Neve (artista)

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Neve, pseudonimo di Danilo Pistone (Torino, 17 ottobre 1986), è un artista italiano, considerato uno dei più importanti esponenti del neomuralismo e dell'arte di strada in Italia[1].

Neve inizia a dipingere come writer sui muri e i treni del capoluogo piemontese già nel 1995, ma è solo con l’inizio del nuovo millennio che, trasferitosi a Milano, sperimenta oltre ai graffiti anche interventi urbani più vicini a quella che in seguito sarà definita arte di strada.[2][3][4]

Nei primi anni del Duemila, Neve realizza opere dal forte messaggio sociale – come le serie di poster Why per i monaci tibetani e il David rappresentato con la kefiah (affisso anche a Gaza) – e sperimenta differenti linguaggi visivi, esprimendosi in performance ed installazioni urbane di carattere concettuale[5][4]. Tra queste, attira l’attenzione dei media il progetto Street Commando (2008), nel quale l’artista dissemina mezzi bellici di cartone e palloncini a forma di bombe a grappolo per la città meneghina[5][4].

Nel 2008 si laurea con lode in Arti Visive alla Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) di Milano con il free press Detriti a cura di Marcello Maloberti[6].

Sempre nel 2008 espone le sue opere nella bipersonale con Ozmo presso la Galleria Magrorocca di Milano[3] e ancora giovanissimo (insieme al collettivo Int 55) partecipa a Scala Mercalli, considerata allora la più grande mostra sull'arte di strada in Italia[7].

Con il muro No Future Falls from Sky (2008), Neve realizza uno tra i primi interventi figurativi di neomuralismo in Italia e definisce il suo stile espressivo[5].

A partire dal 2008, dipinge in tutta Europa, diventando uno dei più rinomati ed importanti neomuralisti italiani[1][8].

San Rocco e l'angelo (2019), a Dolo (VE), 30x9 m

Tra le sue opere murali più significative[9]: Diamonds (2009), God Save Us Vandals (2010), Uriel (2012), Carità Romana (2013), Sant’Ambrogio (2014), Narciso (2014), Atlante e Pandora (2015)[10], La Morte della Vergine (2016)[11], Leucosia (2017)[12], Dafne (2019)[13], San Rocco (2019)[14].

Nel corso degli anni, Neve collabora come brand ambassador con numerosi brand – come Campari[15], Fabriano, Eni Syndial[3], E-distribuzione[16], Ikea[17], Michelin[18], Banco BPM[19] – realizzando interventi murali inediti e coerenti con il suo stile[20].

Le sue opere murali – realizzate con la tecnica dello spray e a mano libera [11] – si caratterizzano per le grandi dimensioni, lo sfondo nero, lo stile iperrealista, il figurativo e i forti chiaroscuri in stile caravaggesco[21]; spesso paragonate a opere rinascimentali, grazie alla capacità dell’artista di fondere arte di strada e classicismo[1][22][8].

Neve realizza i suoi quadri principalmente a matita su supporto in MDF, una tecnica che cita la ruvidità espressiva dello spray su muro, di cui ne riprende lo stile: sia per l’uso del figurativo, nelle cui linee di costruzione si nascondono simboli esoterici, sia per il caratteristico sfondo nero, dal quale l'artista farebbe “emergere solo la luce”, vero soggetto della sua ricerca artistica[23][24].

Le sue opere sono state esposte nel 2011 a Düsseldorf insieme a quelle di Giorgio De Chirico[8] e del 2015 è la bipersonale con Peeta presso la Galo Art Gallery [24][25].

Numerose gallerie e musei nel mondo hanno ospitato le opere di Neve, tra cui il (Con)Temporary Art (2010), la Biennale di Venezia (2011), St-Art a Strasburgo (2014), 51/53 a Mosca (2015), Street is Culture a Londra (2015)[1][3].

Dal 2017 al 2019 espone presso la galleria d’arte internazionale Galeries Bartoux[26].

Nel 2015 il Municipio VI di Roma gli intitola la Scuola dell’Infanzia di via Paternò, 24 (Borghesiana)[27], sulla quale l’artista ha realizzato Gli occhi dei bambini (2015) un’opera contro il razzismo, che ritrae in bianco e nero, ad eccezione degli occhi, i volti di cinque bambini, provenienti da continenti diversi[28].

Neve – che in un'intervista rilasciata a GQ[23]racconta di essere cresciuto solo con la madre vedova, in un contesto difficile tra le borgate torinesi – si è distinto per la realizzazione di opere benefiche a sostegno dei bambini abbandonati, dei bambini affetti da diabete di tipo 1[29], dei senzatetto di Casa Jannacci e dei migranti; ai quali nel 2019 dedica un muro a Lampedusa, in occasione del memoriale delle vittime del naufragio del 3 Ottobre 2013 [30].

