Indice
Monastero di San Juan de los Reyes
Monastero di San Juan de los Reyes | |
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Chiesa del monastero | |
Stato | Spagna |
Comunità autonoma | Castiglia-La Mancia |
Località | Toledo |
Coordinate | 39°51′27.7″N 4°01′53.7″W |
Religione | Cattolicesimo di rito romano |
Titolare | San Giovanni evangelista |
Ordine | francescano |
Arcidiocesi | Toledo |
Fondatore | Re cattolici |
Architetto | Juan Guas |
Stile architettonico | Gotico isabellino |
Inizio costruzione | 1477 |
Completamento | 1504 |
Sito web | www.sanjuandelosreyes.org |
Il Monastero di San Juan de los Reyes (Monastero di San Giovanni dei Re) è un monastero francescano in stile isabellino a Toledo, in Castiglia-La Mancia, in Spagna, costruito dai Re cattolici (1477-1504).
Un monumento celebrativo
[modifica | modifica wikitesto]Questo monastero fu fondato dal re Ferdinando II d'Aragona e dalla regina Isabella I di Castiglia per commemorare sia la nascita del loro figlio, il principe Giovanni, sia la loro vittoria nella battaglia di Toro (1476) sull'esercito di Alfonso V del Portogallo e del principe Giovanni.[1] Per simboleggiare la vittoria dei cristiani nella lunga campagna di Granada, la sua facciata esterna in granito è decorata, secondo un ordine della regina del 1494, con le manette e le catene indossate dai prigionieri cristiani di Granada tenuti dai Mori e rilasciati durante la Reconquista.[2]
Anche il principe Giovanni del Portogallo celebrò la sua vittoria sull'esercito castigliano dei monarchi cattolici con una solenne processione in ogni anniversario della battaglia.[3][4] Questa apparente contraddizione fu una conseguenza dell'indeciso esito militare della battaglia: le truppe al comando di Afonso V vennero separate[5][6] mentre le forze guidate dal principe Giovanni del Portogallo sconfissero[7][8] l'ala destra castigliana e rimasero in possesso del campo di battaglia.[9][10]
Indubbiamente, la battaglia rappresentò una decisiva vittoria politica per i monarchi cattolici,[11][12] assicurando loro il trono e aprendo la strada ai futuri regni uniti di Spagna. Così scrisse lo storico e accademico spagnolo Rafael Casas:
"... San Juan de los Reyes nasce dalla volontà reale di costruire un monastero per commemorare la vittoria in una battaglia dall'esito incerto ma decisivo, quella combattuta a Toro nel 1476, che consolidò l'unione dei due più importanti Regni Peninsulari."[13]
Toledo fu scelta come sito per la costruzione del monastero per la sua posizione geografica centrale e perché era stata la capitale dell'antico regno visigoto, ricostituito simbolicamente da Isabella e Ferdinando con il ripristino dell'unità perduta della Spagna, attraverso l'unione di Castiglia e Aragona.[13]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Questo monastero fu inizialmente chiamato "San Juan de la Reyna"[14] e fu concepito per essere il mausoleo dei monarchi cattolici anche se dopo la Reconquista di Granada, i reali scelserro la Cattedrale di Granada come luogo di sepoltura.
La costruzione del monastero iniziò nel 1477 seguendo i progetti dell'architetto Juan Guas, e fu completata nel 1504. Venne dedicato a San Giovanni Evangelista ad uso dei frati francescani. Nel 1809 il monastero fu gravemente danneggiato dalle truppe napoleoniche durante l'occupazione di Toledo e abbandonato nel 1835. Il restauro iniziò nel 1883 ma non fu completato fino al 1967. Il monastero fu restituito all'ordine francescano nel 1954.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il monastero è un esempio dello stile isabellino. La sua chiesa ha la forma di una croce latina, con bracci corti, una navata allungata (circa 50 metri di lunghezza e 30 metri di altezza) e cappelle laterali situate tra gli archi a cupola, tre cappelle su entrambi i lati della navata, e altre due sotto il coro. La chiesa è degna di nota per la sua decorazione con gli stemmi dei monarchi cattolici tenuti da aquile. Il coro è decorato con un altare (metà del XVI secolo) dell'ex Ospedale di Santa Cruz dello scultore Felipe Bigarny e del pittore Francisco de Comontes, raffigurante scene della Passione e della Resurrezione, nonché due scene della leggenda della Santa Croce.
Il suo chiostro ha un piccolo giardino. Il soffitto del piano terra è formato da volte a crociera tedesche con figure di santi intervallate da motivi animali e vegetali, tutti creati dallo scultore di Toledo, Cecilio Béjar nel XX secolo. Il chiostro superiore, completato per la prima volta nel 1526 e restaurato nel XIX secolo, contiene ornamenti mudéjar, tra cui un soffitto in legno di larice, dipinto con i motivi e gli stemmi dei monarchi cattolici e il motto Tanto monta, monta tanto, Isabel como Fernando.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Beatrice Gilman Proske, Castilian Sculpture: Gothic to Renaissance, Hispanic Society of America, 1951, p. 138.
