Utente:Hellraiser/Sandbox1
«Era un vero e proprio rinascimento, una rivoluzione copernicana che spostava la musica in un ambito mai occupato prima.»
Rock è una parola che si utilizza in ambiente musicale e può assumere diverse accezioni a seconda del contesto[1].
- Sonorità: qualsiasi brano che contenga una chitarra elettrica preminente, o comunque che possieda un suono pesante, distorto, o elettrico, viene definito musicalmente rock; questa accezione si utilizza spesso all'interno delle recensioni musicali per dare all'ipotetico lettore un'idea del tipo di suono che si troverà ad ascoltare, si tenta di fare cioè una sorta di traduzione diretta musica/parola scritta per fare intendere una sonorità aggressiva.
- Accezione generica[2]: si utilizza spesso per le categorizzazioni e per definire a grandi linee il genere di un dato artista. In questo caso il termine riconosce come suo capostipite diretto e unico il rock and roll, genere musicale nato negli anni '50 del novecento, e si può dividere in vari sottogeneri più o meno derivanti musicalmente da esso che contengono la parola rock nella loro denominazione (southern rock, krautrock, hard rock, Pop/Rock, garage rock ecc...) oppure che ne derivano per un inasprimento e un appesantimento del suono (heavy metal, hard & heavy, hardcore punk ecc...). Questa accezione così generica è più sintomo di una estensione e di una propagazione della parola rock nel dire comune (non solo del pubblico ma anche della critica), in questo senso il termine viene a volte utilizzato anche col significato di genere unico quando un'artista non rientra in un particolare sottogenere del rock (es. Ligabue, Ryan Adams, The Cult, Rod Stewart).
- Utilizzo appassionato: in questo caso la parola viene assimilata alla sua origine letterale, cioè il termine rock and roll, es.
«I wanna rock!»
«Ladies and gentleman, rock and roll.»
- Sono modi di dire utilizzati spesso dai musicisti per esaltare i fan oppure come espressione coinvolgente dai fan stessi, ovviamente non hanno valore musicologico.
- Accezione culturale[3]: considerando il fenomeno della popular music, allora si determina il rock come una macrocategoria senza una precisa identità musicale ma con una affermatissima identità culturale, la quale si definisce nel rifiuto alle convenzioni musicali imposte dalla cultura mainstream (genericamente la pop music), la definizione in sostanza coincide con quella di underground musicale[4] o musica alternativa[5] ed è spesso l'approccio al termine più indicato in musicologia per sviluppare un discorso storico.
Origine del termine e affermazione della musica alternativa
[modifica | modifica wikitesto]L'origine letterale del termine rock ritrova le sue origini nell'espressione rock & roll. Questo primo genere affermatosi negli anni '50 ma già presente fin dagli anni '40, derivato dalla musica afroamericana e dal minestrone di culture musicali portate in America dagli immigranti, era principalmente musica da ballo interpretata con forti allusioni sessuali e fu forse una delle maggiori espressioni della nascente emancipazione giovanile, cosa controcorrente rispetto al perbenismo e la morale dell'epoca, ma assimilabile al pop di allora. Il rock, nell'accezione culturale, nasce negli anni sessanta, raccoglie dal suo "progenitore" quel primo accenno controculturale, ma in parallelo alle vicende politiche del periodo e al revival della musica folk (in particolare dalla scena del Greenwich Village) diventa per la prima volta una musica consapevole della propria forza e dei propri contenuti, trasformandosi così in un fenomeno e linguaggio unificante.
Legandosi alla scena artistica del "movement" o comunque venendosi a creare quasi un comune approccio musicale, molti gruppi e solisti si lanciano nella sperimentazione sonora (Pink Floyd, Electric Prunes), nella sovversione musicale (Captain Beefheart, Godz), nella sovversione tematica (Velvet Underground, Fugs), nell'esplorazione di vari stili ed espressioni (Frank Zappa, Tim Buckley), in questo modo si creano diversi elementi distintivi: ricerca sonora, ricerca creativa, ricerca espressiva e valorizzazione del messaggio. Parte dell'avanguardia sonora non è più musica per intellettuali o critici specializzati, ma diventa parte integrante di un underground composto da un pubblico ben più vasto.
In sostanza, la nuova generazione ha la possibilità di percepire un radicale cambiamento nel modo di intendere la popular music[3].
Evoluzioni
[modifica | modifica wikitesto]Dalla seconda metà degli anni '60 il rock ha assunto varie forme, la cultura underground ha fatto sì che questo si "ramificasse" e seguisse numerose strade nel corso dei decenni, intrecciandosi con la musica colta e jazz esplorando le avanguardie, con la musica popolare valorizzando il messaggio e l'ideologia, oppure tornando indietro alle sue radici di musica viscerale e istintiva, praticamente senza porre limiti o regole all'espressione.
Le radici
[modifica | modifica wikitesto]southern, Country, blues rock, folk, boogie, ska
Estreme conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]Con "estreme consegunze" s'intende la deriva del rock nel mondo dell'esecuzione istintiva, della decadenza morale e dell'espressione estrema delle emozioni, sia che si sviluppi un suono spudoratamente semplice e veloce (punk), che si traduca in una pesante e macabra distorsione (metal) o che si trasformi in un totale rifiuto delle convenzioni e di ciò che è melodicamente piacevole (no wave).
La fine degli anni '50 segna anche la fine del periodo d'oro del rock and roll sostituito in popolarità dal doo Wop e dalla nuova ondata di crooners.
