Muscolo tibiale anteriore
Muscolo tibiale anteriore | |
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Si mostra nell'immagine il muscolo tibiale anteriore | |
Anatomia del Gray | (EN) Pagina 480 |
Origine | condilo laterale della tibia, lateral surface of tibia e Interosseous membrane of leg |
Inserzione | medial cuneiform bone e first metatarsal bone |
Antagonista | muscolo peroneo lungo |
Azioni | dorsiflexion of the ankle joint e inversion of the foot |
Nervo | nervo peroneo profondo |
Identificatori | |
TA | A04.7.02.037 |
FMA | 22532 |
Nell'anatomia umana il muscolo tibiale anteriore è un muscolo che fa parte dei muscoli anteriori della gamba. I muscoli di questo gruppo sono disposti in un unico strato.
Anatomia
[modifica | modifica wikitesto]Si origina dalla fascia crurale, dalla membrana interossea e dal condilo laterale della tibia (tubercolo del tibiale anteriore o del Gerdy). Scorre lungo il margine antero-laterale della tibia affiancando il muscolo estensore lungo delle dita; all'altezza del terzo distale della gamba prosegue in un tendine che decorre in basso e medialmente, passa profondamente ai retinacoli superiore e inferiore dei muscoli estensori e finisce per inserirsi sulla parte inferiore della superficie mediale del primo cuneiforme e sulla base del primo metatarsale. È innervato dal peroniero profondo e dal nervo sciatico popliteo esterno (SPE).
Funzioni
[modifica | modifica wikitesto]Il muscolo è adibito alla flessione dorsale, all'adduzione e all'azione di supinazione (complessivamente si ha inversione del piede: rotazione verso l'interno sul suo asse longitudinale).
Patologia
[modifica | modifica wikitesto]La paralisi del muscolo tibiale anteriore (solitamente causata da una lesione alle fibre motorie che lo innervano) causa difficoltà nella meccanica elementare del passo: piede cadente. La flessione dorsale del piede che, nel soggetto sano, accompagna questo movimento e cessa solo con l'appoggio a terra del calcagno (il primo elemento a tornare a contatto con il suolo), in questa condizione patologica non può avere luogo.
Ne conseguono adattamenti del movimento: per evitare lo strisciamento a terra delle dita durante l'appoggio, la coscia compie flessione in maniera più accentuata del normale e, al momento dell'estensione, il piede viene gettato anteriormente e sbattuto a terra con la pianta che tocca terra insieme al calcagno (o addirittura prima).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Foot drop (piede cadente, ENG), su mayoclinic.org
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Frank H. Netter, Atlante di anatomia umana, terza edizione, Elsevier Masson, 2007, ISBN 978-88-214-2976-7.
- Vari autori, Manuale di Anatomia, Edi-ermes.
- Testut - Latarjet, Trattato di Anatomia umana Vol.II, Edra
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