Indice
Aralia spinosa
Aralia spinosa | |
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Gruppo di Aralia spinosa Carolina del Sud | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Apiales |
Famiglia | Araliaceae |
Sottofamiglia | Aralioideae |
Genere | Aralia |
Specie | A. spinosa |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Apiales |
Famiglia | Araliaceae |
Genere | Aralia |
Specie | A. spinosa |
Nomenclatura binomiale | |
Aralia spinosa L., 1753 | |
Areale | |
Aralia spinosa L., 1753, comunemente nota in inglese come Devil's Walkingstick (bastone del Diavolo), è una pianta della famiglia delle Araliacee, nativa degli Stati Uniti orientali[2].
I vari nomi si riferiscono ai fusti, ai petioli e alle foglie nettamente spinose. Fu anche nota come Angelica-tree[3].
Questa specie è talvolta chiamata Hercules' Club (mazza di Ercole), Prickly Ash (frassino pungente) o Prickly Elder (sambuco pungente), nomi comuni che condivide con la pianta non imparentata Zanthoxylum clava-herculis. Per questa ragione, Aralia spinosa è talvolta confusa con quella specie ed erroneamente chiamata Toothache Tree (albero del mal di denti)[4], ma non possiede le proprietà mediche dello Zanthoxylum clava-herculis.
Aralia spinosa è anche coltivata talvolta per il suo aspetto esotico e tropicale, essendo dotata di ampie foglie composte dentellate. Essa è strettamente correlata alla specie asiatica Aralia elata, una specie più comunemente coltivata, con la quale è facilmente confusa.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Aralia spinosa è un cespuglio o un piccolo albero aromatico spinoso con foglie decidue, che cresce da 2 a 8 m, con un fusto semplice o occasionalmente ramificato, recante foglie molto larghe e bipinnate, lunghe da 70 a 120 cm.
Corteccia
[modifica | modifica wikitesto]La corteccia è di colore marrone chiaro, è divisa in creste fratturate arrotondate. I tronchi misurano 15–20 cm di diametro, con le piante che hanno portamento simile a ombrelli con le corone aperte. I rametti misurano da 10 a 18 mm di diametro, muniti di spine robuste, diritte o curve, sparse, e quasi completamente circondati da strette cicatrici fogliari. Al principio sono di colore giallo-marrone chiaro, lucenti e punteggiati, per divenire poi di colore marrone chiaro.
Legno
[modifica | modifica wikitesto]Il legno è marrone con striature gialle; leggero, soffice, fragile, a celle chiuse. I giovani fusti sono forti e completamente ricoperti di spine appuntite. Generalmente le piante crescono in gruppi di tronchi senza rami, sebbene occasionalmente siano generati forti rami che si diffondono ampiamente[3].
Gemme invernali
[modifica | modifica wikitesto]Le gemme terminali sono di colore marrone, coniche e lunghe da 12 a 18 mm, mentre le gemme ascellari sono appiattite, triangolari e lunghe circa 6 mm[3].
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie sono composte bipinnate o tripinnate; esse sono le più grandi di tutti gli alberi dell'area a clima temperato negli Stati Uniti continentali, raggiungendo spesso circa un metro di lunghezza e 60 cm di larghezza. In autunno le foglie assumono un colore rosso bronzo singolare, con un tocco di giallo, che rende l'albero visibile e attraente[3]. Le pinne sono pinnate in maniera non uniforme, avendo cinque o sei coppie di foglioline ed una fogliolina terminale lunga; spesso queste foglioline sono esse stesse pinnate. Le ultime foglioline sono ovoidali, di lunghezza da 5 a 8 cm, a forma di cuneo o arrotondate alla base, serrate o dentate, acute; la venatura centrale e le venature primarie sono prominenti. Escono dalle gemme di colore verde bronzo, brillanti, alquanto pelose. Quando sono completamente cresciute sono di colore verde scuro sulla faccia superiore, verde chiaro sulla faccia inferiore. Le venature centrali sono frequentemente dotate di spine. I petioli sono muniti di spine e robusti, con basi rigonfie. Sono di colore marrone chiaro e misurano 45–50 cm di lunghezza. Le stipule sono appuntite, lunghe circa 12–14 mm.
