Distrofia muscolare di Emery-Dreifuss

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Distrofia muscolare di Emery-Dreifuss
Specialitàneurologia
Eziologiamutazione
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM359.0 e 359.1
OMIM310300
MeSHD020389
eMedicine1178994
GeneReviewsPanoramica e Panoramica
Eponimi
Fritz Emanuel Dreifuss
Alan Eglin Heathcote Emery

Per distrofia muscolare di Emery-Dreifuss si intende una condizione patologica che riguarda i muscoli motori e cardiaci.

Nel corso del ventesimo secolo la sindrome è stata notata più volte; inizialmente nel 1902 dai neurologi francesi Raymond Cestan e N. J. LeJonne, in seguito nel 1966 da Alan Eglin Heathcote Emery e Fritz Emanuel Dreifuss, da cui prese il nome la sindrome[1].

Epidemiologia

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Viene diagnosticata prevalentemente in età infantile; la malattia è di diffusione rara.[2]

La causa è genetica, legata ad una deficienza del cromosoma X (Xq28): nello specifico è causata da mutazioni a carico dei geni delle proteine della famiglia delle lamine, che formano i filamenti intermedi i quali ancorano i nuclei della suola terminale ai filamenti di actina. Esiste anche una forma più rara, autosomica recessiva.[3].

Segni e sintomi

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Fra i sintomi e i segni clinici ritroviamo ipostenia e ipotrofia, che si riscontrano prima dei vent'anni. Fra le varie patologie che si associano alla distrofia, a livello cardiaco si riscontra la cardiomiopatia dilatativa.[4]

Esami di laboratorio e strumentali

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Fra gli esami diagnostici, oltre l'anamnesi familiare spesso si ricorre alla biopsia muscolare, fino all'esame del DNA.

Si cerca di migliorare la mobilità della persona colpita dalla sindrome per evitare anche possibili contratture,[5] solitamente si rende necessario l'innesto di un pacemaker-defibrillatore.

Ci son stati casi di trapianti di cuore, su soggetti con questa patologia, migliorando sensibilmente la qualità di vita.[senza fonte]

  1. ^ (EN) Ole Daniel Enersen, Distrofia muscolare di Emery-Dreifuss, in Who Named It?.
  2. ^ Gayathri N, Taly AB, Sinha S, Suresh TG, Gorai D., Emery dreifuss muscular dystrophy: a clinico-pathological study., in Neurol India., vol. 54, giugno 2006, pp. 197-199..
  3. ^ Ellis JA., Emery-Dreifuss muscular dystrophy at the nuclear envelope: 10 years on., in Cell Mol Life Sci., dicembre 2006.
  4. ^ Niebroj-Dobosz I, Dorobek M, Marchel M, Hausmanowa-Petrusewicz I., Evidence for autoimmunity to heart-specific antigens in patients with Emery-Dreifuss muscular dystrophy, in Acta Myol., vol. 25, 2006, pp. 68-72.
  5. ^ Research Laboratories Merck, The Merck Manual quinta edizione Pag 2600, Milano, Springer-Verlag, 2008, ISBN 978-88-470-0707-9.
  • Stephen L. Hauser, Harrison: Neurologia clinica, Casarile (Milano), McGraw-Hill, 2007, ISBN 978-88-386-3923-4.
  • David A Greenberg, Aminoff Micheal J, Simon Roger P, Neurologia Clinica quinta edizione, Milano, McGraw Hill (Lange), 2004, ISBN 88-386-2980-3.
  • Research Laboratories Merck, The Merck Manual quinta edizione, Milano, Springer-Verlag, 2008, ISBN 978-88-470-0707-9.

Voci correlate

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