Roman Opałka
Roman Opałka (Hocquincourt, 27 agosto 1931[1] – Chieti, 6 agosto 2011) è stato un pittore polacco, nato in Francia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Roman Opałka nacque il 27 agosto 1931 a Hocquincourt, nel dipartimento di Somme, in Francia, da genitori polacchi.[1] La famiglia tornò in Polonia nel 1946 e Opałka studiò litografia in una scuola di grafica prima di iscriversi alla Scuola di Arte e Design di Łódź. Successivamente si è laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Varsavia, per poi tornare in Francia nel 1977.[2] Opałka visse per un periodo a Teille, vicino a Le Mans, per poi spostarsi a Venezia.[3] Morì all'età di 79 anni dopo essersi ammalato mentre era in vacanza in Italia. Fu ricoverato in un ospedale a Roma e vi morì alcuni giorni dopo, il 6 agosto 2011, tre settimane prima del suo ottantesimo compleanno.[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]1965 / 1 – ∞: una vita dedicata all'arte
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1965, nel suo studio a Varsavia, Opałka iniziò a dipingere numeri da uno a infinito. Partendo dall'angolo in alto a sinistra della tela e finendo nell'angolo in basso a destra, i piccoli numeri sono stati dipinti in righe orizzontali. Ogni nuova tela, che l'artista definiva un "dettaglio", iniziava a contare partendo dal numero successivo a quello col quale terminava la precedente. Ogni "dettaglio" ha le stesse dimensioni (196 x 135 cm). Tutte le tele hanno lo stesso titolo, "1965/1 - ∞"; il progetto non ha mai avuto una fine definitiva, e l'artista ha dedicato la sua intera vita nel realizzare l'opera, tendenzialmente infinita: "Tutto il mio lavoro è fatto solo per descrivere e contare l'inesorabile flusso del tempo, dal primo momento a un momento infinitamente futuro. Ciò che mi devasta è la nostra piccolezza: se esistiamo in un istante, il momento dopo potremmo non essere più nulla".[senza fonte]
Nei primi dettagli, Opałka dipinse numeri bianchi su uno sfondo nero. Nel 1968, l'artista cambiò in uno sfondo grigio "perché non è un colore simbolico, né emotivo", e nel 1972 decise di alleggerire gradualmente questo sfondo grigio aggiungendo l'1% in più di bianco allo sfondo con ogni nuovo "dettaglio". Questa scelta creava un effetto evanescente che suggeriva i temi della labilità della memoria e del dissolvimento ineluttabile di ogni cosa.
Nel 1968, a ogni "Détail" Opałka decide di abbinare un autoritratto fotografico in bianco e nero, scattato alla fine di ogni sessione di pittura del suo programma 1965 / 1-∞. Sono fotografie in cui l’artista cerca di mantenere fissi alcuni elementi: l’espressione, la distanza dall’obiettivo, lo sfondo e la camicia, per far emergere le trasformazioni “scultoree” sul suo volto, causate dallo scorrere del tempo, vero soggetto anche di questa serie. Sempre in questo anno, l’artista inizia a registrare su nastro la sua voce mentre pronuncia in polacco i numeri che dipinge sulla tela.
L'artista si aspettava di arrivare al punto di dipingere col bianco su sfondo bianco appena raggiunto il numero 7 777 777, raggiunti i 75 anni di età. A luglio 2004, aveva raggiunto i 5,5 milioni.[4] Adottando questo approccio rigoroso alla sua arte, Opałka si è allineato con altri artisti dell'epoca che hanno esplorato la creazione artistica attraverso la matematica, come Daniel Buren o On Kawara.
La cifra finale da lui dipinta è stata di 5 607 249, non riuscendo infine a realizzare il suo desiderio artistico.[5]
Collezioni
[modifica | modifica wikitesto]Le opere di Opałka attualmente si possono ammirare al Centre Pompidou di Parigi e al Museum of Modern Art di New York, tra i maggiori musei mondiali di arte contemporanea.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Opałka è stato nominato Comandante dell'Ordine delle Arti e delle Lettere in Francia. Nel 2011, all'artista polacco è stato conferito dal Presidente della Polonia Bronisław Komorowski l'Ordine della Polonia Restituta, una delle onorificenze più prestigiose dello stato polacco.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Pratesi, p. 63.
- ^ a b Bomanowska, Marzena (August 6, 2011). Copia archiviata, su wyborcza.pl. URL consultato il 17 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2013).Archiviato il 13 gennaio 2013 in Archive.is.Archiviato il 13 gennaio 2013 in Archive.is.Archiviato il 13 gennaio 2013 in Archive.is."Zmarł polski malarz Roman Opałka". Gazeta Wyborcza (in polacco). Varsavia. Archiviato dal [http://wyborcza.pl/1,75248,10074309,Zmarl_polski_malarz_Roman_Opalka.html
- ^ William Grimes (https://www.nytimes.com/2011/08/10/arts/design/roman-opalka-conceptual-artist-with-numerical-focus-is-dead-at-79.html 9, 2011), [Roman Opalka, l'artista dei numeri, è morto a 79 anni] New York Times.
- ^ Giovanna Canzi, Addio a Roman Opalka: l'artista che sfidava Crono, Il Sole 24 ORE. URL consultato il 2 agosto 2019.
- ^ Roman Opałka Official Website Dal 19 settembre 2011, la homepage del suo sito ufficiale afferma, in inglese: "Il 6 agosto 2011, ha completato la sua opera con il numero"5607249".
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ludovico Pratesi (a cura di), Roman Opalka: il tempo della pittura, 10ª ed., Venezia, Marsilio Editori, 2015 [2011], ISBN 978-88-317-1025-1.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Roman Opałka
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su opalka1965.com.
- Opere di Roman Opałka nella Galleria d'arte polacca Katarzyna Napiórkowska
Controllo di autorità | VIAF (EN) 5198974 · ISNI (EN) 0000 0000 8784 7431 · Europeana agent/base/52882 · ULAN (EN) 500103418 · LCCN (EN) n50002774 · GND (DE) 118590065 · BNF (FR) cb12271733c (data) · NDL (EN, JA) 001221180 |
---|