Amedeo Cremisi
Amedeo Cremisi | |
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Nascita | Torino, 10 febbraio 1910 |
Morte | Tscherkowo, 9 gennaio 1943 |
Cause della morte | morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito MVSN |
Arma | Fanteria |
Reparto | XII Battaglione Gruppo Battaglioni CC.NN. "Montebello" |
Anni di servizio | 1922 - 1943 |
Grado | Capomanipolo |
Guerre | Guerra d'Etiopia Seconda guerra mondiale |
Campagne | Arbegnuoc Campagna italiana di Grecia Campagna italiana di Russia |
Battaglie | Battaglia delle Alpi Occidentali Seconda battaglia difensiva del Don |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959)[1] | |
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Amedeo Cremisi (Torino, 10 febbraio 1910 – Tscherkowo, 9 gennaio 1943) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Torino il 10 febbraio 1910, figlio di Arduino e Camilla Sorzana.[2] Laureato in medicina e chirurgia presso l'Università di Torino, nel settembre 1935 parti volontario per l'Africa Orientale camicia nera nella 104ª Legione CC.NN. "Santorre Santarosa" della 4ª Divisione CC.NN. "3 gennaio".[2] Dopo aver frequentato un corso per allievi ufficiali di complemento a Saganeiti venne nominato sottotenente dell'arma di fanteria del Regio Esercito, e partecipò alle operazioni di grande polizia coloniale in forza al LVI battaglione della X Brigata indigeni fino al settembre 1937.[2] Rimpatriato, decorato con una croce di guerra al valor militare, fu posto in congedo, venendo richiamato in servizio attivo nell'ottobre 1939 e con il II Battaglione CC.NN. partecipò, nel giugno 1940, alle operazioni di guerra sulla frontiera occidentale.[2] Successivamente con il XII Battaglione CC.NN. prese parte ai combattimenti sul fronte greco-albanese dal dicembre dello stesso anno all'aprile 1941, e poi alle operazioni di contrasto alla guerriglia fino all'aprile 1942.[2] Nell'agosto successivo partiva per l'Unione Sovietica in qualità di capomanipolo della compagnia cannonieri, XII battaglione del Gruppo Battaglioni CC.NN. "Montebello".[2] Cadde in combattimento a Tscherkowo il 9 gennaio 1943', e venne insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Decreto del Capo Provvisorio dello Stato 9 dicembre 1947.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.168.
- ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
- ^ Quirinale - scheda - visto 23 marzo 2023
- ^ Registrato alla Corte dei conti il 22 dicembre 1947, Esercito registro 26, foglio 399.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 168.
- Giovanni Messe, La guerra al fronte russo, Milano, Ugo Mursia Editore, 2005, ISBN 88-425-3348-3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Giacomo Brunengo
- Carletto Gavoglio
- Dario Chiaradia
- Francesco Cescato
- Roberto Bandini
- Pietro Bruno
- Giuseppe Rossi (1921-1943)
- Federico Colinelli
- Pasquale De Barbieri
- Cesare De Fabritiis
- Leonida Magnolini
- Lorenzo Nicola
- Paolino Zucchi
- Alfredo Serranti
- Ernesto Simini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Cremisi, Amedeo, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 27 marzo 2023.
- Cremisi, Amedeo, su MOVM. URL consultato il 27 marzo 2023.
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