Concilio di Toledo I

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Il Primo Concilio di Toledo fu un sinodo locale tenutosi a Toledo nella Spagna romana, durante l'impero di Arcadio e Onorio. Venne convocato il 7 settembre 397 e si concluse nel 400.[1] Fa parte della serie dei Concili di Toledo.

Al concilio presero parte diciannove vescovi ispanici[2], tra cui Lampio, vescovo di Barcellona,[3] sotto la presidenza di Patruino di Merida.[4]

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Lo scopo principale del sinodo era quello di condannare tutte le eresie, specialmente il Priscillianesimo e riaffermare i deliberati del Concilio di Nicea, vennero inoltre stabiliti una serie di canoni relativi al comportamento del clero.

Patruino, in apertura del concilio, propose di restaurare il simbolo di Nicea e di scomunicare tutti coloro che non seguivano le deliberazioni conciliari.[1]

Il concilio approvò 20 canoni relativi al clero e 17 articoli di fede contro l'eresia.[5]

Dopo la proclamazione dei canoni, alcuni vescovi e sacerdoti Pricillanisti rinunciano alle loro pratiche settarie e vengono ristabiliti nella Chiesa. I vescovi della Galizia , persistendo nella loro devianza, furono scomunicati e fu loro inviata una professione di fede che consentisse loro in qualsiasi momento di abbandonare il Pricillanesimo e tornare alla Chiesa.[senza fonte]

  1. ^ a b I Toledo.
  2. ^ Vescovi partecipanti: Patruino, Marcello, Afrodisio, Alaciano, Giocondo, Severo, Leonas, Hilario, Olimpio, Floro, Orticio, Asturio, Lampio, Sereno, Leporio, Eustoquio, Aureliano, Lampadio e Esuperanzio di Galizia, I Toledo
  3. ^ (ES) M. Martì Bonet, Los 120 obispos de la Diocesis de Barcelona (PDF), p. 32. URL consultato il 20 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2022).
  4. ^ (ES) Enrique Flórez, España Sagrada, pp. 56-57, 161-162. URL consultato il 20 luglio 2023.
  5. ^ Concilio de Toledo I.

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