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Ines Poggetto
Ines Poggetto (Torino, 6 gennaio 1919 – Lanzo Torinese, 20 febbraio 2007) è stata una partigiana, storica e poetessa italiana; durante la seconda guerra mondiale ricoprì il ruolo di staffetta partigiana con compiti di collegamento e rifornimento armi[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ines Poggetto nasce a Torino da una famiglia antifascista dichiarata. Il padre Moise,[2] ebreo, venditore ambulante, e la madre Natalina Margherita Rolando, cattolica, sarta, sono sposati solo civilmente e dal matrimonio nascono due figlie: la primogenita muore a due anni, Ines non ha la possibilità di conoscerla.[3]
Si trasferisce con la famiglia a Lanzo Torinese,[4] frequenta il collegio a Giaveno[5] e successivamente a Vallecrosia vicino a Bordighera dove si diploma maestra nel 1938.[6] Inizialmente insegna a Pugnetto, frazione di Mezzenile, e in seguito a Monasterolo di Cafasse.[6] Successivamente a Balangero e Lanzo.[3]
Durante la Seconda Guerra Mondiale risiede a Lanzo nella casa di suo cugino Natale “Rolandino” Rolando, comandante partigiano.[7] “La Resistenza a Lanzo è nata in questa casa”: così racconta Ines, che ricopre il ruolo di staffetta con compiti di collegamento e rifornimento armi.[1] L'abitazione, dove dal gennaio 1944 vivono solo Ines e la madre, è più volte oggetto di perquisizioni da parte dei nazifascisti. Numerose volte le due donne vengono prelevate ed interrogate causa la parentela con Rolandino.[8]
Il 28 aprile 1944, nella casa di Rolandino, Moise viene arrestato: dopo aver trascorso quattro giorni presso le scuole comunali di Lanzo[9] viene condotto alle Carceri Nuove di Torino e poi nel Campo di Fossoli dove Ines riesce a incontrarlo un'ultima volta[10]. In seguito il padre viene trasferito ad Auschwitz dove muore il 6 agosto 1944. Solo nel settembre del 1945 la figlia viene a sapere della morte del padre[3].
Dopo la battaglia di Lanzo (26 giugno 1944[11]), Ines viene arrestata e condotta inizialmente presso la caserma Peradotto di Lanzo (occupata dalle truppe della RSI), in seguito trasferita alla Caserma Alessandro La Marmora in via Asti a Torino ed infine alle Carceri Nuove, sempre a Torino. Viene liberata grazie all’intervento del Dottor Canepa, l'allora Provveditore agli Studi.[12]
Dopo la fine della guerra, si laurea in Lettere presso la Facoltà di Magistero dell’Università di Torino ed inizia ad insegnare presso la Scuola Media "Giovanni Cena" di Lanzo. Nel 1959 diventa socio ordinario della Società Storica delle Valli di Lanzo, di cui successivamente diventa vicepresidente[13]. Per motivi di famiglia, va in pensione nel 1973[14]. Partecipa attivamente e con passione alla vita culturale di Lanzo, meritandosi l'appellativo di "anima intensa delle Valli".[6] Dal 1964 al 1970 ricopre la carica di Assessore alla Cultura e all'Istruzione nel Comune di Lanzo.[6]
Contribuisce alla creazione della Biblioteca Civica di Lanzo “Augusto Cavallari Murat”, inaugurata nel 1970 nei locali adiacenti alla Torre di Aymone di Challant.[6]
Nel 1975 promuove a Lanzo la nascita di un ufficio di corrispondenza dell'Istituto Storico della Resistenza in Piemonte, primo nucleo del Centro di Documentazione di Storia Contemporanea e della Resistenza "Nicola Grosa"[15].
Nel 1978 favorisce la costituzione del Comitato per la celebrazione del Sesto Centenario del Ponte del Diavolo[16].
Ricopre per vari anni la carica di presidente dell'Azione Cattolica lanzese[17]. Promuove una serie di iniziative culturali e storiche, tra cui gli incontri con Primo Levi[18] e con altri protagonisti della Resistenza nella primavera del 1979.
Muore a Lanzo il 20 febbraio 2007. Qualche settimana prima, aveva partecipato all’inaugurazione della nuova sede del Centro di Documentazione di Storia Contemporanea e della Resistenza "Nicola Grosa"[19], vicino alla Torre civica di Aymone di Challant, in via Leopoldo Usseglio 5/A.
Nel 2009 il Comune di Lanzo le intitola la Scuola dell'Infanzia[20].
