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Teoria dell'Insediamento danubiano-centroeuropeo
La teoria dell'Insediamento danubiano-centroeuropeo è stata una teoria linguistica e archeologica che cercò di descrivere la diffusione delle lingue indoeuropee in Eurasia a partire da una patria originaria (Urheimat) individuata nella regione del Danubio, nelle pianure della Pannonia. Questa ipotesi venne avanzata per la prima volta dal britannico Peter Giles nel 1922 e fu accettata da diversi accademici tra cui Giacomo Devoto e Pere Bosch-Gimpera.[1] Giles individuò nelle genti neolitiche della cultura danubiana i primi indoeuropei, che sarebbero quindi stati un popolo di agricoltori e allevatori stabili.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Francisco Villar, pp. 47-48.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Francisco Villar, Los Indoeuropeos y los origines de Europa: lenguaje e historia, Madrid, Gredos, 1991, ISBN 84-249-1471-6. Trad. it.: Francisco Villar, Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa, Bologna, Il Mulino, 1997, ISBN 88-15-05708-0.