Wadi Feiran | |
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Valle di Wadi Feiran | |
Stato | Egitto |
Cartografia | |
Wadi Feiran è la più grande valle (wadi) della penisola del Sinai. Si trova nel luogo in cui sorge il monastero di Santa Caterina, a 2500 metri s.l.m..[1] È importante perché secondo le scritture ebraiche, Rephidim, Mosè colpendo una roccia, fece scaturire una sorgente per fornire acqua potabile al suo popolo nel deserto.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La valle è lunga circa 130 km. e si trova nella parte meridionale della penisola del Sinai. Le sue zone superiori, attorno al Monte Sinai, sono conosciute come Wadi el-Sheikh.[3]} Sbocca nel mar Rosso, nel golfo di Suez, a 27 km a sud-est di Abu Zenima.[1]
Tolomeo la identificò come il deserto di Paran.[4] La collina vicina è le Tell Feiran.
Oasi Feiran
[modifica | modifica wikitesto]L'oasi di Feiran, precedentemente nota come El Hesweh, si trova a circa 4,8 km dal wadi, e a 45 km a monte della foce.[4]
Beduini del Sinai
[modifica | modifica wikitesto]I beduini, nomadi che vivevano in tende di pelle di capra[5] ma ora vivono in capanne di pietra, offrono tradizionalmente la loro ospitalità agli ospiti del Wadi Feiran e dell'Oasi di Feiran, vicino al Monte Sinai. Sono generalmente onorati di offrire ospitalità ai viaggiatori. Possono offrire tè, caffè e, nel 2003, si sono sentiti obbligati a macellare un animale per i loro ospiti.[6] Werner Braun, un fotoreporter, li ha fotografati al Wadi Ferian.[6][7]
Le guide di viaggio, tuttavia, consigliano ai visitatori di non approfittare dell loro benvenuto, riferendo che i beduini ritengono che un soggiorno ragionevole sia di tre giorni: il primo giorno è per salutare, il secondo per mangiare e il terzo per parlare. Alla quarta mattina, il visitatore che non parte è sgradito "come il serpente maculato".[6][8]
I pellegrini e i turisti interessati vengono qui e nelle vicinanze del monastero di Santa Caterina. Per un certo periodo, un monaco del monastero mantenne anche una piccola chiesa e una fattoria a Wadi Feiran.[4][5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b M.A. Zahran e A.J. Willis, The Vegetation of Egypt, Springer Science & Business Media, 14 marzo 2013, p. 285, ISBN 978-94-015-8066-3. URL consultato il 7 novembre 2016.
- ^ Berrett & al., 1996 p. 315
- ^ Berrett & al.,1996 pp. 315–316
- ^ a b c Berrett & al., 1996 p. 316
- ^ a b Wadi Feiran, su Bedawi. URL consultato il 7 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2017).
- ^ a b c Michael March, Guide to Egypt, Davidson Titles, Inc., 1996, p. 27, ISBN 1-884756-42-5.
- ^ Photographers / Werner Braun, su Photography in Jerusalem in memory of Tsadok Bassan. URL consultato il 7 novembre 2016.
- ^ Dan Richardson, Egypt, Rough Guides, 2003, p. 735, ISBN 978-1-84353-050-3. URL consultato il 6 novembre 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- LaMar C. Berrett e D. Kelly Ogden, Discovering the World of the Bible, 3rd ed., Provo, Grandin Book Co., 1996, ISBN 0-910523-52-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Wadi Feiran
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ancient Israel in Sinai: The Evidence for the Authenticity of the Wilderness Tradition
- Wadi Feiran: The Pearl of Sinai
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