Wright Model K | |
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Un Wright Model K in acqua prima del decollo. | |
Descrizione | |
Tipo | Idrovolante militare |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | Wright Company |
Data primo volo | 1915 |
Utilizzatore principale | U.S. Navy |
Dimensioni e pesi | |
Struttura | Legno |
Lunghezza | 7,37 m (24 ft 2 in) |
Apertura alare | 11,76 m (38 ft 7 in) |
Rivestimento | Tela |
Altezza | 3,20 m (10 ft 6 in) |
Superficie alare | Circa 41,80 m² (450 sq ft) |
Carico alare | 22,07 kg/m² (4,52 lbs/sq ft) |
Allungamento alare | 6,62 |
Corda alare | 1,82 m (6 ft 0 in) |
Peso a vuoto | Circa 454 kg (1 000 lbs) |
Peso carico | 662 kg (1 460 lbs) |
Propulsione | |
Motore | Un Wright 6-60 a 6 cilindri in linea |
Potenza | 55,2 kW (75 CV) a regimi da 1 400 a 1 560 rpm |
Prestazioni | |
Velocità max | Circa 97 km/h (60 mph, 52 kt) |
I dati sono estratti da The Wright kites, gliders and airplanes: a reference guide[1] | |
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Il Wright Model K fu un idrovolante a scarponi biplano, biposto e monomotore che la Wright Company progettò e fece volare nel 1915. Era caratterizzato da un'architettura complessiva nettamente più moderna di quella dei suoi predecessori Wright; un esemplare venne impiegato con limitato successo dalla U.S. Navy.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Il Model K fu il primo velivolo che l'azienda di costruzioni aeronautiche Wright Company produsse dopo che, nello stesso 1915, Orville Wright l'ebbe lasciata per ritirarsi a vita privata. Anche per questo motivo, si differenziava notevolmente nella sua configurazione generale da tutti i precedenti velivoli Wright.[1]
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]L'unico tratto caratteristico della famiglia di aeroplani Wright che il Model K ancora conservava era il gruppo motopropulsore formato da un motore singolo che azionava una coppia di eliche controrotanti; si trattava però del primo velivolo Wright in cui le eliche erano in configurazione traente anziché spingente.[2] Il Model K si differenziava dai suoi predecessori anche per l'architettura complessiva che – caratterizzata dalla fusoliera chiusa a sezione rettangolare, dagli impennaggi posteriori e dall'abitacolo biposto "in tandem" – era piuttosto simile a quella dei più moderni aerei che in quel periodo iniziavano a combattere sui fronti europei della prima guerra mondiale. Il motore era lo stesso Wright 6-60 a 6 cilindri in linea che aveva caratterizzato i suoi immediati predecessori; era collocato in testa all'aereo e azionava le eliche per mezzo di un albero motore e di una trasmissione a catena di bicicletta. Le eliche erano posizionate piuttosto in alto, per evitare che entrassero in contatto con l'acqua.[1] Gli impennaggi erano di tipo completamente tradizionale; per la prima volta su un aeroplano Wright, il controllo del rollio era affidato a due coppie di alettoni in luogo del vecchio sistema di svergolamento alare.[2]
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]La U.S. Navy, la marina militare degli Stati Uniti, acquistò un esemplare di Wright Model K attribuendogli la matricola AH-23 (poi cambiata in A51). Comunque, nonostante le sue buone caratteristiche complessive (in particolare in termini di capacità di carico) il suo impiego non fu di particolare successo.[1]
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e (EN) Richard P. Hallion, The Wright kites, gliders and airplanes: a reference guide (PDF), su The official website of the U.S. Air Force, 19 agosto 2003. URL consultato il 2 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2008).
- ^ a b (EN) Joe W. McDaniel, Wright Airplanes, su Wright Brothers Aeroplane Company. URL consultato il 28 aprile 2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. Dicorato, G. Bignozzi, B. Catalanotto, C. Falessi, Storia dell'Aviazione, Milano, Fratelli Fabbri Editori, 1973, ISBN non esistente.
- (EN) Marvin W. McFarland (a cura di), The papers of Wilbur and Orville Wright, New York, McGraw-Hill Book Co., 1953, ISBN non esistente.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Richard P. Hallion, The Wright kites, gliders and airplanes: a reference guide (PDF), su The official website of the U.S. Air Force, 19 agosto 2003. URL consultato il 2 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2008).
- (EN) Wright Brothers Aeroplane Company – A Virtual Museum of Pioneer Aviation, su wright-brothers.org. URL consultato il 26 aprile 2012.
- (EN) Joe W. McDaniel, Wright Airplanes, su Wright Brothers Aeroplane Company. URL consultato il 28 aprile 2012.
- (EN) U.S. Centennial of Flight Commission, su centennialofflight.gov. URL consultato il 28 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2008).
- (EN) U.S. Centennial of Flight Commission, Later Wright Activities, su centennialofflight.gov. URL consultato il 28 aprile 2012 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2012).