Hans Bermühler |
1915 | Fritz Meier |
1915 | Hans Tusch |
1914 - 1915 | Fred Dunn |
1913 - 1914 | Kurt Landauer |
1907 - 1913 | Dr. Angelo Knorr |
1906 - 1907 | Kurt Müller |
1903 - 1906 | Dr. Willem Hesselink |
1900 - 1903 | Franz John |
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Campionato tedesco: 22 (record)
- 1931-32, 1968-69, 1971-72, 1972-73, 1973-74, 1979-80, 1980-81, 1984-85, 1985-86, 1986-87, 1988-89, 1989-90, 1993-94, 1996-97, 1998-99, 1999-00, 2000-01, 2002-03, 2004-05, 2005-06, 2007-08, 2009-10
- Coppa di Germania: 15 (record)
- 1957, 1966, 1967, 1969, 1970-71, 1981-82, 1983-84, 1985-86, 1997-98, 1999-00, 2002-03, 2004-05, 2005-06, 2007-08, 2009-10
- Supercoppa di Germania: 4 (record)
- Coppa di Lega tedesca: 6 (record)
- Campionati della Germania meridionale: 2
- Campionati di Baviera: 5
- Coppa di Germania meridionale: 1
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]- UEFA Champions League: 5 (record tedesco)
- Coppa delle Coppe: 1 (record tedesco)
- Coppa UEFA: 1
- Coppa Intercontinentale: 2 (record tedesco)
Competizioni amichevoli
[modifica | modifica wikitesto]- Fuji Cup: 4
- Trofeo Internacional Ciudad de Terrassa: 1
- Trofeo Naranja: 1
- Trofeo Mohamed V: 1
- Trofeo Ciudad de Las Palmas: 1
- Trofeo 75º Anniversario del Club Athlethic Bilbao: 1
- Wiener Stadthallenturnier: 1
- Torneo di Tolosa: 1
- Opel Master Cup: 2
- IFA Shield: 1
- Saitama City Cup: 1
- Audi Cup: 1
Altri piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]- Campionato di calcio tedesco (record)
- secondo posto: (10) 1969-1970, 1970-1971, 1987-1988, 1990-1991, 1992-1993, 1995-1996, 1997-1998, 2003-2004, 2008-2009, 2011-2012
- Coppa di Germania
- Supercoppa di Germania
- Coppa di Lega tedesca
- finalista: 2006
- Coppa dei Campioni (record)
- Supercoppa UEFA (record tedesco)
Tifoseria
[modifica | modifica wikitesto]Rivalità
[modifica | modifica wikitesto]Il Bayern è considerato senza ombra di dubbio il maggiore club calcistico della città e della nazione. La sua popolarità va ben oltre i confini tedeschi, coinvolgendo appassionati di tutto il mondo.
Il Bayern è uno dei tre club professionistici del capoluogo bavarese. Il principale rivale cittadino è il Monaco 1860, attualmente in seconda divisione. La rivalità ha però perso importanza negli ultimi anni. L'altra società, l'Unterhaching, che ha sede in un paese vicino Monaco, ha partecipato ad alcuni campionati di prima divisione (il primo dei quali nel 1999-2000), ma ha quasi sempre militato in seconda divisione.
Organico 2012-2013
[modifica | modifica wikitesto]Rosa
[modifica | modifica wikitesto]Rosa e numerazione aggiornate al 3 luglio 2012[5].
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- Vedi anche Bayern Monaco II.
Staff tecnico
[modifica | modifica wikitesto]Allenatore: | Jupp Heynckes |
Vice-Allenatore: | Hermann Gerland |
Direttore Sportivo: | Christian Nerlinger |
Allenatore portieri: | Walter Junghans |
Medico sociale: | Hans-Wilhelm Müller-Wohlfahrt |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (PDF) (ES) Domènec García, Un dilema histórico, in El Mundo Deportivo, 23 settembre 2003. URL consultato il 3/8/2009.
- ^ (DE) FC Bayern - Hall of Fame, su fcbayern.t-home.de, www.fcbayern.t-home.de.
- ^ (DE) Weltmeisterschaften: Deutsche WM-Kader, su dfb.de, Deutscher Fußball-Bund. URL consultato il 25-7-2010.
- ^ (DE) Europameisterschaften: Deutsche EM-Kader, su dfb.de, Deutscher Fußball-Bund. URL consultato il 25-7-2010.
- ^ PLAYERS, su fcbayern.telekom.de.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Thomas Donati, Stella della Germania. Storia e gloria del Bayern Monaco, Limina, 2007, ISBN 88-6041-028-2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Oryx 98/Sandbox
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN, ES, JA, ZH) Sito ufficiale
- (DE, EN, IT) Oryx 98/Sandbox, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (EN) Statistiche sul Bayern Monaco
- (DE) Bayern Monaco - pallamano
- (EN) La Guida Abseits del calcio tedesco