Aldovino Fora

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Aldovino Fora

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato1948 –
1958
LegislaturaI, II
Gruppo
parlamentare
socialista
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXV
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPSI
Professionesindacalista, giornalista

Aldovino Fora (Città della Pieve, 9 giugno 1883Roma, 6 marzo 1971) è stato un politico italiano, membro del PSI, viene eletto nella XXV legislatura del Regno d'Italia e nella I e II legislatura della Repubblica Italiana.

Figlio di Fernando, calzolaio, e Mustiola Tommasini, proseguì il lavoro del padre nella sua città natale. Nel 1909 si iscrisse al Partito Socialista e dal 1911 scrisse nelle testate locali della sua matrice politica, diventando direttore della rivista Riscossa proletaria.[1]

Sindaco di Città della Pieve nel 1914, si dimise nel 1918 per candidarsi alla Camera, dove venne eletto. Nel 1921 fu condannato a dieci mesi di carcere per vilipendio al Re. Nel 1925 fu nuovamente condannato per attività di propaganda antimonarchica e confinato sulle Isole Eolie. Liberato nel 1928, nel 1937 si trasferì a Roma, dove venne posto sotto il controllo dell'OVRA.[1]

Dopo la liberazione della capitale si iscrisse al PSIUP candidandosi all'Assemblea Costituente, non venendo però eletto.[1]. Venne invece eletto deputato nelle file del PSI alle elezioni politiche del 1948 e poi ancora a quelle del 1953, rimanendo in carica fino al 1958.

  1. ^ a b c Aldovino Fora, su montesca.eu. URL consultato il 09/01/21.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]