Thamnocalamus
Thamnocalamus Munro, 1868 è un genere di piante angiosperme monocotiledoni appartenente alla famiglia Poaceae (sottofamiglia Bambusoideae).[1][2][3][4]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome del genere deriva da due parole greche: thamno (= "arbusto", ma anche "folto") e calamus (= "canna" o "gambo") e fa riferimento al portamento di queste piante (folte e addensate).[5] Il nome scientifico è stato definito dall'ufficiale inglese e botanico William Munro (1818–1880) nella pubblicazione Transactions of the Linnean Society of London , 26(1): 33, p. 157, del 1868.[6]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Portamento
[modifica | modifica wikitesto]Il portamento delle specie di questa sottotribù è arbustivo con culmi eretti o pendenti; in tutti i casi copiosamente addensati. Le radici in genere sono del tipo fascicolato derivate da rizomi corti e ingrossati (pachimorfi). Gli internodi sono affusolati, glabri, lisci e vuoti; i nodi sono prominenti (gonfiati). I rami per nodo sono 5 con alcuni più grandi degli altri; i ramoscelli sono lunghi e pendenti. Lunghezza massima dei culmi 7 metri.[1][7][8][9][10][11][12][13]
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie lungo il culmo sono alterne e distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina.
- Foglie del culmo: le guaine sono decidue (o eventualmente persistenti), fimbriate, prive di padiglioni auricolari, più corte degli internodi. Le ligule sono cigliate. Il contorno della lamina varia da triangolare a lanceolato. Le venature sono parallelinervie.
- Foglie del fogliame: le guaine sono prive di padiglioni auricolari; il contorno della lamina varia da lineare a lanceolato. La consistenza è erbacea o cartacea; i margini sono cartilaginei. Le venature sono parallelinervie (quelle trasversali sono visibili e distinte).
Infiorescenza
[modifica | modifica wikitesto]- Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze sono per lo più ramificate ed hanno la forma di una pannocchia racemosa parzialmente condensata. I rami basali sono bratteati.
- Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, brevemente pedicellate, sono formate da uno o più fiori sottesi da due brattee chiamate glume (inferiore e superiore). Sono inoltre robuste, oblunghe o ovate e compresse lateralmente; possono terminare all'apice con un fiore ridotto o sterile. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma.
- Le glume: le glume normalmente sono 2 persistenti; sono più corte della spighetta. Quella superiore ha delle forme lanceolate; quella inferiore è acuminata. In genere le glume hanno consistenza cartacea, non sono carenate ed hanno da 5 a 9 venature longitudinali.
- I lemmi: i lemmi hanno diverse venature, lungamente mucronate o con brevi punte; non sono carenati, hanno una consistenza cartacee e si presentano con 13 vene longitudinali più alcune trasversali.
- Le palee: le palee di solito sono più piccole dei lemmi; hanno due carene, apici ottusi e diverse venature longitudinali.
- I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.
-
- , P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
- Il perianzio è ridotto e formato da tre lodicule, delle squame, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule sono trasparenti.
- L'androceo è composto da 3 stami, sporgenti, ognuno con un breve filamento libero, una antera e due teche. Le antere sono basifisse con deiscenza laterale. Il polline è monoporato.
- Il gineceo è composto da 3-(2) carpelli connati formanti un ovario supero. L'ovario, glabro, ha un solo loculo con un solo ovulo subapicale (o quasi basale). L'ovulo è anfitropo e semianatropo e tenuinucellato o crassinucellato. Lo stilo, è unico con tre stigmi papillosi.
Frutti
[modifica | modifica wikitesto]I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, ovoidali o subglobosi, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è provvisto di epiblasto. I margini embrionali della foglia si sovrappongono. La fessura scutellare è assente.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]In generale nelle erbe delle Poaceae la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori per via anemogama. Gli stigmi piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.
