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Howard Clark (vescovo)
Howard Clark (Fort Macleod, 23 aprile 1901 – 21 gennaio 1983) è stato un arcivescovo anglicano canadese, primate della Chiesa Anglicana del Canada dal 1959[1][2] al 1971.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nativo di Frot Macleod[3], dopo aver frequentato il Trinity College di Toronto, nel 1930 fu nominato curato del tempio di "St. John the Baptist Norway ", a Toronto.[4]
Due anni più tardi divenne il curato della cattedrale di Ottawa. Nel '35 sposò Anne Wilsonm con la quale ebbe due figlie.[5]
Ordinato sacerdote nel 1938, l'anno successivo fu promosso rettore e quindi rettore decano dal 1945 al 1953.
Dal 1954 al 1961 fu vescovo della diocesi di Edmonton. Nel 1959, fu eletto Primate della Chiesa Anglicana del Canada e, dal '61 al '70, fu l'arcivescovo di Rupert's Land.[6] A conclusione di un mandato di orientamento marcatamente ecumenico[7], quattro anni dopo il Concilio Vaticano II, il Canada fu una delle prime province anglicane al mondo ad istituire una commissione di studio mista di chierici e laici, riuniti per discutere del sacerdozio femminile all'interno del Sinodo dei Vescovi.[8]
L'evento era stato preceduto nel 1968 dalla Conferenza di Lambeth, un incontro ecumenico privo di potere deliberativo e vincolante per il futuro della Chiesa Anglicana, durante il quale il primate canadese affermò:
«I must confess that at first I was inclined to look at the Second Vatican Council and to hope that we might adopt some of its procedures. But eventually I was forced to see how different are these two bodies. A Council can legislate; a Lambeth Conference cannot. The Second Vatican Council met from 1962 to 1965; this Lambeth Conference meets for one brief month. As a result, a Lambeth Conference at its best sends forth a fresh, spontaneous response to the problems facing the Church and the world at that time. Its words are not the Church's final decrees, but messages from the pilgrim Church sent out as she journeys.»
«Devo confessarvi che in un primo momento ho guardato al Vaticano II con la speranza che potessimo alcune delle sue regole. Ma sono stato costretto a rendermi conto delle differenze esistenti fra questi due corpi. Un Concilio può legiferare; una Conferenza no. Il Concilio Vaticano II fu riunito dal '62 al '64; questa Conferenza di Lambeth è convocata per un singolo mese. Ne risulta che la Conferenza di Lambeth indirizzi una risposta fresca e spontanea ai problemi della Chiesa e del mondo contemporaneo. Le sue parole non sono i decreti finali della Chiesa, ma messaggi lanciati da una Chiesa pellegrina mentre è in cammino.»
Nel messaggio natalizio di quell'anno citò le parole di Martin Luther King Jr. sulla luce dell'altruismo creativo, contro le tenebre di un egocentrismo annichilente.[10] L'anno successivo nominò Michael Creal al vertice del Board of Religious Education, che presentò il nuovo programma della formazione religiosa, approvato nel '62, che incontrò le critiche della corrente non eterodossa guidata da George Luxton, vescovo di Huron, che era la seconda più grande diocesi del Paese per popolazione residente.[11]
Già membro del Tempio di san Giovanni di Toronto, nel 1970 Clark fu nominato compagno dell'Ordine del Canada. Dal 1971 al 1982 è stato Cancelliere del Trinity College di Toronto.
Clark è stato definito come il primo primate " a tempo pieno" della Chiesa Anglicana del Canada.[12]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ The Most Rev. Howard Hewlett Clark, Archbishop of Edmonton and Primate of All Canada. - 1959, su archives.anglican.ca. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato il 29 novembre 2019).
- ^ Marites N. Sison, Canada: Japanese hosts say Hiltz’s visit will inspire struggling parishes, su episcopalchurch.org, 4 ottobre 2012. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato il 29 novembre 2019). Ospitato su arvhice.is.
- ^ The Anglican Parish of Christ Church, su christchurch-anglican.ca. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato il 29 novembre 2019).
- ^ St. John's Cathedral - the Great West Window, su stjohnscathedral.ca. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato il 29 novembre 2019).
- ^ Anna E. Clark (nee Wilson), su anglicanjournal.com, 1º gennaio 2004. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato il 29 novembre 2019).
- ^ Michael P.Hamilton e Nancy S.Montgomery, The Experience in Anglicanism, su womenpriests.org, Morehouse Barlow Co., 1975. URL consultato il 28 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2019).
- ^ Highlights from the Council of General Synod: General Secretary's Report and the Primate's Reflections (Nov 16), su stphillipsanglicanchurch.blogspot.com, 17 novembre 2013. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato il 29 novembre 2019).
- ^ Julie H. Ferguson, Sing a New Song: Portraits of Canada's Crusading Bishops, Dundurn, 1º aprile 2006, p. 199. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato il 29 novembre 2019).
- ^ Herbert J. Ryan, SJ (Woodstock College), Lambeth '68: a Roman Catholic theological reflection (PDF), su cdn.theologicalstudies.net, p. 598. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato il 5 marzo 2015).
- ^ The Christmas Card of the Primate of the Anglican Church, and Mrs. Howard Clark, su quoteinvestigator.com. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato il 29 novembre 2019).
- ^ Theological evolutions since 1960, su individual.utoronto.ca. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato il 29 novembre 2019).
- ^ Matt Gardner e Joelle Kidd, ‘A mirror for the life of our church’: The history and role of the primacy, su anglicanjournal.com, 20 febbraio 2019. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato il 29 novembre 2019).
- ^ (EN) Sito web del Governatore Generale del Canada: dettaglio decorato.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Howard Clark, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Galleria fotografica, su Università di Winnipeg. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato il 29 novembre 2019).
- (EN) The HighWay, supplement of the Anglican Journal for the Diocese of Kootenany, su issuu.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 24505983 · ISNI (EN) 0000 0000 7399 8669 · LCCN (EN) nr97014548 |
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