WNF Wn 16 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo sperimentale |
Equipaggio | 2 |
Progettista | Erich Meindl |
Costruttore | WNF |
Esemplari | 1 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 7,27 m |
Apertura alare | 9,84 m |
Altezza | 1,80 m |
Superficie alare | 13,50 m² |
Peso a vuoto | 350 kg |
Peso carico | 550 kg |
Propulsione | |
Motore | un radiale Salmson 9Ad |
Potenza | 50 PS (36 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 160 km/h (86 kt) al livello del mare |
Velocità di crociera | 145 km/h (78 kt) |
Velocità di salita | 132 m/min |
Autonomia | 400 km |
Quota di servizio | 2 800 m (9 186 ft) |
i dati sono estratti da Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945 (Band 4)[1] | |
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Il WNF Wn 16 fu un aereo sperimentale, monomotore, monoplano e biposto, sviluppato dall'azienda aeronautica austriaca Wiener Neustädter Flugzeugwerke GmbH (WNF) nei tardi anni trenta.
Fu realizzato un solo esemplare, marche D-ECAB, utilizzato per test sul carrello triciclo anteriore.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Nei tardi anni trenta, l'ingegnere Erich Meindl decise di avviare lo sviluppo di un nuovo modello di aereo progettato allo scopo di studiare il comportamento del carrello d'atterraggio di tipo triciclo anteriore, ovvero con il terzo elemento posizionato sotto il naso del velivolo, ed individuarne i vantaggi e gli svantaggi rispetto a quello triciclo classico, con il terzo elemento costituito normalmente da un ruotino ammortizzato, fisso o mobile, posizionato sotto la coda.[2]
Il progetto era relativo ad un compatto velivolo dall'aspetto non convenzionale, caratterizzato da una fusoliera che integrava la cabina di pilotaggio biposto in tandem, chiusa da un tettuccio, e dov'era posizionato, all'apice posteriore, il motore, un radiale Salmson 9Ad a 9 cilindri raffreddato ad aria ed in configurazione spingente, in grado di esprimere una potenza pari a 50 PS (36 kW), che muoveva un'elica bipala.
La velatura era monoplana, con ala posizionata bassa, dalla quale partivano le due travi di coda che facevano da supporto all'impennaggio costituito dall'unico piano orizzontale ai vertici del quale erano posizionati i due elementi verticali di forma ovale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nowarra 1993, pp. 46-47.
- ^ Nowarra 1993, p. 44.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Heinz J. Nowarra, Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945, Band 4, Koblenz, Bernard & Graeffe Verlag, 1993, ISBN 3-7637-5468-7.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Bert Hartmann, Wiener-Neustadt Wn 11, Wn 15 und Wn 16, su LuftArchiv.de, http://www.luftarchiv.de/, 16 settembre 2007. URL consultato il 13 aprile 2014.