Vincent Impellitteri | |
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101º Sindaco di New York | |
Durata mandato | 14 novembre 1950 - 31 dicembre 1953 |
Predecessore | William O'Dwyer |
Successore | Robert F. Wagner, jr. |
Dati generali | |
Partito politico | Democratico |
Professione | Avvocato |
Vincenzo Riccardo Impellitteri, anglicizzato in Vincent Richard Impellitteri (Isnello, 4 febbraio 1900[1] – Bridgeport, 29 gennaio 1987), è stato un politico italiano naturalizzato statunitense. Nato a Isnello in Sicilia e cresciuto negli Stati Uniti dove la famiglia era emigrata nel 1901, Impellitteri compì studi in giurisprudenza e divenne esponente del Partito Democratico. Fu consigliere comunale a New York, città della quale divenne il 101º sindaco nel 1950; dopo l'esperienza politica fu giudice della corte criminale dello stato di New York.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato Vincenzo Impellitteri e figlio di un semplice ciabattino siciliano[1], lasciò l'Italia ancora in fasce emigrando negli Stati Uniti nel 1901. Penultimo di sei figli, riesce a integrarsi perfettamente nel tessuto sociale del paese ospitante, dopo un'infanzia e un'adolescenza nel Connecticut all'insegna delle ristrettezze, si pagò gli studi presso la Fordham University con il lavoro di facchino in un albergo, laureandosi in legge.
Inseritosi con i Democratici nella vita politica americana fu prima presidente del Consiglio comunale (1945–1950) di New York, quindi fu sindaco della stessa città dal 1950, inizialmente come sostituto del dimissionario William O'Dwyer, fino al 1953. La Carica di sindaco di New York prima e dopo di lui è stata ricoperta solo da altri tre italoamericani: Fiorello La Guardia, Rudolph Giuliani e Bill de Blasio. La visita del sindaco al suo luogo di nascita in Sicilia è documentata dallo scrittore Carlo Levi.[2][3]
Lasciata la carica di sindaco Impellitteri ricoprì un altro ruolo prestigioso: quello di Giudice della Corte criminale dello Stato.
Morì al Bridgeport Hospital di Bridgeport il 29 gennaio 1987, distrutto dalla malattia di Parkinson. Venne sepolto al Mount Saint Peter Catholic Cemetery di Derby[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c VINCENT IMPELLITTERI IS DEAD; MAYOR OF NEW YORK IN 1950's nytimes.com
- ^ Levi, Carlo. Le Parole Sono Pietre: Tre Giornate in Sicilia, 1955.
- ^ Scambray, Ken. "Words are Stone: Impressions of Sicily, by Carlo Levi" Archiviato il 31 dicembre 2019 in Internet Archive. L'Italo-Americano, 31 agosto 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo Levi Le parole sono pietre - Tre giornate in Sicilia, Ed. Einaudi, Torino 1955
- Giampiero Finocchiaro Tornare a Isnello. Più a sud di Eboli: ritorno e memorie, in "Nuova Antologia", n. 2221, gen-mar 2002, pp. 341–347, Le Monnier, Firenze
- Giampiero Finocchiaro Tornare a Isnello. Carlo Levi e il grande viaggio del sindaco di New York, Arianna Edizioni, Palermo 2006
- Salvatore J.LaGumina New York at Mid-Century. The Impellitteri Years, Greenwood Press, Westport, Connecticut, 1992
- Robert D. Mcfadden, Nota biografica, in “The New York Times”, 30 gen. 1987
- Note sull'arrivo a Palermo nei quotidiani “Giornale di Sicilia” e “L’Ora del popolo”, tra il 27 settembre e il 2 ottobre 1951
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Vincent Impellitteri
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