Jullan Kindahl

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Jullan Kindahl assieme a Edvard Persson in Orfeo all'inferno (1926)

Julia "Jullan" Kindahl, nata Carlsson[1] (Lovö, 12 aprile 1885Malmö, 18 aprile 1979), è stata un'attrice e cantante svedese.

Attrice nota per la sua lunga carriera teatrale (dove fu anche interprete di operette)[1][2], lavorò anche per il grande schermo, dove apparve in circa una trentina di differenti produzioni, tra l'inizio degli anni venti e la fine degli anni sessanta, dove fu diretta da registi quali Edvard Persson e Ingmar Bergman.[3] Il cognome Kindahl è quello del marito, il comico e attore teatrale Arvid Kindahl.[1]

Julia Carolina Carlsson nasce a Lövö, nella contea di Stoccolma, il 12 aprile 1885.[1] A 19 anni debutta come ballerina al Kristallsalong a Djurgården (Stoccolma),[1] mentre nel 1913 sposa Arvid Kindahl, conosciuto durante una tournée in Finlandia.[1] Nel 1922 viene ingaggiata da Hippodrom di Malmö, dove lavorerà per vent'anni.[1] L'anno seguente, fa il proprio debutto cinematorafico, interpretando il ruolo di Olivia Blåqvist nel film, diretto da Bror Abelli, Janne Modig.[4] Nel 1957 compare per l'ultima volta sul grande schermo nel film diretto da Ingmar Bergman Il posto delle fragole (Smultronstället), dove interpreta il rulo di Agda.[5] Jullan Kindahl muore a Malmö, il 18 aprile 1979, sei giorni dopo il suo 94º compleanno.[1]

Filmografia parziale

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  • Frida och hennes vän - miniserie TV (1970)

Teatro (lista parziale)

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Doppiatrici italiane

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  1. ^ a b c d e f g h (SV) Junström, Marika, Julla Kindahl, su svenskfilmdatabas.se, Svensk Filmdatabas. URL consultato il 17 giugno 2021.
  2. ^ (SV) JullanKindahl, su malmostadsteater.se, Malmö Stadsteater. URL consultato il 17 giugno 2021.
  3. ^ Jullan Kindahl, su mubi.com, MUBI. URL consultato il 17 giugno 2021.
  4. ^ (SV) Janne Modig, su svenskfilmdatabas.se, Svensk Filmdatabas. URL consultato il 17 giugno 2021.
  5. ^ Il posto delle fragole, su movieplayer.it. URL consultato il 17 giugno 2021.
  6. ^ Lydia Simoneschi, su antoniogenna.net, Il mondo dei doppiatori. URL consultato il 16 giugno 2021.

Collegamenti esterni

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