Indice
Krio (popolo)
Krio | ||||
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Samuel Coleridge-Taylor | ||||
Luogo d'origine | Stati Uniti d'America, Caraibi, Nuova Scozia | |||
Popolazione | 104 311 (2022)[1] | |||
Lingua | Krio, inglese | |||
Religione | Cristianesimo | |||
Gruppi correlati | Americo-liberiani, Afroamericani | |||
Distribuzione | ||||
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I Creoli della Sierra Leone, conosciuti anche come Krio, sono un gruppo etnico discendente da schiavi afroamericani, afro-caraibici e africani liberati che si stabilirono nell'area occidentale della Sierra Leone tra il 1787 e il 1885 circa.
La colonia della Sierra Leone fu fondata dai britannici, sostenuti dagli abolizionisti, sotto il patrocinio della Compagnia della Sierra Leone, come luogo di libertà per gli schiavi liberati. I coloni chiamarono il loro nuovo insediamento Freetown, ovvero "città libera".[2]
I creoli della Sierra Leone hanno vari gradi di ascendenza europea,[3] similmente ai loro vicini americo-liberiani,[4][5] in quanto in Sierra Leone, alcuni coloni afroamericani si sposarono con residenti coloniali inglesi e altri europei.[6][7] Attraverso i cimarroni giamaicani, alcuni creoli probabilmente hanno anche antenati indigeni amerindi Taíno.[8][9] La mescolanza di neri appena liberati e di razza mista della Nuova Scozia[10] e di cimarroni con africani liberati di varie etnie come Akan, Bakongo, Ewe, Igbo e Yoruba nel corso di diverse generazioni tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, portarono infine alla formazione dell'etnia creola.[11]
Oggi i creoli della Sierra Leone rappresentano l'1,2% della popolazione del paese.[1] Nonostante ciò, la loro lingua madre, chiamata anch'essa krio, è compresa dal 96% dei sierraleonesi, ed è considerata una lingua franca in tutto il paese.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c CIA World Factbook (2022), su cia.gov, 14 febbraio 2023.
- ^ James W. Walker, Chapter Five: Foundation of Sierra Leone, in The Black Loyalists: The Search for a Promised Land in Nova Scotia and Sierra Leone, 1783–1870, Toronto, University of Toronto Press, 1992, pp. 94–114, ISBN 978-0-8020-7402-7.
- ^ Mélanie Torrent, Crowning the work of Wilberforce? The Settlers Descendants' Union and the challenges of Sierra Leone's independence, in Cahiers Charles V, vol. 46, 2009, pp. 241–292, DOI:10.3406/cchav.2009.1541.
- ^ R.W. July, Nineteenth Century Negritude: Edward W. Blyden in the Journal of African History, v, 1964, p. 77, n. 9.
- ^ "Liberia Country Study: The True Whig Ascendancy" Global Security
- ^ Stefania Galli, Socioeconomic Status and Group Belonging: Evidence from Early-Nineteenth-Century Colonial West Africa, in Social Science History, vol. 46, n. 2, 2022, pp. 349–372, DOI:10.1017/ssh.2021.47.
- ^ Stefania Galli, Marriage patterns in a black Utopia: Evidence from early nineteenth-century colonial Sierra Leone, in The History of the Family, vol. 24, n. 4, 2 ottobre 2019, pp. 744–768, DOI:10.1080/1081602X.2019.1637361.
- ^ Harcourt Fuller e Jada Benn Torres, Investigating the 'Taíno' ancestry of the Jamaican Maroons: a new genetic (DNA), historical, and multidisciplinary analysis and case study of the Accompong Town Maroons, in Canadian Journal of Latin American and Caribbean Studies, vol. 43, n. 1, 2 gennaio 2018, pp. 47–78, DOI:10.1080/08263663.2018.1426227.
- ^ N Madrilejo, H Lombard e JB Torres, Origins of marronage: Mitochondrial lineages of Jamaica's Accompong Town Maroons, in Am. J. Hum. Biol., vol. 27, n. 3, 2015, pp. 432–437, DOI:10.1002/ajhb.22656, PMID 25392952.
- ^ Looking Back, Moving Forward: Documenting the Heritage of African Nova Scotians, su www.archives.novascotia.ca, 20 Aprile 2020.
- ^ Arthur Porter, Creoledom, (Oxford: Oxford University Press, 1963), pp.53, 58