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Riccardo Mitchell
Riccardo Mitchell (Messina, 1815 – 1888) è stato un letterato e patriota italiano.
Figlio dell'irlandese John Mitchell, Riccardo si affermò come insigne intellettuale tanto da diventare prima professore di estetica e, dopo la morte di Felice Bisazza, professore di letteratura.[1][2]
Partecipa ai moti del 1848 e dopo l'Unità d'Italia gli viene conferita la Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia.
Rettore dell'Università di Messina dal 1865 al 1876 e membro dell'Accademia Peloritana dei Pericolanti, sposò Isabella Bisazza, dalla quale ebbe i figli Ernesto Giuseppe (morto infante), Giacomo, Roberto e Maddalena. Fu sepolto nel famedio del cimitero monumentale di Messina.
Si ricorda anche il fratello Francesco, molto noto nel campo dell'editoria.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Lo scudo di Ercole. Poemetto di Esiodo dal greco ridotto in versi italiani, con la traduzione di tre inni di Omero e di un'ode di Alceo, Messina, T. Capra, 1839
- Ore poetiche, Messina, T. Capra, 1842
- Melodie, Messina, G. Fiumara, 1844
- Gl'Idillii di Mosco e Bione volgarizzati da Giuseppe De Spuches e Riccardo Mitchell, Palermo, F. Lao, 1846
- Le rivelazioni. Carme, Palermo, Carini, 1847
- Teogonia di Esiodo tradotta dal greco, Messina, O. Pastore, 1857
- I poemi di Esiodo recati in versi italiani, Messina, M. Nobolo, 1863
- Le Profezie di Ezechiello recate in versi italiani, Messina, M. Nobolo, 1868
- Saggio di Teocrito. Il bifolchetto. Idillio XX [tradotto in terza rima], in: "Nuove effemeridi siciliane", vol. III, disp. 2 (agosto 1871), p.84-86
- Canto e luce. Nuovi versi, Messina, Tip. Filomena, 1872
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. Chinigò, Riccardo Mitchell nella vita e nell'arte. Discorso letto nella R. Accademia Peloritana il 16 marzo 1890, Messina, D'Amico, 1892 (con ritr.)
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