Il Corps of Royal Marines (RM) è il corpo di fanteria di marina anfibio del Regno Unito, parte del Naval Service assieme alla Royal Navy. Costituiti nel 1755 come fucilieri della suddetta marina britannica, i Royal Marines fanno però risalire le loro origini al Duke of York and Albany's Maritime Regiment of Foot («Reggimento marittimo di fanteria del duca di York e Albany[1]»), formato il 28 ottobre 1664 nella guarnigione della Honourable Artillery Company.
I Royal Marines rappresentanto un'unità di fanteria leggera estremamente specializzata e flessibile, addestrata al dispiegamento rapido in qualunque parte del mondo e capace di affrontare un'ampia gamma di minacce. Il loro organigramma prevede una brigata, la 3 Commando Brigade, e diverse unità minori, come il 1[2] Assault Group Royal Marines, il 34 Commando Royal Marines (in passato detto Fleet Protection Group Royal Marines e ancor prima Comacchio Group) nonché una compagna distaccata allo Special Forces Support Group. Il Corpo dei Royal Marines è in grado di svolgere missioni in ogni tipo di ambienti e di condizioni climatiche, anche se è particolarmente specializzato nelle operazioni anfibie, artiche, alpine, all'estero e nella partecipazione alla Rapid Reaction Force del Regno Unito.
Nella loro storia, i Royal Marines hanno combattuto nei principali conflitti affrontati dal Regno Unito, spesso affiancando il British Army, ad esempio nella guerra dei sette anni, nelle guerre napoleoniche, nella guerra di Crimea e anche nelle due guerre mondiali (prima e seconda); recentemente ha preso parte alla guerra delle Falkland, alla guerra del Golfo, alle operazioni nella ex Yugoslavia, alla guerra civile in Sierra Leone e alle missioni in Afghanistan e in Iraq. Possono vantare legami molto stretti con le analoghe forze dei paesi alleati, fra gli altri il corpo dei Marines statunitense e il Korps Mariniers dei Paesi Bassi.
Il motto dei Royal Marines è «Per mare, per terram», adottato anche dalla brigata marina "San Marco" della Marina militare italiana.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini dei Royal Marines sono state fatte risalire al 28 ottobre 1664, quando il già menzionato «reggimento marittimo di fanteria del duca di York e Albany» venne costituito presso la guarnigione della Honourable Artillery Company.
Il 5 aprile 1755 vennero invece formate le His Majesty's Marine Forces, suddivise in cinquanta compagnie raggruppate a loro volta in tre divisioni, e accasermate a Chatham, Portsmouth e Plymouth su decreto del Consiglio privato di Sua Maestà («by Order of Council»), nel quale si prevedeva esplicitamente che fossero sottoposte all'Ammiragliato. Inizialmente, gli ufficiali non provenivano dai ranghi delle Marine Forces ma da quelli della Royal Navy, i cui vertici tendevano a ritenere tali ruoli come principalmente onorari; conseguenza diretta di questo atteggiamento, che si estese anche in buona parte del XIX secolo, il massimo grado ottenibile da un ufficiale dei Marines era quello di tenente colonnello e soltanto nel 1771 uno di essi poté giungere a quello immediatamente superiore di colonnello. Nel XVIII secolo, quelli che poi diventeranno i Royal Marines parteciparono a diversi sbarchi anfibi su spiagge di tutto il mondo, esempio più celebre quello della presa di Belle Île durante la guerra dei sette anni nel 1761, e combatterono anche durante la guerra di indipendenza americana, battendosi con onore alla battaglia di Bunker Hill sotto il comando del maggiore John Pitcairn.
Nel 1788 un drappello di quattro compagnie, agli ordini del maggiore Robert Ross, si unì alla First Fleet — che per sbaglio lasciò a Portsmouth il proprio munizionamento e navigò inerme finché non si poté rifornire a Rio de Jaineiro a metà del viaggio — incaricata di proteggere la nuova colonia di Botany Bay nel Nuovo Galles del Sud, in Australia. È stato in seguito affermato che furono i Royal Marines a diffondere il vaiolo fra gli aborigeni per fiaccarne la resistenza militare, sebbene questa teoria sia stata successivamente smentita dalla ricerca storica e oggi si tenda ad associare le epidemie della malattia ad altre cause.
