Volvo C70 | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Volvo |
Tipo principale | Coupé |
Altre versioni | Cabriolet Coupé-Cabriolet |
Produzione | dal 1996 al 2013 |
Sostituisce la | Volvo 780 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | Prima Serie: 4717 mm |
Larghezza | Prima Serie: 1816 mm
Seconda Serie: 1836 mm |
Altezza | Prima Serie: 1430 mm
Seconda Serie: 1400 mm |
Passo | Prima Serie: 2665 mm
Seconda Serie: 2640 mm |
Massa | Prima Serie: da 1499 a 1547 kg |
Altro | |
Assemblaggio | Uddevalla |
Stile | Anders Gunnarsson José Diaz de la Vega |
Stessa famiglia | Volvo S40 |
Auto simili | Audi A3 (Cabrio) BMW Serie 1 (Cabrio) Lancia Flavia Mercedes-Benz CLK (Cabrio) Saab 9-3 (Cabrio) Volkswagen Eos |
La Volvo C70 è un modello di autovettura prodotta dalla casa automobilistica svedese Volvo dal 1996 al 2013.
Prima generazione (1996-2005)
[modifica | modifica wikitesto]Presentata nel 1996 al salone dell'automobile di Parigi[1], la prima serie della vettura era disponibile inizialmente solo in versione coupé, mentre la versione cabriolet è stata presentata l'anno seguente[2]. La sua distribuzione in Europa è iniziata nel 1997 e nel mercato statunitense l'anno successivo.[3]
La meccanica e l'impostazione erano state studiate partendo dalla Volvo 850 e venne sviluppata in collaborazione con la Tom Walkinshaw Racing. La C70 era disponibile solo con motorizzazioni turbo a benzina da cinque cilindri: il più potente aveva 2.3 litri di cilindrata e una potenza di 240 CV, lo stesso utilizzato sulla Volvo 850R.
Gli altri motori comprendevano due unità da 2 litri con potenza di 163 e 225 CV e una versione da 2.4 litri e potenza di 193 CV.
La C70 Coupé è rimasta in produzione fino al 2002 e la versione cabriolet fino all'aprile del 2005 con 76.809 esemplari costruiti, 27.014 coupé e 49.795 cabriolet[2].
Seconda generazione (2005-2013)
[modifica | modifica wikitesto]Lo sviluppo della seconda generazione della Volvo C70 parte nel 2003 e la casa svedese stringe un accordo con la Pininfarina per la progettazione della vettura.[4] La presentazione avvenne al Salone dell'automobile di Francoforte del 2005 e venne lanciata sul mercato il 13 aprile 2006. Disegnata da John Kinsey, è stata costruita per conto della Volvo dalla Pininfarina nel proprio stabilimento svedese di Uddevalla.
La vera peculiarità della nuova C70 è la carrozzeria esclusivamente cabrio con il tetto metallico, costituito da tre parti, che in meno di 30 secondi si nasconde nel bagagliaio.
La C70 sfrutta la cosiddetta piattaforma "Ford C1", un pianale che già equipaggia la Volvo S40 inoltre è caratterizzata per avere interni e plancia molto simili alla S40.
Per quanto riguarda la sicurezza automobilistica, l'ente americano "Insurance Institute for Highway Safety" dopo una serie di test ha dichiarato essere la C70 una delle vetture "scoperte" più sicure. Di serie presenta anche gli airbag laterali montati nelle portiere.[5]
Nel settembre 2009 al salone di Francoforte viene presentato il restyling che entra in produzione nel novembre dello stesso anno e viene posta in vendita all’inizio del 2010.[6] Le principali modifiche riguardano gli esterni, curati da Fedde Talsma, con il frontale ridisegnato che adotta lo stesso design delle C30 ed S60 restyling con nuova calandra a V e nuovi fanali di dimensioni maggiori, nuova fanaleria posteriore a LED.[7]
Nel 2011 Volvo e Pininfarina annunciano lo scioglimento della joint venture e la produzione della C70 termina ufficialmente nel 2013 con la chiusura dell’impianto.[8] Vennero prodotte 89.074 esemplari della seconda generazione.[9]
Motorizzazioni seconda serie
[modifica | modifica wikitesto]Nel mercato italiano la C70 era disponibile con i seguenti motori:
Benzina
[modifica | modifica wikitesto]Modello | Motore | Cilindrata (cm³) |
Potenza | Coppia motrice | 0–100 km/h, s | Velocità km/h | Anni produzione |
2.4 | 5 cilindri | 2435 | 103 kW (140 cv) | 220 N·m @ 4000 rpm | 11 | 205 | 2006-2009 |
2.4i | 5 cilindri | 2435 | 125 kW (170 cv) | 230 N·m @ 4400 rpm | 10 | 215 | 2006-2009 |
T5 | 5 cilindri | 2521 | 162 kW (220 cv) | 320 N·m @ 4800 rpm | 8 | 235 | 2006-2009 |
T5 | 5 cilindri | 2521 | 169 kW (230 cv) | 330 N·m @ 4800 rpm | 7,6 | 240 | 2009-2013 |
T5 Polestar | 5 cilindri | 2521 | 187 kW (254 cv) | 370 N·m @ 5000 rpm | 7,0 | 250 | 2011-2013 |
Diesel
[modifica | modifica wikitesto]Modello | Motore | Cilindrata (cm³) |
Potenza | Coppia motrice | 0–100 km/h, s | Velocità km/h | Anni produzione |
2.0D | 4 cilindri | 1998 | 100 kW (136 cv) | 320 N·m @ xxxx rpm | 10,7 | 215 | 2007-2009 |
D5 | 5 cilindri | 2400 | 132 kW (180 cv) | 350 N·m @ 3250 rpm | 9,5 | 225 | 2006-2009 |
D3 | 5 cilindri | 1984 | 110 kW (150 cv) | 320 N·m @ xxxx rpm | 10,8 | 210 | 2009 - 2013 |
D4 | 5 cilindri | 1984 | 130 kW (177 cv) | 400 N·m @ xxxx rpm | 9,8 | 220 | 2010 - 2013 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) VOLVO DESIGN CHIEF: C70 IS 'A CAR YOU CAN DESIRE', su autonews.com, 7 ottobre 1996. URL consultato il 27 aprile 2021.
- ^ a b La Volvo C70 compie 20 anni – un’automobile di nicchia realizzata con passione, su media.volvocars.com, 30 settembre 2016. URL consultato il 2 aprile 2018.
- ^ (EN) Volvo C70 convertible promote safesexiness and safe sunning, su autonews.com, 6 aprile 1998. URL consultato il 27 aprile 2021.
- ^ (EN) Pininfarina, Volvo unite on convertible, su autonews.com, 6 ottobre 2003. URL consultato il 27 aprile 2021.
- ^ (EN) Volvo C70 gets top result in recent crash test, su media.volvocars.com, 31 maggio 2007. URL consultato il 27 aprile 2021.
- ^ (EN) The sleek new Volvo C70 - relaxed and refined elegance, su media.volvocars.com, 11 gennaio 2010. URL consultato il 27 aprile 2021.
- ^ (EN) Introducing the new Volvo C70, su media.volvocars.com, 2 settembre 2009. URL consultato il 27 aprile 2021.
- ^ (EN) Volvo to close swedish factory, su europe.autonews.com, 3 novembre 2011. URL consultato il 27 aprile 2021.
- ^ (EN) Volvo C70 Media Kit, su media.volvocars.com, 22 ottobre 2018. URL consultato il 27 aprile 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Volvo C70
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su volvocars.com.