Gio Batta Lepori, all'anagrafe Giovan Battista Lepori, (Livorno, 21 Dicembre 1911 - Livorno, 6 Ottobre 2002) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gio Batta Lepori nasce a Livorno nell'antico quartiere di San Jacopo, figlio di Arturo (tracciatore al Cantiere Navale Luigi Orlando) ed Ersilia Bani. Autodidatta, si approccia alla pittura già in età adolescenziale frequentando saltuariamente lo studio del pittore Giovanni Bartolena. Dopo anni di lavoro come operaio alla Stanic, nel 1946 a 34 anni prende la decisione definitiva di perseguire la professione del pittore.
La prima mostra interamente dedicata alla sue opere ha luogo a Livorno presso la Galleria Labronica dal 2 al 16 gennaio 1946[1] dove viene introdotto in catalogo da Renato Natali. Un anno dopo, nel 1947, espone le sue opere insieme a Renato Natali a Milano presso la Galleria d'Arte Internazionale[2] e, nello stesso anno, partecipa con due opere alla mostra collettiva di artisti italiani alla Harem House di New York. Seguono negli anni numerose altre mostre che culminano nel 1953 con una mostra personale[3] di sessantaquattro opere a Palazzo Marignoli di Roma, sede dell'Associazione della Stampa Romana, visitata tra gli altri anche dall'Onorevole Giovanni Gronchi[4]che acquistò due opere, ora facenti parte della raccolta della Camera dei Deputati[5].
Profondamente legato alla sua città natale ne riproduce spesso i paesaggi litoranei e collinari. Dalla sua arte emerge la passione per la natura ed i suoi colori, protagonisti assoluti delle sue opere. Si allontana dal mondo delle esposizioni già dagli anni '70 pur rimanendo attivo fino alla morte, avvenuta all'età di 91 anni.
Nel 2022 in occasione dei vent'anni dalla morte dell'artista, la fondazione Gio Batta Lepori organizza una serata culturale dove vengono esposte alcune opere e presentato al pubblico il docufilm "Gio Batta Lepori poeta pittore"[6] del regista livornese Amasi Damiani.
Mostre principali
[modifica | modifica wikitesto]- Galleria Labronica, Livorno, 2-16 gennaio 1946
- Galleria d'arte Internazionale, Milano, 15-26 gennaio 1947
- Palazzo Marignoli, Roma, 1-15 Aprile 1953
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ U. Spadoni, Il pittore G.B. Lepori alla "Galleria Labronica", L'Avvenire, Livorno, 20 Gennaio 1946
- ^ "Renato Natali e Gio Batta Lepori", "Il Nuovo Corriere della sera", Milano, gennaio 1947.
- ^ http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0375871/1953/n.92/002
- ^ http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0375871/1953/n.101/002
- ^ Catalogo Generale dei Beni Culturali-Gio Batta Lepori, su catalogo.beniculturali.it.
- ^ Docufilm di Amasi Damiani "Gio Batta Lepori poeta pittore", su comune.livorno.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gio Batta Lepori, nell'animo della Natura, a cura di Gianni Schiavon, Bandocchi&Vivaldi, 2010
- Rivista "Arte a Livorno...e oltreconfine", numero speciale dedicato a Gio Batta Lepori, a. VIII, n.9, 2006
- Mostra Lepori, "Il Popolo", n. 92, 7 Aprile 1953
- L'On. Gronchi visita la Mostra Lepori, "Il Popolo", n.101, 11 aprile 1953
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale della fondazione Gio Batta Lepori, www.leporigiobatta.it
- Biografia di Gio Batta Lepori, rivista Arte a Livorno...e oltreconfine