Osservatorio astrofisico di Asiago
Osservatorio astrofisico di Asiago | |
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Telescopio Galileo da 122cm di diametro | |
Organizzazione | Università degli Studi di Padova |
Codice | 043 |
Stato | Italia |
Località | contrada Pennar, Asiago (VI) |
Coordinate | 45°52′00″N 11°31′35″E |
Altitudine | 1 050 m s.l.m. |
Fondazione | 1942 |
Sito | Sito ufficiale |
Telescopi | |
Galileo | cassegrain da 122 cm |
Mappa di localizzazione | |
L'osservatorio astrofisico di Asiago è un osservatorio astronomico di proprietà dell'Università di Padova e gestito dal dipartimento di fisica e astronomia dell'Università patavina. All'atto dell'inaugurazione fu il più grande telescopio d'Europa.[1]
Localizzazione
[modifica | modifica wikitesto]L'osservatorio è ubicato sull'altopiano di Asiago in località Pennar, ad un'altitudine di circa 1050 m s.l.m. A 3,85 km in linea d'aria a sud-est dell'osservatorio si trova la stazione osservativa di Asiago Cima Ekar, di cui ospita i terminali di controllo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondato nel 1942, dal 2001 lo strumento è utilizzato anche per finalità didattiche e di orientamento universitario, il suo utilizzo è inoltre indirizzato come banco di prova per tecnologie ottiche avanzate necessarie al funzionamento dei futuri telescopi ottici da 50–100 m di diametro.
La struttura venne progettata dall'architetto Daniele Calabi negli anni trenta dello scorso secolo, in uno stile molto particolare.
Nonostante i suoi anni, questo osservatorio resta un polo scientifico molto importante e molto utilizzato sia per la quantità/qualità dei dati prodotti sia per il suo ruolo didattico e divulgativo.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]È costituito da due distinte cupole: la prima ospita il telescopio Galileo da 122 cm mentre la seconda ospitava un telescopio Schmidt da 67/92 cm (il telescopio venne traslato a cima Ekar nel 1991, sicché oggi la seconda cupola è vuota e viene utilizzata come sala didattica). Era presente anche uno Schmidt da 50/40, attivo dal 1958 al 1992. La struttura principale ospita anche il museo degli strumenti scientifici.
Il telescopio Galileo è stato recentemente oggetto di una significativa ristrutturazione che ha riguardato l'intero sistema ottico che lo compone e che ne ha aumentato le prestazioni e l'utilizzabilità. I principali interventi hanno riguardato la levigatura e illuminazione dello specchio primario, il potenziamento del controllo remoto di telescopio e cupola e la sostituzione dello specchio secondario. Quest'ultimo intervento ha cambiato la configurazione Cassegrain del telescopio da f/16 con 19130 mm di lunghezza focale in Cassegrain f/10 con una focale ridotta a 12000 mm.
Il Galileo è oggi usato esclusivamente come spettrografo non essendo dotato di camere adatte alle attività di imaging.
Galleria d'immagini
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Una delle due cupole della sede di località Pennar
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Telescopio Galileo
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La foresteria che oggi ospita il Museo degli strumenti dell'astronomia
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La cupola immersa nelle foreste dell'altopiano
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Dei bambini disegnano uno specchio E-ELT presso la sede dell'osservatorio
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Spettrografo a prisma conservato nel museo dell'osservatorio
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Comparatore di lastre fotografiche utilizzato in passato
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dipartimento di Astronomia di Padova, su dipastro.pd.astro.it. URL consultato il 22 aprile 2023.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su osservatorio astrofisico di Asiago
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su astro.unipd.it.
- Osservatorio Astrofisico, su Dipartimento di Astronomia di Padova, Università degli Studi di Padova.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 124902606 · ISNI (EN) 0000 0000 9660 1417 · SBN SBLV082208 · LCCN (EN) n85021489 · GND (DE) 1229842-6 |
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