I semi cadendo a terra, dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento (dispersione anemocora) sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (mirmecoria).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questo genere sono distribuite in Himalaya, Nepal, Tibet.[4]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia delle Poacee comprende circa 800 generi e oltre 9.000 specie[10][14]. È una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni. La famiglia è suddivisa in 12 sottofamiglie, il genere Thamnocalamus fa parte della sottofamiglia Bambusoideae (tribù Arundinarieae, sottotribù Thamnocalaminae).[1][7][15]
Il genere comprende le seguenti specie:[4]
- Thamnocalamus arunachalensis H.B.Naithani
- Thamnocalamus chigar (Stapleton) Stapleton
- Thamnocalamus crassinodus (T.P.Yi) Demoly
- Thamnocalamus spathiflorus (Trin.) Munro
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Kellogg 2015, pag. 167.
- ^ Zhang et al. 2016, pag. 122.
- ^ PeerJ 2018, pag. 14.
- ^ a b c (EN) Thamnocalamus, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 23 settembre 2024.
- ^ David Gledhill 2008, p. 376.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 31 agosto 2018.
- ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
- ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
- ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
- ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 31 agosto 2018.
- ^ Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org, p. Thamnocalamus. URL consultato il 31 agosto 2018.
- ^ (EN) Accepted Genera of Poaceae, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 23 settembre 2024.
- ^ (EN) Zhang, Y.X., Guo, C. & Li, D.Z., A new subtribal classification of Arundinarieae (Poaceae, Bambusoideae) with the description of a new genus, in Plant Diversity, 42(3), 2020, pp. 127-134, DOI:10.1016/j.pld.2020.03.004.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Elizabeth A. Kellogg, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume XIII. Flowering Plants. Monocots. Poaceae., St. Louis, Missouri, USA, 2015.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- G. Pasqua, G. Abbate e C. Forni, Botanica Generale - Diversità vegetale, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2015, ISBN 978-88-299-2718-0.
- Grass Phylogeny Working Group, Phylogeny and Classification of Poaceae (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol. 88, n. 3, 2001, pp. 373-457. URL consultato il 31 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- David Gledhill, The name of plants, Cambridge, Cambridge University Press, 2008.
- Jeffery M. Saarela et al., A 250 plastome phylogeny of the grass family (Poaceae): topological support under different data partitions (PDF), in PeerJ, vol. 4299, 2018, pp. 1-71. URL consultato il 31 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2019).
- Robert J. Soreng et al., A worldwide phylogenetic classi?cation of the Poaceae (Gramineae) II: An update and a comparison of two 2015 classi?cations, in JSE - Journal of Systematics and Evolution, vol. 55, n. 4, 2017, pp. 259-290.
- Emmet J. Judziewicz & Lynn G. Clark, Classification and Biogeography of New World Grasses: Anomochlooideae, Pharoideae, Ehrhartoideae, and Bambusoideae (PDF), in Aliso: A Journal of Systematic and Evolutionary Botany, vol. 23, 1 (25), 2007, pp. 303-314. URL consultato il 31 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2018).
- Xian-Zhi Zhang, Chun-Xia Zeng, Peng-Fei Ma, Thomas Haevermans, Yu-Xiao Zhang, Li-Na Zhang, Zhen-Hua Guo, De-Zhu Li, Multi-locus plastid phylogenetic biogeography supports the Asian hypothesis of the temperate woody bamboos (Poaceae: Bambusoideae) (PDF), in Elsevier - Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 96, 2016, pp. 118-129.
- Xueqin Wang, Xiaying Ye, Lei Zhao, Dezhu Li, Zhenhua Guo & Huifu Zhuang, Genome-wide RAD sequencing data provide unprecedented resolution of the phylogeny of temperate bamboos (Poaceae: Bambusoideae) (PDF), in Scientific Reports, vol. 7, 2017, pp. 1-11.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Thamnocalamus IPNI Database
- Thamnocalamus eFloras Database