Vincenzo Lojali vescovo della Chiesa cattolica | |
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Impendam et super impendar | |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Amelia (1938-1966) |
Nato | 1º settembre 1894 ad Attigliano |
Ordinato presbitero | 22 dicembre 1923 dal cardinale Basilio Pompilj |
Nominato vescovo | 17 agosto 1938 da papa Pio XI |
Consacrato vescovo | 2 ottobre 1938 dal vescovo Cesare Boccoleri (poi arcivescovo) |
Deceduto | 14 marzo 1966 (71 anni) ad Amelia |
Vincenzo Lojali (Attigliano, 1º settembre 1894 – Amelia, 14 marzo 1966) è stato un vescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Vincenzo Lojali nacque ad Attigliano, nella provincia di Terni, il 1º settembre 1894, figlio di Anselmo e Maria Costantini. Compiuti gli studi ginnasiali al seminario vescovile di Amelia, venne inviato a Roma e ad Arezzo per ottenere la maturità classica. Lo scoppio della prima guerra mondiale lo portò al fronte, dove riportò gravi ferite.[1]
Alunno del Seminario romano, venne ordinato sacerdote il 22 dicembre 1923 dal cardinale Basilio Pompilj. Conseguita a pieni voti la laurea in teologia, tornò ad Amelia, divenendone rettore del seminario.[1]
Il 17 agosto 1938 fu nominato vescovo di Amelia da papa Pio XI; ricevette la consacrazione episcopale il 2 ottobre successivo da Cesare Boccoleri, vescovo di Terni e Narni, co-consacranti i vescovi Francesco Maria Berti, suo predecessore ad Amelia, e Alfonso Maria de Sanctis, vescovo di Todi. Al momento dell'ordinazione era il più giovane vescovo d'Italia.[1]
Prese parte a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II.
Morì ad Amelia il 14 marzo 1966. La sua salma fu dapprima tumulata nel cimitero di Attigliano e successivamente traslata solennemente nella Cattedrale di Amelia il 1º ottobre 1967.
Lojali fu l'ultimo vescovo della diocesi di Amelia; dopo di lui, la diocesi venne prima affidata in amministrazione apostolica ai vescovi della diocesi di Terni e Narni e poi fu unita ad essa il 30 settembre 1986 a seguito dell'emanazione del decreto Instantibus votis della Congregazione per i vescovi.
Processo di beatificazione
[modifica | modifica wikitesto]Il 4 luglio 1985 fu iniziata l'indagine conoscitiva sulla sua vita in vista di un processo canonico.[1]
Il 13 marzo 1992 fu costituito il Tribunale e aperta la fase diocesana della causa di beatificazione che si concluse l'11 marzo 2000 e tutta la documentazione fu inviata alla Congregazione delle cause dei santi.
Attualmente è in corso lo studio per la stesura della Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis del Servo di Dio.
Archivio
[modifica | modifica wikitesto]Il fondo archivistico di Vincenzo Lojali è custodito presso l'Archivio storico diocesano di Amelia e conserva una ricca documentazione ecclesiastica circa la gestione e l'operato di monsignor Lojali durante il suo episcopato.[2]
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Enrico Enriquez
- Arcivescovo Manuel Quintano Bonifaz
- Cardinale Buenaventura Córdoba Espinosa de la Cerda
- Cardinale Giuseppe Maria Doria Pamphilj
- Papa Pio VIII
- Papa Pio IX
- Cardinale Alessandro Franchi
- Cardinale Giovanni Simeoni
- Cardinale Antonio Agliardi
- Cardinale Basilio Pompilj
- Arcivescovo Amedeo Casabona
- Arcivescovo Cesare Boccoleri
- Vescovo Vincenzo Lojali
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lojali Vincenzo, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 19 marzo 2018.
- Fondo Lojali Vincenzo, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 19 marzo 2018.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Vincenzo Lojali, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.
- (EN) David M. Cheney, Vincenzo Lojali, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 257778388 · ISNI (EN) 0000 0003 7965 6434 · SBN IEIV019952 · BAV 495/226875 |
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