La vignetta umoristica, chiamata anche semplicemente vignetta, è un riquadro che si trova in un libro (in particolare all'inizio o alla fine di un capitolo), in una rivista, in un almanacco; un'illustrazione che rappresenta una scenetta al cui interno si trovano uno o più personaggi con le loro battute in genere brevi e fulminanti.[1] Viene messa a punto dal vignettista.
A differenza delle vignette (o scene) destinate al fumetto, non sempre compaiono le nuvolette e le battute possono essere scritte anche come didascalia.
La vignetta umoristica può essere di carattere satirico o politico. Spesso si ha anche l'uso della caricatura.
La storia della vignetta politica in particolare è ormai ultrasecolare e ha annoverato anche autori assunti a notevole fama.
In questo ambito specifico, tra gli italiani più celebri si ricordano: Giorgio Forattini, Emilio Giannelli, Francesco Tullio Altan, Angese, Massimo Bucchi, Renato Calligaro, Vauro Senesi, Mauro Biani, Federico Palmaroli e altri.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Salvatore Battaglia (a cura di), Grande dizionario della lingua italiana (JPG), 21: TOI-Z, Torino, UTET, 2002, p. 865, ISBN 88-02-05983-7. URL consultato il 9 luglio 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Angelo Repetto, Enciclopedia della vignetta umoristica, Milano, De Vecchi, 1965, SBN SBL0424260.
Voci correlate
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