McCoy Tyner
McCoy Tyner | |
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McCoy Tyner al pianoforte nel 1973 | |
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Jazz modale Hard bop Post-bop Free jazz |
Periodo di attività musicale | 1960 – 2020 |
Strumento | pianoforte |
Etichetta | Impulse! Records Blue Note Records Milestone Records Telarc Records |
Gruppi | John Coltrane Quartet ((mccoy tyner trio)) |
Sito ufficiale | |
Alfred McCoy Tyner (Filadelfia, 11 dicembre 1938 – Filadelfia, 6 marzo 2020[1]) è stato un pianista e compositore statunitense di musica jazz.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Origini
[modifica | modifica wikitesto]Alfred McCoy Tyner nasce a Filadelfia l'11 dicembre 1938. Incoraggiato dalla madre, comincia lo studio del pianoforte all'età di 13 anni. Le sue prime influenze musicali vengono dall'ascolto di Bud Powell.
La carriera di Tyner comincia nel 1960, come pianista della formazione di Benny Golson e Art Farmer. Nello stesso anno sostituisce Steve Kuhn ed entra ufficialmente nello storico quartetto di John Coltrane, insieme a Elvin Jones alla batteria e Jimmy Garrison al contrabbasso. Partecipa quindi, tra 1961 e 1965, alla realizzazione di alcuni tra i più importanti dischi della storia del jazz come My Favorite Things, A Love Supreme e Ballads.
Tuttavia i rapporti con Coltrane diventano ben presto difficili. La svolta verso il free jazz e l'atonalità di Coltrane non piacciono a Tyner che ha un violento diverbio con Elvin Jones. Sentendosi di fatto escluso dal quartetto, Tyner avvia la carriera solista e fonda un trio del quale diventa il leader.
Dopo Coltrane
[modifica | modifica wikitesto]Lasciato quindi lo storico quartetto, pubblica, con la Blue Note Records, tra 1967 e 1970, una serie di album di stampo hard bop. The Real McCoy (1967), Tender Moments (1967), Time for Tyner (1967), Expansions (1968) ed Extensions (1970) sono i maggiori esempi del periodo. Poco dopo si accasa alla Milestone Records dove continua a registrare album influenti, inclusi Sahara (1972), Song of the new world (1973) Enlightenment (1973), con il ventitreenne batterista Alphonse Mouzon proveniente dai Weather Report e Fly with the Wind (1976), che vedono la partecipazione del flautista Hubert Laws, del batterista Billy Cobham, e un'orchestra d'archi. La musica di Tyner per la Blue Note e la Milestone spesso prende come spunto di partenza quanto fatto dal John Coltrane Quartet per svilupparne certi aspetti incorporandovi elementi musicali Asiatici e Africani. Per esempio, in Sahara, Tyner suona oltre al piano, anche il koto, il flauto, e le percussioni. Questi album vengono spesso citati come esempi di jazz vitale ed innovativo degli anni settanta, pur non essendo né dischi di fusion né di free jazz.
Fin dagli anni ottanta, Tyner incide e fa tournée per il mondo con il suo gruppo, un trio che comprende anche Avery Sharpe al contrabbasso e Louis Hayes (e in seguito Aaron Scott) alla batteria. McCoy Tyner ha registrato anche tre album da solo per la Blue Note, iniziando con Revelations (1988) e terminando con Soliloquy (1991). Oggi Tyner incide per l'etichetta Telarc Records e suona con svariati gruppi, uno dei quali include Charnett Moffett al basso e Al Foster alla batteria.
È considerato uno dei pionieri nell'uso dell'armonia quartale applicata al jazz.
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Muore il 6 marzo 2020 nella sua città natale Filadelfia all'età di 81 anni.[2]
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ https://www.nytimes.com/2020/03/06/arts/music/mccoy-tyner-dead.html
- ^ È morto McCoy Tyner. La leggenda del jazz aveva 81 anni, su Rolling Stone Italia, 7 marzo 2020. URL consultato il 7 marzo 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su McCoy Tyner
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su mccoytyner.com.
- Tyner, McCoy Alfred, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) McCoy Tyner, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) McCoy Tyner, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) McCoy Tyner / McCoy Tyner (altra versione), su Bandcamp.
- (EN) McCoy Tyner, su Discogs, Zink Media.
- (EN) McCoy Tyner, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- McCoy Tyner, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) McCoy Tyner, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 84970893 · ISNI (EN) 0000 0001 2018 4511 · SBN UM1V033688 · Europeana agent/base/65082 · LCCN (EN) n81058256 · GND (DE) 134543734 · BNE (ES) XX888007 (data) · BNF (FR) cb139006254 (data) · J9U (EN, HE) 987007325284905171 · CONOR.SI (SL) 30529123 |
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