Villa Mazzucchelli | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Ciliverghe |
Indirizzo | Via Giammaria Mazzucchelli, 2 |
Coordinate | 45°29′35″N 10°20′36″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVIII secolo |
Realizzazione | |
Architetto | Giorgio Massari |
Appaltatore | Famiglia Mazzucchelli |
Proprietario | Proprietà privata |
Villa Mazzucchelli è uno storico edificio del XVIII secolo situato a Ciliverghe, frazione del comune di Mazzano in provincia di Brescia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La villa, in stile neopalladiano, fu edificata dal 1741 al 1753 da Giorgio Massari per conto di Giammaria Mazzuchelli come luogo di villeggiatura della famiglia nobile bresciana dei Mazzucchelli. Successivamente Ettore Mazzuchelli, fratello di Giammaria, annesse al complesso originario un oratorio dedicato a san Carlo.[1] La Villa, dichiarata monumento nazionale, si trova a Ciliverghe di Mazzano in una posizione strategica tra Brescia e il Lago di Garda. Essa è la testimonianza di una forte influenza palladiana e si propone come prodotto intermedio fra le due aree culturali, quella lombarda e quella veneta. [2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La struttura presenta una pianta a "U" con due ali molto estese. La parte centrale è decorata da un pronao elevato sopra un basamento e composto da sei antiche colonne provenienti dalla basilica di San Pietro de Dom di Brescia. Il timpano di coronamento racchiude lo stemma Mazzucchelli e ai suoi vertici sono poste tre statue di marmo raffiguranti Apollo, Minerva e Diana. [3]
La parte centrale con pianta a croce greca è composta da un ampio salone, una grande cupola ed ali voltate a botte; le ali traverse del salone ospitano altri due ambienti disposti in modo simmetrico. I due saloni sono collegati a loro volta a sale di pianta rettangolare più piccole. L'impianto centrale della villa è un esplicito riferimento alla cultura architettonica veneta mescolata alla tradizione locale che sottolinea lo status sociale della famiglia Mazzucchelli.[3]
Il soffitto del salone principale fu affrescato da Francesco Savanni e raffigura Gastone di Foix e i Mazzucchelli[4] mentre trattano la pace a Verona (1755).[1] La scena illustra in forma allegorica una polemica letteraria tra Brescia e Verona. Nell'affresco Brescia è seduta su un alto cocchio che funge da trono mentre Scipione Maffei trattiene Verona dal renderle omaggio. All'interno delle sale sono presenti affreschi di vario genere come per esempio la rappresentazione della morte di Tebaldo Brusato, il quale venne brutalmente ucciso durante l'assedio di Brescia nel 1311 per ordine dell'imperatore Enrico VII. [5]
La Villa oggi
[modifica | modifica wikitesto]Oggi Villa Mazzucchelli, grazie anche al parco di sei ettari che la circonda,[6] è una location utilizzata per l'organizzazione di eventi pubblici e privati. Essa al suo interno ospita:[7]
- Casa museo Gianmaria Mazzucchelli[8]
- Museo del vino e del cavatappi[9]
- Museo della donna[10]
- Pinacoteca Giuseppe Alessandra[11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Antonio Fappani (a cura di), Ciliverghe, in Enciclopedia bresciana, vol. 2, Brescia, La Voce del Popolo, 1974, OCLC 163181903, SBN IT\ICCU\MIL\0272986. URL consultato il 13 aprile 2020.
- ^ Villa Mazzucchelli, su villamazzucchelli.it. URL consultato l'8 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2020).
- ^ a b Danilo Agliardi, Villa Mazzucchelli: arte e storia di una dimora del Settecento, Silvana, 2008.
- ^ Antonio Fappani (a cura di), Savanni (o Savani) Francesco, in Enciclopedia bresciana, vol. 16, Brescia, La Voce del Popolo, 2000, OCLC 955451555, SBN IT\ICCU\CFI\0486883.
- ^ Mauro Bonetti, Erudizione e dilettantismo a Brescia nel Settecento: la villa dei conti Mazzucchelli a Ciliverghe, in ARTES, 13, 2005-2007.
- ^ Il parco, su villamazzucchelli.it. URL consultato il 13 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2020).
- ^ Musei Mazzucchelli, su lombardiabeniculturali.it.
- ^ Casa-museo «Gianmaria Mazzucchelli», su touringclub.it. URL consultato il 13 aprile 2020.
- ^ Antonio Fappani (a cura di), Museo del Vino e della Cultura Popolare di Ciliverghe, in Enciclopedia bresciana, vol. 10, Brescia, La Voce del Popolo, 1993, OCLC 163182040, SBN IT\ICCU\MIL\0273008. URL consultato il 13 aprile 2020.
- ^ Antonio Fappani (a cura di), Museo della Donna, in Enciclopedia bresciana, vol. 10, Brescia, La Voce del Popolo, 1993, OCLC 163182040, SBN IT\ICCU\MIL\0273008. URL consultato il 13 aprile 2020.
- ^ Massimiliano Capella, Raffaella Fontanarossa e Giovanni Carlo Federico Villa (a cura di), La pinacoteca Giuseppe Alessandra dei Musei Mazzucchelli di Brescia, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2007, ISBN 9788836609949.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Danilo Agliardi et al., Villa Mazzucchelli. Arte e storia di una dimora del Settecento, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2008, ISBN 9788836613151.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villa Mazzucchelli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Villa Mazzucchelli, su villamazzucchelli.it. URL consultato il 12 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2020).
- Musei Mazzucchelli, su lombardiabeniculturali.it.
- Musei Mazzucchelli, su provincia.brescia.it.
- Villa Mazzucchelli, su touringclub.it.