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Oumou Sy
Oumou Sy (Podor, 1952) è una stilista senegalese di alta moda, conosciuta a livello internazionale, tanto da essere spesso definita "la regina dell'alta moda del Senegal"[1].
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Oumou Sy sviluppa molto presto il talento e la passione per la moda: dopo aver ricevuto la sua prima macchina da cucire in regalo dalla madre all'età di sei anni, a soli tredici anni apre a St. Louis il suo primo negozio, chiamato Bagatelle Couture.
All'età di nove anni ha rifiutato un matrimonio combinato dalla sua famiglia, per poi scegliere da sola il suo compagno di vita e sposarsi con lui a sedici anni.
Autodidatta, si è da sempre impegnata nell'attuare una contaminazione fra arte, spettacolo e vita sociale. Nonostante il suo talento si sia espresso sin dall'inizio degli anni '80 nella creazione stilistica, si è distinta per l'assidua collaborazione con altri artisti africani impegnati in diversi media, quali il cinema, il teatro, la musica e la danza.
Il suo obiettivo è quello di far acquisire alla manifattura tessile la stessa dignità delle altre arti "maggiori" (cinema letteratura, teatro, ambiti in cui i senegalesi eccellono)[2].
La sua carriera è caratterizzata da un forte interesse per le tematiche di genere: i costumi scenici da lei prodotti suggeriscono una femminilità giocosa e sovversiva in cui le icone tradizionalmente impiegate per denotare una polarizzazione fra un'Africa primitiva e un Occidente civilizzato vengono ridotte a semplici decorazioni[3].
Fondatrice dell'associazione Metissacana, che sostiene lo scambio culturale ed economico tra i continenti, oggi vive e lavora a Dakar .[4]
Le sue collezioni sono state esposte in sfilate di moda in Europa, Asia, Africa e Stati Uniti. Ha aperto, inoltre, delle boutique a Ginevra e Parigi.[4]
Ha disegnato il guardaroba per i cantanti senegalesi Baaba Maal e Youssou N'Dour, e i i costumi da lei creati le sono valsi diversi riconoscimenti e premi in festival cinematografici internazionali.
È stata una dei tre stilisti africani a vincere il Principal Prince Claus Award nel 1998 (gli altri due erano Tetteh Adzedu dal Ghana e Alphadi dal Mali).[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "Art of Africa: The 50 best African artists", The Independent, December 1, 2006. https://www.independent.co.uk/news/world/africa/art-of-africa-the-50-best-african-artists-426441.html
- ^ https://fashion-history.lovetoknow.com/fashion-clothing-industry/fashion-designers/oumou-sy
- ^ Metrograph, su metrograph.com.
- ^ a b CulturCooperation, "Portrait", op. cit.
- ^ Prince Claus Fund, Journal #2 Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Oumou Sy
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Annamaria Gallone, La donna che veste il cinema africano, su africarivista.it, 13 febbraio 2021. URL consultato il 21 marzo 2021.
- (in French) Metissacana.sn/sites/oumousy Archiviato il 18 agosto 2007 in Internet Archive. - Official website
- (in French and English) Comite International de soutien à Oumou Sy (International Support Committee for Oumou Sy) - Summary of 2001's jailing over a Libyan/Senegalese affair
- (EN) Filmography of Oumou Sy as costume designer, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 27995147 · ISNI (EN) 0000 0000 1858 4420 · Europeana agent/base/94637 · GND (DE) 124069347 |
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