- ^ Alastair Boyd, The Companion Guide to Madrid and Central Spain, Companion Guides, 2002, pp. 294–, ISBN 978-1-900639-37-8.
- ^ La batalla de Toro (1476). Datos y documentos para su monografía histórica Archiviato il 25 gennaio 2012 in Internet Archive., in Boletín de la Real Academia de la Historia, tome 38, Madrid, 1901,p. 250.
- ^ (ES) Ana Isabel Carrasco Manchado, Isabel I de Castilla y la sombra de la ilegitimidad, Silex Ediciones, 2006, ISBN 978-84-7737-165-6. URL consultato il 27 settembre 2023.
- ^ Crónica de los Señores Reyes Católicos Don Fernando y Doña Isabel de Castilla y de Aragón, chapter XLV.
- ^ Garcia de Resende, Vida e feitos d’El Rei D.João II, chapter XIII.
- ^ Hernando del Pulgar, Crónica de los Señores Reyes Católicos Don Fernando y Doña Isabel de Castilla y de Aragón, chapter XLV.
- ^ Garcia de Resende, Vida e feitos d’El Rei D.João II, chapter XIII.
- ^ Chronica de El-Rei D. Affonso V (Vol. III), su www.gutenberg.org. URL consultato il 27 settembre 2023.
- ^ (ES) P. Juan Mariana, Historia general de España: Tomo 5, BoD – Books on Demand, 4 maggio 2022, ISBN 978-3-368-10529-7. URL consultato il 27 settembre 2023.
- ^ Fernando el Católico, el mejor rey de España, Ejército revue, nr 16, p. 56, May 1941.
- ^ (ES) La guerra civil castellana y el enfrentamiento con Portugal (1475-1479) / Vicente Ángel Álvarez Palenzuela | Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes, su www.cervantesvirtual.com. URL consultato il 27 settembre 2023.
- ^ a b Rafael Domínguez Casas, San Juan de los Reyes: espacio funerarios y aposento regio, in Boletín del Seminario de Estudios de Arte y Arqueología: BSAA, n. 56, 1990, pp. 364–383. URL consultato il 27 settembre 2023.
- ^ Manchado, Isabel I de Castilla y la sombra de la ilegitimidad: propaganda y representación en el conflicto sucesorio (1474-1482), 2006, p.283.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Ballesteros, Fernando el Católico, Ejército revue, Ministerio del Ejercito, Madrid, nr 16, p. 54-66, maggio 1941.
- Rafael Dominguez Casas (1990) San Juan de los Reyes: espacio funerário y aposento régio - in Boletín del Seminário de Estúdios de Arte y Arqueologia, numero 56, p. 364-383, Università di Valladolid.
- Cesáreo Fernández Duro (1901) La batalla de Toro (1476). Datos y documentos para su monografía histórica Archiviato il 25 gennaio 2012 in Internet Archive., Madrid: Boletín de la Real Academia de la Historia, tomo 38.
- Vicente Ángel Alvarez Palenzuela (2006) La guerra civil castellana y el enfrentamiento con Portugal (1475-1479)
- António Macia-Serrano, San Juan de los Reyes y la batalla de Toro, revista Toletum, 1979 (9) pag. 55-70. Toledo: Real Academia de Bellas Artes y Ciencias Históricas de Toledo. ISSN: 0210-6310
- Jean Dumont (1993), La “imcomparable” Isabel la Catolica (The “imcomparable” Isabella, the Catholic), Madrid: Encuentro Editiones, printed by Rogar-Fuenlabrada.
- Justo L. González (1994), Historia del Cristianismo, Miami: Editorial Unilit, Tome 2. ISBN 1560634766
- Ana Isabel Carrasco Manchado (2006), Isabel I de Castilla y la sombra de la ilegitimidad. Propaganda y representación en el conflicto sucesorio (1474–1482), Madrid: Sílex ediciones.
- Manuela Mendonça (2007), O Sonho da União Ibérica - guerra Luso-Castelhana 1475/1479, Lisboa: Quidnovi, book description Archiviato il 21 marzo 2012 in Internet Archive.. ISBN 978-9728998882
- Juan de Mariana (1839), Historia General de España, tomo V Barcelona: torchio tipografico di D. Francisco Oliva.
- Rui de Pina (1902), Chronica de El- rei D. Affonso V, Project Gutenberg Ebook, Biblioteca de Clássicos Portugueses, 3 ° libro, Lisboa.
- Pulgar Hernando (1780), Crónica de los Señores Reyes Católicos Don Fernando y Doña Isabel de Castilla y de Aragón, (Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes), Valencia: a cura di Benito Monfort.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monastero di San Juan de los Reyes
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Descrizione del Monastero di San Juan de los Reyes su toledomonumental.com Archiviato il 26 ottobre 2018 in Internet Archive..
- Sito web del Monastero San Juan de los Reyes
Controllo di autorità | VIAF (EN) 129463726 · LCCN (EN) no95048997 · GND (DE) 7581594-1 · BNE (ES) XX196579 (data) · BNF (FR) cb15954523f (data) |
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