Video Killed the Radio Star singolo discografico | |
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Screenshot tratto dal video del brano | |
Artista | The Buggles |
Pubblicazione | 7 settembre 1979 |
Durata | 3:25 |
Album di provenienza | The Age of Plastic |
Genere | New wave Pop rock Pop alternativo |
Etichetta | Island |
Produttore | Trevor Horn |
Registrazione | 1979, Virgin's Town House e Sarm East Studios a Londra |
Formati | 7" |
Certificazioni originali | |
Dischi d'oro | Danimarca[1] (vendite: 45 000+) Giappone[2] (vendite: 100 000+) |
Dischi di platino | Regno Unito[3] (vendite: 600 000+) |
Certificazioni FIMI (dal 2009) | |
Dischi d'oro | Italia[4] (vendite: 50 000+) |
The Buggles - cronologia | |
Singolo precedente
— |
Video Killed the Radio Star/Kid Dynamo è un singolo del gruppo musicale britannico The Buggles, pubblicato il 7 settembre 1979 come primo estratto dal primo album in studio The Age of Plastic.
Recensione | Giudizio |
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AllMusic | [5] |
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La nota versione di Video Killed the Radio Star, pubblicata dai Buggles, può essere considerata una cover di un'incisione precedente[6]; infatti nello stesso anno, una versione diversa fu registrata da Bruce Woolley (autore del brano con Horn e Downes) e dal suo gruppo "Camera Club" (che comprendeva anche Thomas Dolby) e pubblicata nel loro primo ed unico album English Garden[7].
La batteria è suonata da Warren Cann, co-fondatore e batterista del gruppo new-wave Ultravox.
Video musicale
[modifica | modifica wikitesto]Uno dei principali motivi per cui il brano è tanto celebre è che il suo videoclip, diretto da Russell Mulcahy, andò in onda per inaugurare le trasmissioni di MTV il 1º agosto 1981 alle 00:01. Tale scelta non fu casuale, sia perché all'epoca pochi artisti avevano l'abitudine di realizzare videoclip dei propri brani, e i Buggles erano tra questi; sia perché la canzone e le immagini del video (in cui, tra l'altro, si vedono esplodere delle radio) parlano di una "stella della radio" che perde popolarità con l'avvento dell'era della "musica da vedere"; infine perché Video Killed the Radio Star era stata a lungo in testa alle classifiche internazionali e nel 1981 godeva ancora di molta popolarità, proprio grazie al creativo ed innovativo video[8].
La frase Video Killed the Radio Star tornò a essere citata dai mass media nel 1983, anno in cui i Duran Duran produssero e distribuirono, proprio tramite MTV, il video del brano Union of the Snake, prima ancora di far trasmettere la canzone per radio. Le stazioni radiofoniche insorsero nel timore che questa potesse rappresentare una tendenza futura e minare così il tradizionale ruolo della radio come detentrice delle anteprime musicali.[senza fonte] Curiosamente, anche il video dei Duran Duran era diretto da Mulcahy.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Singolo 7" (catalogo Island Records 100 924 e WIP 6524)
- Lato A
- Video Killed the Radio Star (versione singolo) – 3:25 (Trevor Horn, Geoffrey Downes, Bruce Woolley)
- Lato B
- Kid Dynamo – 3:27 (Trevor Horn, Geoffrey Downes)
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Gruppo
- Altri musicisti
- Bruce Woolley – chitarra
- Warren Cann – batteria
- Linda Jardim, Debi Doss – cori
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (1979) | Posizione massima |
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Francia[9] | 1 |
Italia(*) (pubblicato nel 1980) | 1 |
Austria[6] | 1 |
Svizzera[6] | 1 |
Regno Unito[10] | 1 |
Svezia[6] | 1 |
Germania[6] | 2 |
Nuova Zelanda[6] | 2 |
Belgio (Vallonia)[6] | 12 |
Paesi Bassi[6] | 16 |
Stati Uniti[11] | 40 |
(*) Sempre nelle prime 7 posizioni dal 16 febbraio a fine giugno e al primo posto continuativamente dal 15 marzo a metà giugno[12].
Cover
[modifica | modifica wikitesto]- Nel 1981 dal gruppo di bambini Mini-pops: versione usata come sigla italiana del cartone animato giapponese La macchina del tempo.
- Nel 1982 da Bappi Lahiri interprete il brano in lingua hindi e versione disco per il film Disco Dancer, intitolandola Auva Auva Koi Yahan Nache.
- Nel 1998, dal gruppo The Presidents of the United States of America per la colonna sonora del film Prima o poi me lo sposo.
- Nel 1999 dalla girl band giapponese Lolita No.18.
- Nel 2003 dagli Erasure e da un altro gruppo giapponese: The Pillows.
- Nel 2004 Emix e D Lewis ne fecero una versione techno.
- Nel 2005 dagli Ben Folds Five per l'edizione estesa del loro album Whatever and Ever Amen.
- Nel 2006 Gennaro Cosmo Parlato interpreta il brano che inserisce nell'album Remainders.
- Nel 2008 Jessica Brando interpreta il brano in versione bossanova dal sapore jazzy.
- Nel 2010 will.i.am e Nicki Minaj hanno pubblicato il singolo Check It Out, avente come base un campionamento del brano.
- Gli Asia, gruppo di Downes dopo i Buggles, l'hanno inserita nel proprio repertorio dal 1990 in versione strumentale, dal 2007 in poi in versione cantata da John Wetton.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (DA) Video Killed the Radio Star, su IFPI Danmark. URL consultato il 4 giugno 2024.
- ^ (JA) バグルス - ラジオ・スターの悲劇 – 認定検索, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 1º marzo 2021.
- ^ (EN) Video Killed the Radio Star, su British Phonographic Industry. URL consultato il 20 maggio 2022.
- ^ Video Killed the Radio Star (certificazione), su FIMI. URL consultato il 6 novembre 2023.
- ^ (EN) Heather Phares, Recensione, testo, pubblicazioni come brano di album, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 15 marzo 2014.
- ^ a b c d e f g h (EN) Classifiche singolo e formati, su italiancharts.com, ItalianCharts. URL consultato il 2 febbraio 2014.
- ^ (EN) The Buggles started life in 1977, su ztt.com, ZTT Records. URL consultato il 15 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2016).
- ^ (EN) Songfacts del brano, su songfacts.com, Songfacts. URL consultato il 15 marzo 2014.
- ^ (FR) Ricerca per artista: scegliere BUGGLES e OK, su infodisc.fr, Infodisc. URL consultato il 14 marzo 2014.
- ^ (EN) UK Singles Chart, su officialcharts.com, OCC. URL consultato il 2 febbraio 2014.
- ^ (EN) Classifiche US di singoli e album, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 22 marzo 2014.
- ^ Classifica settimanale vendite singoli 1980, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 2 febbraio 2014.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Video Killed the Radio Star, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Video Killed the Radio Star, su SecondHandSongs.
- (EN) Video Killed the Radio Star, su Genius.com.