Confronto dei sistemi fonetici latino e spagnolo

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In questa pagina vengono messi a confronto i valori fonetici delle lettere dell'alfabeto latino con quelli dello spagnolo durante i principali periodi della lingua. L'obiettivo non è presentare l'evoluzione fonetica storica rispetto ai mutamenti dell'ortografia, per cui è possibile che un suono rappresentato da una certa grafia in epoca moderna non provenga dal suono rappresentato dallo stesso periodo storico (per esempio la -c- e la h- attuali dello spagnolo non sempre derivano dalla -c- e la h- latine). Le lettere che non formano parte dell'alfabeto latino internazionale appaiono qui in corsivo.

Lettera Valore fonetico IPA
Latino Spagnolo
classico volgare medievale contemporaneo e dialettale fonologico standard
A [a], [aː], [ã] [a], [ã] [a], [ã] [a]~[ã] /a/
B [b], [b:] [b]~[β][1] [b]~[β] [b]~[β] /b/
C [k], [k:], [kʰ], [kʲ] [k], [ʦ] [k], [ʦ] [k], [θ] o [s] /k/, /θ/, /s/
CH
(< -ct-, -lt-)
[ʧ] [ʧ] /ʧ/
D [d], [d:] [d] [d]~[ð][1] [d]~[ð] /d/
E [e], [eː], [ẽ] [ɛ], [e], [ẽ] [e̞], [ẽ̞] [e̞]~[ẽ̞] /e/
F [f]~[ɸ], [f:] [f]~[ɸ] [f]~[ɸ]~[h] [f]~[ɸ][2]~[v] /f/
G [g], [g:], [gʲ] [g], [ʤ] [g]~[ɣ],[1] [ʒ] [g]~[ɣ],[1] [x]~[χ] o [h] /g/, /x/
H [h]~[∅] [∅] [∅] [∅] o [h][3] /∅/
I [i]~[j], [iː]~[j:][1], [ĩ] [i]~[j], [ĩ], [ʝ][1] [i]~[j] [i]~[j]~[ĩ], [ʝ]~[ɟ] o [ʃ]~[ʒ][4] /i/
J [5] [ʒ] [x]~[χ] o [h] /x/
K [6] [k] [k] [k] [k] /k/
L [l]~[ɫ], [l:] [l]~[ɫ], [ʎ][7] [l]~[ɫ] [l]~[lʲ]~[l̪]~[l̟] /l/
LL
(< cl-, pl-, -ll-)
[ʎ] [ʎ] o [ʝ]~[ɟ] o [ʃ]~[ʒ] /ʎ/
M [m]~[ɱ], [m:], [∅] [m]~[ɱ], [m:], [∅][8] [m]~[ɱ], [m:], [∅] [m], [n:]~[m:],[9][n][10] o [ŋ]~[ɱ] o [∅] /m/, /n/
N [n]~[n̪]~[ŋ]~[ɲ]~[m]~[ɱ], [n:], [∅] [n]~[n̪]~[ŋ]~[ɲ]~[m]~[ɱ], [∅] [n]~[n̪]~[nʲ]~[ŋ]~[ɲ]~[m]~[ɱ], [n:], [∅] [n]~[n̪]~[n̟]~[nʲ]~[ŋ]~[ɲ]~[ɴ]~[m]~[ɱ], [n:]~[m:] o [ŋ]~[ɱ] o [∅] /n/
Ñ
(< -nn-, -ni-, -gn-)
[ɲ] [ɲ] /ɲ/
O [o], [oː], [õ] [ɔ], [o], [õ] [o̞], [õ̞] [o̞]~[õ̞] /o/
P [p], [p:], [pʰ] [p] [p] [p] /p/
QU [kw] o [kʷ] [k(ʷ)] [kw], [k] [k][11] /k/
R [r]~[ɾ], [r:] [r], [ɾ] [r], [ɾ] [r], [ɾ] /r/, /ɾ/
S [s], [s:][12] [s], [z][1] [s], [z] [s]~[z] /s/
T [t], [t:], [tʰ], [tʲ][13] [t], [ʦ][13] [t] [t] /t/
U [14] [u]~[w], [uː], [ũ] [u]~[w], [ũ], [β][1] [u]~[w], [β] [u]~[w]~[ũ] /u/
V [b]~[β][1] /b/
W [15] [b]~[β],[16] [gw]~[ɣw][17] /b/, /gw/
X [ks] [js] [ks], [gz], [ʃ] [ks]~[gs]~[ɣs], [s], [x], [ʃ][18] /ks/, /gs/, /s/, /x/
Y [19] [y], [yː] [i] [i]~[j] [i]~[j], [ʝ]~[ɟ] o [ʃ]~[ʒ] /i/, /j/
Z [19] [ʣ]~[z], [ʣ:] [ʣ]~[z] [ʣ]~[ʦ] [θ]~[ð] o [s]~[z] /θ/, /s/
  1. ^ a b c d e f g h i Tra vocali.
  2. ^ La f- iniziale latina si convertì in una aspirazione nello spagnolo, pronunciata addirittura nel castigliano antico e rappresentata nella scrittura uguale durante un arco di tempo piuttosto esteso con la grafia f-; nello spagnolo contemporaneo ormai non si pronuncia (salvo alcuni dialetti meridionali), sebbene si conservi nell'ortografia rappresentata da una h- muta. La maggioranza dei vocaboli dello spagnolo attuale che iniziano per f- sono cultismi o prestiti posteriori.
