Vincenzo Migliaro (Napoli, 8 ottobre 1858 – Napoli, 16 marzo 1938) è stato un pittore, scultore e incisore italiano, di scuola napoletana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver appreso l'arte dell'intaglio ai corsi della Società Centrale Operaia Napoletana ed aver frequentato lo studio di Stanislao Lista, si iscrive nel 1875 all'Istituto di Belle Arti di Napoli e si forma sotto la guida di Domenico Morelli.
Nel 1877 compie un breve viaggio a Parigi, dove si sofferma a studiare le opere esposte al Museo del Louvre. È tuttavia Napoli, con la sua vivace vita popolare, la principale fonte di ispirazione dell'artista: le opere con le quali partecipa alle esposizioni nazionali - come quelle di Torino, del 1880,[1] del 1884 e del 1898 - e alle internazionali (come quella di Barcellona, dove nel 1911 ottiene la medaglia d'argento) ne sanciscono la fama di attento osservatore ed indagatore della realtà napoletana.
Contribuisce con altri pittori, tra i quali Vincenzo Irolli e Vincenzo La Bella, a decorare le sale del Caffè Gambrinus.
Partecipa alle Biennali internazionali d'arte di Venezia, dal 1901 al 1928. Nel 1927 espone alla Galleria Pesaro di Milano, insieme a Vincenzo Caprile e Vincenzo Gemitoː sono tutti artisti napoletani.
Altre opere
[modifica | modifica wikitesto]La Galleria dell'Accademia di belle arti di Napoli possiede queste opere di Vincenzo Migliaro: Testa di giovane donna, olio su tela, 1877, 42x54 cm, saggio di scuola premiato (in deposito al Museo di Capodimonte); Studio di due figure coricate, carboncino, 1878, 54,9x42,4 cm, firmato e datato, saggio di scuola premiato; Bozzetto, matita penna e carboncino, 34x42,7 cm, firmato.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fu una Esposizione nazionale che valorizzò la pittura napoletana contemporanea. Vediː 4ª Esposizione nazionale di Belle arti: Torino, 1880: catalogo ufficiale generale, Torino, V. Bona, 1880, SBN TO00981305.
- ^ Galleria dell'Accademia, pp. 114-115 e tav. XCVI.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jane Turner (a cura di), The Dictionary of Art, 21, p. 495. New York, Grove, 1996. ISBN 1-884446-00-0
- Alfredo Schettini, Vincenzo Migliaro, Morano Editore, Napoli, 1962.
- Alfredo Schettini, La Pittura napoletana dell'Ottocento, Editrice E.D.A.R.T., Napoli, 1967.
- Anna Caputi, Raffaello Causa, Raffaele Mormone (a cura di), La Galleria dell'Accademia di Belle Arti in Napoli, Napoli, Banco di Napoli, 1971, SBN NAP0178087.
- M. A. Pavone, Napoli scomparsa nei dipinti di fine ottocento, Newton Compton Editori, Roma, 1987.
- AA.VV., Capolavori dell'800 Napoletano, dal romanticismo al verismo, Mazzotta, Milano
- AA.VV., Civiltà dell'Ottocento, Electa, Napoli, 1997.
- Nello e Saverio Ammendola, Ottocento-Novecento, due secoli di pittura a Napoli, con introduzione e intervista di M. Picone Petrusa, Electa Napoli, Napoli 1999.
- Domenico Di Giacomo, Vincenzo Migliaro il pittore di Napoli, Ianieri editore, Pescara, 2006.
- Girace P., Artisti contemporanei, Napoli, Ed. E.D.A.R.T., 1970, pp. 9-12, SBN NAP0057927..
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vincenzo Migliaro
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Migliaro, Vincenzo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Alfonso De Romanis, MIGLIARO, Vincenzo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- Laura Possanzini, MIGLIARO, Vincenzo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 74, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Opere di Vincenzo Migliaro, su Open Library, Internet Archive.
- Mostra di Ottocento Napoletano, su ottocento.it.
- Biografia di Vincenzo Migliaro, su stimavalutazioneantiquariato.it, Galleria Antiquaria.
- Vittorio Pica, Artisti contemporanei: Vincenzo Migliaro (JPG), in EMPORIUM, Vol. XLIII, n. 255, 1916, 163-183.
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