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Ugorò
Ugorò città | |
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Wukro | |
Localizzazione | |
Stato | Etiopia |
Regione | Tigrè |
Zona | Misraqawi |
Territorio | |
Coordinate | 13°48′N 39°36′E |
Altitudine | 1 972 m s.l.m. |
Abitanti | 28 583[1] (2005) |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+3 |
Cartografia | |
Ugorò[2] (traslitterato Wukro originariamente Dongolo ) è una città dell'Etiopia settentrionale, situata nella Zona di Misraqawi (Orientale), nella Regione di Tigrè, sulla strada che da Asmara porta a Addis Abeba.
Le chiese scavate nella roccia sono tipiche della città di Wukro. Per questo, all'inizio del XX secolo, il nome della città venne cambiato da "Dongolo" all'attuale, che in lingua tigrina sta per "struttura scavata nella roccia".[3] Una delle fabbriche locali è la Sheba Tannery, una delle 13 gestite dall'Endowment Fund for the Rehabilitation of Tigray (EFFORT), è stata inaugurata nel 2004,[4] ed è capace di tingere più di 6.000 pelli a livello giornaliero.
Il primo ministro del Kuwait, Nasser Mohammed Al-Ahmed Al-Sabah, si è reso disponibile a prestare $63 milioni all'Etiopia, parte dei quali verranno utilizzati per la costruzione di una strada che collega Ugrò alla località di Zalambessa, vicino al confine con l'Eritrea.[5]
Il primo europeo a visitare Ugrò fu Francisco Álvares nel 1521.[6] Poi venne Robert Napier nel 1868, quando sconfisse l'imperatore etiope Teodoro II nella città di Magdala Amba Mariam.[7]
Durante l'occupazione italiana dell'Etiopia, un certo Francesco Baldasarre vi costruì un mulino, che fu poi abbandonato nel 1941, quando gli Italiani furono sconfitti.[8]
Dopodiché Ugorò divenne il quartier-generale del blatta Haile Mariam Redda durante la ribellione Woyane, fino a quando la cittadina fu catturata dal Ras Abebe Aregai il 17 ottobre 1943.[9]
Stando ai rapporti di Dawit W. Girgis, nel 1964, l'imperatore Hailé Selassié I diede il permesso agli Israeliti di insediare in questa città un centro di addestramento di guerriglia per le forze ribelli della Anyanya per la guerra di secessione nel Sudan Meridionale, allora facente ancora parte del Sudan.[8]
Durante la Guerra civile etiope la città fu ripetutamente bombardata dal regime Derg con un totale di 175 vittime civili.[10]
Nel 1994 Ugorò contava 16.421 abitanti. Ugorò è il più grande insediamento dell'omonima woreda.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ CSA 2005 National Statistics, Table B.3
- ^ [1]
- ^ David W. Phillipson, Ancient Churches of Ethiopia (New Haven: Yale University Press, 2009), p. 94
- ^ "Sheba Tannery Plc" Archiviato il 14 giugno 2011 in Internet Archive., EFFORT website
- ^ "Kuwait Loans Ethiopia EUR45 Million For Electricity, Roads - Report"[collegamento interrotto], Addis Live website, 21 July 2009 (accessed 19 August 2009)
- ^ Francisco Alvarez, The Prester John of the Indies, translated by C.F. Beckingham and G.W.B. Huntingford (Cambridge: Hakluyt Society, 1961), pp. 176ff
- ^ Philip Briggs, Ethiopia: The Bradt Travel Guide, 3rd edition (Chalfont St Peters: Bradt, 2002), p. 239
- ^ a b "Local History in Ethiopia" Archiviato il 31 ottobre 2008 in Internet Archive. The Nordic Africa Institute website (accessed 6 December 2007)
- ^ Paul B. Henze, Layers of Time: A History of Ethiopia (New York: Palgrave, 2000), pp. 250f
- ^ Africa Watch, Ethiopia: "Mengistu has Decided to Burn Us like Wood": Bombing of Civilians and Civilian Targets by the Air Force, 24 July 1990, p. 10
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