William Dalrymple (20 marzo 1965) è uno storico e scrittore britannico.
Ha scritto 3 libri basati sui suoi viaggi in Medio Oriente e nel Sud-Est asiatico, saggi e romanzi storici sull'India. Trascorre la maggior parte dell'anno a Nuova Delhi, mentre torna d'estate a Londra ed Edimburgo. È sposato e ha 3 figli.
Scrive regolarmente per The New York Review of Books, The Guardian, New Statesman e The New Yorker.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]William Dalrymple ha studiato all'Ampleforth College e al Trinity College dell'Università di Cambridge. A soli ventidue anni intraprende un viaggio da Gerusalemme a Xanadu che racconta nel suo primo libro, In Xanadu, del 1989. Nel successivo City of Djinns del 1994 racconta la storia della città di Delhi, dove ha vissuto per sei anni a partire dal 1989.
Affascinato dal Cristianesimo Orientale scrive From the Holy Mountain: A Journey in the Shadow of Byzantium del 1997, un intenso viaggio tra i luoghi del Vicino e Medio Oriente sulle orme di un viaggio compiuto da Giovanni Mosco nel VI secolo; seguono i saggi raccolti in The Age of Kali: comincia con White Mughals a raccontare la storia dell'India del XVIII e XIX secolo.
Tra i riconoscimenti ottenuti si segnalano il Wolfson History Prize del 2002 per Nella terra dei Moghul Bianchi[1] e il Duff Cooper Prize del 2006 per L'assedio di Delhi[2].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Il Milione: da Gerusalemme a Xanadu sulle orme di Marco Polo (In Xanadu, 1989), Collana Saggi stranieri, Milano, Rizzoli, 1999, ISBN 978-88-178-6140-3.
- Delhi. Un anno tra i misteri dell'India (City of Djinns: A Year in Delhi, 1994), traduzione di M. Bottini, Collana Saggi stranieri, Milano, Rizzoli, 2001, ISBN 978-88-178-6793-1.
- Dalla montagna sacra. Un viaggio all'ombra di Bisanzio (From the Holy Mountain: A Journey in the Shadow of Byzantium, 1997), traduzione di L. Santini, Collana Saggi stranieri, Milano, Rizzoli, 1998, ISBN 978-88-178-5018-6.
- In India (The Age of Kali, 1998), traduzione di S. Mancini, Collana Saggi stranieri, Milano, Rizzoli, 2000, ISBN 978-88-178-6424-4.
- Nella terra dei Moghul Bianchi. Amore, tradimento e morte nell'India coloniale (White Mughals, 2002), Collana Saggi stranieri, Milano, Rizzoli, 2002, ISBN 978-88-178-7106-8.
- (EN) Begums, Thugs & White Mughals. The Journals of Fanny Parkes, 2002.
- L'assedio di Delhi. 1857. Lo scontro finale fra l'ultima dinastia Moghul e l'Impero britannico (The Last Mughal, The Fall of a Dynasty, Delhi 1857, 2006), Collana Varia Saggistica straniera, Milano, Rizzoli, 2007, ISBN 978-88-170-1958-3.
- Nove vite. Alla ricerca del sacro nell’India moderna (Nine lives: In Search of the Sacred in Modern India, 2009), traduzione di Svevo D'Onofrio, Collezione La collana dei casi n.88, Milano, Adelphi, 2011, ISBN 978-88-459-2601-3.
- Il ritorno di un Re (Return of a King: The Battle for Afghanistan, 2012), traduzione di S. D'Onofrio, Collezione L'oceano delle storie n.20, Milano, Adelphi, 2015, ISBN 978-88-459-2997-7.
- The Writer’s Eye, Harper Collins India, 2016, ISBN 978-9-3517-7925-4.
- W. Dalrymple-Anita Anand, Koh-i-Noor (Koh-i-Noor: The History of the World's Most Infamous Diamond, 2017), traduzione di Svevo D'Onofrio, Collezione La collana dei casi n.134, Milano, Adelphi, 2020, ISBN 978-88-459-3484-1.
- Anarchia (The Anarchy: The Relentless Rise of the East India Company, 2019), traduzione di Svevo D'Onofrio, Collezione L'oceano delle storie n.27, Milano, Adelphi, 2022, ISBN 978-88-459-3661-6.
Curatele
[modifica | modifica wikitesto]- Lonely Planet Sacred India, Lonely Planet Publications, 1999, ISBN 1740593669.
- Princes and Painters in Mughal Delhi 1707–1857, Penguin Books India, 2012, ISBN 978-0-1434-1906-8.
- Forgotten Masters: Indian Painting for the East India Company, Philip Wilson Publishers, 2020, ISBN 978-1781301012.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 17 giugno 2023[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Albo d'oro, su wolfsonhistoryprize.org.uk. URL consultato il 26 aprile 2020.
- ^ (EN) Past winners, su theduffcooperprize.org. URL consultato il 26 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2019).
- ^ (EN) The London Gazette, n. 64082, 17 giugno 2023, p. B9. URL consultato il 18 giugno 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su William Dalrymple
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su William Dalrymple
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su williamdalrymple.com.
- (EN) Opere di William Dalrymple, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) William Dalrymple, su Goodreads.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 66535509 · ISNI (EN) 0000 0001 1474 0921 · SBN LO1V169174 · Europeana agent/base/18 · LCCN (EN) n90612980 · GND (DE) 143557300 · BNE (ES) XX900923 (data) · BNF (FR) cb12321653v (data) · J9U (EN, HE) 987007260290205171 · NSK (HR) 000597081 · NDL (EN, JA) 00465237 |
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