Vittorio Giovardi (Veroli, 11 agosto 1699 – Roma, 27 aprile 1785) è stato un letterato italiano.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1717 il Giovardi studia teologia al Collegio di S. Tommaso, la futura Pontificia Università San Tommaso d'Aquino a Roma[2].
Nel 1753 divenne Ponente del Buon Governo; in seguito fu prelato votante nel Tribunale della Segnatura di Giustizia apostolica, fino a diventare Decano.[3]
Fu membro dell'Accademia dell'Arcadia.
Biblioteca Giovardiana
[modifica | modifica wikitesto]Monsignor Vittorio Giovardi, appassionato di libri, decise di donare alla città di Veroli la sua cospicua collezione che comprendeva anche manoscritti, disegni, stampe ed incunaboli. Iniziò le trattative con le istituzioni ecclesiastiche nel 1766 ed il 20 gennaio 1773 la nuova biblioteca fu istituita nel rione Castello della città laziale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vittorio Giovardi, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 3 ottobre 2012.
- ^ http://www.treccani.it/enciclopedia/vittorio-giovardi_(Dizionario-Biografico)/ URL consultato il 6 settembre 2013
- ^ Biblioteca Giovardiana, su museionline.info. URL consultato il 31 luglio 2022.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Guido Gregorio Fagioli Vercellone, GIOVARDI, Vittorio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 56, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2001.
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