William Pitt Amherst | |
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Governatore generale dell'India | |
Durata mandato | 1º agosto 1823 – 13 marzo 1828 |
Monarca | Giorgio IV |
Predecessore | John Adam |
Successore | William Butterworth Bayley |
Dati generali | |
Prefisso onorifico | The Right Honourable |
Suffisso onorifico | Conte Amherst |
Università | Christ Church |
William Pitt Amherst, I conte di Amherst, detto Amherst di Arakan (Bath, 14 gennaio 1773 – Knole, 13 marzo 1857), è stato un diplomatico e politico britannico. Governatore generale dell'India dal 1823 al 1828, svolse un ruolo fondamentale per l'acquisizione dei distretti di Arakan e Tenasserim da parte dell'Impero britannico al tempo della prima guerra anglo-birmana (1824-1826).
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Amherst era il figlio di William Amherst, e di sua moglie, Elizabeth Paterson, figlia di Thomas Paterson. Era il pronipote di Jeffrey Amherst, I barone Amherst, e gli succedette il titolo nel 1797. È stato educato alla Westminster School e al Christ Church[1].
Carriera diplomatica
[modifica | modifica wikitesto]In diplomazia, prestò servizio dal 1809 al 1811 come ministro britannico presso la corte di Ferdinando I delle Due Sicilie a Palermo, successore di Drummond.
Ha ricoperto l'incarico di Lord of the Bedchamber (1815-1823) e nominato consigliere privato il 30 dicembre 1815.
Nel 1816 fu inviato come ambasciatore straordinario alla corte della dinastia Qing, al fine di stabilire relazioni commerciali più soddisfacenti tra Cina e Gran Bretagna. Tuttavia la sua missione fallì in quanto Amherst rifiutò di eseguire il kowtow, l'omaggio prescritto presso la corte imperiale, consistente nel piegarsi, fino a toccare la terra con la fronte, per nove volte.
Di ritorno dalla missione in Cina visitò Napoleone a Sant'Elena[2]. Quindi fu Governatore generale dell'India. In tale veste dovette affrontato la richiesta, fatta dal sovrano di Bengala, a cedere tutto il Bengala orientale; il rifiuto inglese fu causa della Prima guerra anglo-birmana che Amherst portò a termine nel 1826 con l'annessione delle strisce di giungla costiera di Arakan e Tenasserim (entrambe nell'odierna Myanmar) e dell'Assam[3]. Nello stesso anno venne creato conte Amherst e visconte Holmesdale, nella contea di Kent.
Matrimoni
[modifica | modifica wikitesto]Primo Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Sposò, il 24 luglio 1800, Sarah Archer (19 luglio 1762-27 maggio 1838), figlia di Andrew Archer, barone di Umberslade, e vedova di Other Windsor, V conte di Plymouth. Ebbero quattro figli:
- Lady Sarah Elizabeth Pitt Amherst (9 luglio 1801-8 agosto 1876), sposò John Hay-Williams, ebbero due figlie;
- Jeffrey Amherst (29 agosto 1802-2 agosto 1826);
- William Amherst, II conte Amherst (3 settembre 1805-26 marzo 1886);
- Frederick Campbell Amherst (10 marzo 1807, d. 12 ottobre 1829).
Secondo Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Sposò, il 25 maggio 1839, Lady Mary Sackville (30 luglio 1792-20 luglio 1864), figlia di John Sackville, III duca di Dorset e vedova del suo figliastro Other Windsor, VI conte di Plymouth. Non ebbero figli.
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Lord Amherst morì il 13 marzo 1857, all'età di 84 anni, a Knole House nel Kent, la residenza dei duchi di Dorset, una proprietà ereditata dalla sua seconda moglie.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Il suo cognome venne dato a una città birmana (ribattezzata poi Kyaikkami), a un genere di Leguminosa originaria della Birmania ("Amherstia") e a un uccello ("Chrysolophus amherstiae"); gli ultimi due dedicati formalmente alla moglie Sarah.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze britanniche
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Darryl Lundy, Peerage.com, su thepeerage.com, The Peerage.
- ^ Reported as being from an 1817 conversation in The Mind of Napoleon, ed. and trans. J. Christopher Herold (1955), p. 249. Reported as unverified in Respectfully Quoted: A Dictionary of Quotations (1989).
- ^ Karl Marx, "War in Burma—The Russian Question—Curious Diplomatic Correspondence" contained in the Collected Works of Karl Marx and Frederick Engels: Volume 12 (International Publishers: New York, 1979) p. 202.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Henry Ellis, Viaggio di lord Amherst alla China o Giornale dell'ultima ambasciata inglese alla corte di Pekin: che contiene le particolarità delle trattative ch'ebbero luogo in quell'occasione; la relazione del tragitto alla China e ritorno in Europa, e quella infine del viaggio per terra dell'ambasciata, dall'imboccatura del Pei-ho fino a Canton; misto d'osservazioni su l'aspetto del paese, sulla politica, sul carattere morale, e sui costumi della nazione cinese; corredata di una carta geografica, di un ritratto e di rami colorati. Voll. I-III, Milano: dalla tipografia di Giambattista Sonzogno, 1819
- A. Thackeray and R. Evans, «Lord Amherst». In: Rulers of India, 1894
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina su William Pitt Amherst
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su William Pitt Amherst
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Amherst di Arakan, William Pitt, conte, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) William Pitt Amherst, lst Earl Amherst, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- «William Pitt Amherst, Earl Amherst». In: Classic Encyclopedia, based on the 11th edition of the Encyclopaedia Britannica, 1911
Controllo di autorità | VIAF (EN) 230148995743959750400 · ISNI (EN) 0000 0000 7374 8360 · CERL cnp00581363 · ULAN (EN) 500436864 · LCCN (EN) n85185987 · GND (DE) 124523609 · BNE (ES) XX5428456 (data) · BNF (FR) cb162965183 (data) · J9U (EN, HE) 987007274623805171 |
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