Nel 1802 il re Giorgio III d'Inghilterra, su consiglo dell'ammiraglio conte di St. Vincent, concesse il nome di «Royal Marines» alle Marine Forces. Nel 1804 nacque la Royal Marines Artillery (RMA; «Artiglieria dei Royal Marines») con l'incarico di azionare le bombarde sulle navi militari; precedentemente questo compito era stato affidato a personale del Royal Regiment of the Artillery, parte integrante dell'esercito: la costituzione del nuovo corpo si rese necessaria in seguito ad un processo giudiziario in cui un ufficiale del sopra menzionato reggimento si fece riconoscere come la Marina non fosse autorizzata a dare ordini a membri di un'altra forza armata. La RMA adottò uniformi blu, da cui il nomignolo «blue marines», mentre i Royal Marines propriamente detti mantennero divise scarlatte che si attirarono il soprannome neutro di «red marines» e quello denigratorio di «Lobsters», aragoste, da parte degli altri marinai.
Durante le guerre napoleoniche, i Royal Marines presero parte a tutte le più importanti battaglie navali, imbarcati sulle navi, ove svolgevano una duplice funzione: proteggevano gli ufficiali e mantenevano la disciplina e, in combattimento, neutralizzavano gli equipaggi dei vascelli nemichi sparando dalla distanza o effettuando vere e proprie azioni di abbordaggio.
Nell'anno 1808 ex schiavi francesi liberati su Marie-Galante si offrirono volontari per formare il 1st Corps of Colonial Marines, assistendo gli inglesi nella difesa dell'isola finché non giunsero rinforzi; durante la guerra del 1812, durante la quale i Royal Marines effettuarono incursioni lungo tutta la costa orientale e furono presenti anche all'ultima battaglia, la cattura di Fort Bowyer a Mobile Bay, questa pratica fu applicata nuovamente allorché schiavi statunitensi fuggiti dai loro padroni vennero reclutati nel 2nd Corps of Colonial Marines. Questo corpo combatté accanto ai Royal Marines regolari, da cui peraltro erano tratti i suoi ufficiali, nella battaglia di Bladensburg.
Nel 1855, i Royal Marines vennero rinominati «Royal Marines Light Infantry» (RMLI). Nella guerra di Crimea, tre militari del corpo guadagnarono la Victoria Cross, massima decorazione delle forze armate britanniche: due per azioni in Crimea e uno nel Baltico. Nel 1861, il nome venne ancora leggermente modificato a «Royal Marine Light Infantry», rimuovendo la «s» del plurale «Marines» e trasformando il sostantivo in aggettivo. A causa dei mutati scenari politico-internazionali e degli sviluppi tecnologici, la Royal Navy non effettuò più abbordaggi e combattimenti fra navi a breve distanza dopo il 1850 e, invece, si interessò piuttosto agli sbarchi anfibi, organizzando una aliquota di Royal Marines nelle Naval Brigades (brigate navali): esse, armate in modo leggero, avrebbero dovuto toccare il suolo per prime e guadagnare tempo in attesa dell'arrivo di truppe pesanti; fu una trasformazione felice, perché tutti gli attacchi intrapresi durante le guerre dell'oppio contro i cinesi ebbero successo, ad eccezione di quello allo sbocco del Peiho del 1859, quando l'ammiraglio sir James Hope ordinò di sbarcare in una zona eccessivamente fangosa. Nel 1900, infine, un Marine conquistò la Victoria Cross durante la ribellione dei boxer, nella cui repressione il corpo ebbe un importante ruolo.
Durante tutta l'esistenza del corpo dei Royal Marines che abbiamo esposto, intraprendervi una carriera era considerato, nella società inglese del tempo, una sorta di «suicidio sociale»: nella borghesia, da cui necessariamente dovevano provenire gli ufficiali, era considerata di gran lunga più prestigiosa la Royal Navy. Per provare a risolvere questo problema, nel 1907 fu varato il piano Selborne che prevedeva un'unica strada di arruolamento, sia per la marina che per i Royal Marines, seguito da un periodo di addestramento comune prima della biforcazione definitiva con le destinazioni a reparto dei nuovi ufficiali.
Guerre mondiali
[modifica | modifica wikitesto]Prima guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Durante la prima guerra mondiale, in aggiunta ai soliti compiti a bordo delle navi, i Royal Marines si unirono alla Royal Naval Division e sbarcarono ad Anversa, in Belgio, nel 1914 per contribuire alla sua difesa ed in seguito presero parte alle operazioni anfibie di Gallipoli nel 1915. Combatterono anche nelle trincee del fronte occidentale.
- ^ Tale era il titolo nobiliare di Giacomo Stuart, in seguito salito ai troni di Inghilterra, Scozia e Irlanda come Giacomo II e VII.
- ^ Si noti la peculiare nomenclatura, talvolta utilizzata nelle forze armate britanniche, che non prevede le marche ordinali «st», «nd», «th».