Valerian Vladimirovič Kujbyšev | |
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Сommissario del popolo della RSFS Russa per l'ispezione operaia e contadina | |
Durata mandato | 28 aprile 1923 – 6 luglio 1923 |
Predecessore | Aleksandr Cjurupa |
Successore | Aleksej Kiselëv |
Сommissario del popolo dell'URSS per l'ispezione operaia e contadina | |
Durata mandato | 6 luglio 1923 – 5 agosto 1926 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Grigorij Ordžonikidze |
Presidente del Gosplan dell'URSS | |
Durata mandato | 10 novembre 1930 – 25 aprile 1934 |
Predecessore | Gleb Kržižanovskij |
Successore | Valerij Mežlauk |
Presidente della Commissione centrale di controllo del Partito bolscevico | |
Durata mandato | 25 aprile 1923 – 2 dicembre 1927 |
Predecessore | Aleksej Kiselëv |
Successore | Aron Sol'c |
Presidente del Consiglio superiore dell'economia dell'URSS | |
Durata mandato | 5 agosto 1926 – 10 novembre 1930 |
Predecessore | Feliks Dzeržinskij |
Successore | Grigorij Ordžonikidze |
Dati generali | |
Partito politico | Partita Comunista Russo (bolscevico), Partito Comunista di tutta l'Unione (bolscevico) |
Valerian Vladimirovič Kujbyšev (in russo Валериан Владимирович Куйбышев?; Omsk, 6 giugno 1888, 25 maggio del calendario giuliano[1] – Mosca, 25 gennaio 1935) è stato un rivoluzionario e politico russo e sovietico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Iscritto al Partito Operaio Socialdemocratico Russo dal 1904, fu espulso per la sua attività politica prima dall'Accademia di medicina militare (1906) e poi dalla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Tomsk. Arrestato numerose volte dalla polizia zarista e ripetutamente spedito al confino in Siberia, fu definitivamente amnistiato dopo la Rivoluzione di febbraio del 1917 e ricoprì ruoli dirigenziali politici e militari dapprima a Samara e poi nel Turkestan. Nella seconda metà del 1920 fu rappresentante diplomatico del Comitato esecutivo dell'Internazionale Comunista e della RSFS Russa nella Repubblica Sovietica Popolare di Bukhara, per poi iniziare a rivestire ruoli a livello centrale fino all'ingresso, dall'aprile 1922 all'aprile 1923, nel Comitato Centrale, nella Segreteria e nell'Orgburo del Partito bolscevico.
Divenne quindi Presidente della Commissione centrale di controllo e Commissario del popolo per l'ispezione operaio-contadina della RSFS Russa e poi dell'Unione Sovietica. Nel 1926 assunse la presidenza del Consiglio superiore dell'economia dell'URSS, mentre nel 1927 tornò a far parte del Comitato Centrale ed entrò nel Politburo del PCUS. Dal 1930 al 1934 fu presidente del Gosplan e poi fu nuovamente membro dell'Orgburo. Morì a Mosca nel gennaio 1935.[2]
In suo onore la città di Samara fu chiamata Kujbyšev dal 1935 al 1990.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nelle zone appartenute all'Impero russo il calendario gregoriano venne introdotto il 14 febbraio 1918.
- ^ (RU) Kujbyšev Valerian Vladimirovič, su Spravočnik po istorii Kommunističeskoj partii i Sovetskogo Sojuza 1898-1991. URL consultato il 21 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2017).
- ^ (RU) Istorija pereimenovianij gorodov Povolž'ja, su Optimal'nye Kommunikacii, Akademija mediaindustrii RGGU. URL consultato il 21 luglio 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) Kujbyšev Valerian Vladimirovič, in Bol'šaja sovetskaja enciklopedija, a cura di A. M. Prochorov, vol. 13, 3ª ed., Mosca, Sovetskaja Ėnciklopedija, 1973, p. 569.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Valerian Vladimirovič Kujbyšev
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