Eberhart XFG
Eberhart XFG | |
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Eberhart XFG-1 | |
Descrizione | |
Tipo | Aereo da caccia |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Eberhart Airplane & Motor Company Inc. |
Data primo volo | 1927 |
Utilizzatore principale | US Navy |
Esemplari | 1 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 8,30 m (27 ft 3 in) |
Apertura alare | 9,75 m (32 ft) |
Altezza | 3,00 m (9 ft 10 in) |
Superficie alare | 22,38 m² (241,00 ft²) |
Peso a vuoto | 973 kg (2 145 lb)< |
Peso max al decollo | 1 333 kg (2 938 lb) |
Propulsione | |
Motore | un radiale Pratt & Whitney R-1340C Wasp |
Potenza | 425 CV (317 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 249 km/h (155 mph, 135 kt) |
Note | dati riferiti alla versione XFG-1 |
i dati sono estratti da The Complete Book of Fighters: An Illustrated Encyclopedia of Every Fighter Aircraft Built and Flown[1] | |
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Lo Eberhart XFG,è un caccia statunitense dei tardi anni Venti del XX secolo rimasto allo stadio di prototipo.[2]
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1918 venne fondata a Buffalo, New York, la Eberhart Steel Products Company al fine di per produrre parti di aerei.[3] Tra il 1922 e il 1923, la società assemblò 50 caccia Royal Aircraft Factory S.E.5E di progettazione britannica, equipaggiata con motori Wright-Hispano da 180 CV.[3] Due anni dopo l'azienda creò una propria divisione aeronautica, la Eberhart Airplane & Motor Company Inc., che progettò il suo primo aereo nel 1927.[3]
Si trattava di un prototipo di un caccia monoposto biplano imbarcato su portaerei per la US Navy.[3] L'Eberhart XFG-1, che ricevette il nome di Comanche, era un caccia un biplano con fusoliera a struttura in tubo d'acciaio saldato, rivestita in tessuto.[3] Le ali, anch'esse rivestite in tessuto, avevano struttura in duralluminio.[1] L'ala superiore aveva freccia all'indietro mentre le semiali inferiori in avanti.[3][1] Il motore radiale era un Pratt & Whitney R-1340-C Wasp a 9 cilindri, raffreddato ad aria, erogante la potenza di 425 CV che azionava un'elica bipala.[1] Il carrello d'atterraggio era triciclo posteriore fisso, con pattino di coda. Il velivolo saliva a 1.525 m (5.000 ft) in 3 minuti e 7 secondi.[1]
Sulla base dei risultati dei collaudi di volo, avvenuti nel novembre-dicembre 1927, l'apertura dell'ala superiore fu aumentata a 9,76 m.[1] Al termine dei test operativi l'XFG-1 (n/c A7944) venne restituito alla Eberhart per la conversione in idrovolante.[1] L'aereo, presentato nuovamente per i collaudi nel gennaio 1928, ricevette un galleggiante centrale e galleggianti stabilizzatori sotto l'ala inferiore.[1] Il propulsore era un Pratt & Whitney R-1340-D Wasp con una potenza di 400 hp.[1] L'aereo così modificato aveva una velocità massima di 253 km/h (157 mph), peso massimo di 1.425 kg (3.142 lb), apertura alare di 9,75 m (32 ft 0 in), lunghezza di 8,03 m (23 ft 3¾ in), altezza di 2,99 m (9 ft 9¾ in), e superficie alare di 22,41 m² (221,26 sq).[1]
Dopo le modifiche, la designazione dell'aereo fu cambiata in XF2G-1. Poco dopo l'inizio dei collaudi presso la NAS Anacostia l'aereo precipitò nel marzo 1928 andando distrutto.[1] Non fu emesso alcun ordine per la costruzione di altri prototipi o aerei di produzione.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Enzo Angelucci, The American Fighter: The Definitive Guide to American Fighter Aircraft From 1917 to the Present,, New York, Orion Books, 1987, p. 194, ISBN 0-517-56588-9.
- (EN) Peter M. Bowers e Gordon Swanborough, United States Navy Aircraft since 1911, Annapolis, Naval Institute Press, 1976.
- (EN) William Green e Gordon Swanborough, The Complete Book of Fighters: An Illustrated Encyclopedia of Every Fighter Aircraft Built and Flown, London, Salamander Books, 1994, ISBN 0-8317-3939-8.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eberhart XFG
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) Eberhart FG-1 Comanche, su Airwar. URL consultato il 27 agosto 2024.
- (EN) Eberhart FG, FG-2 Comanche, su Wings Aviation. URL consultato il 27 agosto 2024.
- (EN) US Navy and US Marine Corps BuNos First Series (A6002 to 9999), su Joe Baugher. URL consultato il 27 agosto 2024.