  1. ^ a b c d Muri come tele: la street art iperrealista di Neve, su La Repubblica, 14 giugno 2015. URL consultato l'8 settembre 2020.
  2. ^ Ginevra Bria, Home sweet home, in Exibart, Roma, 1º Giugno 2009, pp. 46-47.
  3. ^ a b c d (EN) Neve | Widewalls, su www.widewalls.ch. URL consultato l'8 settembre 2020.
  4. ^ a b c Francesca Di Giorgio e Alberto Maria Martini, DStreet, in Espoarte, Savona, Ottobre/Novembre 2009, pp. 94-95.
  5. ^ a b c Michele Orti Manara, Neve/Street Art D'Assalto, in Wu Magazine, Ivrea (To), Luglio-Agosto 2009, pp. 20-22.
  6. ^ Detriti / Pistone Danilo, su nabadomus.oseegenius.it. URL consultato l'8 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2021).
  7. ^ Scala Mercalli Auditorium Parco della Musica Roma, su 1995-2015.undo.net. URL consultato l'8 settembre 2020.
  8. ^ a b c Lucrezia Vardanega, Un mondo di Neve: intervista allo street artist che colora il mondo, su Social Up - Your Daily Lifestyle Magazine, 1º marzo 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  9. ^ Per tutte le opere non citate espressamente si fa riferimento al sito dell'artista e alla bibliografia in nota.
  10. ^ Fadda Diego, Neve - New Mural in Spino d'Adda, su GORGO, 30 aprile 2015. URL consultato l'8 settembre 2020.
  11. ^ a b Roma, a Castel Gandolfo i ritratti della Vergine dello street artist Neve, su La Repubblica, 26 dicembre 2016. URL consultato l'8 settembre 2020.
  12. ^ Vittorio Sgarbi (a cura di), Fondazione Pio Alferano e Virginia Ippolito. La Collezione., Milano, Edizioni di Sofia, 2018, pp. 106-107.
  13. ^ Roberta Rampini, Cornaredo, ecco il museo a cielo aperto: "Diamo colore alla città", su Il Giorno, 20 luglio 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  14. ^ Neve a IDoLove. Tra classicismo e street art. | Maxiart, su maxiart.it. URL consultato l'8 settembre 2020.
  15. ^ Redvolution. Street art in rosso, su Sky Arte - Sky, 27 ottobre 2014. URL consultato l'8 settembre 2020.
  16. ^ I colori della Street Art invadono l'Italia, su la Repubblica, 10 giugno 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  17. ^ I graffiti (green) di Ikea, su VanityFair.it, 25 maggio 2016. URL consultato l'8 settembre 2020.
  18. ^ Il maxi-murale a Porta Romana, su Corriere della Sera, 14 aprile 2018. URL consultato l'8 settembre 2020.
  19. ^ Redazione FIRST Arte, Quando la pubblicità è arte: la campagna di Banco Bpm, su FIRST Arte, 13 dicembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2020).
  20. ^ Nell'intervista rilasciata ad Andrea Sartori, Neve spiega la sua filosofia riguardo alle collaborazioni con i brand, disponibile su https://anchor.fm/sartoki/episodes/Puntata-6--Danilo-Neve-Pistone-e1pv1t
  21. ^ Danilo Pistone è Neve, lo street artist che si ispira a Caravaggio, su Nanopress, 29 giugno 2015. URL consultato l'8 settembre 2020.
  22. ^ Neve: il Rinascimento diventa "street", su lastampa.it, 7 luglio 2015. URL consultato l'8 settembre 2020.
  23. ^ a b Neve, lo street artist che aiuta i bambini abbandonati, su GQ Italia. URL consultato l'8 settembre 2020.
  24. ^ a b Peeta & Neve. Drops of Light, su Wall Street International, 11 giugno 2015. URL consultato l'8 settembre 2020.
  25. ^ Neve e Peeta alla Galo Art Gallery, su lastampa.it, 17 giugno 2015. URL consultato l'8 settembre 2020.
  26. ^ (EN) Puntata #6 | Danilo "Neve" Pistone by sartoki • A podcast on Anchor, su Anchor. URL consultato l'8 settembre 2020.
  27. ^ In attesa di copia della Delibera Comunale, si rimanda all'elenco delle Scuole dell'Infanzia del Comune di Roma disponibile su https://www.comune.roma.it/web/it/scheda-servizi.page?contentId=INF80684
  28. ^ Le emozioni dei bambini nei murales di Neve - Roma - Repubblica.it, su Roma - La Repubblica, 23 marzo 2015. URL consultato l'8 settembre 2020.
  29. ^ Arte in diretta per bimbi diabetici - EXPO 2015, su ANSA.it, 7 settembre 2015. URL consultato l'8 settembre 2020.
  30. ^ Alessandro Puglia, Il memoriale voluto dal pescatore-eroe per ricordare la strage di Lampedusa, su Vita, 3 ottobre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.

Collegamenti esterni

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