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Cardopatiinae
Cardopatiinae Less., 1832 è una sottotribù di piante angiosperme dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questa gruppo comprende piante erbacee angiosperme dicotiledoni, spinose perenni o annuali. Nelle radici sono sempre presenti dei condotti resinosi, meno frequenti nelle parti aeree; mentre solamente nelle parti aeree sono presenti delle cellule latticifere.[2][3]
Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno. La lamina ha un contorno spinoso-dentato oppure pennatosetto.
Le infiorescenze sono composte da pochi capolini oppure sono molti in gruppi corimbosi. I capolini contengono solo i fiori tubulosi i quali sono ermafroditi (capolini omogami). I capolini sono formati da un involucro a forma più o meno cilindrica composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tutti tubulosi. L'involucro è circondato da alcune brattee spinose con appendici fimbriate. Le squame dell'involucro, disposte su più serie, spinose e con appendici fimbritae, sono posizionate in modo embricato. Il ricettacolo è provvisto di pagliette a protezione della base dei fiori.
I fiori in genere sono tutti del tipo tubuloso.[4] I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi e actinomorfi.
- /x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[5]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la corolla, colorata variamente di blu (brillante di sopra, scuro di sotto), ha dei piccoli lobi.
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, distinti, e glabri, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[6]
- Gineceo: lo stilo è filiforme; gli stigmi dello stilo sono due divergenti e molto corti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.
Il frutto è un achenio densamente sericeo con un pappo apicale. Il pericarpo dell'achenio possiede delle sclerificazioni radiali spesso provviste di protuberanze. Il pappo è inserito su una piastra apicale (senza nettario) all'interno di una anello di tessuto parenchimatico. Il pappo è formato da due serie di setole o di scaglie.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La distribuzione di queste piante è relativa alle zone tra il Mediterraneo orientale, il Caucaso e l'Africa del Nord per il genere Cardopatium; le steppe semi-desertiche dell'Asia centrale per il genere Cousiniopsis.[7]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[8], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[9] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[10]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][3][11]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]La sottotribù di questa voce appartiene alla tribù Cardueae della sottofamiglia Carduoideae.[2][3]
Nell'ambito della tribù, da un punto di vista filogenetico, le Cardopatiinae occupano una posizione più o meno "basale" insieme alla sottotribù Carlininae. Le date di divergenza dal gruppo principale sono comprese tra 30 e 23 milioni di anni fa.[12]
Il numero cromosomico delle specie di questo gruppo è: 2n = 36.[3]
Composizione della sottotribù
[modifica | modifica wikitesto]La sottotribù Cardopatiinae comprende 2 generi e 3 specie:[13][14][15]
Genere | N. specie | Distribuzione |
---|---|---|
Cardopatium Juss. | 2 | Italia e Nord Africa |
Cousiniopsis Nevski | Una specie: Cousiniopsis atractylodes Asia (aree steppiche e semidesertiche dell'Asia centrale e orientale) |
Chiave analitica per i generi
[modifica | modifica wikitesto]Per meglio comprendere ed individuare i generi della sottotribù, l’elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue un genere dall'altro):[3]
- Gruppo 1A: il portamento di queste piante è perenne robusto; le infiorescenze sono formate da pochi fiori raggruppati in piatti corimbi;
- Gruppo 1B: il ciclo biologico di queste piante è annuale con portamenti delicati; le infiorescenze sono formate da molti fiori (i corimbi non sono patti).
Specie della flora italiana
[modifica | modifica wikitesto]In Italia di questo gruppo è presente la specie Cardopatium corymbosum; si trova su prati aridi e sassosi fino a 1.200 metri di quota dalla Liguria fino al Sud dell'Italia (escluso l'areale del Nord-Est).[16][17]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1-20.
- ^ a b Funk & Susanna 2009, pag. 298.
- ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 127.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 9.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Kadereit e Jeffrey 2007, pag. 128.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ Funk & Susanna 2009, pag. 293.
- ^ Herrando et al. 2019.
- ^ Kadereit e Jeffrey 2007, pag. 127.
- ^ Susanna et al. 2006.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 30 gennaio 2021.
- ^ Pignatti 1982, pag. 214.
- ^ Pignatti 2018, pag. 1023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Susanna A., Garcia-Jacas N., Oriane H., Vilatersana R: e Teresa G, The Cardueae (Compositae) revisited: insights from its, trnL-trnF, and matK nuclear and chloroplast DNA analysis (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden 2006; 93(1): 150-171. URL consultato il 6 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2018).
- Kadereit J.W., Jeffrey C., Flowering plants: Eudicots ; Asterales, New York, Springer, 2007, ISBN 3-540-31050-9.
- Panero, J. L., and V. A. Funk, The value of sampling anomalous taxa in phylogenetic studies: major clades of the Asteraceae revealed (PDF), in Mol. Phylogenet. Evol. 2008; 47: 757-782. URL consultato il 6 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2012).
- Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009, pp. p.176. URL consultato il 6 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- Laia Barres et al., Reconstructing the Evolution and Biogeograpnic History of Tribe Cardueae (Compositae), in Botany, vol. 100, n. 5, 2013, pp. 1-16.
- Sonia Herrando-Morairaa et al., Nuclear and plastid DNA phylogeny of the tribe Cardueae (Compositae) with Hyb-Seq data: A new subtribal classification and a temporal framework for the origin of the tribe and the subtribes, in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 137, 2019, pp. 313-332.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione. Volume 3, Bologna, Edagricole, 2018, pp. pag. 738-1196.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cardopatiinae
- Wikispecies contiene informazioni su Cardopatiinae
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Cardopatiinae, su The Tree of Life Web Project. URL consultato il 21 marzo 2011.
- Cardopatiinae UniProt Database