Ma la grande fama raggiunta dagli eroi del genere fa sì che la nuova generazione di giovani musicisti, spesso senza avere particolari doti tecniche o strumentazioni adeguate, sia influenzata a tal punto da dare un nuovo significato e una nuova spinta frenetica in particolare in California con il surf rock di Dick Dale e in Inghilterra con lo skiffle, quest'ultimo maggiormente vicino a un rock and roll più ritmicamente scandito ed edulcorato, ma altrettanto istintivo. Lo skiffle meno rozzo e più definito venne poi rinominato beat genere almeno in un primo momento represso nei temi e nelle allusioni a causa della censura inglese del tempo[6], ma sicuramente di maggior successo tra il grande pubblico grazie a un ondata di gruppi come Beatles, Rokes e Birds, genere evoluto poi nei ben più animaleschi riff di Animals, Troggs e Rolling Stones.
Dall'altra parte dell'oceano, gruppi americani di frat rock (successivamente denominato garage) come Kingsmen e Trashmen, ma sopratutto gli Standells di Los Angeles e i più chiassosi Sonics di Seattle, svilupparono un suono grezzo e tagliente come nessun altro fino ad allora, eguagliato in spregiudicatezza forse solo dai contemporanei inglesi Who e Kinks. Partendo da queste basi verso la fine degli anni sessanta a Detroit prendono vita gli Stooges ("zimbelli") capitanati dal frontman Iggy Pop e lanciati da John Cale, è forse il primo gruppo che accosta la disillusione e il decadentismo (discorso già iniziato dai Velvet Underground) a un garage rock più violento e meno superficiale che sarà definito in seguito proto punk[6][7]. La decadenza dei Velvet Underground di The Velvet Underground & Nico, Il dadaismo anti-commerciale di Captian Beefheart, con l'album Trout Mask Replica, e il rock degli stooges, con l'album Fun house, oltre che lo spirito del successivo punk rock, sembrano anticipare un'altro genere denominato no wave, sorto alla fine degli anni '70 e portato alla luce da artisti come Lydia Lunch, i DNA di Arto Lindsay, i Birthday Party di Nick Cave e i Teenage Jesus and the Jerks. Questo "No wave" è genere che si prefigge l'obbiettivo di non essere minimamente orecchiabile, ma anzi preferendo privare i punti di riferimento dell'ascoltatore, demolendo il formato canzone a cui il pubblico è abituato, volendo così essere testimone di un periodo di decadimento umano.
Alla fine dell'epoca d'oro del movement, se i gruppi di Detroit diventano sempre più frenetici e spudorati con i già citati Stooges, MC5 e i californiani Blue Cheer, i britannici diventano sempre più pesanti, con l'hard rock elefantesco di Led Zeppelin, Budgie e Deep Purple, e oscuri, con i funerei Black Sabbath, ispirati dal blues rock di Cream e Yardbirds, insieme ai conterranei Black Window. L'influenza di tutti questi gruppi hard & heavy forma gran parte del movimento metal inglese della seconda metà degli anni '70 (Judas Priest, Diamond Head), movimento che incontrerà un gran seguito e sviluppo negli anni a venire, cimentandosi nella ricerca di un suono sempre più estremo, lugubre, distorto e aggressivo, che è forse culminato con il death metal degli americani Death e il black metal europeo.
Prendendo ispirazione dai frenetici accordi di gruppi americani come i Ramones e i Dictators), e dal precedente proto punk di New York e Detroit, l'Inghilterra della seconda metà degli anni '70 sviluppa un proprio movimento di protesta sociale, caraterrizzato da esecuzioni molto semplici ma effettuate a grande velocità, in cui la comunicazione conta più della capacità tecnica dei musicisti (Sex Pistols, Stranglers).
Come nel metal, il punk si estremizza fino all'hardcore degli americani Germs, poi ulteriormente sviluppato da Embrace e Fugazi.
Il punk rock e il metal hanno trovato un forte punto d'incontro nell'inghilterra di fine anni '70 con i Motorhead e i primi Iron Maiden, nella prima metà anni '80 con il grezzo thrash metal degli statunitensi Metallica e il velocissimo Power metal dei tedeschi Helloween.
Acid tests ed effetti visivi
[modifica | modifica wikitesto]psichedelica, progressive, glam, art
Screaming Lord Sutch and the Savages, Screaming jay hawkins
Già nei primi anni '60 lo scrittore americano Ken Kesey usava organizzare feste denominate "acid tests", cioè eventi che diventavano vere e proprie esperienze visive e uditive per chi vi partecipava, condite con effetti luminosi che illuminavano stanze altrimenti buie, intonacate con vernice fluorescente. Gli invitati potevano disporre di allucinogeni di vario genere (in particola modo LSD) e soprattutto gruppi musicali perfettamente in linea con l'atmosfera generale, i quali si cimentavano in lunghe esecuzioni improvvisate, ispirate dall'ambiente.
Sperimentazioni e contaminazioni
[modifica | modifica wikitesto]progressive, elettronica, synth
Ashra temple, Kluster, Tangerine dream, Kraftwerk, Can, Neu!, Sonic Youth, Throbbing Gristle
Influenze nella cultura mainstream
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Si vuole specificare che i nomi delle accezioni nei seguenti paragrafi sono solo indicativi, non trovano riscontro esplicito in nessuna fonte citata ma sono solo funzionali alla spiegazione.
- ^ AllMusic
- ^ a b Ernesto Assante e Gino Castaldo, Blues, jazz, rock, pop - il novecento americano, Einaudi editore, 2004.
- ^ Lucio Spaziante, Sociosemiotica del pop, Carocci editore, 2007.
- ^ Piero Scaruffi, Storia del rock
- ^ a b Lester Bangs, Guida ragionevole al frastuono più atroce, edizione Minimum Fax, 2005
- ^ Stooges