Indice
Pellegrino di Auxerre
San Pellegrino | |
---|---|
Vescovo di Auxerre e martire | |
Morte | III secolo |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | pre canonizzazione |
Ricorrenza | 16 maggio |
Pellegrino (... – Auxerre, 16 maggio III secolo) è considerato protovescovo di Auxerre nel III secolo, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]La diocesi di Auxerre conserva un antico testo, le Gesta pontificum Autissiodorensium, databile alla fine del IX secolo e composto sullo stile del Liber pontificalis della Chiesa di Roma, nel quale Pellegrino è indicato come il primo vescovo e fondatore della Chiesa di Auxerre.[1] Di san Pellegrino esiste anche una Vita scritta verso il VII secolo;[2] il suo nome è iscritto ancora in un antico calendario dei santi di Auxerre del VI secolo, che fu integrato nel martirologio geronimiano,[3] verso la fine dello stesso secolo, molto probabilmente a Auxerre ad opera del vescovo Aunacario.[4]
Secondo la Vita, Pellegrino, appartenente al clero di Roma, fu inviato in Gallia da papa Sisto II (257-258), che lo consacrò vescovo. Fermatosi ad Autricus, odierna Auxerre, convertì molti pagani. Rifiutatosi di sacrificare agli idoli, fu imprigionato a Bougiacus, oggi Bouhy, sottoposto a torture ed infine decapitato.[5] Altri autori invece pongono l'invio in Gallia di Pellegrino durante il papato di Sisto III (432-440), cosa dunque che porrebbe il suo episcopato a metà circa del V secolo. In questo caso, secondo Viard, «Pellegrino predicò il vangelo nel territorio di Auxerre, quindi nella Puisaye e fu messo a morte in odio a Cristo durante un tumulto delle popolazioni rurali già sotto gli imperatori cristiani».[6]
Secondo il Liber pontificalis, durante il papato di Leone III (795-816), fu costruita a Roma la chiesa di San Pellegrino, dedicata al protovescovo di Auxerre. Prima del IX secolo le sue reliquie, conservate a Bouhy, furono trasferite nella città episcopale.
L'odierno Martirologio Romano, riformato a norma dei decreti del concilio Vaticano II, fa memoria del santo vescovo il 16 maggio con queste parole:[7]
«Nel villaggio di Bouhy nel territorio di Auxerre in Francia, san Pellegrino, martire, venerato come primo vescovo di questa città.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, pp. 432-433, 436.
- ^ Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, p. 431.
- ^ (LA) Giovanni Battista de Rossi e Louis Duchesne, Martyrologium Hieronymianum, in Acta Sanctorum Novembris, II (1894), pp. [61].
- ^ Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, p. 432.
- ^ Lebeuf, Mémoire concernant l'histoire ecclésiastique et civile d’Auxerre et de son ancien diocèse, vol. I, Auxerre 1848, pp. 2-3.
- ^ Viard, Bibliotheca Sanctorum, vol. X, col. 461. La stessa tesi è sostenuta dall'autore della voce su san Pellegrino nel sito Santi e Beati.
- ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 401.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) De S. Pellegrino martyre, episcopo Autissiodorensi in Gallia, in Acta Sanctorum Maii, vol. III, Parigi-Roma 1866, pp. 558-561
- (LA) Gesta pontificum Autissiodorensium, in Louis-Maximilien Duru, Bibliothèque historique de l'Yonne, vol. I, Auxerre 1850, pp. 309-312
- (FR) Jean Lebeuf, Mémoire concernant l'histoire ecclésiastique et civile d’Auxerre et de son ancien diocèse, continués par M. Challe et M. Quantin, vol. I, Auxerre 1848, pp. 1-11
- (FR) Louis Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, Paris 1910, pp. 430-444
- Paul Viard, Pellegrino d'Auxerre, santo, in «Bibliotheca Sanctorum», vol. X, coll. 460-461
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pellegrino di Auxerre
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pellegrino di Auxerre, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 257140395 · GND (DE) 1024101002 |
---|