Rana temporaria

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Rana alpina
Rana temporaria
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAmphibia
SottoclasseLissamphibia
OrdineAnura
FamigliaRanidae
GenereRana
SpecieR. temporaria
Nomenclatura binomiale
Rana temporaria
Linnaeus, 1758
Sinonimi

Rana aragonensis
Planca Soler, Rodriguez Vieites
& Suarez Martinez, 1995

Rana honnorati
Héron-Royer, 1881
Rana muta
Laurenti, 1768
Rana platyrrhinus
Steenstrup, 1847

Areale

La rana alpina o rana montana (Rana temporaria Linnaeus, 1758)[2], comunemente chiamata anche rana rossa, termine che spesso include altre congeneri di minore diffusione, è un anfibio anuro della famiglia Ranidae, molto comune in Europa.

L'adulto può raggiungere i 10 cm di lunghezza, anche se normalmente presenta dimensioni minori. Il colore è marrone, con tonalità variabili dal verde oliva al rossiccio; presenta spesso una V rovesciata di colore scuro tra le spalle; dietro l'occhio è presente una banda più scura che comprende anche il timpano. I fianchi sono spesso macchiettati. Le parti inferiori sono chiare, con aspetto marmorizzato e picchiettato. Sotto la gola può essere presente una striscia centrale più chiara. La pupilla è orizzontale. Rispetto alle altre rane rosse presenta le bande dorso laterali più ravvicinate e le zampe più corte. Rispetto alla Rana arvalis presenta il tubercolo metatarsale più piccolo.

Durante la stagione riproduttiva partecipa, percorrendo anche grandi distanze, a migrazioni di massa verso i luoghi di riproduzione.[3]

Distribuzione e habitat

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Il suo territorio di distribuzione si estende in tutta Europa ad est fino agli Urali escluse le massime latitudini settentrionali, gran parte della Penisola Iberica, e il sud dei Balcani[2]. In Italia è presente sui rilievi, Alpi e Appennini settentrionali sino alla provincia di Rieti; in Pianura Padana sono presenti specie simili: Rana latastei e Rana dalmatina; nell'Appennino è presente Rana italica.

  1. ^ (EN) Kuzmin, S. et al. 2004, Rana temporaria, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 10 gennaio 2015.
  2. ^ a b (EN) Frost D.R. et al., Rana temporaria, in Amphibian Species of the World: an Online Reference. Version 6.0, New York, American Museum of Natural History, 2014. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  3. ^ AA.VV., Grande enciclopedia per ragazzi, Animali, Volume 1, Mondadori, p. 251.

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