Ritratto equestre di Maria Amalia di Sassonia
Ritratto equestre di Maria Amalia di Sassonia | |
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La tela | |
Autore | Francesco Liani |
Data | Metà del XVIII secolo |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 315×258 cm |
Ubicazione | Museo nazionale di Capodimonte, Napoli |
Il Ritratto equestre di Maria Amalia di Sassonia è un dipinto olio su tela di Francesco Liani, realizzato nella metà del XVIII secolo e conservato all'interno del Museo nazionale di Capodimonte, a Napoli.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il ritratto è stato eseguito durante la metà del XVIII secolo, negli ultimi anni in cui la regina Maria Amalia di Sassonia e suo marito Carlo di Borbone, di cui si conserva un ritratto simile a quello della consorte nella stessa sala, regnano a Napoli prima del trasferimento in Spagna[1]. La tela è esposta nella sala 34 del Museo nazionale di Capodimonte, nella zona dell'Appartamento Reale della reggia di Capodimonte[1].
Il dipinto è insolito per il periodo in cui è stato realizzato: ha un'impronta fortemente spagnola e la regina viene raffigurata su un cavallo rampante, privo di sella, vestita con abiti maschili, quasi a ricordare il dipinto del padre Augusto III di Polonia, realizzato da Louis Silvestre II[2]. La donna appare piuttosto appesantita dagli anni, ma di cui traspare la sua personalità forte, motivo per il quale era rispettata a corte, oltre ad avere una certa influenza sulle decisioni del marito; sullo sfondo dell'opera alcuni cavalieri, probabilmente a seguito di battuta di caccia[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Touring Club Italiano, p. 172.
- ^ Descrizione del dipinto, su Cir.campania.beniculturali.it. URL consultato il 22 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Touring Club Italiano, Museo di Capodimonte, Milano, Touring Club Editore, 2012, ISBN 978-88-365-2577-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Beni culturali in Campania - Scheda sul dipinto, su cir.campania.beniculturali.it. URL consultato il 22 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2015).