Fiori
[modifica | modifica wikitesto]La pianta fiorisce in luglio e agosto. I fiori sono di colore bianco crema, singolarmente sono piccoli (circa 5 mm o 0.2 in sezione), ma sono raggruppati in grandi pannocchie composite di lunghezza pari a 30–60 cm; la fioritura avviene a fine estate.[3] Le brattee sono lanceolate, acuminate e persistenti[3]. Il calice è coerente con l'ovario e presenta cinque fini dentelli[3]. La corolla è composta da 5 petali bianchi posti sul margine del disco; essi sono acuti e leggermente flessi all'apice.[3] Gli stami sono 5, anch'essi inseriti sul margine del disco e alternati con i petali. Le antere sono oblunghe, a due celle, che si aprono longitudinalmente, e attaccate sul lato posteriore. L'ovario è infero, con cinque celle. Anche gli stili sono cinque.[3]
Frutti
[modifica | modifica wikitesto]Il frutto è una drupa globulare di colore viola-nero e diametro pari a 6–8 mm, pentagonale, coronata da stili anneriti, che matura in autunno. La polpa è sottile e scura[3].
Radici
[modifica | modifica wikitesto]Le radici sono spesse e carnose.
Portamento
[modifica | modifica wikitesto]Il portamento e l'aspetto generale di Aralia spinosa e delle specie correlate di Aralia che formano alberi sono uniche. Si trova solitamente come un gruppo di fusti non ramificati, che si elevano fino a circa 3,5–6 m e che portano sulle loro cime un affollato raggruppamento di foglie composte doppie o triple, dando così ad ogni fusto una certa parvenza di palma tropicale. Si riporta che nel sud raggiunga l'altezza di 15 m, conservando ancora il suo aspetto di palma. Tuttavia, più a nord, le sembianze di palma esile e ondeggiante è più caratteristica delle giovani piante, che non sono state danneggiate dalle tempeste invernali[3].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Aralia spinosa è ubiquitaria nella parte orientale degli Stati Uniti d'America, a partire da New York fino alla Florida lungo la Costa Atlantica, e verso ovest fino all'Ohio, all'Illinois e al Texas. Preferisce suoli profondi e umidi[3]. Le piante crescono tipicamente nel sottobosco delle foreste o ai loro margini, spesso formando polloni che spuntano dalle radici.
Questo albero era ammirato dagli Irochesi per la sua utilità e per la sua rarità. Gli Irochesi avrebbero preso le piantine dell'albero per piantarle nei pressi dei loro villaggi e sulle isole, cosicché gli animali non mangiavano i loro frutti pregiati. I frutti erano utilizzati in parecchi alimenti dei nativi. Le donne avrebbero utilizzati i fiori ponendoli tra i capelli a causa del loro profumo di limone. I fiori potevano essere anche scambiati come denaro.
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie giovani sono commestibili se raccolte prima dell'indurimento delle spine. Esse sono tritate finemente e quindi cotte come gli ortaggi.
La coltivazione di Aralia spinosa fu introdotta nel 1688; essa è tuttora coltivata per il suo fogliame decorativo, i fusti spinosi, grandi pannocchie floreali molto vistose e colori autunnali caratteristici. Queste piante crescono lentamente, sono robuste e durature, si trovano bene negli ambiti urbani, ma recano molte spine sui loro fusti e su foglie e petioli. Queste piante possono essere propagate dai semi o per taglio delle radici[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Aralia spinosa, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 3 luglio 2024.
- ^ (EN) Aralia spinosa, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 3 luglio 2024.
- ^ a b c d e f g h i j k l Harriet L. Keeler, Our Native Trees and How to Identify Them, New York, Charles Scriber's Sons, 1900, pp. 165–168.
- ^ Kristina Connor, Aralia spinosa (PDF), su Wildland Shrubs of the United States and its Territories: Thamnic Descriptions, General Technical Report IITF-WB-1, Edited by John K. Francis, International Institute of Tropical Forestry. URL consultato il 15 giugno 2012.
- ^ Poor, Janet Meakin, and Nancy P. Brewster. 1994. Plants that merit attention Vol 2, Shrubs. Portland, OR: Timber Press. ISBN 0-88192-347-8 Page 34.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aralia spinosa
- Wikispecies contiene informazioni su Aralia spinosa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Aralia spinosa images at bioimages.vanderbilt.edu, su cas.vanderbilt.edu. URL consultato il 4 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2012).
- Grieve, M. Mrs. (1931) A Modern Herbal: Aralia spinosa
- Aralia spinosa, su plants.usda.gov.