«Possiamo dire che Ines Poggetto è un modello di umanità a cui ispirarci»
Opere poetiche in piemontese
[modifica | modifica wikitesto]Ines Poggetto è autrice di quattro raccolte poetiche in lingua piemontese: “Splùe dël cheur” (1962)[22]; “Splùe” (1988)[23]; “Maèstra” (2001)[24]; “Giòle” (2009)[25].
La prima raccolta si compone di venticinque testi poetici, scritti tra il 1946 (“Lans”) e il 1962 (“Splue”); i componimenti non sono disposti secondo l’ordine cronologico. Nell’edizione del testo del 1988, uscita con il titolo di “Splue”, l’autrice, ad apertura della stessa, scrive: “Nel preparare questa nuova edizione delle mie poesie, voluta da amici carissimi a cui va il mio grazie commosso, ho pensato che, proprio per come queste poesie sono nate, non sarebbe stato inutile fare di ciascuna un po’ di storia, seguendone, in linea di massima, l’ordine cronologico”[26]. Questa seconda raccolta ha al suo interno otto testi in più rispetto all’edizione precedente, composti tra il ’62 e l’87. “Splue” è la parola che compare nel titolo delle due raccolte e rimanda all’omonimo componimento in esse contenute ad introduzione del quale, nell’edizione del 1988, l’autrice scrive: “A giustificazione del titolo (ndr della raccolta) scrissi i versi che seguono, in cui riconosco i limiti della mia poesia: faville che brillano nel loro piccolo mondo, ma povere cose, effimere, nel cielo della Poesia vera. E tuttavia il bisogno e il piacere di godere di quell’attimo creativo intorno a cui fiorisce la simpatia”[27].
La terza raccolta di poesie inedite (ventisette) s'intitola “Maestra” e viene pubblicata nel 2001; la quarta, “Giole”, esce post mortem, a due anni dalla scomparsa dell’autrice, nel 2009. “Nel 2001 era stata lei stessa (ndr Ines) a scegliere le poesie per Maestra, pubblicate in suo onore dalla Società Storica delle Valli di Lanzo, in occasione del conferimento del Sigillo d’Oro per gli alti meriti conseguiti nella sua lunga vita di ispiratrice e animatrice culturale di Lanzo e delle Valli. L’ultima raccolta (ndr Giole) esce invece come atto di affetto e stima del Comitato del Ponte del Diavolo in occasione dell’intitolazione a Ines Poggetto della Scuola dell’Infanzia di Lanzo, che dai primi anni '200' accoglie i bimbi della cittadina capofila delle Valli in locali confortevoli ed attrezzati. […] Il titolo Giole è stato scelto perché, insieme a Splùe, è il termine che ricorre più volte nel linguaggio poetico di Ines per indicare le faville (piccole cose) che hanno ispirato i suoi versi”[28]. I quarantasette testi della raccolta “Giole” sono suddivisi in nove sezioni tematiche: “Voi brevi di farfalle lievi”; “Mia famija”; “J’amis”; “Me pais”; “Natal”; “Pasqua”; “Meditassiun”; “Frise ‘d saviessa”; “Cel e terra”.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Splùe dël cheur (rime lansseise), Lanzo Torinese, Tipografia Nepote- Lanzo Torinese, 1962.
- Analisi della simbologia popolare in A. Audisio, B. Guglielmotto-Ravet (a cura di), Analisi ambientale-culturale di un monumento. Il ponte del Roc o del Diavolo a Lanzo Torinese, Società storica delle Valli di Lanzo, XXV, 1978, pagg. 133-144.
- Splùe, Lanzo Torinese, 1988
- Pagine di storia lanzese, 1943-1945: cronache del Collegio salesiano S. Filippo Neri e appunti del vicario teol. Enrico Frasca (a cura di), Lanzo Torinese, Società storica delle Valli di Lanzo, 1988
- Pagine di storia lanzese. La cappella e l’Abbadia della Madonna di Loreto in Lanzo dal 1600 ad oggi, Società storica delle Valli di Lanzo, 1989.
- Echi della villeggiatura nelle Valli di Lanzo: (1889-1910), in collaborazione con Drappero Fernanda, Pro Loco di Germagnano, 1989.
- La Resistenza nelle Valli di Lanzo, marzo 1995, dattiloscritto in proprio.
- Maèstra, Società storica delle Valli di Lanzo, 2001.
- Giòle (opera postuma), Comitato Ponte del Diavolo, 2009.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]- 1974: Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.
