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Ettore Sottsass (1892-1953)
Ettore Sottsass, detto Ettore Sottsass senior (Nave San Rocco, 12 aprile 1892 – Torino, 5 ottobre 1953), è stato un architetto italiano, padre del designer e architetto Ettore Sottsass.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Nave San Rocco nel 1892, da Giovanni Battista Sottsass e Rosa Zanetti, dopo studi compiuti in Trentino e in Tirolo, dal 1912 al 1914 si stabilisce a Vienna, frequentando i corsi alla Scuola di architettura dell'Accademia di belle arti, sotto la guida dell'architetto Friedrich Ohmann[1].
Al termine della prima guerra mondiale rientra in Trentino[1]. Nei primi anni venti partecipa a concorsi promossi dalle amministrazioni civili per la ricostruzione postbellica e per i piccoli monumenti architettonici in onore dei caduti; aderisce al Circolo artistico tridentino e prende parte a varie esposizioni regionali[1]. Intanto esordisce professionalmente con numerose realizzazioni per edifici pubblici come il palazzo per un Consorzio del pubblico impiego e quello commissionato dalla cooperativa "Giovanni Prati" a Trento, entrambi del 1922-1923, e l'edificio comunale di Varena (provincia di Trento), del 1926, che rappresenta una delle opere più riuscite di Sottsass nel contesto locale[1]. Tra il 1928 e il 1931 esegue i progetti per il Municipio di Merano e per lo stabilimento balneare di Bolzano, collaborando con Willy Weyhenmeyer[1].
Si trasferisce a Torino a partire dal 1929[1]. Nel capoluogo piemontese Sottsass partecipa attivamente, con Giuseppe Pagano, Gino Levi-Montalcini, Ottorino Aloisio, Umberto Cuzzi e Giuseppe Gyra alla costituzione del nucleo regionale del MIAR (Movimento italiano per l'architettura razionale)[1]. Nel giugno del 1931 sottoscrive il manifesto La via Roma di Torino[1].
Intensa la partecipazione a concorsi nazionali di alto livello e la realizzazione di opere fondamentali come il Palazzo della Moda di Torino (1936-38) e la Colonia Torino di Marina di Massa (1938)[1].
Nel secondo dopoguerra l'attività professionale è caratterizzata da progetti destinati alla ricostruzione del Paese[1]. Questa fase vede il superamento dei criteri monumentalistici che avevano improntato le realizzazioni degli anni trenta, il recupero di riferimenti al contesto originale e una progettazione ispirata ai principi di massima essenzialità[1].
Con il figlio Ettore jr, anch'egli architetto, realizza alcuni progetti a partire dalla seconda metà degli anni quaranta[1]. Condivide con l'ingegner Pier Luigi Nervi la progettazione della sistemazione del complesso della Torino Esposizioni (ex Palazzo della Moda e delle Esposizioni, 1953)[1].
Muore a Torino nel 1953.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Progetti principali[1]
- 1921 - Case rustiche di Castello Tesino (TN)
- 1921-1922 - Case economiche in località Ai Muredei, Trento
- 1922-1923 - Casa per impiegati della cooperativa "Giovanni Prati", Trento
- 1922-1923 - Case del consorzio edilizio del pubblico impiego, Trento
- 1923 - Unione cooperativa e negozio in via Dordi, Trento
- 1926-1928 - Scuola elementare e Municipio, Varena (TN)
- 1928-1931 - Osteria Valtrumpina, Brescia
- 1928-1932 - Palazzo municipale, Merano
- 1929 - Municipio e scuola d'arte decorativa, Canazei (TN)
- 1929-1931 - Stabilimento balneare, Bolzano, con Willy Weyhenmeyer[2]
- 1931-1950 - Cinema e Albergo diurno Savoia, Aosta
- 1934-1935 - Casa del Fascio, Moncalieri (TO)
- 1936-1938 - Palazzo della Moda, Torino
- 1938 - Colonia marina XXVIII Ottobre della Federazione provinciale fascista di Torino, Marina di Massa (MS)
- 1942-1943 - Scuola d'arte, Pozza di Fassa (TN)
- 1946-1947 - Case per reduci al quartiere QT8, Milano
- 1947 - Negozio Cittone, Torino
- 1951 - Case per operai della miniera di Argentiera, Sassari
- 1951 - Case popolari per il quartiere Falchera, Torino, con Sandro Molli, Mario Passanti
- 1951-1954 - Scuola elementare, Predazzo (TN), con Ettore Sottsass jr
Archivio
[modifica | modifica wikitesto]Il fondo Ettore Sottsass sr[3] è conservato presso il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto - MART. Archivio del '900.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Ettore Sottsass sr, su SAN - Portale degli archivi degli architetti. URL consultato il 15 marzo 2018.
- ^ Architettura. Rivista sindacato nazionale fascista architetti, 1934, fasc. V, pp. 257-265, con fotogr. (Pdf).
- ^ Ettore Sottsass sr, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 15 marzo 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ettore Sottsass senior: architetto, Milano, Electa, 1991, catalogo delle opere a cura di G. Pettena e M. Carboni, ISBN 88-435-3564-1
- Heinz P. Adamek: Ettore Sottsass sen. (1892-1953). Harmonische Dissonanz - Wienvokabular um 1912. In: Kunstakkorde - diagonal, Essays zu Kunst, Architektur, Literatur und Gesellschaft. p 112 - 125. Böhlau, Wien Köln Weimar 2016, ISBN 978-3-205-20250-9.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ettore Sottsass senior
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Caterina Toschi, SOTTSASS, Ettore senior, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 93, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.
- Ettore Sottsass, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.
- (EN) Opere di Ettore Sottsass, su Open Library, Internet Archive.
- Ettore Sottsass sr, su SAN - Portale degli archivi degli architetti.
- Inventario del fondo Ettore Sottsass sr. conservato all'Archivio del '900 del Mart
Controllo di autorità | VIAF (EN) 52490636 · ISNI (EN) 0000 0001 1642 9846 · SBN MILV246056 · ULAN (EN) 500125082 · LCCN (EN) n91108600 · GND (DE) 119037645 · BNF (FR) cb167149256 (data) |
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