Anthony Brooke

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Anthony Brooke
Tuan Muda del Sarawak
Stemma
Stemma
TrattamentoSua Altezza
NascitaKuching, 10 dicembre 1912
MorteWanganui, 2 marzo 2011 (98 anni)
PadreBertram Brooke
MadreGladys Milton Palmer
ConsorteKathleen Mary Hudden
Brigitte Keller

Anthony Brooke (Kuching, 10 dicembre 1912Wanganui, 2 marzo 2011) è stato un nobile malese che fu principe ereditario (Tuan Muda) del Regno di Sarawak per poi divenire capo della casata dei raja bianchi di Sarawak alla morte del padre nel 1965.

Brooke era figlio di Bertram, Tuan Muda di Sarawak e di sua moglie, Gladys Milton Palmer, figlia ed erede di sir Walter Palmer, I baronetto, erede di parte della fortuna della ditta Huntley & Palmers.[1]

Brooke crebbe in Inghilterra e studiò all'Eton College, al Trinity College, Cambridge ed alla School of African and Oriental Studies presso l'Università di Londra. Negli anni '30 del Novecento prestò servizio nell'amministrazione dello stato del Sarawak dove suo zio era sovrano, in particolare nel Land and Registry Department, e divenne magistrato.

Si arruolò nell'esercito del Regno Unito come soldato semplice nel novembre del 1941, prestando servizio come tenente dal 1941 al 1944 nell'Intelligence Corps nello staff del South East Asia Command di stanza a Kandy, Ceylon. Fu commissario speciale del Regno Unito per il Sarawak dal 1944 al 1945.

Nominato erede apparente col titolo di Rajah Muda of Sarawak il 25 agosto 1937, Brooke ottenne il trattamento personale di Altezza. Responsabile dell'amministrazione del Sarawak dal 1939 al 1940, in assenza del raja, venne privato dei propri titoli e dei propri incarichi il 17 gennaio 1940, ed espulso poi dallo stato nel settembre del 1941 a seguito di una disputa con suo zio, il raja Charles Vyner Brooke, il quale gli contestava il suo matrimonio con una donna di comune estrazione, Kathleen Hudden, sorella di un ufficiale di governo del Sarawak.[1][2] Secondo altre fonti dietro questo gesto vi fu l'influenza di sua zia Sylvia Leonora Brett che non poteva sopportare l'idea che secondo la sharia che vigeva nel regno, nessuna delle sue tre figlie potesse assurgere al trono di Sarawak.[3]

Nel 1944, Anthony Brooke venne reintegrato nel suo titolo di Rajah Muda dopo alcune consultazioni tra suo zio e suo padre. Venne nuovamente privato dei titoli il 12 ottobre 1945.

Nel 1946 il raja Charles Vyner cedette il Sarawak agli inglesi come colonia in cambio di una pensione per sé e per le sue tre figlie. Anthony Brooke, erede designato, inizialmente si oppose alla cessione della Corona con la maggioranza dei membri nativi del parlamento locale. Seguirono cinque anni di sollevazioni nel Sarawak, con l'intento di revocare lo status di colonia per lo stato, in parte organizzate da Brooke che nel frattempo prese residenza a Singapore.[1][4] Nel 1948, dopo che il secondo governatore britannico del Sarawak, Sir Duncan Stewart, fu assassinato dal nazionalista malese Rosli Dhobie, Brooke fu oggetto di indagini da parte dell'intelligence britannica che lo vedeva come il mandante dell'attentato, ma non venne trovata alcuna prova a suo carico.[1][4][5]

Nel 1951, Brooke si ritirò da ogni attività pubblica, per quanto i lealisti lo considerarono sempre il legittimo erede al trono virtuale del Sarawak.[6]

Nel 2013, a seguito di nuovi documenti che scagionavano la sua figura e in occasione della sepoltura di Brooke nel Sarawak, l'alto commissario britannico per la Malesia offrì le sue scuse a Anthony Brooke.[7]

Matrimonio e figli

[modifica | modifica wikitesto]

Brooke sposò in prime nozze a Rangoon, Burma, Kathleen Mary Hudden (1907–1981), figlia di William Edward Cecil Hudden, Scudiero di Backwell, Somerset, che divenne Ranee Muda of Sarawak. La coppia ebbe tre figli:

Anthony Brooke visse per diversi periodi tra Londra e Findhorn in Scozia. Nel 1982 sposò in seconde nozze un'attivista pacifista, Brigitte (Gita) Keller (n. 1931, Copenaghen), fondatrice dell'Operation Peace Through Unity (OPTU) in Svezia nel 1975. Dal 1987 sino alla morte di Brooke i due vissero a Wanganui, Nuova Zelanda.

Brooke morì nella sua residenza di Wanganui il 2 marzo 2011, all'età di 98 anni.[9]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Francis Charles Johnson Charles Johnson  
 
Mary Willes  
Charles Brooke, raja di Sarawak  
Emma Frances Brooke Thomas Brooke  
 
Anna Maria Stuart  
Bertram Brooke  
Joseph Clayton Jennyns de Windt Joseph Clayton Jennings  
 
Margaret Katherine Bray  
Margaret Alice Lili de Windt  
Elizabeth Sarah Willes de Windt John Samuel Willes-Johnson  
 
Elizabeth de Windt  
Anthony Brooke  
George Palmer William Palmer  
 
Mary Isaac  
Walter Palmer, I baronetto  
Elizabeth Sarah Meteyard Robert Meteyard  
 
 
Gladys Milton Palmer  
William Young Craig John Craig  
 
 
Jean Craig  
Henrieta Milton Stanney Richard Stanney  
 
 
 
  1. ^ a b c d Obituary: Anthony Brooke, in The Daily Telegraph, 6 marzo 2011. URL consultato il 7 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2011).
  2. ^ "End of Absolutism". Time. 6 October 1941.
  3. ^ "The girl who would be queen", The Daily Telegraph, 2/6/2007
  4. ^ a b Mike Thomson, Radio 4's investigative history – The stabbed governor of Sarawak, su bbc.co.uk, BBC News, 12 marzo 2012. URL consultato il 4 novembre 2016.
  5. ^ Mike Thomson, The stabbed governor of Sarawak, su bbc.co.uk, BBC News, 14 marzo 2012. URL consultato il 4 novembre 2016.
  6. ^ https://www.angelfire.com/journal/brooke2000/AnthonyStory.html
  7. ^ Farewell to the Crown Prince – BorneoPost Online | Largest English Daily in Borneo, in Borneo Post. URL consultato il 4 febbraio 2014.
  8. ^ James 'Lionel' Brooke, scion of the 'White Rajahs' of Sarawak – obituary, in The Daily Telegraph, 3 giugno 2017. URL consultato il 7 agosto 2017.
  9. ^ "Wanganui home gifted to peace group", Merania Karauria, 31 May 2011

Predecessore Pretendente al trono di Sarawak Successore
Bertram Brooke 1965 - 2011 James Bertram Brooke

Predecessore Erede al trono del Sarawak Successore
Bertram Brooke Erede apparente
19371941
Titolo abolito I
Sé stesso Erede apparente
19441946
Titolo abolito II
Controllo di autoritàVIAF (EN1430277 · ISNI (EN0000 0000 3459 1313 · LCCN (ENn85018483 · GND (DE171175301