- 2001: Sigillo d’Oro conferito dalla Società Storica delle Valli di Lanzo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Gianni Giacomino, Lanzo saluterà domani la "sua" Ines, in Il Risveglio, 22/02/2007.
- ^ Poggetto, Moise, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ a b c Oggi incontriamo Valeria Rolando, su iclanzotorinese.it.
- ^ Ines Poggetto, Giòle. Poesie e pensieri inediti, Lanzo Torinese, Comitato Ponte del Diavolo, 2009 (opera postuma), p. Copertina (bandella).
- ^ Caterina Calza, cit, 1847.
- ^ a b c d e Tiziana Giacometti, Ines, ultimo saluto alla maestra di tutti. Il cordoglio dell'assessore regionale Gianni Oliva., in Il Canavese, 23/02/2007.
- ^ Luciano Boccalatte, Andrea D'Arrigo, Bruno Maida (a cura di), 38/45: una guida per la memoria. Luoghi della guerra e della Resistenza nella provincia di Torino, Torino, Blu Edizioni, 2007, p. 204.
- ^ Ines Poggetto ( a cura di), La Resistenza nelle Valli di Lanzo, dattiloscritto in proprio, 1995, pp. 32-33.
- ^ Ines Poggetto (a cura di), op. cit., p. 44.
- ^ Anna Gasco (a cura di), La guerra alla guerra. Storie di donne a Torino e in Piemonte tra il 1940 e il 1945., Torino, Edizioni Seb27, 2007, pp. 67-69.
- ^ Si tratta di un attacco condotto dalle formazioni partigiane delle valli circostanti con l'obiettivo di occupare l'abitato. I combattimenti durarono tutta la giornata e si conclusero con il ripiegamento dei partigiani in seguito al sopraggiungere di una colonna tedesca dalla pianura. A questo proposito, si veda L. Boccalatte, A. D'Arrigo, B. Maida (a cura di), Luoghi della guerra e della resistenza nella provincia di Torino, Torino, Blu Edizioni, 2007, pp. 193-195, ISBN 978-88-7904-021-1.
- ^ Ines Poggetto (a cura di), op. cit, pp. 58-61.
- ^ Gianni Giacomino, op. cit..
- ^ Ines Poggetto, Splùe, Lanzo Torinese, 1988, p. Copertina (bandella).
- ^ Centro Grosa, su metarchivi.it.
- ^ Ines Poggetto, Splùe, op. cit., p. copertina (bandella).
- ^ Ines Poggetto, Giòle, op. cit., p. Copertina (bandella).
- ^ Cfr. lettera di Primo Levi a Ines Poggetto del 30/04/1979 nel fascicolo "Questione ebraica" che fa seguito all'incontro svoltosi presso Lanzo T.se in data 01/04/1979, di cui vi è testimonianza fotografica presso Centro di documentazione "Nicola Grosa", su metarchivi.it.
- ^ Centro di documentazione, su comune.lanzotorinese.to.it. URL consultato il 15 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2017).
- ^ Scuola Infanzia Lanzo T.se, su iclanzotorinese.it.
- ^ Caterina Calza, Ines Poggetto, un esempio di vita, in Il Risveglio, 11/10/2001.
- ^ Ines Poggetto, Splue dël cheur (rime lansseise), Lanzo Torinese, Tipografia Nepote- Lanzo Torinese, 1962.
- ^ Ines Poggetto, Splùe, op. cit..
- ^ Ines Poggetto, Maèstra. Poesie inedite di Ines Poggetto, Lanzo Torinese, Società Storica delle Valli di Lanzo, 2001.
- ^ Ines Poggetto, Giòle, op. cit..
- ^ Ines Poggetto, Splùe, op. cit., p. 11.
- ^ Ibidem, p. 13.
- ^ Ines Poggetto, Giòle, op. cit., Presentazione di Sergio Papurello, p. 5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ines Poggetto
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda biografica a cura dell'Istoreto
- Centro di Documentazione di Storia Contemporanea e della Resistenza nelle Valli di Lanzo “Nicola Grosa” Archiviato il 19 aprile 2017 in Internet Archive.
- Antologia in dialetto piemontese
- Scuola Infanzia "Ines Poggetto" Lanzo T.se
- Natale Rolando (Rolandino)
- Società storica delle Valli di Lanzo
- I quattro testi delle poesie di Ines Poggetto dedicate al papà Moise
Controllo di autorità | VIAF (EN) 38847531 · ISNI (EN) 0000 0001 1624 047X · SBN SBLV079305 · LCCN (EN) n2008039139 |
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