  3. ^ Nello spagnolo dialettale esiste il suono di una h aspirada proveniente dal mutamento di f- in h-, [f]~[ɸ]~[h]: heder, hartar, halar. Ci sono anche parole prese in prestito dall'inglese che incorporano tale suono, o anche [x], come in hámster, hall, hándicap.
  4. ^ Nella sillaba iniziale hie-.
  5. ^ Nel latino classico non era una lettera a sé stante, tanto il suono [i] come [j] venivano rappresentati da i.
  6. ^ Nel latino arcaico si usavano tre grafie diverse per rappresentare il suono /k/: la Q davanti a O e U (k velare), la K davanti ad A (k media) e la C davanti a E, I (k palatale: [k']). Poi, in epoca classica si preferì alla K la C (tranne pochissime parole, come Kalendae, 'primo giorno del mese') e si mantenne la Q solo per il gruppo QU [kw] rappresentante la k labiovelare [k°].
  7. ^ Probabilmente questa fu la sua pronuncia nei gruppi iniziali CL-, FL- e PL in gran parte della Romània.
  8. ^ In posizione finale probabilmente ormai non si pronunciava più in epoca classica (talvolta veniva a realizzarsi un effetto di nasalizzazione nella vocale precedente).
  9. ^ Parole come solemne [solenne], himno [inno]. E parole come inmortal [immortal].
  10. ^ In finale di parola.
  11. ^ Nell'ortografia moderna si usa solo davanti a e, i per rappresentare il fonema /k/. Il suono [kw] viene segnato oggi con il gruppo cu davanti a vocale.
  12. ^ È possibile che la sua pronuncia corrispondesse alla s apicoalveolare, tipica delle varietà iberiche del castigliano, salvo quelle dell'Andalusia. Questo tipo di realizzazione della /s/ è frequente in quelle lingue nel cui sistema fonetico non esiste altro fonema corrispondente a /ʃ/ (come la sh inglese o la ch francese o portoghese), sebbene curiosamente si ottenga nella lingua catalana, che possiede tale fonema. Questa è la pronuncia della /s/ anche oggi in vari dialetti italiani.
  13. ^ a b Nella sillaba ti- (ma non in sti-) davanti a vocale.
  14. ^ Nel latino classico non era una lettera diversa dalla v; tanto la [u] quanto la [w] venivano rappresentate da V.
  15. ^ Originariamente non faceva parte dell'alfabeto latino; venne aggiunta successivamente tramite le lingue germaniche. Comunque, nello spagnolo appare solo in alcuni prestiti germanici.
  16. ^ Nei prestiti del tedesco.
  17. ^ Nei prestiti dell'inglese.
  18. ^ x come [ʃ] nei prestiti dal nahuatl, maya, catalana, euskera, galiziano, portoghese. Anche in riferimento all'antico castigliano. Comune anche nella toponomastica messicana, catalana, basca e galiziana.
  19. ^ a b Originariamente appariva solo in prestiti greci.

Voci correlate

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